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Taviano

Taviano: bando Principi Attivi per l’anno 2010

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Lunedì 12 aprile, alle 18,30, sarà presentato presso la sala polifunzionale “A. Ria” del Palazzo Marchesale “De Franchis” di Taviano, il nuovo bando di finanziamento Principi Attivi 2010 – Giovani Idee per una Puglia migliore, l’iniziativa della Regione Puglia che finanzia progetti ideati e realizzati da giovani pugliesi. La presentazione è organizzata dallo staff di Bollenti Spiriti della Regione Puglia e dal gruppo “Young Social Network-Coppola & Partners” vincitore del bando Principi Attivi 2009, in collaborazione con l’Assessorato alla Politiche Giovanili del Comune di Taviano. Parteciperanno alla presentazione: il dott. Annibale D’Elia (referente dello staff Bollenti Spiriti Regione Puglia), la dott.ssa Chiara Coppola (“Young Social Network-Coppola & Partners”), il Consigliere delegato per le Politiche Giovanili dott. Germano Santacroce, ed il Sindaco di Taviano dott. Salvatore D’Argento.


Per l’annualità 2010 il meccanismo di funzionamento di Principi Attivi resta sostanzialmente uguale alla precedente edizione: una buona idea, minimo due persone, un contributo fino a 25.000 € e un anno di tempo per realizzare le attività proposte. La data di scadenza è stata fissata (al fine di favorire il coinvolgimento di tutti i giovani pugliesi) per il prossimo 14 giugno. Potranno presentare progetti tutti i giovani cittadini (italiani e stranieri) residenti in Puglia, nati a partire dal primo gennaio 1977 e che abbiano compiuto 18 anni alla data di presentazione della domanda. E’ possibile presentare una sola proposta progettuale e, com’è ovvio date le finalità di Principi Attivi, non potranno partecipare i vincitori della precedente edizione del bando. Questa edizione di Principi Attivi è interamente finanziata con risorse del Bilancio della Regione Puglia. Al momento i fondi disponibili ammontano a 2.200.000 Euro con i quali, in base all’esperienza del precedente bando, crediamo di poter finanziare da 90 a 100 progetti.

C.C.


Cronaca

Colpo alla criminalità organizzata: 22 arresti

All’alba i carabinieri coordinati dalla Direzione Distrettuale Antimafia hanno eseguito 22 arresti tra Squinzano, Trepuzzi, Racale e Taviano. Sequestrati beni per circa un milione di euro

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All’alba di oggi, i Carabinieri del Comando Provinciale di Lecce, al termine di un’articolata e prolungata attività investigativa coordinata dalla Direzione Distrettuale Antimafia, hanno dato esecuzione a una vasta operazione antimafia che ha portato all’arresto di 22 persone – 18 tradotte in carcere e 4 sottoposte agli arresti domiciliari – su un totale di 55 indagati, nonché al sequestro preventivo di beni per oltre 800mila euro.

Il provvedimento cautelare, composto da 23 misure (una delle quali non eseguita poiché il destinatario è deceduto), è stato emesso dal GIP del Tribunale di Lecce.

All’operazione hanno preso parte oltre 100 militari, supportati dallo Squadrone Eliportato Cacciatori “Puglia”, dal Nucleo Cinofili di Bari, dal 6° Nucleo Elicotteri di Bari-Palese e da personale specializzato API e SOS dell’11° Reggimento “Puglia”.

Gli indagati rispondono, a vario titolo, dei reati di associazione di tipo mafioso, associazione finalizzata al traffico di sostanze stupefacenti, detenzione ai fini di spaccio, rapina, lesioni aggravate, usura, estorsione, ricettazione, detenzione e porto illegale di armi ed esplosivi e procurata inosservanza di pena, tutti aggravati dal metodo mafioso.

L’approfondita attività d’indagine ha permesso di individuare anche ruoli operativi femminili stabilmente inseriti nei circuiti dello spaccio di droga.

Le indagini condotte dal Nucleo Investigativo dei Carabinieri di Lecce sono state avviate con la cattura del latitante Sergio Notaro, già condannato nel primo maxiprocesso alla Sacra Corona.

Unita per appartenenza alla frangia mafiosa guidata da Giovanni De Tommasi, attiva a Squinzano.

Notaro, deceduto nel 2022, era ricercato per numerosi reati commessi tra il 2008 e il 2013, tra cui l’associazione mafiosa ex art. 416-bis.

