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Casarano

Riscatto giallorosso

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Il Lecce vince in rimonta a Barletta e resta terzo. In Eccellenza torna a vincere il Casarano. Il Galatina ferma il Gallipoli. Tonfo del Copertino. In Promozione pareggio tra Toma Maglie e Tricase (trema la panchina di Errico) e il Novoli ringrazia. Vittoria di misura del Levercalcio. Il Putignano piega l’Otranto.


Il Lecce vince a Barletta e riscatta la disfatta casalinga contro il Perugia che è forse costata l’addio alle ambizioni per il primo posto. L’avverbio “forse” si aggiunge opportunamente dopo i risultati del pomeriggio di ieri che ha visto a sorpresa il mezzo passo falso degli umbri al “Curi” contro il Prato consentendo al Lecce di portarsi da -10 a -8 dai perugini primi insieme al Frosinone che ha vinto in extremis sul difficile campo di Pagani contro i campani prossimi avversari dei salentini.  I giallorossi, tornano quindi a far punti e lo fanno dimostrando di continuare ad essere una squadra viva e che oltre alle tante disattenzioni può sempre contare sulla qualità di alcuni singoli che da un momento all’altro, anche quando la strada è in salita possono fare la differenza.


Gara non bella, soprattutto nel primo tempo che ha visto il Lecce fare fatica contro un Barletta molto attento a chiudere ogni tipo di spazio ed organizzato a marcare stretto. Tuttavia, i giallorossi provano a costruire sfruttando le fasce laterali, soprattutto sulla destra, ma le conclusioni sotto porta appaiono sterili e telefonate. Verso il finale di tempo arriva il goal barlettano con Mantovani dopo che quest’ultimo si era conquistato un pallone a centrocampo, commettendo fallo senza che il direttore di gara lo valutasse tale.


Nella ripresa, si vede una gara diversa con il Lecce per forza di cose più aggressivo e con un Barletta che non può solo respingere le aggressioni dei salentini. Al 15’  Miccoli trova il pareggio con un tiro potente in ribattuta. La gara si rivela in discesa dopo due minuti quando il Barletta resta in 10 per l’espulsione di Ferreira per doppia ammonizione, ingenuo a commettere un fallo del tutto evitabile su Lopez nella tre quarti della propria metà campo.


Il goal vittoria arriva al 25’ con il giovane Beretta che raccoglie un assist del velocissimo Doumbia e porta i salentini in vantaggio. Dopo il 2-1 dei giallorossi, non vi è più nessuna occasione o azione degna di nota: il gioca continua ad essere macchinoso, con azioni spesso interrotte nel cerchio di centrocampo.


Nel prossimo turno in programma domenica 16 al “Via del mare” arriva la Paganese, fanalino di coda con 13 punti.


Eccellenza


In Eccellenza è la giornata del derby salentino tra Pro Italia Galatina e Gallipoli, finita in parità con un goal a testa. Primo tempo equilibrato, con due squadre che più che attaccarsi decidono di osservarsi, vigendo forse la paura di farsi male. Le reti, entrambe nella ripresa: prima il vantaggio gallipolino con  Savino poi il pareggio bianco stellato con Verri dopo 13 minuti.


Per il Galatina, tenuto conto delle tante assenze quello di ieri è un punto d’oro che gli consente di rimanere ancora leggermente fuori dalla zona Play Out con 24 punti.


Per il Gallipoli, vale lo stesso anche se c’è il rammarico per non aver saputo gestire il vantaggio nel finale di gara.


Il pareggio avrebbe potuto far perdere il primato agli ionici, cosa non avvenuta in quanto il Mola, squadra che avrebbe dovuto approfittarsene del mezzo passo falso giallorosso, viene sconfitto in casa dal Casarano che ha comunque fatto un piccolo regalo al team di mister Calabro.


Rossoblù che erano in doppio vantaggio con le marcature di Prinari e Regner, mentre i baresi hanno accorciato nei minuti finali.


Gallipolini, quindi sempre primi con 52 punti, raggiunti dalla Fidelis Andria vittoriosa contro il Molfetta.  Il Casarano resta in zona Play Off con 47 punti.

Prossimo turno impegni ostici per tutte e tre le compagini: il Gallipoli ospita il Terlizzi/Trani e il Casarano la Sud Est, mentre per il Galatina sarà scontro diretto sul campo del Quartieri Uniti Bari.


