Lizzanello
Ecco il Centro Commerciale Naturale di Lizzanello
L’Amministrazione Comunale di Lizzanello in partnership con Confesercenti e con il Guppo One – Ict & Marketing Solution, presenta l’innovativo progetto “I messapi
L’Amministrazione Comunale di Lizzanello in partnership con Confesercenti e con il Guppo One – Ict & Marketing Solution, presenta l’innovativo progetto “I messapi – Il centro Commerciale Naturale di Lizzanello e Merine”, al fine di rilanciare e potenziare l’offerta commerciale territoriale. Il Centro Commerciale Naturale rappresenta un sistema di punti vendita coordinato e integrato fra loro da una politica comune di sviluppo e di promozione del territorio. Questo nuovo progetto ha come bacino di utenza un mercato principalmente interno costituito prima di tutto dagli stessi cittadini e da quelli delle realtà limitrofe. Ma attraverso un Piano di Marketing ben strutturato, può essere esportato, diventando in questo caso anche uno strumento per favorire l’incoming turistico. Gli obiettivi sono: acquisire conoscenze sui mercati di riferimento delle imprese del territorio; dare visibilità alle tante attività commerciali, turistiche ed artigianali presenti nel comprensorio; sviluppare strategie di marketing che facilitino l’incontro tra domanda e offerta; realizzare una comunicazione integrata adatta a raggiungere il consumatore; riconoscere e valorizzare le valenze culturali-storiche-turistiche del territorio; favorire l’accessibilità dei luoghi ai diversamente abili; far convivere realtà diverse, anche concorrenziali tra loro, in un contesto che ne valorizzi la funzione e che ne permetta la reciproca sinergia; sviluppare una forte promozione e riqualificazione del territorio. Il progetto si concentra su nove aree di intervento: Web marketing; Sviluppo del Piano Promozionale e di comunicazione del centro; Presenza del centro sui Social Media; Ammodernamento ed Allestimento dei punti vendita con studio di layout più impattanti ed adozione negli store delle Vetrine Interattive Touch-Screen; Piano di Formazione per le risorse umane dei punti vendita aderenti; Il marketing; Piano eventi da svolgere all’interno del comprensorio comunale; Adeguamento del Territorio in materia di arredo e decoro urbano, vivibilità e accessibilità dei luoghi; Applicazione di sistemi di videosorveglianza interna ed esterna ai punti di vendita.
Cronaca
Incendiata auto in strada, registrati anche danni collaterali

Momenti di paura nel cuore della notte a Lizzanello, dove un’autovettura ha preso fuoco intorno alle 3.30 del mattino di oggi, domenica 18 maggio. Il rogo è avvenuto in via Giovanni Pascoli e ha coinvolto una Jeep Renegade regolarmente parcheggiata lungo la strada, di proprietà di una residente del posto.
Le fiamme, che si sono rapidamente propagate, hanno completamente distrutto la Jeep, causando danni anche ad altre due auto parcheggiate nelle immediate vicinanze. Il calore sprigionato ha danneggiato inoltre il portone d’ingresso in alluminio del vano scala di un edificio residenziale adiacente.
Sul posto è intervenuta una squadra del Comando provinciale dei Vigili del Fuoco di Lecce, che ha lavorato per domare l’incendio e impedire che le fiamme si estendessero ulteriormente, mettendo a rischio altri veicoli e lo stesso stabile. Grazie al tempestivo intervento, è stata evitata una situazione potenzialmente molto più pericolosa.
Presenti anche i Carabinieri del Nucleo Operativo Radiomobile e della Stazione di Lizzanello, che hanno avviato le indagini per chiarire le cause del rogo. Al momento non si esclude alcuna ipotesi, compresa quella dolosa.
Fortunatamente non si registrano feriti, ma la comunità è scossa per l’episodio. Gli inquirenti stanno raccogliendo elementi utili anche attraverso eventuali immagini di videosorveglianza nella zona.
Alezio
Sette auto in fiamme in provincia nella notte

Notte movimentata quella tra il 3 e il 4 maggio per i Vigili del Fuoco del Comando provinciale di Lecce, intervenuti in diverse località per spegnere incendi che hanno coinvolto complessivamente sette autovetture.
Le prime fiamme sono divampate poco dopo l’una di notte a Nardò, sulla Strada Provinciale 359, dove due auto parcheggiate all’interno di un autosalone sono state avvolte dal fuoco. Sul posto sono intervenuti i Vigili del Fuoco del distaccamento di Gallipoli insieme ai Carabinieri, che hanno avviato le prime indagini.
Il secondo intervento è stato effettuato alle 03:10 a Lizzanello, in via Trento, dove una BMW è stata completamente danneggiata da un incendio. Anche in questo caso sono intervenuti i Carabinieri per le verifiche del caso.
Poco dopo, alle 03:51, le squadre dei Vigili del Fuoco sono state chiamate ad Alezio, in via Sandro Pertini, dove le fiamme hanno colpito una Fiat Punto.
Infine, alle 05:06, un nuovo allarme è scattato a Casarano, in Piazza Taro: due le vetture coinvolte, una Lancia Y e un’Alfa Romeo Giulia.

