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Il Sorriso di Samuele, quando l’Arte vince la Morte

Presentazione del libro-racconto “Fermata 22”, omaggio a Samuele Solidoro del Maestro Adalberto Antonio Protopapa, musicista e amico di famiglia. Domenica 18 maggio, alle 19.00 presso la Corte delle Rose, in piazza Castello. Ingresso libero

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C’è un tempo che si ferma.


Un’età che non dovrebbe conoscere la sofferenza, ma che invece ha affrontato ogni sfida con un coraggio disarmante.


Samuele Solidoro aveva solo 22 anni quando il cancro, dopo due anni di battaglie silenziose e dolorose, lo ha portato via il 4 agosto 2024.


Eppure, chi lo ha conosciuto, racconta che Samuele non ha mai smesso di sorridere, di credere nella bellezza, di stringere la vita anche quando sembrava sfuggirgli tra le mani. Era un talento puro, un giovane pittore con lo sguardo rivolto al futuro, con le mani piene di colori e speranza.


A lui saràà dedicata la serata di domenica 18 maggio, dalle ore 19, nella Corte delle Rose in piazza Castello a Taurisano, dove sarà presentato il libro-racconto “Fermata 22”, scritto dal Maestro Adalberto Antonio Protopapa, musicista e amico di famiglia, che è stato invitato dall’artista Salvatore Solidoro, padre di Samuele, a ridare voce al figlio, con una dichiarazione d’amore per l’arte e per la vita.


Un libro che non è solo una narrazione, ma un canto, un abbraccio collettivo, una fermata poetica nel cuore di chi resta.


La serata sarà un inno alla bellezza e al talento, quelli che Samuele incarnava profondamente. Pittore promettente, figlio di un artista e studente dell’Accademia di Belle Arti di Lecce, Samuele si era già distinto vincendo, nel 2022, il Primo Premio alla rassegna “Arte in Terra di Taurisano e nel 2024 il XXXIX Concorso di Pittura Trofeo Città di Lecce con la sua opera pittorica “Utopia del cambiamento”, ma non aveva fatto in tempo a ritirare il premio, che verrà consegnato il 18 maggio al padre di Samuele da Antonio Convertino Presidente del Gruppo Associazione Culturale “Il Cenacolo”.


Dopo i saluti del sindaco di Taurisano Luigi Guidano e dell’assessore alla Cultura Quintino Rizzello, aprirà la serata un recital del giovane pianista Luca De Vita, allievo del Maestro Protopapa.


A seguire, la presentazione del libro con la giornalista Mariella Piscopo, che modererà gli interventi della prof.ssa Gianna Linda Galati, curatrice della prefazione; il maestro Adalberto Antonio Protopapa, autore di “Fermata 22”; le insegnanti del Liceo Artistico Laura Minerva e Alessandra Casciaro; il prof. Antonio Elia, docente dell’Accademia di Belle Arti di Lecce.


La parola si intreccerà poi con la musica e la poesia: la poetessa Eleonora Nitti Capone declamerà alcuni suoi versi, accompagnata dalle armonie ipnotiche del handpan suonato da Silvio Carella.


In chiusura, ancora un omaggio alla grande musica con l’esibizione al pianoforte di Cristian Brattelli e alle percussioni di Marco Preite.


Tutte le esecuzioni musicali sono con la direzione artistica del M. Protopapa.


La serata è aperta al pubblico. Sarà un momento di memoria, ma anche di rinascita spirituale. Perché l’arte sopravvive alla morte, e Samuele, con i suoi sogni e i suoi colori, continuerà a vivere nei cuori di chi crede ancora che la bellezza possa cambiare il mondo.


ADALBERTO ANTONIO PROTOPAPA


Pianista, violinista, compositore, trascrittore e maestro, ha dedicato la vita a coltivare il talento, il proprio e quello degli altri. Fondatore e guida degli Studi Musicali Protopapa, centro d’eccellenza per la formazione di musicisti, è anche docente nelle scuole di ogni grado, dall’infanzia al liceo musicale.


Dotato fin da giovanissimo di orecchio assoluto, la musica per lui non è mai stata un linguaggio da imparare, ma un’emozione da vivere. Sedotto dal suono del pianoforte e dalla potenza dell’opera lirica, ha affiancato presto lo studio del violino, entrando a soli 12 anni nel Conservatorio di Lecce.


Nel 1992 si diploma con lode in entrambi gli strumenti, un caso unico in Italia. Arricchisce il suo percorso con clavicembalo e organo, e racconta la sua storia nel libro “Come gocce di rugiada”. Un artista, un educatore, un visionario della musica.