Sconfitta casalinga per il Copertino, battuto in casa da una buona Virtus Francavilla. I rossoverdi non sono riusciti a racimolare nemmeno un punto contro la forte squadra brindisina e si mantengono a 26 punti. Domenica sono attesi dal Mola, ieri sconfitto dal Casarano.


Promozione


Massimo risultato con il minimo sforzo per il Novoli, che tra le mura amiche batte di misura il Real Gioia con un goal di Scarcella e mantiene il comando della classifica con 43 punti in compagnia del Putignano che ha espugnato Otranto battendo gli adriatici per 2-0.


Domenica derby a Galatone ieri sconfitto per 3-0 a San Vito dei Normanni.


Novolesi che colgono come una manna dal cielo il pareggio del “Tamborrino –Frisari”tra Toma Maglie e Tricase fissato sull’1-1, in una gara  circondata da un clima di festa sugli spalti dato il gemellaggio tra le due tifoserie.


Da segnalare la numerosa presenza dei sostenitori rossoblù, che hanno raggiunto Maglie “accompagnati” dai tanti ex ultras appartenenti alla vecchia guardia del tifo organizzato che hanno voluto passare un pomeriggio sportivo, rammentando i “vecchi tempi”, insieme ai “Rum Boys” attuale gruppo di riferimento del tifo tricasino.


Ma proprio quella che è stata una giornata di festa del tifo tricasino, potrebbe rivelarsi fatale per la panchina di Rocco Errico che date le mancate vittorie in due partite di cartello (oltre alla gara col Maglie anche quella col Novoli di domenica scorsa) che allontanano vistosamente il Tricase dal primo posto, nonostante la squadra sia stata rinforzata con gli arrivi di Causio, Chiffi, Ganci e Zocco tra i tanti. E’ evidente che la società con questi ultimi innesti esigerebbe un cammino  differente da quello  intrapreso e potrebbe mettere così in discussione la guida tecnica di Errico. Vedremo cosa succederà in settimana. Il pareggio di oggi mantiene il Toma Maglie con 31 punti, vicina ai Play Off, mentre il Tricase è quinto con 35  ma come già anticipato si allontana dal primo posto: ora il Novoli è a -8. Domenica al “via Olimpica” arriva il Leporano.


L’Otranto non può nulla contro il forte Putignano, e in classifica resta a 34 punti e si fa staccare dal Tricase di un punto. Domenica appuntamento in trasferta a Carovigno.


Sconfitta pesante per il Galatone per 3-0 nello scontro diretto contro il San Vito dei Normanni. I giallorossi restano con 24 punti al quint’ultimo posto e domenica ospitano la capolista Novoli.


Sconfitte anche Scorrano e San Cesario. I biancorossi perdono in trasferta per 2-1 sul campo del Real Alberobello, di Buttazzo il goal della bandiera, mentre i bianco blu vengono piegati in casa dal Fragagnano per 2-0. Classifica sempre più difficile per le due formazioni: Scorrano terz’ultimo con 18 punti, San Cesario ultimo con 14.


Domenica il San Cesario andrà a far visita al Putignano mentre gli scorranesi ospiteranno il Levercalcio oggi vincente sul Carovigno per 1-0 con il goal di Patera. Bianconeri che superano così il Tricase e si portano al quarto posto con 36 punti.


Attualità

Ma davvero i pugliesi sono i più infelici d’Europa?

Le indagini sono invece molto soggettive, e quindi discutili, quando vogliono entrare nella psicologia umana e valutare la felicità di una persona, felicità che non si può ridurre ad un dato statistico poiché è sempre personale sia per quello che uno desidera sia per i momenti della vita in cui si esprime

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ALLA FINE DEL GIORNO.  SIAMO FELICI O INFELICI?

di Hervé Cavallera

   Secondo un report ISTAT del 17 aprile scorso i lavoratori italiani sono trai più infelici d’Europa e tra gli Italiani i Pugliesi. Ciò riguarderebbe la percezione delle amicizie, l’utilizzazione del tempo libero, i rapporti familiari, la condizione economica e sociale. Un quadro certamente non esaltante e che sembra contrastare, per noi Salentini, quella che è considerata l’immagine ufficiale del “tacco d’Italia”, terra del sole, dell’ospitalità, dello svago. Si tratta quasi di squarciare il velo di autoprotezione e di scorgere una realtà ben diversa. 

