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Dai Comuni

Ruffano: 4 laboratori di orientamento per giovani o disoccupati

Nell’ambito del progetto “Rete ORA – Punti Cardinali” del Comune di Ruffano, partono i laboratori gratuiti di orientamento al lavoro; alla cultura della ceramica; al wedding planning ed alla cultura della pietra

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Partono gli Orientation Labs del progetto RETE O.R.A. – Punti Cardinali, avente come capofila il Comune di Ruffano e promosso dell’assessore alle Politiche Sociali Angela Rita Bruno.


Le prime attività sono quelle rivolte a disoccupati/inoccupati di ogni età ed a giovani tra i 15 ed i 29 anni (ne seguiranno poi, in un secondo momento, degli altri indirizzati ad un’utenza di adulti e lavoratori).


Presso l’Orientation Desk di progetto, ubicato negli uffici adiacenti la sala teatro Renata Fonte di via Paisiello, saranno attivati a breve i seguenti laboratori.


Laboratorio di Orientamento al Lavoro


Il laboratorio di 𝗢𝗿𝗶𝗲𝗻𝘁𝗮𝗺𝗲𝗻𝘁𝗼 𝗮𝗹 𝗟𝗮𝘃𝗼𝗿𝗼 si concentrerà su iter e buone prassi da seguire nell’attività di ricerca di impiego. Beneficerà dell’intervento dei funzionari del 𝗖𝗲𝗻𝘁𝗿𝗼 𝗽𝗲𝗿 𝗹’𝗜𝗺𝗽𝗶𝗲𝗴𝗼 𝗱𝗶 𝗖𝗮𝘀𝗮𝗿𝗮𝗻𝗼 grazie ai quali:


-verranno illustrati i servizi offerti in ambito lavorativo da Arpal e dal Cpi


-verranno presentati i nuovi strumenti ed i nuovi portali Arpal per la mappatura delle offerte di lavoro sul territorio


-sarà possibile effettuare la propria iscrizione al Centro per l’Impiego di Casarano, il quale contestualmente illustrerà i benefici di tale registrazione.


Laboratorio di Orientamento al Wedding Planning


Il laboratorio di 𝗢𝗿𝗶𝗲𝗻𝘁𝗮𝗺𝗲𝗻𝘁𝗼 𝗮𝗹 𝗪𝗲𝗱𝗱𝗶𝗻𝗴 𝗣𝗹𝗮𝗻𝗻𝗶𝗻𝗴 fornirà all’utenza orientamento circa una figura professionale, quella del/della wedding planner appunto, il cui ruolo è in grande crescita all’interno del settore wedding. Un settore parimenti in espansione ed in forte ripresa dopo la stasi del periodo pandemico.


Con il supporto di un esperto del settore, verranno esaminate le opportunità formative in questo ambito, la natura del percorso da intraprendere per entrare a farvi parte e le sfaccettature di un impiego di questo tipo.


Con un riferimento particolare al contesto territoriale locale, oggetto di crescente attenzione anche da parte della sfera del cosiddetto wedding tourism.


Laboratorio di Orientamento alla Cultura della Pietra


Il laboratorio di Orientamento alla Cultura della Pietra offrirà un percorso di approfondimento del settore della lavorazione della pietra, con particolare riferimento alle tipicità professionali del territorio.


Per chi fosse interessato ad approfondire conoscenze e competenze del settore, il laboratorio indicherà le opportunità formative specifiche, di natura teorica e pratica, disponibili sul territorio. Non sono previste attività di natura manipolativa sulla pietra.


Laboratorio di Orientamento alla Cultura della Ceramica

Il laboratorio di Orientamento sulla Cultura della Ceramica andrà ad approfondire la conoscenza del settore della ceramica e le opportunità professionali da esso offerte.


Un occhio di riguardo sarà riservato alle dinamiche legate all’apertura di un punto vendita nel settore o comunque all’attività di vendita di prodotti di questo tipo. Il laboratorio, inoltre, indirizzerà chi fosse interessato ad acquisire ulteriori competenze verso opportunità formative specifiche, di natura teorica e pratica.


Data la brevità del monte ore del singolo laboratorio, non si terranno, in questa sede, attività manipolative sulla ceramica.


Modalità di iscrizione


L’iscrizione ai laboratori è 𝗴𝗿𝗮𝘁𝘂𝗶𝘁𝗮. Il monte orario complessivo è di 𝟴 𝗼𝗿𝗲.


