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Attualità

“Augusta” : tutti gli arresti della maxi operazione dei Carabinieri

I Carabinieri del R.O.S. e del Comando Provinciale di Lecce, hanno eseguito un’ordinanza di custodia cautelare in carcere, emessa dal G.I.P. del Tribunale di Lecce

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I Carabinieri del R.O.S. e del Comando Provinciale di Lecce, hanno eseguito un’ordinanza di custodia cautelare in carcere, emessa dal G.I.P. del Tribunale di Lecce, su richiesta della locale Direzione Distrettuale Antimafia, nei confronti di 49 indagati per “associazione mafiosa“ “associazione finalizzata al traffico ed allo spaccio di sostanze stupefacenti” ed “estorsioni aggravate dal metodo mafioso”. I provvedimenti scaturiscono da un’indagine avviata dal R.O.S. sin dal 2007 sul Clan “RIZZO” di Lecce, facente capo al boss detenuto Salvatore RIZZO, esponente di vertice della Sacra Corona Unita leccese, arricchita da due ulteriori attività investigative condotte nel 2011 dai Carabinieri delle Compagnie di Maglie e Lecce. In particolare, l’inchiesta ha documentato il processo di riorganizzazione del sodalizio sotto la guida del pregiudicato Ivan FIRENZE, già affiliato al clan della S.C.U. capeggiato dal defunto boss LEZZI Giuseppe, evidenziandone il ruolo centrale nel traffico di stupefacenti nel capoluogo salentino ed in altri comuni della provincia.  I principali canali di approvvigionamento venivano individuati nel Lazio e in Olanda: il primo riconducibile al gruppo criminale diretto dal noto FASCIANI Carmine, storicamente attivo nell’area del litorale romano; il secondo a “canali olandesi” creati dallo stesso LEZZI Giuseppe. A seguito dell’arresto di FIRENZE Ivan, avvenuto nel gennaio 2008, la gestione delle attività illecite del sodalizio veniva affidata a MACI Nicolino che, attraverso le cc.dd. sfoglie, riceveva dal carcere le disposizioni impartite dal FIRENZE. Le attività tecniche nei confronti del MACI evidenziavano, tra l’altro, come fosse stata costituita una cassa comune per le esigenze complessive dell’organizzazione (acquisto di telefonini, schede, autovetture, moto, ecc.), nonché per il sostegno legale agli affiliati. Accertato anche il coinvolgimento del sodalizio nel controllo, in regime pressochè monopolistico, dei servizi di guardiania agli esercizi pubblici locali, realizzato mediante le attività dell’agenzia “Iron Service”, con sede in Lecce, riconducibile a FIRENZE Ivan ed al RIZZO Salvatore. Le coordinate indagini  dell’Arma nei confronti del sodalizio, evidenziavano inoltre come RIZZO Salvatore, d’intesa con VERARDI Alessandro, avesse più recentemente costituito un nuovo gruppo dedito al narcotraffico, capeggiato dallo stesso VERARDI e da LEO Andrea, inteso Vernel,  documentandone l’operatività nello spaccio di stupefacenti in diversi comuni della provincia salentina. È stata infine accertata l’operatività di un distinto gruppo criminale, diretto dal detenuto SOLITO Roberto e dalla compagna ELIA Rossana, dedito prevalentemente al traffico ed allo spaccio di cocaina nella zona di Lecce e nei comuni limitrofi mediante una rete di spacciatori “al dettaglio”. Gli indagati si rifornivano stabilmente di stupefacente da MARTENA Raffaele, già tratto in arresto nel 2009 a conclusione dell’indagine “MOTORACE”, nell’ambito della quale era risultato in collegamento con il più noto clan “BUCCARELLA” di Tuturano (BR), federato alla frangia rogoliana della S.C.U. Nel complesso, l’indagine ha confermato i rapporti tra i principali sodalizi mafiosi dell’area, funzionali soprattutto al controllo del traffico di stupefacenti, delle estorsioni e dei servizi di sicurezza nei locali e pubblici spettacoli, evidenziando come la “S.C.U.” leccese tenti di rimodulare le proprie strategie, individuando in attività imprenditoriali apparentemente lecite, nuove e remunerative fonti di guadagno e di controllo del territorio.