    E tuttavia i dati sono da valutare con una certa cautela anche perché si entra nella dimensione intima dei soggetti e in essa l’emotività ha un ruolo notevole  e gli esseri umani sono spesso portati ad accentuare ciò che di positivo e di negativo hanno incontrato o incontrano nella propria esistenza. Dipende poi dalle diverse età della vita e dalle esperienze provate nella vicinanza del report. Immaginate un giovane intervistato a pochi giorni dal suo matrimonio con aperta davanti una luminosa speranza di vita e un giovane intervistato poco dopo la scomparsa di una persona a lui cara.

D’altra parte, secondo un discutibile report del 1923 attribuito all’ONU (Where young people are the happiest ossia Dove i giovani sono più felici) si troverebbero tra i più felici i giovani del nord Europa e in primo luogo i Lituani. Altri report giudicano la Finlandia lo Stato ove si vive meglio.

E questo sempre  tenendo conto del reddito pro capite, dell’aspettativa di vita sana, della libertà sociale. E a ciò si contrappone il fatto, attestato sempre da report, che il tasso maggiore dei suicidi avviene proprio nei Paesi Baltici  dove appunto esiste un più alto tenore di vita. E il suicidio, si capisce bene, è indubbia espressione di drammatica infelicità. Non è il denaro che assicura la felicità. 

   Insomma, non è facile tradurre in fredde classifiche, che vorrebbero essere oggettive e scientifiche, quelli che sono i sentimenti delle persone, sentimenti che variano non solo secondo le età e il successo lavorativo, ma appunto secondo lo stato d’animo del momento in cui si risponde ai quesiti dei report.

Nella percezione di sé gli elementi soggettivi si intrecciano inevitabilmente con  quelli oggettivi, sì da rendere molto dubbia la possibilità di una conoscenza oggettiva di come veramente si è. Le variabili sono tante e non codificabili.

Ad esempio, può naturalmente accadere che una persona con un reddito modesto possa  essere più sereno di un’altra con un reddito più alto ma con incombenze più pesanti. A voler poi richiamare la nostra tradizione cattolica, è pressoché difficile che nelle confessioni non si dichiarino delle colpe, degli errori, sia pur veniali. E il riconoscimento del peccato mostra come l’uomo non è mai esente dalle ombre, a meno che non si tratta di figure eccezionali di cui è riconosciuta la santità, ma anche loro hanno pur sofferto le “tentazioni”. Lo stato d’animo è fatalmente soggettivo e non può che riguardare il singolo individuo.

    Ciò non vuol dire che le classifiche, le statistiche, i “dati” siano da buttar via. Essi, quando veramente ben fatti e promossi da istituti di riconosciuti meriti scientifici, sono utili per individuare “frammenti” di vita, di aspirazioni, di stati d’animo, di aspettative; frammenti che possono servire come stimolo per venire incontro alle esigenze della comunità. 

I report sono certamente oggettivi allorché indicano dei dati come, ad esempio, stipendi, natalità, emigrazione, malattie, ecc. In questi casi dovrebbero costituire un pungolo nei confronti delle classi dirigenti politiche per migliorare in modo equo la qualità della vita dei cittadini.  

   Le indagini sono invece molto soggettive, e quindi discutili, quando vogliono entrare nella psicologia umana e valutare la felicità di una persona, felicità che non si può ridurre ad un dato statistico poiché è sempre personale sia per quello che uno desidera sia per i momenti della vita in cui si esprime. Si pensi ad un giovane che ha di fronte un futuro che è sempre, nel bene e nel male, pieno di incognite.

Nel giovane ora possono prevalere l’entusiasmo e la speranza, ora la delusione e l’incertezza.

  Ma ciò vale anche per l’anziano. Nel meriggio della propria esistenza egli può fare un bilancio di quanto accaduto e necessariamente trova gioia e dolori, vittorie e delusioni, errori e illusioni, successi e affetti.

A quali dare più peso, considerato che tutti insieme hanno costituito e costituiscono la propria vita? Vivere significa anche accettare gioie e dolori, sperando di commettere pochi errori e non gravi. 

  Ora, tornando al nostro Salento e prescindendo dai diversi problemi personali che possono riguardare le aspettative che si riscontrano nel proprio ambiente lavorativo, il quale dovrebbe essere analizzato secondo le diverse tipologie, è chiaro che in generale qualcosa non va nel mondo giovanile, e ne sono espressione oggettiva lo spopolamento e il calo demografico. La maggior parte di coloro che vanno a studiare o a lavorare fuori Terra d’Otranto non torna più. E di tale problema dovrebbe farsi carico il mondo della politica regionale e nazionale, come lo stesso mondo deve affrontare il tema della natalità che, pur connesso ad un modus vivendi che talvolta non vuole assumersi responsabilità, potrebbe essere in qualche modo modificato con agevolazioni e contributi per la nascite. 