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Storie di Vita e Museografia con Liquilab a Tricase

Aperta la call per la Residenza “Storie di vita come artefatti di una museografia interpretativa e partecipata”. La partecipazione è gratuita e rivolta a operatori culturali, artisti, antropologi, studenti, creativi e appassionati di musei, storie di vita e patrimonio immateriale

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Vi siete mai chiesto come si possano raccontare le storie di vita attraverso l’arte, l’antropologia e la museografia partecipata?

Se la risposta è sì, questa è l’occasione che fa per voi. Liquilab – ONG UNESCO, con sede a Tricase, apre ufficialmente le iscrizioni alla residenza “Storie di vita come artefatti di una museografia interpretativa e partecipata”, che si terrà dal 23 al 27 luglio, con una giornata introduttiva in programma martedì 22 luglio.

La partecipazione è gratuita e rivolta a operatori culturali, artisti, antropologi, studenti, creativi e appassionati di musei, storie di vita e patrimonio immateriale.

La residenza si inserisce nella decima edizione della Scuola di Storia delle Tradizioni Popolari “Oltre il Mediterraneo tra storie di vita, comunità patrimoniali, archivi e musei narrativi”, promossa da Liquilab in collaborazione, con partner nazionali e internazionali, tra cui ICPI – Ministero della Cultura, Regione Puglia, Università del Salento, Accademia di Belle Arti di Lecce, ICOM Puglia, SIMBDEA, SIAC e altri.

Curata dal prof. Vincenzo Padiglione (nella foto in alto), tra i principali studiosi italiani di antropologia museale, la residenza propone un’esperienza teorico-pratica di alto profilo, fondata su un interrogativo attualissimo: come possono essere raccontate le storie di vita attraverso l’arte, l’antropologia e la museografia partecipata?

I partecipanti lavoreranno con materiali dell’Archivio Liquilab, intrecciandoli con i propri vissuti per realizzare una proposta di installazione etnografica che sarà presentata pubblicamente domenica 27 luglio.

La giornata conclusiva ospiterà inoltre il workshop “Approcci partecipativi e musei narrativi”, con la partecipazione di: Luigi De Luca, coordinatore Poli Biblio-museali Regione Puglia; Elisa Monsellato, coordinatrice ICOM Puglia; Vincenzo Padiglione, responsabile scientifico della Residenza; Eugenio Imbriani e Ornella Ricchiuto, della direzione scientifica della Scuola di Storia delle Tradizioni Popolari.

L’iniziativa rappresenta un’occasione unica di formazione e sperimentazione per chi opera – o desidera operare – nel campo della valorizzazione culturale attraverso approcci partecipativi e transdisciplinari.

Sede della residenza: Liquilab, in piazza dell’Abate 1, a Tricase

Info e iscrizioni: infoliquilab@gmail.com | +39 348 3467609

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Gusto e identità: in riva al mare di Racale il primo Birra Suda Fest

Dal 3 al 6 luglio 2025 nel suggestivo Giardino Costiero “Gabriele Toma”

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C’è un angolo di costa dove le giornate non si contano ma si vivono. Tra il verde selvatico del Giardino Costiero “Gabriele Toma” e il sale che si posa leggero sulle sere di luglio, prende vita la prima edizione del Birra Suda Fest: la prima festa della birra e dell’incontro, un festival che unisce gusto e identità alle vibes d’estate.

È così che si apre la prima edizione del Birra Suda Fest, in programma dal 3 al 6 luglio 2025 nel suggestivo Giardino Costiero “Gabriele Toma” di Torre Suda, marina di Racale. Una quattro giorni – organizzata dall’associazione M8 Event con main sponsor Milano8 e sostenuta da diverse attività del territorio – dedicata all’arte brassicola, al cibo di strada d’autore e alla musica dal vivo. Insomma, il tutto pensato più a un luogo da vivere che da visitare.

Oltre 30 varietà di birre artigianali ed europee saranno in degustazione lungo un percorso che spazia dai piccoli birrifici indipendenti alle realtà internazionali e ogni bicchiere racconterà un sapore, una geografia, una storia. Ad accompagnare le spine, una proposta gastronomica selezionata: piatti della tradizione salentina reinterpretati, cucina di strada di qualità e accostamenti pensati per valorizzare il gusto senza banalizzarlo.

Non solo degustazione, ma un’esperienza aperta a tutte le età: spazi ombreggiati, animazione per bambini, pause lente tra la macchia mediterranea e sentieri costieri per un festival che è prima di tutto un invito alla convivialità. E poi, la musica. Quattro serate con ospiti di spicco e generi diversi in grado di accompagnare ogni tramonto con un sound diverso:

Giovedì 3 luglio si comincia con l’ironia travolgente de Lo Zoo di 105, in una performance fuori dagli schemi. Venerdì 4 luglio i riflettori si accendono sul ritmo e l’energia mediterranea degli Après La Classe. Sabato 5 luglio spazio al funk, al groove e alla contaminazione musicale con i Kawabonga.
Infine, domenica 6 luglio, chiusura affidata alla teatralità rock de Gli Avvocati Divorzisti.