Gli arrestati


1)     RIZZO Salvatore, nato a Castrignano del Capo (LE) il 23.12.1951, capo clan, detenuto presso la Casa Circondariale di Saluzzo (CN) – 416 bis;


2)     FIRENZE Ivan, nato a Lecce il 18.2.1971, Luogotenente di RIZZO Salvatore e capo gruppo mafioso “FIRENZE – MACI”,  detenuto presso la Casa Circondariale di Padova – 416 bis, 629 aggravato dal 7, 73 e 74 309/90;


3)     BRACALE Massimiliano, nato a Lecce il 24.8.1970, ivi residente – 416 bis;


4)     CAMASSA Claudio, nato a Lecce l’8.5.1957, residente a Lequile (LE) – 73 309/90;


5)     CENTONZE Oliviero, nato a Zurigo il 27.7.1970, residente a Lecce – 416 bis;


6)     CIMINIELLO Federica, nata a Lecce il 18.11.1983, ivi residente – 416 bis;


7)     COCCO Alessandro Luigi, nato a Roma il 24.6.1983, ivi residente – 73 e 74 309/90;


8)     CORRADO Simone, nato a Lecce il 18.9.1981, residente a Cavallino (LE) – 416 bis;


9)     DE LEO Gabriella, nata a San Donato (LE) il 16.3.1967, residente a Lecce – 73 e 74 309/90;


10)      DE LEO Pietro, nato a San Donato (LE)il 2.5.1976, residente a Lecce – 73 e 74 309/90;


11)      DI NUNZIO Maurizio, nato a Scorrano (LE) il 22.6.1984, detenuto presso la Casa Circondariale di Viterbo – 416 bis;


12)      D’OSTUNI Francesco, nato a Lecce il 9.6.1956, ivi residente, domiciliato a Ravenna – 73 e 74 309/90;


13)      ELIA Rossana, nata a Melendugno (LE) il 6.8.1968, residente a Lecce – 73 e 74 309/90;


14)      FIORENTINO Serenella, nata a Lecce il 5.5.1969, detenuta presso la Casa Circondariale di Lecce – 73 e 74 309/90;


15)      GRECO Marco, nato a Maglie (LE) il 17.5.1980, detenuto presso la Casa Circondariale di Lecce – 416 bis;


16)      GRECO Sergio, nato a Lecce il 21.4.1958, ivi residente – 73 e 74 309/90;


17)      LAZZARI Claudio, nato a Lecce l’8.8.1968, ivi residente – 416 bis, 74 309/90;


18)      LAZZARI Luigi, nato a Lecce il 9.1.1975, residente a Cavallino (LE) – 416 bis;


19)      LEO Andrea, nato a Vernole il 5.5.1971, ivi residente, capo gruppo mafioso “LEO – VERARDI” – 416 bis;


20)      LONGO Davide, nato a Lizzanello (LE) il 5.9.1975, ivi residente – 416 bis;


21)      MACI Nicolino, nato a Lecce il 13.2.1976, ivi residente, capo gruppo mafioso “FIRENZE – MACI” – 416 bis, 629 aggravato dal 7, 73 e 74 309/90;


22)      MARTENA Raffaele, nato a S. P. Vernotico il 24.7.1986, detenuto presso la Casa Circondariale di Lecce – 73 309/90;


23)      PEPE Antonio, nato a Lecce il 25.1.1961, detenuto presso la Casa Circondariale di Napoli Secondigliano – 416 bis;


24)      PERRONE Federico, nato a Nardò il 14.12.1984, residente a San Donato – 416 bis;