L’uomo fu rintracciato in una dependance nelle campagne di Melendugno, dove si nascondeva da mesi, ponendo fine al suo tentativo di fuga: da tale circostanza l’indagine ha assunto il nome convenzionale “Escape”.

Le successive attività hanno permesso di ricostruire la rete di appoggio che aveva favorito la latitanza del capo clan e di delineare struttura, ruoli, collegamenti e fonti di finanziamento di due frange operative riconducibili alla Sacra Corona Unita, attive nei territori di Campi Salentina e Squinzano: la prima guidata dal latitante arrestato, la seconda da un altro esponente vicino al clan De Tommasi.

È stata inoltre accertata la presenza di un’ulteriore organizzazione, con struttura verticistica, dedita allo spaccio di sostanze stupefacenti nelle aree di Campi Salentina, Novoli e Trepuzzi, nonché di un’altra associazione attiva nel traffico di droga nella zona di Casarano.

I proventi delle attività illecite venivano consegnati dai pusher ai rispettivi referenti e successivamente utilizzati sia per il sostentamento dei detenuti e delle loro famiglie, sia per il mantenimento degli interessi economici del clan.

Durante la latitanza di Notaro, la gestione operativa del gruppo era stata assunta dal figlio, incaricato di riscuotere i proventi e coordinare le attività criminali, tra cui usura, estorsioni, traffico di stupefacenti e rapine.

Le indagini hanno documentato l’applicazione di tassi usurari del 10% mensile (pari al 120% annuo) ai danni di imprenditori locali in difficoltà economiche, nonché l’uso sistematico di minacce e violenze per il recupero dei crediti legati alla droga.

Sono state inoltre individuate diverse basi logistiche per la custodia e il confezionamento degli stupefacenti, denominate dagli affiliati “cd” o “stecche”.

Tra queste, una sala giochi di Novoli, considerata dagli investigatori base operativa dello spaccio, era gestita da un 49nne tratto in arresto insieme alla compagna, coinvolta stabilmente nella gestione delle forniture di cocaina.

Un’altra donna, una 42nne di Racale, ha ricevuto la misura in carcere, dove si trovava già detenuta dopo un arresto avvenuto a luglio con il sequestro di quasi 80 chili di sostanze stupefacenti.

Nel corso dell’indagine sono stati effettuati numerosi arresti e sequestri per un totale di circa 70 kg di droga (cocaina, marijuana e hashish).

Tra i più rilevanti, l’arresto di due cittadini albanesi trovati in possesso di un ingente quantitativo di hashish e marijuana pari a 30 chili e il sequestro, a Racale, di 3,5 kg di cocaina e 28 kg di marijuana a carico di tre persone già note per reati legati agli stupefacenti.

Le indagini hanno anche evidenziato la disponibilità di armi da parte del gruppo, utilizzate per esercitare controllo e intimidazione sul territorio.

In particolare, nella stessa sala giochi di Novoli, due affiliati avevano esploso colpi di arma da fuoco contro un sodale, in un episodio intimidatorio legato alla gestione dello spaccio.

Durante una successiva perquisizione, i Carabinieri del Nucleo Investigativo avevano rinvenuto un arsenale composto da pistole calibro 9 e 7,65, un mitra MP5, un fucile a canne mozze, un ordigno esplosivo di circa 2,5 kg e numerose munizioni.

Le attività investigative hanno inoltre consentito di individuare uno degli autori della rapina commessa l’8 settembre 2019 ai danni di un noto avvocato penalista di Trepuzzi.

L’indagato, raggiunto dalla misura cautelare in carcere, è accusato, tra l’altro, di associazione mafiosa.

L’analisi degli elementi raccolti ha permesso di ricostruire la fase preparatoria dell’azione e le modalità di accesso all’abitazione, da parte di tre persone incappucciate e armate che avevano atteso il rientro della vittima approfittando dell’oscurità della pineta circostante.

Dopo averlo colpito al volto, gli avevano puntato un’arma alla tempia costringendolo a entrare in casa.

All’interno, l’avvocato, la moglie e i due figli minori erano stati tenuti sotto minaccia e costretti a rimanere immobili.

I malviventi avevano quindi obbligato il professionista, sempre sotto minaccia, ad aprire la cassaforte, da cui sono stati rubati denaro contante, preziosi e orologi, prima di rinchiudere la famiglia in bagno e allontanarsi.

