Andrano
L’Unione fa la forza: Castro con Andrano, Spongano e Diso
Firmato memorandum. Nell’Unione dei Comuni Andrano Spongano Diso è prossimo a fare il suo ingresso anche il Comune di Castro

A vent’anni di distanza dalla sua costituzione, l’Unione dei Comuni Andrano Spongano Diso è pronta ad allargarsi: nel pomeriggio di mercoledì 2 febbraio, presso il municipio di Diso, è stato firmato il memorandum per l’adesione del Comune di Castro. Il documento è stato sottoscritto dai quattro sindaci Salvatore Musarò (primo cittadino di Andrano e attuale presidente dell’Unione), Luigi Rizzello, Salvatore Coluccia e Luigi Fersini, oltre che dal segretario generale Giuseppe Rizzo.
A seguito della richiesta di ingresso avanzata dal Comune di Castro nel settembre 2020 e nel maggio 2021, il 21 maggio scorso si è tenuto un incontro informale, da cui è emersa in maniera chiara la necessità di definire alcuni aspetti programmatori del percorso di adesione. I successivi passaggi istituzionali hanno portato a deliberare l’adesione di Castro alla Commissione Locale per il Paesaggio dell’Unione e a modificare lo Statuto dell’ente per consentire l’allargamento a eventuali nuovi contraenti. Il dibattito che ne è derivato in seno agli organi dell’Unione è stato approfondito e stimolante e ha coinvolto anche le formazioni politiche e amministrative dei singoli Comuni.
«La richiesta di un allargamento a Castro», dichiara il presidente dell’Unione, Salvatore Musarò, «è stata l’occasione per tracciare un bilancio sugli obiettivi raggiunti e sul livello di cooperazione istituzionale tra le strutture tecniche dei tre Comuni. Inoltre, ha fornito anche lo spunto per una riflessione sul ruolo dell’ente, da rafforzare e rilanciare, come da tutti auspicato. Non vi è dubbio che per rendere possibile ciò si debba partire dalla necessità di favorire politiche pubbliche integrate per lo sviluppo del territorio. Questa formula, per non essere vuota, deve necessariamente legarsi al perseguimento di alcuni obiettivi specifici. Si rende necessario, quindi, un approccio nuovo e diverso dei singoli enti, che dovranno abbandonare la visione campanilistica e guardare all’intero territorio dell’Unione allargata, facendo leva sulle specificità del capitale umano e sociale delle nostre comunità».
A breve, dunque, il Consiglio comunale di Castro sarà chiamato a prendere atto dello Statuto dell’ente e del protocollo d’intesa firmato. Successivamente, sarà il Consiglio dell’Unione a deliberare l’allargamento, con conseguente modifica del proprio Statuto.
«Ringrazio i colleghi sindaci, ai quali ho riferito che le nostre comunità si arricchiranno dal punto di vista culturale e sociale. Sono sicuro che assieme faremo grandi cose», commenta il primo cittadino di Castro, Luigi Fersini.
Il nuovo scenario dell’Unione dei Comuni
Con l’ingresso di Castro, l’Unione si arricchirà di un patrimonio culturale, storico e naturalistico importantissimo e strategico.
Si ricostruiranno così, sul piano istituzionale, quelle relazioni che nei fatti non hanno mai cessato di manifestarsi nel tessuto economico e sociale locale.
«Sui quattro Comuni che comporranno l’Unione», rimarca il sindaco di Diso, Salvatore Coluccia, «ben tre ricadono all’interno del Parco regionale Otranto-Santa Maria di Leuca: ciò potrebbe consentire una maggiore omogeneità nel favorire azioni integrate nel campo delle politiche ambientali e per la valorizzazione turistica dei luoghi, in osmosi con l’entroterra».
Un altro punto di forza è da rintracciare in una maggiore integrazione delle competenze e dei saperi che si manifestano nelle diverse attività economiche del territorio.
«A tal proposito», aggiunge il primo cittadino di Spongano, Luigi Rizzello, «riteniamo strategici il rafforzamento e la maggiore integrazione della programmazione di eventi culturali, ricreativi e sportivi, non limitati alla stagione estiva, con il coinvolgimento soprattutto degli attori locali del terzo settore, dei portatori di interessi diffusi ed altri soggetti del privato sociale».