25)      PICCARI Alberto, nato a Roma il 29.1.1959, detenuto presso la Casa Circondariale di Roma Rebibbia – 73 309/90;


26)      PINTO Nicola, nato a Lecce il 18.8.1987, ivi residente – 73 e 74 309/90;


27)      RAMPINO Pietro, nato a Trepuzzi il 22.8.1952, ivi residente – 73 e 74 309/90;

28)      RIZZO Gabriele, nato a Lecce il 10.5.1971, residente a Surbo (LE) – 416 bis, 629 aggravato dal 7, 73 309/90;


29)      RIZZO Stefano, nato a Lecce il 4.4.1977, ivi residente – 416 bis, 629 aggravato dal 7;


30)      SANTORO Luigi, nato a Melendugno (LE) il 17.6.1970, ivi residente – 416 bis;


31)      SAPONARO Andrea, nato a San Pietro Vernotico BR) il 28.3.1987, residente a Torchiarolo (BR) – 73 e 74 309/90;


32)      SCHIAVI Roberto, nata a Milano l’8.5.1970, residente a Lizzanello (LE) – 416 bis, 73 e 74 309/90;


33)      SOLITO Roberto, nato a Cavallino (LE) il 12.8.1966, ivi residente – 416 bis, 73 e 74 309/90;


34)      SPARAPANE Giancarlo, nato a Lecce il 7.7.1970, detenuto presso la Casa Circondariale di Lecce – 73 e 74 309/90;


35)      STABILE Alessandro, nato a Lecce il 28.7.1980, ivi residente – 416 bis, 73 e 74 309/90;


36)      CARICATO Tonino, nato a Colonia (Germania) il 01.6.1981, detenuto presso la Casa Circondariale di Lecce – 416 bis, 629 aggravato dal 7, 73 309/90;


37)      LONGO Cristian, nato a Lecce il 20.12.1983, residente a Lizzanello (LE) – 416 bis, 73 309/90;


38)      MAZZEO Giuseppe, nato a Lecce il 6.4.1980, residente a Castrì di Lecce – 416 bis, 629 aggravato dal 7;


39)      PASTORE Francesco, nato a Lecce il 5.10.1983, residente a Cavallino (LE) – 416 bis;


40)      VERARDI Alessandro, nato a Lizzanello il 19.11.1978, capo gruppo mafioso “LEO – VERARDI”, detenuto presso la Casa Circondariale di Lecce – 416 bis, 629 aggravato dal 7;


41)      MAZZEO Stefano, nato a Lecce il 13.11.1980, detenuto presso la Casa Circondariale di Lecce – 416 bis, 73 309/90;


42)      PERRONE Alessandro, nato a Lecce il 3.9.1982, detenuto presso la Casa Circondariale di Lecce – 416 bis, 629 aggravato dal 7;


43)      CARICATO Francesco, nato a Lecce il 15.11.1976, residente a Cavallino (LE) – 629 aggravato dal 7;


44)      INGROSSO Mauro, nato a Lecce il 23.7.1984, residente a San Cesario di Lecce – 629 aggravato dal 7;


45)      MONITTOLA Andrea, nato a Lecce il 7.11.1978, residente a Cavallino (LE) – 629 aggravato dal 7.


Gli arrestati, al momento delle irruzioni dei Carabinieri del R.O.S. e del Comando Provinciale di Lecce nelle abitazioni (sono stati sorpresi nel sonno alle ore 03:00), non hanno opposto la benché minima resistenza. Durante l’operazione, i Carabinieri del R.O.S. e dei Comandi Provinciali interessati si sono avvalsi del supporto di elicotteri ed unità cinofile per la ricerca di droga, armi ed esplosivi. Quattro catturandi sono attivamente ricercati. Il procedimento vede altresì indagate, in stato di libertà, per le medesime ipotesi di reato (sotto descritte) altre venti persone, per le quali non è stata avanzata richiesta di custodia cautelare.