L’operazione Escape rappresenta un significativo risultato nella costante azione di contrasto alla criminalità organizzata svolta dall’Arma dei Carabinieri, resa possibile dallo stretto coordinamento con l’Autorità Giudiziaria e dall’impegno quotidiano dei reparti sul territorio.

L’intervento, oltre a colpire la struttura operativa e finanziaria dei gruppi criminali coinvolti, contribuisce a rafforzare le condizioni di sicurezza per la comunità locale.

GLI ARRESTATI

Sono finiti in carcere: Loredana Coluccia e Clemente Manni, Daniele Papa, tutti 49nni di Trepuzzi; Giuliano Notaro, (il nano), 35 anni di Squinzano; Massimliano Leuzzi, 52 anni di Campi Salentina; Cosimo Schiavone, 57 anni di Salice Salentino; Federico Foccillo 42 anni, Simone Minutello 37 anni, Rebecca Pindinello 32 anni; Nicolas Marco Stifani 33 anni, tutti e 4 di Racale; Altin Avduramani, 52 anni nativo di Valona (Albania) e residente a Castro.

Costretti ai domiciliari: Gianfranco Grasso, 53 anni di Squinzano; Ettore Francesco Quarta 54 anni,  Giuseppe Martena 47 anni e Pasquale De Michele 37anni, tutti di Campi Salentina.

Persone già detenute raggiunte in carcere da misure cautelative: Antony Notaro, 30 anni, e Massimo Scalinci, 50 anni, di Campi Salentina; Tomas Manni, 44 anni, e Sara Tafuro, 42 anni, di Racale; Carlo Coviello, 48 anni, Salvatore Perrone, 59 anni, di Trepuzzi; Ivan Perrone, 48 anni di Porto Cesareo.

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Appuntamenti

Taviano è in festa

Si celebra San Martino di Tours: tre giorni di fede, tradizione e convivialità

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Taviano si prepara a vivere uno dei momenti più attesi e sentiti dell’anno: la Festa di San Martino di Tours, patrono della comunità.

Dal 10 al 12 novembre, il borgo si vestirà di luci, colori, profumi e musica per accogliere cittadini e visitatori in tre giornate dedicate alla fede, alla tradizione e alla convivialità, nello spirito autentico di condivisione che da sempre contraddistingue i tavianesi.

Nel suo messaggio alla cittadinanza, il sindaco Francesco Pellegrino ha ricordato il valore profondo di questa festa: «San Martino è il simbolo della condivisione e dell’attenzione verso il prossimo. Il suo gesto ci insegna che ogni volta che tendiamo la mano a chi ha bisogno, rendiamo più forte il legame che tiene viva la nostra comunità. La festa patronale è un’occasione per ritrovarci uniti, come cittadini e come credenti, e per guardare con fiducia al futuro».

Il sindaco di Taviano Francesco Pellegrino

Il sindaco ha inoltre voluto ringraziare quanti si sono impegnati nella realizzazione dei festeggiamenti: «Un grazie sincero al Comitato Festa di San Martino, guidato dal presidente Dario Meneleo, alle confraternite, alle associazioni, alle forze dell’ordine, ai volontari, e a tutti i cittadini che, con la loro partecipazione, mantengono viva questa tradizione. Un ringraziamento speciale va al gruppo dell’Infiorata Taviano, che ancora una volta ha donato alla città meravigliose opere floreali, abbellendo le nostre strade e arricchendo di bellezza e creatività anche i festeggiamenti di San Martino».

Un pensiero particolare è stato rivolto al parroco don Quintino De Lorenzis, che vive per la prima volta la festa patronale da guida della Parrocchia di San Martino, e a don Lucio che, dopo dieci anni di prezioso servizio, saluta la comunità tavianese.

«Solo unendo le forze, con la stessa umiltà e determinazione di San Martino», ha aggiunto, infine, il sindaco Pellegrino, «possiamo continuare a far crescere Taviano, migliorando la qualità della vita e il senso di appartenenza alla nostra comunità. Che San Martino protegga la nostra città e continui a guidarci nel cammino del bene comune».

