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News & Salento

Otranto frena ma resta in discesa

La stagione turistica. Il sindaco Cariddi: “Leggero calo dopo lungo periodo di crescita”

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“La stagione turistica è già avviata, gli stabilimenti balneari si apprestano a concludere la prima metà dell’estate e si preparano al ben più affollato mese di agosto. Le città turistiche sono piene di gente…”. Esattamente un anno addietro avremmo presentato così il giro di boa di fine luglio. Spiagge e centri affollati, il Salento invaso da turisti di tutto il mondo, sold out per ombrelloni e sdraio, perfino prenotare con largo anticipo una vacanza in hotel sembrava un’impresa.

Estate 2012. La realtà è un’altra. La crisi economica è un ostacolo abissale per gli amanti delle vacanze estive, tanto da rendere difficile solo pensare alla villeggiatura in una vicina località marina, figuriamoci cosa possa comportare spostarsi a cinque, seicento, anche mille chilometri da casa e con tutta la famiglia. Diventa di fondamentale importanza assicurarsi i beni di prima necessità, così da far passare in secondo piano il piacere delle ferie al mare. Anche una città come Otranto, una delle perle del Mediterraneo, deve arrendersi al momento critico e freddo (solo economicamente parlando, perché l’estate salentina resta estremamente torrida nonostante i temporali degli ultimi giorni) ed è costretta a segnalare un leggero calo di presenze rispetto agli anni passati: “Veniamo da un lungo periodo di trend positivo. Il calo c’è stato ed è riscontrabile ovunque. La recessione porta tutti ad essere più parsimoniosi, finanche il turista più costante. La bassa stagione ha fatto registrare una netta frenata rispetto alle estati precedenti, caratterizzate da una grande crescita annua, culminata nel boom del 2011.  L’alta stagione resterà più che soddisfacente”, è la previsione del sindaco idruntino Luciano Cariddi, che aggiunge: “Il turismo per Otranto gioca un ruolo essenziale, non posso immaginare la mia città senza un’impronta prettamente turistica. Così come non mi entusiasma che si viva di solo turismo. Ad Otranto il turismo è il volàno per tutta l’economia, dall’agricoltura all’artigianato locale, passando per tutti gli altri settori”. Otranto si è vista confermare per il terzo anno consecutivo l’importante riconoscimento della Bandiera Blu d’Europa dall’FEE: “La Bandiera Blu è l’ennesimo attestato dell’impegno di cittadini, Amministrazione, ospiti e turisti nel rispettare il nostro ambiente. Funge da stimolo per migliorarci e continuare con una politica di salvaguardia del territorio, testimonia l’alta valenza dei nostri siti naturalistici e dei paesaggi incontaminati”. Cariddi è ben più perplesso quando si parla della mancata assegnazione delle Cinque Vele da parte di Legambiente. Otranto battuto dalle Marine di Melendugno,  è fermo a quota quattro. Un brutto colpo? “Sono amareggiato. Legambiente non condivide la nostra politica di portualità turistica. Francamente mi sembra una scelta molto rivedibile, un puro processo alle intenzioni essendo il nostro porto non ancora in fase di cantierizzazione…Detto questo sottolineo che quattro vele sono accettabili e la nostra volontà ferma di ottenere un porto turistico va oltre l’assegnazione di un riconoscimento, per quanto questo possa far piacere”. Il primo cittadino tiene a precisare anche la “questione cantieri”, i tanti “lavori in corso” che magari non saranno un bel colpo d’occhio per il turista pronto a godersi lo spettacolo di Otranto ma “sono doverosi ed utili. Ne va della sicurezza del cittadino e del turista. Dopo anni di impegno per ottenere le risorse finanziarie finalmente siamo riusciti a vedere partire queste opere pubbliche. Sono interventi impegnativi che richiedono un arco temporale decisamente lungo. Anche se non è piacevole vedere le impalcature durante il periodo estivo, si tratta di interventi di urgente necessità. Il costone della Madonna dell’Alto Mare rischiava di crollare e di mettere a serio repentaglio la vita dei bagnanti e degli abitanti della zona, una fortuna che ciò non sia ancora accaduto! L’obiettivo è ora quello di ottenere la nuova fruibilità della spiaggetta sottostante, a cui sarà possibile accedere con una rampa, eliminando le barriere architettoniche. Anche il Bastione dei Pelasgi, nelle vicinanze del Castello Aragonese, avrebbe rischiato danneggiamenti e rappresentava un pericolo non dappoco per tutti”. Se la domanda interna ha subito un calo, così non è il discorso per il turismo da oltre confine. “Otranto è apprezzata a livello internazionale”, dice Cariddi, “col tempo è diventata una meta ambita da visitatori statunitensi, svizzeri, tedeschi, scandinavi …e non solo. Con grande piacere dai dati del Sistema di monitoraggio constatiamo l’attuale presenza di turisti asiatici, in particolare cinesi. Sopperiamo così al numero deficitario di richieste di gente locale. Il turismo straniero rappresenta una potenzialità di sviluppo da non sottovalutare”. Il sindaco Cariddi chiude ringraziando “chiunque continui a scegliere Otranto come meta per le proprie vacanze” nonostante il periodo di crisi globale “e chi prova questa emozione per la prima volta. Il livello dei servizi che la nostra città è in grado di mettere a disposizione resta elevatissimo, caratterizzato da una crescita professionale continua e da un’offerta ricettiva qualificata. In più, il patrimonio culturale che Otranto può sfoggiare è ineguagliabile, in termini di storia, monumenti e purezza del territorio”.

