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A Cutrofiano la pitta di patate più grande del mondo
Circa 10 metri di lunghezza e 1 metro di larghezza per un totale di 1000 porzioni. La grande pitta sarà portata in spalla in corteo fino alla piazza principale del paese per un evento sperimentale utile ad avviare la procedura di riconoscimento come Guinness World record
Una serata da record a Cutrofiano sabato 5 agosto con “La Pitta di patate + grande del mondo”, evento gastronomico alla sua prima edizione organizzato dall’associazione culturale “Quelli che il Presepe… – Cutrofiano” con il patrocinio e il contributo dell’Amministrazione Comunale. Circa dieci metri di lunghezza e un metro di larghezza per oltre mille porzioni: sono queste le dimensioni di una delle chicche della cucina salentina, diversa per origini, ingredienti e preparazione dal gâteau, tipico piatto campano importato dalla tradizione francese. A partecipare a questa produzione di comunità, che mira a entrare in futuro nel Guinness World Record, oltre 30 volontari guidati dalla maestria di alcune signore più esperte che maneggeranno un quintale di patate: l’evento vedrà infatti la collaborazione delle associazioni culturali Fahre, Don Bosco e Pro Loco, l’associazione parrocchiale “Il sogno di Federico”, il Centro Anziani locale, il circolo Ayni; numerose attività commerciali del posto che si stanno adoperando a supporto dell’iniziativa. I proventi saranno reinvestiti per la realizzazione di nuove attività per migliorare la qualità dell’offerta turistica e culturale di Cutrofiano.
A partire dalle ore 20,15, dalle cucine in cui la specialità salentina sarà preparata e assemblata in tutta la sua grandezza, la pitta sarà portata in spalla fino al luogo dell’evento in Piazza Municipio al centro del paese. A seguirla, un vero e proprio “corteo della pitta” che partirà da Viale della Repubblica, presso la villetta Padre Pio, costituito dai rappresentanti del consiglio baby di Cutrofiano, la banda di giovani ragazzi dell’associazione musicale Don Bosco e tutti coloro che vorranno aggregarsi. La grande pitta attraverserà per circa 500 metri una delle strade centrali del paese per arrivare a suon di marcia trionfante in Piazza. Al termine di questo festoso viaggio, la pitta sarà scoperta per la foto ufficiale alle ore 21 e il primo taglio darà il via alla serata. Oltre alla pitta non mancheranno stand gastronomici con altri piatti salentini come panini con pezzetti di cavallo al sugo e salsiccia, friselline con pomodori freschi e “schiattariciati” e con peperoni, anguria. Seguirà la travolgente musica del gruppo musicale Folkalore: il loro modo di interpretare il folk salentino darà vita ad un concerto dinamico e divertente tutto da cantare e ballare con i classici del grande Bruno Petrachi e gli inediti raccolti nel loro primo album “Souvenir”. Ritmi folk incalzanti su testi salentini, tipici e inediti.
«Questo primo evento – spiegano gli organizzatori – costituirà la prova della realizzazione di un primato e diverrà oggetto di richiesta, tramite giudice ufficiale, per il riconoscimento come Guinness World record o come “Festa della pitta dal record locale”. Il nostro intento è quello di valorizzare questo ottimo piatto locale e mettere Cutrofiano all’apice dei paesi riconosciuti non solo per la loro bellezza e cultura, ma anche per l’operosità dei suoi cittadini ed un record non ancora esistente».
Patate, formaggio e uova: sono questi gli ingredienti base per una ricetta semplice nell’impasto ma dalle numerose varianti per il ripieno: dal gusto scelto per la grande pitta, farcita con la tipica pizzaiola a base di cipolla e pomodori “schiattariciati” in olio di oliva, olive nere, capperi e le cosiddette “caruselle” o “caruseddrhe”, ossia il finocchio selvatico, fino all’aggiunta a scelta di tonno, origano, sardine e verdure saltate in padella. Sia calda che fredda, la pitta salentina mantiene un sapore casereccio che la rende regina della tavola pugliese. Co-protagonista della serata, l’artigianato del piccolo comune salentino: su richiesta, infatti, la pitta sarà servita in piatti o ciotoline di terracotta realizzate in loco.