I reati contestati


“Associazione di tipo mafioso”, “traffico e cessioni di sostanze stupefacenti (cocaina ed eroina)”, “estorsioni aggravate dal metodo e dalle finalità mafiose”.


Le indagini


La misura cautelare scaturisce:


–      dall’attività investigativa convenzionalmente denominata “AUGUSTA”: condotta dal luglio 2007 al marzo 2009, con ulteriori specifiche attività condotte ad integrazione fino all’aprile 2011, dal R.O.S. (Raggruppamento Operativo Speciale dei Carabinieri), a carico del sodalizio criminale denominato “CLAN RIZZO”, egemone in Lecce e comuni limitrofi (Cavallino, Vernole, San Cesario, San Donato, Lizzanello, Merine, Vernole, Melendugno, Caprarica, Calimera e Martano) organico alla frangia leccese dell’organizzazione mafiosa Sacra Corona Unita;


–      incentrata sulle emergenze investigative idonee a delineare l’“operatività mafiosa” degli esponenti del citato sodalizio malavitoso (in particolare del gruppo mafioso denominato “FIRENZE – MACI”, organico al Clan “RIZZO”, ma anche di parte del gruppo mafioso “LEO – VERARDI”, tutti comunque organici alla frangia leccese dell’organizzazione mafiosa Sacra Corona Unita) e ad accertarne le rispettive responsabilità nella commissione di più “reati fine”, fra i quali un ingente traffico di sostanze stupefacenti con approvvigionamenti anche dall’OLANDA, dalla zona di Roma e dalla Provincia di Brindisi;


–      da ulteriori attività investigative condotte nel corrente anno 2011 dalle Compagnie CC di Maglie (LE) e Lecce, a carico di soggetti (appartenenti in gran parte al gruppo mafioso “LEO – VERARDI”, alcuni dei quali indagati anche nel contesto investigativo “AUGUSTA”, ritenuti responsabili, a vario titolo, di “estorsioni aggravate dal metodo e dalle finalità mafiose” e “spaccio di sostanze stupefacenti”;


–      che hanno consentito, in via prioritaria, di acquisire idonei elementi probatori in ordine all’attuale operatività nel capoluogo leccese e nei comuni limitrofi dell’organizzazione mafiosa nota come Sacra Corona Unita, nell’ambito della quale la frangia capeggiata da RIZZO Salvatore operava principalmente nei territori di Lecce e Cavallino (in particolare del rione Castromediano), nonché di Vernole, San Cesario e San Donato, con il gruppo capeggiato da FIRENZE Ivan e MACI Nicolino; in seguito RIZZO costituiva un nuovo gruppo (un “nuovo locale” o una “nuova squadra”) d’intesa con VERARDI Alessandro e da LEO Andrea, capeggiato da questi ultimi (che già operavano con un proprio gruppo nello stesso territorio) con interesse alla zona di Cavallino, Castromediano, Lizzanello, Merine, Vernole, Melendugno, Caprarica, Calimera, Martano e del quale facevano parte altri, già componenti del gruppo precedente.


Attualità

Il mercato degli smartphone in Italia è tornato a crescere nel 2025

I modelli pieghevoli, inizialmente una nicchia, sono divenuti uno dei simboli della ripresa del mercato. La loro diffusione, benché ancora limitata nei volumi, testimonia la capacità dell’industria…

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Dopo due anni di contrazione, il mercato degli smartphone in Italia ha mostrato nel 2025 segnali di ripresa. L’espansione dei dispositivi con funzioni avanzate di intelligenza artificiale e la crescente domanda di sostituzione hanno favorito una leggera ma significativa inversione di tendenza. La crescita globale dell’1% delle spedizioni, che ha portato a 1,24 miliardi di unità, si è riflessa anche nel contesto nazionale, sostenuto dall’aumento del valore medio dei prodotti e da una rinnovata attenzione dei consumatori verso l’innovazione, il design e la durata nel tempo.