   Importante, in ogni caso, è saper vivere insieme e  sapersi spendere per vedere crescere i propri cari, la propria terra. Questo in vario modo hanno fatto i nostri genitori, i nostri antenati e a questo compito non ci si può e non ci si deve sottrarre.   

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Attualità

Autovelox, Telelaser e postazioni fisse: i controlli del mese di Maggio

I calendari dei controlli sulle strade provinciali

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Sono disponibili i calendari dei controlli sulle strade provinciali che saranno effettuati dalla Polizia provinciale, tramite autovelox, telelaser e postazioni fisse, nel mese di maggio.

02-05-2024

S.P. 119  LECCE – ARNESANO – LEVERANO

07,00 – 19,00 

03-05-2024

S.P. 358 OTRANTO – SANTA MARIA DI LEUCA 

07,00 – 19,00 

04-05-2024

S.P. 366  OTRANTO – SAN CATALDO 

07,00 – 19,00 

05-05-2024

S.P. 41 GALATINA – NOHA – COLLEPASSO

07,00 – 19,00

06-05-2024

S.P. 21 LEVERANO – PORTO CESAREO 

07,00 – 19,00 

07-05-2024

S.P. 174 SUPERSANO – CASARANO 

07,00 – 19,00 

08-05-2024

S.P. 66 TAURISANO – UGENTO

07,00 – 19,00 

09-05-2024

S.P. 119  LECCE – ARNESANO – LEVERANO 

07,00 – 19,00 

10-05-2024

S.P. 48 OTRANTO – ZOLLINO 

07,00 – 19,00

11-05-2024

S.P. 90 GALATONE S. M. AL BAGNO 

07,00 – 19,00 

12-05-2024

S.P. 363 MAGLIE – SANTA CESAREA 

07,00 – 19,00 

13-05-2024

S.P. 193 PRESICCE – LIDO MARINI 

07,00 – 19,00 

14-05-2024

S.P. 361 MAGLIE – COLLEPASSO 

07,00 – 19,00 

15-05-2024

S.P. 100 SQUINZANO – CASALABATE

07,00 – 19,00 

16-05-2024

S.P. 114 COPERTINO – SANT’ISIDORO 

07,00 – 19,00 

17-05-2024

S.P. 119 LECCE – ARNESANO – LEVERANO 

07,00 – 19,00 

18-05-2024

S.P. 174 SUPERSANO – CASARANO 

07,00 – 19,00 

19-05-2024

S.P. 90 GALATONE S. M. AL BAGNO

07,00 – 19,00

 

20-05-2024

S.P. 358 OTRANTO – SANTA MARIA DI LEUCA

07,00 – 19,00 

21-05-2024

S.P. 47 GALATONE – GALATINA 

07,00 – 19,00 

22-05-2024

S.P. 90 GALATONE S. M. AL BAGNO 

07,00 – 19,00 

23-05-2024

S.P. 374 TAURISANO – MIGGIANO 

07,00 – 19,00 

24-05-2024

S.P. 78 TRICASE – TRICASE PORTO

07,00 – 19,00

25-05-2024

S.P. 71 RUFFANO – CASARANO 

07,00 – 19,00

26-05-2024

S.P. 41 GALATINA – NOHA – COLLEPASSO

07,00 – 19,00

27-05-2024

S.P. 60 VASTE – COCUMOLA

07,00 – 19,00 

28-05-2024

S.P. 21 LEVERANO – PORTO CESAREO

07,00 – 19,00

29-05-2024

S.P. 47 GALATONE – GALATINA 

07,00 – 19,00 

30-05-2024

S.P. 90 GALATONE – S. M. AL BAGNO

07,00 – 19,00 

31-05-2024

S.P. 184 TRICASE – ALLA MAGLIE LEUCA

07,00 – 19,00

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Casarano

Him Co, 73 lavoratori salentini col fiato sospeso

Sono quelli dello stabilimento di Casarano. L’azienda, che produce suole anche per grandi marchi, è rimasta senza commesse. Nessun accordo su ammortizzatori sociali e incentivo all’esodo. I sindacati: “Proposte insufficienti e che penalizzano i lavoratori salentini”

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Tutto rinviato al Ministero del Lavoro.