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Arti visive e ricerca sonora: nuova stagione culturale con Centro del Contemporaneo

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Dal 4 luglio 2025 KORA – Centro del Contemporaneo a Castrignano de’ Greci inaugura una nuova, intensa stagione culturale che intreccia arti visive e ricerca sonora. Tre gli appuntamenti che aprono simbolicamente l’estate salentina di RAMDOM: la mostra
collettiva “Selvatica” a cura di IUNO (Cecilia Canziani, Ilaria Gianni, Giulia Gaibisso), il
live “Coralli” della musicista Silvia Tarozzi nell’ambito della rassegna “Ogni Altro Suono”
con la direzione artistica di Donato Epiro, e l’inaugurazione di “Natura morta”, nuovo
corpus di opere realizzate in residenza da Yirong Wu per il progetto Ogni casa è un
villaggio.
Una tripla apertura che conferma la vocazione di KORA come laboratorio permanente per l’arte contemporanea e lo sperimentalismo musicale, all’interno del più ampio progetto Il Borgo del Contemporaneo, sostenuto dall’Unione Europea – NextGenerationEU (PNRR, M2C1, “Attrattività dei Borghi”).

RAMDOM PRESENTA “SELVATICA” — UNA MOSTRA COLLETTIVA CHE
GUARDA ALL’ALTERITÀ E ALL’ANCESTRALE
Apre il 4 luglio alle ore 19:00 la mostra “Selvatica”, una potente riflessione visiva
sull’alleanza tra il femminile e il selvatico. La collettiva, curata dal progetto curatoriale
IUNO, esplora il concetto di selvatico come margine, radice, caos originario e forza resistente, in grado di accogliere l’irrazionale e rimettere in discussione i codici dominanti della cultura occidentale.

Un’indagine che si muove tra mito, iconografia, storia e istanze contemporanee, restituendo attraverso lo sguardo di artiste internazionali il volto plurale del mostruoso, del diverso, dell’inaddomesticabile.

In mostra: Chiara Camoni, Cleo Fariselli, Gaia Fugazza, Helena Hladilová, Lucia Leuci,
Grossi Maglioni, Cynthia Montier, Caterina Morigi, Marta Roberti, Francis
Upritchard, Alice Visentin.

4 luglio 2025 – 18 gennaio 2026
Orari di apertura: giovedì e venerdì 17–21 / sabato e domenica 19–23

OGNI ALTRO SUONO: IL RITORNO DELLA RASSEGNA SONORA CON SILVIA
TAROZZI E IL LIVE “CORALLI”
Alle 20:30 dello stesso giorno, prende il via il nuovo ciclo di Ogni Altro Suono, la rassegna di performance musicali curata da Donato Epiro e prodotta da Ramdom con il sostegno del Ministero della Cultura – FNSV. Nata per esplorare le potenzialità del suono contemporaneo e il suo dialogo con lo spazio architettonico, la rassegna apre il cartellone 2025 con un concerto di grande intensità: Silvia Tarozzi presenta “Coralli”, performance per violino, voce ed elettronica pensata appositamente per gli spazi di KORA.
Tra le figure più rilevanti della scena musicale sperimentale europea, Tarozzi fonde gesto
strumentale, improvvisazione radicale e memoria poetica, evocando paesaggi sonori marini, forme ancestrali e voci sepolte. Il risultato è un’esperienza d’ascolto profonda, stratificata, che dialoga con l’invisibile.
La rassegna proseguirà fino a dicembre, con ospiti rivelati progressivamente secondo una logica curatoriale che privilegia la scoperta e la qualità dell’ascolto.

“NATURA MORTA” DI YIRONG WU: ESTETICA, IDENTITÀ E PAESAGGIO
MEDITERRANEO

Completa il trittico dell’inaugurazione estiva l’apertura di “Natura morta”, nuovo nucleo di opere realizzate da Yirong Wu nell’ambito del progetto Ogni casa è un villaggio, dedicato a giovani artistə in residenza. La mostra – tra fotografia e installazione – si concentra sulla relazione ambigua tra corpo e paesaggio, forma e rappresentazione, estetica e norma.
Le palme, svuotate della loro funzione simbolica e ridotte a ornamento urbano, diventano il punto di partenza per riflettere su una visione addomesticata della natura. Attraverso la fotografia infrarossa e l’uso di materiali fragili e industriali, Wu crea uno spazio visivo sospeso, tra classicismo e alienazione.
Una riflessione potente sul modo in cui guardiamo, e su ciò che scegliamo di vedere.
Ingresso libero

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