Un parallelismo tra tecnologia mobile e modelli digitali indipendenti

La spinta verso modelli più flessibili di consumo digitale richiama l’autonomia promossa in altri settori, come quello dei servizi online regolati in modo indipendente, esempio osservabile in perché scegliere i casino senza AAMS, dove trasparenza, pagamenti immediati e gestione sicura dei flussi di denaro dimostrano come la fiducia utenti–piattaforma dipenda dall’efficienza dell’interfaccia. 

In entrambe le realtà, sia nel gaming sia nella tecnologia mobile, l’esperienza d’uso, la chiarezza nei processi KYC e la velocità delle transazioni sono diventate fondamentali per fidelizzare il pubblico. Le aziende di smartphone stanno infatti adattando strategie simili, puntando su ecosistemi più fluidi e su protocolli di sicurezza nativi che richiamano pratiche tipiche dei sistemi di pagamento digitali autonomi.

Le dinamiche di crescita del mercato italiano

In Italia la ripresa del settore è stata favorita da diversi fattori. Il primo è la sostituzione dei dispositivi più datati, spinta dall’obsolescenza tecnologica e da incentivi di operatori e rivenditori che hanno reso più conveniente il passaggio a modelli recenti. A ciò si aggiunge la diffusione più ampia di contratti rateali, che permette alle famiglie di accedere a smartphone di fascia medio-alta senza affrontare il costo pieno al momento dell’acquisto. 

Il secondo elemento riguarda le funzionalità legate all’intelligenza artificiale, percepite come un passo concreto verso una nuova generazione di assistenti digitali. Dai suggerimenti fotografici automatici alla gestione energetica ottimizzata, questa tecnologia ha accresciuto la percezione di valore del prodotto. Anche le imprese locali dell’elettronica hanno beneficiato dell’incremento nella richiesta di componentistica per dispositivi con capacità di calcolo più avanzate.

Il ruolo dell’intelligenza artificiale e dell’ecosistema iOS

L’anno 2025 è stato segnato dal consolidamento dell’intelligenza artificiale generativa come strumento quotidiano. Gli utenti italiani hanno sperimentato modelli linguistici e funzioni predittive non solo sullo smartphone, ma integrati attraverso un ecosistema di dispositivi interoperabili. L’espansione di iOS sul mercato locale ha amplificato la competizione nella fascia premium, dove le vendite hanno registrato la maggiore crescita di valore. 

I marchi Android, per contro, hanno risposto con un rafforzamento delle interfacce basate sul cloud e con servizi modulari che favoriscono la personalizzazione. L’adozione di soluzioni AI ha attratto segmenti di consumatori più attenti alla produttività e alla gestione automatizzata dei dati, ampliando il bacino d’utenza oltre la tradizionale sfera dell’intrattenimento.

Dispositivi pieghevoli e nuove forme di design

I modelli pieghevoli, inizialmente una nicchia, sono divenuti uno dei simboli della ripresa del mercato. La loro diffusione, benché ancora limitata nei volumi, testimonia la capacità dell’industria di proporre innovazioni tangibili percepite dal pubblico. La disponibilità di formati flessibili ha stimolato la concorrenza, spingendo i produttori a investire in materiali più resistenti e meccanismi di chiusura ingegneristicamente più affidabili. 

Molti utenti considerano questi dispositivi un’alternativa ergonomica ai tablet per l’uso professionale, con beneficio diretto sulla domanda aziendale. L’incremento del prezzo medio di vendita, cresciuto del 5% su base annua, è dovuto in larga parte a questi modelli che uniscono design distintivo e specifiche tecniche elevate, in un equilibrio tra innovazione percepita e funzionalità concreta.