Su incentivo all’esodo e ricorso al contratto di solidarietà, salta al momento l’accordo tra organizzazioni sindacali e Him Co Industry.

Fumata nera dunque dopo l’incontro di ieri, che si è tenuto nella sede principale di Fossò (Venezia) ed in collegamento con lo stabilimento di Casarano.

L’azienda calzaturiera produce suole per grandi marchi e che occupa complessivamente 277 persone,  73 dei quali nel Salento.

Nel periodo compreso tra maggio e luglio ha perso una grossa commessa: da qui la necessità di garantire la sopravvivenza della società, dal punto di vista aziendale, attraverso il ricorso all’incentivo all’esodo ed agli ammortizzatori sociali.

LA CRISI

L’azienda ha avviato la procedura di licenziamento collettivo già da qualche settimana, una procedura che mette a rischio complessivamente 63 posti di lavoro.

Effetto, secondo l’azienda, tanto del contesto economico internazionale quanto dell’affermarsi di nuovi modelli di business.

Nel primo caso è stata la guerra tra Russia e Ucraina a dare un brutto colpo al settore del lusso (segmento all’interno del quale opera l’azienda calzaturiera): 20mila paia di scarpe solo per la perdita di quei due mercati.

Al momento le previsioni, molto aleatorie, prevedono una ripresa del comparto nella seconda metà del 2025.

Le vendite da tre anni seguono un andamento negativo: 50 per cento dei volumi di produzione da 400mila paia di scarpe a 190mila paia nel giro di pochi anni.

Il mutamento del modello di business mette poi in crisi le aziende complete come Him Co (in grado di gestire integralmente il business calzature): oggi è sempre più richiesta una specializzazione industriale, visto che i marchi sempre di più vogliono gestire direttamente la distribuzione e controllare il mercato.

CONTRATTO DI SOLIDARIETÀ

Azienda e sindacati hanno trovato un punto di incontro nella necessità di azzerare le espulsioni di personale, ricorrendo al contratto di solidarietà (per effetto del quale tutti i dipendenti rinunciano a quote di stipendio per evitare i licenziamenti collettivi).

L’accordo proposto dall’azienda prevedeva una perdita oraria mensile pari al 24% a tutti i lavoratori (full-time e part-time) per almeno un anno. Ci sarebbe stato poco o nulla da contestare se non fosse per un dettaglio: il peso maggiore del sacrificio richiesto ai dipendenti dello stabilimento di Casarano, rispetto a quelli di Fassò.

Una solidarietà differenziata” che mal si concilia con lo spirito del contratto collettivo aziendale proposto.

«Inoltre abbiamo chiesto di conoscere prima il piano industriale, per capire dove porterà questa crisi, dichiarata come strutturale e non congiunturale, alla fine del percorso», spiegano  Franco Giancane (Filctem Cgil Lecce), Sergio Calò (Femca Cisl Lecce) e Fabiana Signore (Uiltec Uil Lecce), «abbiamo rilevato, inoltre, che appare quanto mai strano che si rinnovino ai primi di aprile i contratti a tempo determinato (mentre allo stesso tempo si chiudono i contratti con scadenza a dicembre) e poche settimane dopo si arriva addirittura a parlare di esuberi ed ammortizzatori sociali».

La riunione si è perciò conclusa con il mancato accordo e con la richiesta d’incontro al Ministero.

INCENTIVO ALL’ESODO

Him Co ha già avviato la procedura di licenziamento collettivo.

La proposta di accesso all’incentivo all’esodo, inteso come non opposizione al licenziamento, è ritenuta dai sindacati «non soddisfacente e non performante»: appena 4 mensilità a chi accetterà il licenziamento entro il 31 luglio; solo 3 stipendi in caso di firma del licenziamento al 30 settembre; due mensilità a quei dipendenti che dovessero accettare il licenziamento entro novembre; una sola mensilità ai lavoratori che dovessero restare in azienda fino al 31 gennaio.

A chi dovesse maturare i requisiti di accesso alla pensione entro marzo 2026, è stato proposto un incentivo di tre mesi se manifesteranno la volontà di essere licenziati entro marzo 2025.

Tutti accordi tombali, ossia che faranno cessare qualsivoglia diritto o pretesa nel rapporto tra azienda e lavoratori all’atto della firma. L’ipotesi di accordo è stata dunque rigettata dai sindacati.

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