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Premio “il Volantino”: Massimo Nava a Tricase
Quest’anno il Premio avrà un ospite di primissimo livello: Massimo Nava, scrittore ed editorialista del Corriere della Sera. Un milanese che ha tanti rapporti con le nostre terre meridionali e pugliesi…
“Siamo partiti dall’idea che un “foglio settimanale” locale deve necessariamente aprirsi, arricchendosi ed arricchendo la comunità nella quale opera, con degli appuntamenti di prestigio, convinti che essere di provincia non significa essere provinciali”, questo scrive il direttore, Alessandro Distante, sull’ultimo numero de “il Volantino”, settimanale di Tricase, per presentare il prestigioso ospite che verrà premiato domani sera, giovedì 27 novembre, alle 19, a Palazzo Gallone, a Tricase.
Questa sarà la quindicesima edizione del Premio “Il Volantino”, che ogni anno organizza un appuntamento per dibattere, conoscere e crescere.
Quest’anno il Premio avrà un ospite di primissimo livello: Massimo Nava, scrittore ed editorialista del Corriere della Sera. Un milanese che ha tanti rapporti con le nostre terre meridionali e pugliesi.
La venuta di Nava a Tricase coincide con l’uscita del suo ultimo libro “Tastiere in gabbia”, una documentata riflessione sul tema attualissimo della libertà di stampa e del rapporto dell’informazione con il Potere.
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Il Gioco della Restanza – Le carte del dono
Ippolito Chiarello approda a Surbo e Corsano con la performance artistica e sociale che unisce teatro, sociologia e comunità. Il doppio appuntamento a Surbo (sabato 29) e a Corsano (domenica 30) apre il calendario degli eventi promossi dal CSV Brindisi Lecce – Volontariato nel Salento ETS
Ippolito Chiarello torna con una performance brillante, che apre il calendario degli eventi promossi dal CSV Brindisi Lecce – Volontariato nel Salento ETS.
Un mazzo di carte che non predice il futuro, ma lo costruisce.
È il cuore de “Il Gioco della Restanza – Le carte del dono”, la performance artistica e sociale ideata da Ippolito Chiarello e arricchita dalle atmosfere musicali del fisarmonicista Bruno Galeone.
Un’esperienza che unisce teatro, sociologia e comunità, ispirata alla ricerca sociale di Antonella Nicolì sulle forme contemporanee di volontariato e partecipazione giovanile nel Salento.
L’iniziativa rientra nel cartellone “Strade Volontarie 2025 – L’esperienza condivisa”, l’itinerario culturale e civile promosso dal CSV Brindisi Lecce – Volontariato nel Salento ETS, sostenuto da Coop Alleanza 3.0, con un calendario di quattro eventi che attraversano il territorio come fossero linee di una mappa emotiva e sociale.
La performance è realizzata nell’ambito dell’Avviso Pubblico Futura, in collaborazione con RISS – Ricerca e Informazione Sociale Salento APS e Comune di Corsano.
Il “Gioco della Restanza” mette al centro i luoghi e le storie delle associazioni del territorio, trasformati dall’autore in figure simboliche: vere e proprie carte che non illustrano archetipi del passato, ma modelli di presente attivo. Raccontano la scelta di chi è rimasto, di chi ha deciso di rigenerare la propria terra invece di abbandonarla.
Chiarello, in questa nuova tappa del suo percorso di “teatro in movimento”, conduce il pubblico dentro un racconto corale in cui le storie diventano strumenti di orientamento civile.
Ogni carta è una domanda aperta sul futuro del territorio e sulla responsabilità condivisa di immaginarlo. Le note di Galeone accompagnano e sospingono questo viaggio, trasformando la performance in una piccola agorà nomade.
NEL FINE SETTIMANA
La doppia data segna l’avvio degli appuntamenti salentini:
sabato 29 novembre, dalle 18, alle Librerie Coop Alleanza 3.0, c/o Ipercoop di Surbo; domenica 30, sempre dalle 18, presso l’Auditorium comunale di Corsano, in via San Luigi.