Distribuzione geografica e confronto con i mercati esteri

La crescita italiana del 2025 si inserisce in un contesto internazionale non uniforme. Gli Stati Uniti, il Medio Oriente e l’Africa hanno trainato la domanda globale, mentre la Cina ha registrato un rallentamento dovuto alla saturazione del mercato interno e alle tensioni su forniture e componenti. In Europa occidentale la ripresa ha avuto un profilo moderato, con l’Italia fra i Paesi più reattivi alla nuova offerta di prodotti.

La maggiore sensibilità dei consumatori verso la privacy dei dati e la sostenibilità ambientale ha contribuito a orientare le scelte di acquisto. Le aziende attive sul territorio hanno risposto introducendo programmi di riciclo e servizi di aggiornamento software esteso, elementi sempre più considerati decisivi nella valutazione complessiva di uno smartphone. La maturità del mercato ha quindi favorito un equilibrio fra innovazione e responsabilità ambientale, ridefinendo il posizionamento competitivo delle marche presenti.

Prospettive per i prossimi anni

Le previsioni per il biennio successivo indicano una prosecuzione della crescita moderata, ma sostenuta da innovazioni che andranno oltre l’hardware. L’AI integrata in tempo reale, la connettività satellitare e i servizi di realtà aumentata applicata sono destinati a spostare il valore commerciale verso l’esperienza d’uso complessiva. Gli operatori italiani del settore delle telecomunicazioni stanno già investendo in reti di nuova generazione, mentre i produttori si concentrano sulla compatibilità con gli standard europei in materia di sicurezza e interoperabilità. 

Questa evoluzione potrebbe rendere l’Italia un laboratorio per sperimentare modelli di consumo tecnologico più consapevoli e orientati alla durata. In tale contesto, il concetto di smartphone come piattaforma centrale della vita digitale continuerà a rafforzarsi, integrando progressivamente servizi bancari, identità elettronica e strumenti di lavoro remoto, delineando un ecosistema sempre più integrato e personalizzato per l’utente.

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Attualità

Lavoro: il report settimanale, 662 posizioni aperte nel Leccese

Arpal Puglia: mercato del lavoro dinamico, per un totale di 270 offerte lavorative nell’Ambito di Lecce. A Specchia si cercano due “operatori” (un operaio polifunzionale e un operaio addetto alle affissioni); per candidarsi basta la licenza media. le tappe della settimana del Camper del Lavoro

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Il 37° Report settimanale di ARPAL Puglia disegna un mercato del lavoro dinamico, per un totale di 270 offerte lavorative 662 posizioni aperte nell’Ambito di Lecce.

Il settore che si conferma con il maggior numero di opportunità lavorative è quello delle costruzioni con 132 posti di lavoro disponibili.

Seguono quello sanitario e dei servizi alla persona, per cui si ricercano 103 lavoratori; il settore della riparazione veicoli e trasporti con 99 posizioni; il turismo che offre 76 posti di lavoro.

Nel settore pedagogico sono disponibili 53 posti, in quello amministrativo e informatico 48, nel commercio 34, nel tessile-abbigliamento-calzaturiero (TAC) sono 28 i posti a disposizione.

Nel settore metalmeccanico le posizioni aperte sono 22, nel comparto bellezza e benessere sono 19, nell’agroalimentare sono 15.

Chiudono l’elenco il settore pulizie e multiservizi con nove opportunità, il comparto telecomunicazioni con cinque.

Per il Collocamento Mirato, sono ben diciotto le posizioni riservate agli iscritti alle categorie protette art.18 e due quelle riservate a persone con disabilità.

Il report segnala, inoltre, sedici tirocini formativi attivi e una serie di proposte di lavoro e formazione all’estero, promosse attraverso la rete Eures che sostiene la mobilità professionale a livello europeo.

A proposito di Euresè in programma martedì 18 novembre presso il Centro per l’Impiego di Lecce un recruiting day con Club Med per la ricerca di figure professionali nel settore ho.re.ca (Hotellerie, Restaurant, Café) da inserire nelle diverse strutture in Italia e in Europa.