Gli impegni assunti con la firma del memorandum
Sono nove gli impegni di massima individuati nel documento sottoscritto mercoledì. Tre le direzioni individuate: omogeneizzare i servizi già presenti, rafforzare la struttura dell’Unione e allargare l’ambito di intervento integrato.
In cima a tutti gli impegni, vi è quello di istituire a livello di Unione dei Comuni la figura del Garante per le persone con disabilità. Poi, assicurare la messa a disposizione del proprio personale dipendente presso gli uffici dell’Unione, per garantire gli adempimenti necessari in base ai servizi associati, con la previsione di inserirne di nuovi servizi, come la gestione di parcheggi a pagamento o la manutenzione del verde pubblico. Il terzo punto riguarda l’adesione di Castro ai servizi associati già attivati dall’ente, al fine di rendere conformi gli interventi su tutto il territorio.
Altro fronte nevralgico è rappresentato della scuola: si punta a favorire l’ingresso di Castro nell’Istituto comprensivo statale di Andrano-Diso-Spongano ponendo in essere gli atti amministrativi necessari. Segue la pianificazione a livello di Unione di una progettazione condivisa nel settore turistico-culturale (e per quanto possibile anche urbanistico), secondo le peculiarità e caratteristiche dei singoli Comuni, ma in grado di rendere le comunità interessate un riferimento territoriale maggiormente visibile ed attrattivo. Allo stesso modo, ci si impegna a programmare in maniera integrata gli interventi finalizzati al recupero e valorizzazione del territorio e dei beni di valore storico-ambientale, culturale e paesaggistico. Dal punto di vista funzionale, sarà organizzata una struttura amministrativa propria dell’Unione; sarà istituita una struttura tecnica di supporto finalizzata a cogliere le opportunità offerte dalle varie misure di finanziamento comunitarie, nazionali e regionali; saranno integrati per obiettivi, da definire con cadenza annuale, le funzioni e i servizi definiti dallo statuto.
Il presidente dell’Unione, il sindaco di Andrano Salvatore Musarò, all’atto della firma del memorandum
Da sinistra: il segretario dell’Unione, Giuseppe Rizzo; i sindaci di Spongano, Andrano, Castro e Diso
Andrano
Castiglione d’Otranto: il mistero di Era e Argo
Labrador Scomparsi: l’appello dell’associazione “Noi come loro” e della famiglia adottante: “Aiutateci a ritrovarli!”

Il 20 giugno, in una calda mattina a Castiglione, frazione di Andrano, Era e Argo, due Labrador, affettuosi e vivaci, escono accidentalmente dal loro giardino, senza più fare ritorno.
Era, femmina dal mantello cioccolato, e Argo, maschio color miele chiaro, sono inseparabili.
Ma da quel giorno sono spariti nel nulla.
UNA CORSA SENZA RITORNO
I loro padroni, componenti di una famiglia del posto, non si danno pace da quel 20 giugno.
I due cani, regolarmente microchippati e iscritti all’anagrafe canina, non hanno lasciato traccia.
Era indossava un collare nero, Argo uno azzurro – dettagli che possono aiutare chi dovesse avvistarli a riconoscerli.
Eppure, nonostante i volantini affissi, i post sui social e le ricerche con drone e termocamere, nessun indizio concreto è emerso.
Dove Sono Finiti?
C’è chi sospetta che qualcuno li abbia presi con sé, ignaro del fatto che abbiano una famiglia che li cerca disperatamente.
Oppure, forse, si sono allontanati troppo e non riescono a tornare.
Come è possibile che nessuno li abbia visti?
Due Labrador di taglia media, socievoli e abituati alla presenza umana, sono difficili da non notare.
L’associazione Noi Come Loro si unisce all’appello: «Se li avvistate, anche solo per un attimo, contattateci immediatamente».
Anche una foto sfocata o un video da lontano potrebbero essere fondamentali per restringere il campo delle ricerche.
Il numero da chiamare per eventuali segnalazioni è 3288317664
SPERANZA SEMPRE VIVA
La famiglia non smette di cercarli, passando in rassegna campagne, strade secondarie e persino i boschi vicini.
Ogni suono, ogni movimento fa sobbalzare il cuore: «Era e Argo devono tornare a casa. Se li avete visti, se sapete qualcosa, non esitate. La loro storia potrebbe finire bene, ma serve l’aiuto di tutti».