Luoghi quotidiani che, per due sere, si faranno spazi scenici e sociali.
Da Surbo a Corsano, il Salento disegna così le sue “strade volontarie”: percorsi che non si leggono su una carta geografica, ma nella trama delle relazioni che tengono insieme una comunità.
«Il linguaggio dell’arte», ricorda Luigi Conte, presidente del CSV Brindisi Lecce, «torna a essere una cassa di risonanza per un messaggio che dal territorio nasce e al territorio ritorna. Il volontariato diventa narrazione, immaginazione, possibilità».
Con questa performance, “Strade Volontarie 2025” apre un nuovo capitolo del suo viaggio: quattro eventi, per un’unica esperienza condivisa, dove la restanza non è solo tema, ma pratica viva. La prosecuzione del programma rafforzerà il dialogo fra arte, cittadinanza e tessuto associativo, estendendo la riflessione a tutto il territorio salentino.
GLI ALTRI APPUNTAMENTI
Il 5 dicembre Lecce celebrerà la Giornata Internazionale del Volontariato: al mattino, all’Hotel Tiziano, incontri con le scuole insieme a Tria Corda, Fondazione di Comunità del Salento e Mabasta; in serata, al Convitto Palmieri, “Esperienza Condivisa” con l’Orchestra Giovanile SMA.
Il 6 dicembre il programma si chiuderà tra gioco e visione: nel centro storico di Lecce tornerà la Mappa del Volontariato, l’urban game che porterà gli studenti alla scoperta delle associazioni; nel pomeriggio, all’Agriturismo Sante Le Muse di Morciano di Leuca, in programma gli Incontri circolari “Il Futuro del Verbo Restare” che rappresentano un laboratorio di idee con donne giovani e visionarie del mondo culturale e della ricerca.
Tutti gli aggiornamenti su www.csvbrindisilecce.it
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“100 volte La Pupazza: cento autoritratti”, espone a Milano
Al secolo Eleonora De Giuseppe, l’artista salentina, è nata a Tricase, laureata al DAMS di Bologna, ora torna a Milano con autoritratti onirici in una potente esplorazione dell’identità
La Pupazza, al secolo Eleonora De Giuseppe, artista salentina, nata a Tricase, laureata al DAMS di Bologna, torna a Milano con cento autoritratti onirici in una potente esplorazione dell’identità.
La galleria gli eroici furori presenta “100 Volte la Pupazza: cento autoritratti di un’esteta senza l’estetista”, esposizione personale delle opere della street artist la Pupazza, che riunisce i suoi autoritratti in un viaggio visionario, ironico e profondamente intimo attraverso le molteplici forme del sé.
La mostra, a cura di Elena Vukosavljevic, inaugura martedì 2 dicembre 2025, alle ore 18.30, e sarà visitabile fino al 10 dicembre 2025, in via Melzo 30 a Milano.
Si tratta di un progetto ambizioso, sviluppato dall’artista nell’arco di diversi mesi, che si impone come una delle voci femminili più originali e radicali del panorama contemporaneo odierno.
La mostra si inserisce nella programmazione della galleria curata da Silvia Agliotti, direttrice e fondatrice dello spazio, da sempre sensibile a temi che raccontano l’identità e la forza femminile.
Realizzati su cartoncino 21×30 cm con acrilico, spray e pennarello, gli autoritratti non seguono una cronologia, ma cavalcano un flusso emotivo e intuitivo. Ognuno di essi è accompagnato da una breve poesia: le sue celebri “poefantasie” sono versi immediati nei quali il nonsense diventa rivelazione, la leggerezza si fa pensiero e il paradosso apre brecce di significato.
Lontani dall’autocompiacimento, questi lavori sono dichiarazioni di forza e consapevolezza femminile, un atto di presenza di un’artista che si guarda senza filtri e senza rimpianti.
Come scrive la curatrice: «A quarant’anni si è nel pieno della propria vita. È l’età della voce sicura, dello sguardo che non cerca più approvazione, ma scava per comprendere. Ed è proprio in questa stagione dell’anima che la Pupazza ha scelto di raccontarsi attraverso cento autoritratti.»
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