La prenotazione dei colloqui è obbligatoria (per maggiori info, si può consultare la sezione Eures nel report).

DUE OPERATORI PER SPECCHIA

Dal 17 al 21 novembre, invece, ci si potrà candidare all’ avviso pubblico per l’avviamento numerico di due unità lavorative con profilo di “operatore” per il Comune di Specchia.

Possono candidarsi anche persone con il titolo di studio della licenza media.

Le figure da selezionare svolgeranno le funzioni di operaio polifunzionale e operaio addetto alle affissioni.

Il contratto offerto è a tempo indeterminato e part time (18 ore settimanali).

Cliccando qui è possibile visionare l’avviso e scaricare i moduli di domanda.

Si ricorda che le offerte, parimenti rivolte ad entrambi i sessi, sono pubblicate quotidianamente sul portale lavoroperte.regione.puglia.it, dal quale ci si può candidare direttamente tramite Spid.

Si consiglia di consultare costantemente il profilo Linkedin di Arpal Puglia (tutte le offerte sono riportate nella sezione “Lavoro”), la pagina Facebook Centri Impiego Lecce e Provincia, il portale Sintesi Lecce e i profili Google di ogni centro per l’impiego

Gli uffici sono aperti al pubblico dal lunedì al venerdì dalle 8,30 alle 11,30, il martedì anche nel pomeriggio dalle 15 alle 16,30 e il giovedì pomeriggio su appuntamento.

Per consultare integralmente il 37° Report di Arpal Puglia clicca qui

IL CAMPER DEL LAVORO: LE TAPPE DELLA SETTIMANA

Il Camper del Lavoro di ARPAL Puglia prosegue il suo percorso.

Da oggi al 23 ottobre farà tappa a Veglie, Gagliano del Capo (Arigliano), Porto Cesareo, Patù, Zollino, PresicceAcquarica, Castrignano de’ Greci, Castrignano del Capo e Giuliano (frazione di Castrignano del Capo).

L’iniziativa mira a portare i servizi dei Centri per l’Impiego direttamente sul territorio, rendendo le politiche attive del lavoro accessibili anche nelle aree più periferiche. Realizzato in collaborazione con Cefas, Consorzio Mestieri Puglia e Sale della Terra, il progetto offre un supporto concreto e personalizzato a cittadini e imprese.

Tra i servizi disponibili: orientamento professionale, assistenza nella redazione e aggiornamento del CV, consulenza su offerte di lavoro e percorsi formativi, accesso ai servizi digitali e informazioni utili per chi assume.

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Attualità

Acqua, lavori in corso: possibili disagi a Morciano

Giovedì 23, dalle 8,30 alle 16,30, sospensione della normale erogazione idrica in via Veneto, via Della Resistenza e parte di via San Bosco

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Acquedotto Pugliese sta effettuando interventi per il miglioramento del servizio a Morciano di Leuca.

I lavori riguardano interventi per la realizzazione e collegamenti di nuove opere acquedottistiche in progetto previsti nell’appalto di Risanamento Reti 4 -Lotto 7.

Per consentire l’esecuzione dei lavori, sarà necessario sospendere temporaneamente la normale erogazione idrica giovedì 23 ottobre in via Veneto, via Della Resistenza e via San Bosco (nel tratto tra via Almirante e fine via San Giovanni Bosco al civ.82).

La sospensione avrà la durata di 8 ore, a partire dalle ore 08,30 con ripristino alle ore 16,30.

Disagi saranno avvertiti esclusivamente negli stabili sprovvisti di autoclave e riserva idrica o con insufficiente capacità di accumulo.

Acquedotto Pugliese raccomanda i residenti dell’area interessata di razionalizzare i consumi, evitando gli usi non prioritari dell’acqua nelle ore interessate dall’interruzione idrica. I consumi, infatti, costituiscono una variabile fondamentale per evitare eventuali disagi.

 

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