Grazie al tempestivo intervento delle squadre antincendio, è stato possibile contenere le fiamme e impedire che si propagassero ulteriormente, evitando danni più gravi o conseguenze per le persone. Fortunatamente, in nessuno dei casi si registrano feriti.
Restano ancora da chiarire le cause dei roghi, sulle quali sono in corso accertamenti da parte delle forze dell’ordine. Non si esclude al momento alcuna ipotesi, inclusa quella del dolo.
Cronaca
Condannato per omicidio e latitante: era in un B&B, in riva al mare
Arrestato a Torre Lapillo Carmine Mazzotta l’uomo che nel 1999, a capo di un commando di 4 persone, fu l’esecutore materiale dell’assassinio del 21enne Gabriele Manca

Si nascondeva nella camera di un B&B a Torre Lapillo, Carmine Mazzotta, latitante dall’8 marzo di quest’anno dopo la sua condanna a trent’anni di carcere per omicidio, confermata il giorno prima dalla Cassazione.
A stanarlo sono stati i carabinieri del Nucleo investigativo del Comando Provinciale, che dopo la sua fuga non hanno mai abbandonato l’idea di trovarlo ancora in zona.
Si è chiusa così la latitanza del pregiudicato 51enne, sparito dalla circolazione dal 7 marzo di quest’anno, poche ore dopo la sentenza definitiva della Cassazione che aveva confermato la condanna a 30 anni di carcere, inflittagli dalla Corte d’Assise d’Appello di Taranto il 30 maggio scorso poiché riconosciuto colpevole di omicidio in concorso, aggravato dalla premeditazione e dai futili motivi.
L’omicidio in questione fu commesso il 17 marzo 1999 quando fu assassinato il 21enne Gabriele Manca, coinvolto in contrasti legati allo spaccio di droga e poi ucciso in una zona di campagna compresa tra Lizzanello e la frazione di Merine, a pochi chilometri da Lecce.
Il cadavere del giovane venne ritrovato il 5 aprile successivo, giorno di Pasquetta.
Manca, secondo il quadro ricostruito dai Carabinieri del ROS diciotto anni dopo il delitto, fu ucciso a colpi di pistola sparatigli alle spalle con una Tokarev semi-automatica calibro 7,62, mentre tentava la fuga da un commando di quattro persone che aveva organizzato una vera e propria esecuzione.
Nel commando anche Carmine Mazzotta, ritenuto l’esecutore materiale dell’omicidio, ossia colui che ha premuto il grilletto, tirato in ballo anche da due collaboratori di giustizia.
Dopo la condanna in primo grado a trent’anni con il rito abbreviato e conferma della pena in appello, i giudici della Cassazione avevano annullato con rinvio la condanna per Mazzotta, ragion per cui era stato instaurato un nuovo processo d’appello a Taranto.
In seguito alla decisione definitiva della condanna a trent’anni arrivata il 7 marzo 2025, l’uomo si era reso uccel di bosco ma, alla fine, è stato rintracciato dai Carabinieri del Nucleo Investigativo, all’esito di un’articolata indagine coordinata dalla Direzione Distrettuale Antimafia.
Dopo prolungati appostamenti, servizi di osservazione e ricognizioni, i militari dell’Arma hanno individuato il presunto nascondiglio del latitante presso un B&B di Torre Lapillo, poco distante dalla spiaggia.
Sono rimasti appostati giorno e notte per essere sicuri che fra gli ospiti della struttura ci fosse proprio il 51enne da catturare.
Prima di entrare in azione, due carabinieri hanno prenotato una stanza spacciandosi per una coppia di turisti arrivati in Salento per il “ponte” festivo.
Una volta individuata la camera occupata dal latitante, hanno avvisato le altre pattuglie che hanno circondato la struttura ricettiva e fatto irruzione, cogliendolo di sorpresa.
Il 51enne, che naturalmente aveva trovato rifugio nel b&b senza fornire veri nome e cognome, al momento dell’arresto era da solo e non ha opposto resistenza, mostrandosi sorpreso per l’arrivo degli investigatori.
Ha raccontato che, per non farsi scoprire, aveva evitato qualsiasi rapporto con l’esterno, approfittando della vicinanza al mare per fare qualche passeggiata e concedendosi solo qualche sporadico spostamento nei dintorni per fare la spesa.
L’uomo aveva con sé vari telefoni e diverse utenze telefoniche, oltre a capi di abbigliamento estivi e invernali.
Non è escluso, pertanto, non stesse pensando di spostarsi altrove per prolungare la sua latitanza.
Il 51enne è stato quindi portato in carcere a Lecce, dove dovrà scontare la pena definitiva.
Nel frattempo, con gli elementi acquisti durante le ricerche, sono in corso ulteriori indagini da parte dei carabinieri, mirate a ricostruire il periodo di latitanza e a scoprire le persone che lo hanno protetto e aiutato dal giorno della sua fuga.
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