Stafano Verri


Attualità

C’era una volta un albero, un Principe e la Politica a Specchia

Soldi spesi male? Perché, così come proposto dal nostro gruppo, nell’ottobre 2022, non siamo stati interpellati prima di prendere una decisione definitiva? Qual è il valore che i nostri amministratori danno ai soldi di tutti i cittadini, visto che come spesso accade, si spende e si spande, impegnando le somme del bilancio comunale, con una facilità inaudita?

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RICEVIAMO E PUBBLICHIAMO

La vicenda dell’albero di Bagolaro di via Principe Orsini, muove i suoi primi passi nell’ottobre 2022.

Risale, infatti, al 25.10.2022 la Determina con la quale si dava incarico al dottor Cannoletta, agronomo forestale di lunga e comprovata esperienza, di redigere una relazione tecnica finalizzata alla valutazione della stabilità della pianta di Bagolaro e alle eventuali modalità esecutive dell’intervento di conservazione della stessa mediante la sua messa in sicurezza ed il consolidamento del muro di contenimento adiacente.

Nella determina si metteva in risalto l’importanza di evitare l’abbattimento, trattandosi di un esemplare di considerevole pregio storico e naturalistico.

Appreso di questo problema, i nostri consiglieri, con una nota presentata all’ufficio tecnico e all’assessore ai Lavori Pubblici, chiesero di assistere al sopralluogo e, soprattutto, una volta ottenuta la relazione, redatta dall’agronomo, si resero disponibili ad individuare insieme ai tecnici ed alla maggioranza una soluzione ottimale, capace di salvaguardare l’albero e l’ambiente circostante.

Lo stesso Sindaco, Anna Laura Remigi, in un suo post di novembre 2022 scriveva: “L’albero non si può neppure eradicare perché porterebbe con sé metà strada. Abbiamo trovato somme in bilancio che ci consentiranno di salvare l’albero e mettere in sicurezza l’intera zona”.

Ed in effetti, le conclusioni con le quali Cannoletta chiude la sua analisi propendono per una soluzione di tale natura.

Infatti, scrive: “Sulla base di esperienze fatte in altre situazioni analoghe, si ritiene di poter affermare, con ragionevole certezza, che non è possibile effettuare un mero intervento localizzato, salvaguardando nel contempo l’albero. A questo punto si tratta di fare una scelta tra il tagliare l’albero o intervenire con un intervento importante di consolidamento”.

La prima ipotesi non è, a parere del sottoscritto, assolutamente praticabile. Estirpare senza danni collaterali di una certa rilevanza, una pianta di Bagolaro di quelle dimensioni e in quella posizione, non è assolutamente una strada percorribile! L’intervento innescherebbe una serie di frane con esiti disastrosi.

A distanza di più di un anno, da questa dettagliata relazione, cosa scopriamo?

La decisione finale è quella di abbattere l’albero! Ricapitolando, da ottobre 2022 ad oggi, cosa è accaduto:
Ottobre 2022 viene dato incarico al dott. Cannoletta per redigere una relazione tecnica finalizzata alla valutazione della stabilità della pianta di Bagolaro. Costo € 2.000,oo
Dicembre 2022, viene dato incarico per la caratterizzazione geognostica del terreno con redazione di relazione geologica. Costo € 3.425,76,oo
La strada viene chiusa tramite ordinanza perché ritenuta pericolosa.
Settembre 2023 viene dato incarico per la messa in sicurezza del muro di contenimento della massicciata stradale a ridosso del bagolaro. Costo € 2.000,oo
Marzo 2024, viene indetta gara per “lavori di manutenzione straordinaria per la messa in sicurezza del muro in prossimità del bagolaro e della sottostante grotta”, in quanto (si legge nella relazione di accompagnamento alla gara presente sul portale TuttoGare del Comune di Specchia) l’abbattimento dell’albero si presenta come la soluzione più adeguata e responsabile di fronte alla priorità di salvaguardare la pubblica incolumità”.  Costo € 16.863,37.

Ci chiediamo: perché spendere tanti soldi per poi arrivare alla soluzione più semplice e scontata?

Che fine hanno fatto tutte le considerazioni sul “considerevole pregio storico e naturalistico” dell’albero e sulla salvaguardia dei luoghi?

Perché, così come proposto dal nostro gruppo, nell’ottobre 2022, non siamo stati interpellati prima di prendere una decisione definitiva?

Qual è il valore che i nostri amministratori danno ai soldi di tutti i cittadini, visto che come spesso accade, si spende e si spande, impegnando le somme del bilancio comunale, con una facilità inaudita?