È possibile partecipare anche a più di un laboratorio, ma l’iscrizione ad una singola attività non comporta l’automatica iscrizione agli altri Orientation Labs previsti dal progetto.


I singoli laboratori saranno avviati previo raggiungimento del numero minimo di partecipanti.


Per 𝗶𝗻𝗳𝗼 𝗲𝗱 𝗶𝘀𝗰𝗿𝗶𝘇𝗶𝗼𝗻𝗶 consultare l’Orientation Desk di via Paisiello oppure scrivere a ruffano.punticardinali@gmail.com. In alternativa chiamare il 3472485922.


“Un modello innovativo di orientamento”


“𝘎𝘭𝘪 𝘖𝘳𝘪𝘦𝘯𝘵𝘢𝘵𝘪𝘰𝘯 𝘓𝘢𝘣𝘴 𝘴𝘰𝘯𝘰 𝘶𝘯𝘰 𝘥𝘦𝘪 𝘵𝘳𝘦 𝘤𝘢𝘳𝘥𝘪𝘯𝘪 𝘴𝘶 𝘤𝘶𝘪 𝘴𝘪 𝘴𝘷𝘪𝘭𝘶𝘱𝘱𝘢 𝘪𝘭 𝘱𝘳𝘰𝘨𝘦𝘵𝘵𝘰 𝘥𝘪 𝘰𝘳𝘪𝘦𝘯𝘵𝘢𝘮𝘦𝘯𝘵𝘰 𝘱𝘳𝘰𝘧𝘦𝘴𝘴𝘪𝘰𝘯𝘢𝘭𝘦 𝘙𝘦𝘵𝘦 𝘖.𝘙.𝘈.”, spiega l’assessore alle Politiche Sociali Angela Rita Bruno. “𝘚𝘰𝘯𝘰 𝘢𝘵𝘵𝘪𝘷𝘪𝘵𝘢̀ 𝘷𝘰𝘭𝘵𝘦 𝘢𝘭𝘭𝘢 𝘤𝘰𝘴𝘵𝘳𝘶𝘻𝘪𝘰𝘯𝘦 𝘥𝘪 𝘶𝘯 𝘮𝘰𝘥𝘦𝘭𝘭𝘰 𝘪𝘯𝘯𝘰𝘷𝘢𝘵𝘪𝘷𝘰 𝘥𝘪 𝘰𝘳𝘪𝘦𝘯𝘵𝘢𝘮𝘦𝘯𝘵𝘰 𝘦 𝘥𝘪 𝘴𝘵𝘳𝘶𝘮𝘦𝘯𝘵𝘪 𝘰𝘱𝘦𝘳𝘢𝘵𝘪𝘷𝘪. 𝘊𝘪𝘢𝘴𝘤𝘶𝘯 𝘭𝘢𝘣𝘰𝘳𝘢𝘵𝘰𝘳𝘪𝘰 𝘪𝘯𝘧𝘢𝘵𝘵𝘪 𝘴𝘪 𝘱𝘳𝘦𝘧𝘪𝘨𝘨𝘦 𝘭’𝘰𝘣𝘪𝘦𝘵𝘵𝘪𝘷𝘰 𝘥𝘪 𝘧𝘰𝘳𝘯𝘪𝘳𝘦 𝘢𝘭𝘭’𝘶𝘵𝘦𝘯𝘵𝘦 𝘤𝘰𝘯𝘤𝘳𝘦𝘵𝘦 𝘤𝘰𝘮𝘱𝘦𝘵𝘦𝘯𝘻𝘦 𝘴𝘱𝘦𝘯𝘥𝘪𝘣𝘪𝘭𝘪 𝘯𝘦𝘭 𝘮𝘰𝘯𝘥𝘰 𝘥𝘦𝘭 𝘭𝘢𝘷𝘰𝘳𝘰”.


Il progetto “Rete O.R.A.”


O.R.A. è acronimo di Orientamento, Resilienza ed Autoefficacia. Sono le parole chiave del progetto sviluppato dal Comune di Ruffano che si propone di realizzare modelli innovativi di orientamento, in grado di agevolare l’incontro tra domanda e offerta di formazione e lavoro, e di supportare le persone nelle scelte che caratterizzano i cruciali momenti di transizione della vita.