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Andrano
Un abbraccio al mare
L’associazione A-Mare guida una giornata di bellezza e speranza a Marina di Andrano. Esperienza collettiva di amore per il mare, di rispetto per la natura, di vera inclusione umana. L’immagine più potente: sub non vedenti si immergono per recuperare plastica e rifiuti sommersi

Ci sono gesti che non fanno rumore, ma che sanno farsi sentire nel profondo.
Gesti che parlano il linguaggio del cuore, della cura, dell’impegno autentico.
Quella vissuta oggi a Marina di Andrano è stata molto più di una semplice pulizia dei fondali: è stata un’esperienza collettiva di amore per il mare, di rispetto per la natura, di vera inclusione umana.
A guidare questa intensa giornata è stata l’associazione A-Mare, punto di riferimento per chi crede che l’ambiente marino non sia solo un paesaggio da ammirare, ma un bene prezioso da proteggere.
Con passione, competenza e uno spirito contagioso, l associazione A-Mare ha saputo coinvolgere un’intera comunità, trasformando un’iniziativa ecologica in un momento di rinascita condivisa.
Accanto a loro, con entusiasmo e dedizione, gli studenti dell’IISS Don Tonino Bello di Tricase – indirizzo Nautico: ragazzi che hanno scelto di sporcarsi le mani per ripulire il mare, ma che in realtà lo hanno fatto per seminare qualcosa di molto più grande – responsabilità, consapevolezza, futuro.
In acqua, tra la luce filtrata dalle onde, una scena che resterà impressa in chiunque l’abbia vista: sub non vedenti, guidati da istruttori ASBI Albatros, si immergono per recuperare plastica e rifiuti sommersi.
Un gesto di straordinaria potenza simbolica, che ha emozionato e fatto riflettere.
Perché quando l’inclusione si unisce all’impegno, si crea bellezza. Autentica.
Fondamentale il supporto di tante realtà locali: la Pro Loco, il Comitato Porto, il Comune di Andrano e anche la Guardia Costiera e la Guardia di Finanza, presenti per garantire sicurezza e sorveglianza durante tutta l’operazione.
Un lavoro di squadra, un’unione di forze che ha mostrato cosa può nascere quando si collabora per il bene comune.
Quella di oggi non è stata soltanto una giornata ecologica. È stata una storia da raccontare.
Un abbraccio collettivo a un mare ferito, ma ancora capace di accogliere e restituire emozioni.
È stata una promessa: che la bellezza può tornare, se scegliamo di costruirla insieme.
A Marina di Andrano, il mare ha sorriso.
E con lui, chi ha creduto che anche il più piccolo gesto, fatto con il cuore, possa cambiare il mondo.
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Andrano
Puliamo Andrano
La comunità si riunisce per la pulizia dei tratturi, dei fondali e delle coste a Marina di Andrano: un gesto concreto d’amore per il mare

Una giornata all’insegna dell’impegno, della sensibilità ambientale e dell’inclusione in programma alla Marina di Andrano, dove cittadini, studenti, istituzioni e associazioni si uniranno per dare vita alla pulizia di tratturi, fondali e costa.
Domenica 1° giugno, alle 8,30, presso il parcheggio del Typhoon in Via del Mare. Chiuque può dare il proprio contrinubto e unirsi alla comitiva. Il kit necessario prevede guanti da giardinaggio e sacchi per la raccolta rifiuti
L’evento, promosso dall’associazione A-Mare in collaborazione con l’IISS Don Tonino Bello di Tricase – Tecnico Nautico, il Comitato Porto, la Pro Loco di Andrano, e numerose altre realtà locali patrocinate dal Comune di Andrano, vuole accendere i riflettori sull’importanza della tutela dell’ambiente marino, troppo spesso vittima silenziosa dell’incuria e dell’inquinamento.
Nella splendida cornice naturale della marina, tra il profumo della salsedine e il rumore delle onde, volontari di ogni età si meteranno all’opera per restituire bellezza e dignità alla costa.
Un momento di straordinaria intensità anche per la partecipazione di alcuni sub non vedenti, accompagnati da personale specializzato: un’immagine potente, simbolo di una comunità che si muove all’unisono, abbattendo barriere fisiche e culturali.
La Guardia Costiera e la Guardia di Finanza offriranno il loro supporto operativo e simbolico, sottolineando l’importanza della sinergia tra cittadini e istituzioni per la salvaguardia del territorio.
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