Cardigliano affidato per 70 anni, mutuo da 1 ml di euro con un piano di rientro di 29 anni, eradicazione pianta di Bagolaro e modifica dello stato dei luoghi…

Lista Civica, Adesso Specchia, Biasco Francesco

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Cronaca

Tagliola autovelox, multato perché supera il limite di 1 Km

La sicurezza stradale e il rispetto del Codice della strada vengono prima di tutto, però…anche se la Cassazione con ordinanza 3698/2019 ha stabilito niente multa per chi sgarra di poco…..

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Autovelox spietato, multato per un km oltre il limite di velocità sulla Gallipoli-Lecce. La Cassazione: “Non deve pagare nessuna multa chi sgarra di poco”

Chiunque abbia preso una multa per eccesso di velocità sa, se si è avventurato nella lettura del verbale, che dalla velocità rilevata dall’apparecchiatura (autovelox, telelaser, tutor) bisogna sottrarre il 5% con un minimo di 5 km/h.

Se dopo aver effettuato questa operazione il risultato sarà superiore al limite, scatta la multa.

Altrimenti, l’automobilista è salvo. È la famosa tolleranza, prevista dall’articolo 345 del Regolamento di esecuzione del Codice della Strada, dove si legge: “È disposto che per gli accertamenti della velocità, qualunque sia l’apparecchiatura utilizzata, al valore rilevato sia applicata una riduzione pari al 5% con un minimo di 5 km/h”.

Nella pratica, una rilevazione di 76 km/h diventa, ai fini dell’eventuale violazione e delle relative sanzioni, 71 km/h (-5 km/h).

Storicamente, le misurazioni sono effettuate all’unità di km/h.

Il bisogno di soldipardon, la sicurezza stradale e l’evoluzione tecnologica – stanno però imponendo misurazioni più raffinate.

Insomma, come nelle competizioni automobilistiche si viaggia sul filo dei millesimi, nei controlli della velocità si è passati a considerare i decimali.

È quello che fa, per esempio, a Gallipoli, il Velomatic 512D, che controlla la velocità media dei veicoli che transitano sul tratto della S.S. 101 (superstrada Gallipoli – Lecce) in direzione Lecce al km 35+500, il principale asse stradale che collega la provincia di Lecce con il sud Salento. Siamo solo a pochi kilometri da Gallipoli, sulla superstrada a due carreggiate con due corsie per senso di marcia.

Ebbene, questo famigerato apparecchio ha “multato” un cittadino perché “eccedeva di km/h 0,1 il limite imposto” di 70 km/h.

Dunque, la tagliola è scattata per appena 1 decimi di chilometro all’ora in più.

Verbale, inoltre, notificato a distanza di oltre sette mesi (sic !!!) e quindi prescritto.

La sicurezza stradale e il rispetto del Codice della strada vengono prima di tutto, però…  va ricordato anche che la Cassazione, con ordinanza 3698/2019, ha stabilito niente multa per chi sgarra di poco.

Quindi, nessuna sanzione per chi guidava ma, che per Giovanni D’Agata, presidente dello  “Sportello dei Diritti”, la dice ancora tutta su quanto continuino ad essere fallaci i sistemi di rilevazione elettronica delle infrazioni, nonostante i progressi della tecnica.

Insomma, un motivo in più per continuare nella lotta contro l’abuso che si fa di questo tipo di accertamenti, tra la risata che inevitabilmente ingenera la notizia e la miriade di ricorsi che continuiamo a predisporre contro le rilevazioni effettuate con queste macchinette infernali.

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Appuntamenti

Passeggiata tra la cartapesta e le chiese di Galatina. Oggi

E sarà a questa Galatina che apriremo le porte sabato pomeriggio per una passeggiata gratuita tra i tesori della nostra cartapesta

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Galatina è una città d’arte a tutto tondo. Molte sue chiese custodiscono, come scrigni, opere in cartapesta dei maggiori maestri leccesi dalla fine del settecento ai giorni nostri.
E sarà a questa Galatina che apriremo le porte sabato pomeriggio, a partire dalle 17,30, per circa un’ora di passeggiata gratuita tra i tesori della nostra cartapesta.
La “Passeggiata tra la Cartapesta di Galatina” è una delle prime iniziative pubbliche di “Incartheart”, progetto finanziato dal bando Luoghi Comuni della Regione Puglia, assessorato alle Politiche Giovanili, in coprogettazione con il Comune di Galatina.
Il progetto, oltre alla gestione dell’immobile di corso Porta Luce (ex casa museo del tarantismo), prevede anche attività laboratoriali e culturali di promozione e diffusione dell’arte cartapestaria sul territorio.
E l’iniziativa di sabato 27 rientra proprio in quest’ottica.
Appuntamento, come detto, alle 17,30, presso la sede del progetto per poi visitare le opere che si trovano nella Chiesa di San Luigi, nel Santuario della Madonna della Luce e nella Chiesa di Santa Maria della Grazia (collegio), il tutto per un’ora di immersione nella cartapesta galatinese.
Partecipazione gratuita ma prenotazione obbligatoria al numero 3388126831 (anche whatsapp) oppure messaggio in privato su Instagram o Facebook sulle pagine del progetto.
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