Quest’anno, le bellissime luminarie firmate Luminarie Illumina di Micolani Rocco (Giurdignano) accenderanno la magia della festa, illuminando le vie del centro storico e creando un’atmosfera di luce e meraviglia che farà da cornice agli eventi civili e religiosi. Come da tradizione, accompagneranno i festeggiamenti anche la Fiera Mercato e il Luna Park, punti d’incontro e divertimento per grandi e piccini, che animeranno Taviano per tutti e tre i giorni della festa.

IL PROGRAMMA DEI FESTEGGIAMENTI

Tre giorni intensi di riti religiosi, musica, sapori e tradizioni popolari, per vivere insieme lo spirito più autentico di Taviano.

Lunedì 10 novembre

Santa processione in piazza San Martino

Gran Concerto Bandistico “Città di Taviano – Aure”

Percorso enogastronomico a cura dei ristoratori locali fino a piazza del Popolo, con piatti tipici e vino novello

From Joyfultime Live Show con Salvo Barresi, Alessia D’Urso e Fra Katame – musica, dj set, voce dal vivo e animazione

Martedì 11 novembre

Gran Concerto Bandistico “Luciano Vinelka” di Castellana

Percorso enogastronomico nelle vie del centro

Spettacolo pirotecnico serale

Mercoledì 12 novembre

Gran Concerto Bandistico “Città di Taviano – Aure”

Concerto di Antonio Amato, voce di spicco della Notte della Taranta

Giuseppe Toma, giovane artista salentino ed emergente di X Factor, aprirà la serata

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Appuntamenti

Giornate FAI d’Autunno, tutte le aperture in Salento

Una festa diffusa, organizzata dalle Delegazioni FAI e dai Gruppi FAI sul territorio, con l’importante partecipazione dei giovani volontari, per promuovere la conoscenza del patrimonio di storia, arte e natura del nostro Paese

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Evento nazionale di partecipazione attiva e di raccolta pubblica di fondi sabato 11 e domenica 12 ottobre. Visite a contributo libero in 700 luoghi inaccessibili o poco valorizzati in 350 città in tutta Italia

Oltre 700 luoghi eccezionali, solitamente non visitabili, poco conosciuti e lontani dai consueti itinerari turistici, saranno protagonisti delle Giornate FAI d’Autunno 2025, in programma sabato 11 e domenica 12 ottobre (anteprima sabato 4 e domenica 5) in 350 città, da nord a sud della Penisola.

Torna per la quattordicesima volta il grande evento di piazza che il FAI – Fondo per l’Ambiente Italiano ETS dedica ogni autunno al patrimonio culturale e paesaggistico del nostro Paese: una festa diffusa – organizzata dalle Delegazioni FAI e dai Gruppi FAI sul territorio, con l’importante partecipazione dei giovani volontari – che conferma l’impegno della Fondazione nel promuovere presso la cittadinanza, più larga possibile, la conoscenza del patrimonio, ricchissimo e variegato, di storia, arte e natura del nostro Paese, per favorirne la tutela e la valorizzazione con il contributo di tutti, e così svolgere la sua missione di educazione culturale e civica.

Partecipare alle Giornate FAI d’Autunno non è solo un’occasione per scoprire e per godere del patrimonio che ci circonda, ma anche un modo concreto per contribuire alla sua cura e alla sua valorizzazione attraverso l’attività del FAI; ad ogni visita si potrà sostenere, infatti, la missione della Fondazione con una donazione.

L’edizione di quest’anno – occasione speciale per celebrare i cinquant’anni dalla nascita del FAI, fondato nel 1975 da Giulia Maria Crespi e Renato Bazzoni, con Alberto Predieri e Franco Russoli – è stata presentata a Roma, al Viminale, che sarà straordinariamente visitabile in occasione dell’evento. Voluto da Giovanni Giolitti come sede dell’Esecutivo, il palazzo – progettato nel 1911 dall’architetto Manfredo Manfredi – unisce il ricordo della Roma dei Cesari con il gusto monumentale del periodo ed è oggi sede del Ministero dell’Interno.

Un’apertura che ben rappresenta la missione culturale che la Fondazione svolge a fianco delle istituzioni, con i cittadini e per il Paese, e che si realizza nella cura e nella valorizzazione di tanti luoghi speciali e nel coinvolgimento attivo di sempre più persone con lo scopo di educarle all’amore, alla conoscenza, alla tutela e al godimento del patrimonio storico, artistico e paesaggistico d’Italia.

IL PROGRAMMA IN SALENTO

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