Il progetto Rete O.R.A. è sviluppato nell’ambito di “Punti Cardinali”, un avviso pubblico rivolto agli enti locali con l’obiettivo di aumentare la capacità di intercettare le esigenze del territorio e potenziare il servizio di orientamento a livello locale tramite la creazione di reti che rafforzino i servizi per il lavoro.


Con Rete O.R.A., in via Paisiello, negli uffici adiacenti la sala “Renata Fonte”, è in funzione un Orientation desk. Si tratta di uno sportello di accoglienza ed orientamento al lavoro aperto al pubblico tutti i giorni dal lunedì al venerdì dalle ore 8 alle ore 14.


Il progetto Rete O.R.A. è coordinato dall’Agenzia Formativa Percorsi e realizzato in partnership con: Arpal Puglia; IISS De Viti De Marco di Casarano; Istituto Comprensivo Statale di Ruffano; Next Eu; Agenzia Formativa Percorsi; Unisalento; Made in Soap.


Carmiano

Crolla stanza di un edificio, persone soccorse dal 118

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Intervento in corso dei Vigili del Fuoco a Magliano (Carmiano), dove una stanza di una palazzina è crollata.

Le persone che si trovavano all’interno al momento del cedimento sono state affidate alle cure del personale sanitario del 118. Seguiranno aggiornamenti al termine delle operazioni di soccorso.

Notizia in aggiornamento.

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Attualità

Giornata del Made in Italy allo Stabilimento Chimico Farmaceutico Militare

Il comandante originario di Tricase, Colonnello Arcangelo Moro: «Lo Stabilimento Chimico Farmaceutico Militare assolve un compito etico – sociale nel rendere disponibili farmaci orfani/carenti, indisponibili sul mercato italiano, al fianco di tutte le persone affette da malattie rare, ovvero, con la produzione di cannabis terapeutica per un impiego clinico del dolore cronico per i pazienti affetti da malattie neurodegenerative, metaboliche e tumorali»

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In occasione della giornata nazionale del Made In Italy, indetta dal Ministero delle Imprese e del Made in Italy (MIMIT), quest’anno dedicata all’innovazione, lo Stabilimento Chimico Farmaceutico Militare di Firenze dell’Agenzia Industrie Difesa, dopo il grande successo delle Giornate del FAI, ha riaperto le sue porte con un’affluenza che ha superato i mille ingressi.

In particolare, è stato inaugurato, sulle note del “canto degli italiani” eseguito dalla Fanfara della Scuola Marescialli e Brigadieri dell’Arma dei Carabinieri, il pennone dell’alzabandiera con una cerimonia solenne e alla presenza delle Autorità militari, civili, religiose, associazioni combattentistiche e d’arma, e di numerose scolaresche.

Durante la cerimonia il comandante originario di Tricase, Colonnello Arcangelo Moro, nel ricordare il patrimonio storico – culturale dello Stabilimento ed il significato del tricolore, ha donato simbolicamente una bandiera all’ITS Tullio Buzzi di Prato affinché, i tanti ragazzi dell’Istituto e con loro idealmente tutti gli studenti italiani potessero identificarsi in essa, quale vessillo di libertà e democrazia.

Successivamente, è stato inaugurato, con la deposizione di una corona e la benedizione sacerdotale un monumento dedicato ai 12 fiorentini fucilati dai nazisti all’interno dello Stabilimento, denominata la strage di Castello, dove nella circostanza il Console onorario della Repubblica Federale di Germania Avv. Federico De Salvo ha fatto ammenda per gli orrori del nazismo.

Dopo circa ottanta anni, inoltre, sono stati aperti nell’occasione i sotterranei dello Stabilimento usati come rifugio antiaereo durante la seconda guerra mondiale, all’interno dei quali è stato allestito un percorso storico/museale dedicato agli Internati Militari Italiani (IMI), alla Strage di Cefalonia e Corfù, alla shoah degli ebrei, con una suggestiva ed emozionante rievocazione della Compagnia teatrale delle Seggiole e del Teatro nuovo sentiero.

Inoltre, è stato possibile visitare numerosi stand dedicati agli enti di ricerca come la FIRMO, alle associazioni del malato AISLA, FORUM toscana malattie rare, COST to COST ed alla prevenzione e gestione delle emergenze come AVIS, la Croce Rossa (corpo militare), la Protezione civile e l’ACISMOM.

Gli obiettivi della giornata, sono stati quelli di far conoscere in particolar modo ai giovani studenti i valori dell’etica militare espressi anche nei simboli della Repubblica, la nostra storia con un percorso museale che attraversa i nostri 171 anni di vita, le nostre attività al servizio delle Forze Armate, della collettività e del Paese, per la tutela della salute pubblica e la gestione delle emergenze sanitarie in collaborazione con il Ministero della Salute ed in coordinamento con la protezione civile, la croce rossa ed il Servizio Sanitario Nazionale.

Lo Stabilimento Chimico Farmaceutico Militare, come sottolineato dal Colonnello salentino Arcangelo Moro, «sostiene la ricerca scientifica e la sostenibilità ambientale, assolvendo un compito etico – sociale nel rendere disponibili farmaci orfani/carenti, indisponibili sul mercato italiano, al fianco di tutte le persone affette da malattie rare, ovvero, con la produzione di cannabis terapeutica per un impiego clinico del dolore cronico per i pazienti affetti da malattie neurodegenerative, metaboliche e tumorali».

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Il Col. Moro consegna la Bandiera Italiana all’ITS Tullio Buzzi di Prato

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Appuntamenti

Tricase, “giro” di Tango con l’economia circolare

Innovazione, economia circolare e gestione degli scarti agricoli: Tango-Circular, il ciclo di incontri giunge nel Capo di Leuca con una tavola rotonda con Istituzioni e studenti. Giovedì 8 maggio, dalle ore 10,30 al Liceo Comi

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Il Capo di Leuca protagonista degli incontri partecipati di Tango-Circular, progetto finanziato dal programma Erasmus+ con l’obiettivo di offrire una formazione specifica agli operatori agricoli e altri stakeholder, in tema di valorizzazione di ciò che è considerato “rifiuto” agricolo, puntando al miglioramento dei ricavi economici e della sostenibilità ambientale delle produzioni.

Cinque i Paesi europei coinvolti dal progetto, quindici i partner istituzionali, fra cui l’Unione delle Province Pugliesi guidata dal presidente Stefano Minerva.

Nel dettaglio, sarà l’Auditorium del Liceo Comi ad ospitare, giovedì 8 maggio, dalle ore 10,30, Circular, una tavola rotonda per discutere economia circolare e prospettive di sviluppo dei Comuni del Capo di Leuca.

Dopo i saluti della dirigente scolastica Antonella Cazzato, e l’intervento introduttivo e di saluto del presidente Stefano Minerva, previsti i contributi alla discussione di: Gabriele Abaterusso, sindaco di Patù e presidente dell’Unione dei Comuni Terra di Leuca; Giacomo Cazzato, sindaco di Tiggiano e presidente delle Aree Interne Sud Salento; Antonio Ciriolo, sindaco di Poggiardo e Presidente del Gal Capo Santa Maria di Leuca.

Insieme a loro, anche Giulio Sparascio, di Turismo Verde-Confederazione Italiana Agricoltori, il Direttore Generale di UPI Puglia Roberto Serra e il docente universitario e responsabile del progetto Tango-Circular, Pietro Picuno.

Cofinanziato dall’Unione Europea, Tango-Circular nasce dalla consapevolezza che, se adeguatamente gestiti e inseriti in una corretta catena di valore, i rifiuti agricoli, organici e non, possono rivelarsi una nuova risorsa da valorizzare nel quadro di un approccio all’economia circolare, specialmente nelle aree rurali.

Tuttavia, sebbene l’agricoltore sia responsabile della gestione del fine vita dei sottoprodotti e dei rifiuti agricoli, non è in grado di farlo da solo.

Pertanto, gli agricoltori, così come gli altri stakeholder coinvolti nella relativa catena di valore, meritano una formazione specifica, che attualmente non esiste in tutta Europa.

Scopo di Tango-Circular è, dunque, contribuire allo sviluppo degli ecosistemi regionali tramite un modello di apprendimento basato sul lavoro, grazie ad un approccio a Quadrupla Elica, che coinvolge le Istituzioni pubbliche (Ministeri, Regioni, Enti Locali e Agenzie), enti preposti alla formazione professionale, stakeholder privati ​​(associazioni di agricoltori, collezionisti/imprese di riciclaggio/associazioni) e società civile (ONG, associazione no-profit).

Giovedì 8 maggio, dunque, sarà il momento di una nuova tappa voluta non solo per disseminare i risultati progettuali nell’ambito di Tango, ma anche per offrire ad amministrazioni locali, esperti, associazioni di categoria, cittadini e studenti un momento di confronto partecipato sulle prospettive di sviluppo dell’economia circolare.

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