Castrignano del Capo
Morta dopo il parto, i risultati dell’autopsia
Francesca, la mamma 34enne di Castrignano del Capo, morta in ospedale lo scorso 13 marzo, si sarebbe spenta a causa di un’emorragia e di una rara forma di embolia
Francesca si è spenta a causa di un’emorragia massiva: questa la conclusione dell’esame autoptico sul corpo della giovane mamma salentina morta dopo il parto in ospedale a Oderzo, in provincia di Treviso, il 13 marzo scorso (CLICCA QUI).
L’esame sul corpo di Francesca Schirinzi, 34 anni, è stato, eseguito all’ospedale cittadino dal medico legale Antonio Cirnelli e si è concluso alle 19,15 di ieri sera.
Secondo i risultati autoptici, la donna avrebbe subito una emorragia massiva dal canale vaginale.
Molto probabilmente la causa determinante è stata un’embolia amniotica, una rara forma di embolia al passaggio di liquido amniotico nel torrente vascolare.
Ieri sono stati eseguiti anche accertamenti al microscopio e verrà analizzata in dettaglio la cartella clinica.
Il giorno successivo alla tragedia il marito, difeso dall’avvocato Mino Miccoli, aveva sporto denuncia presso il comando dei carabinieri di Annone Veneto in seguito alla quale il pubblico ministero della locale Procura ha avviato un’indagine
Saranno chiamati a rispondere di concorso in omicidio colposo cinque medici e sanitari dell’ospedale di Oderzo: Laura Volpi, 27 anni; Mariarosaria Rescino, 31; i medici dell’equipe di Ostetricia-Ginecologia di Oderzo, Carlo Venerio Antonello, 50 anni, e Fabio Montella, 54; l’anestesista Daniele Marazza, 60 anni.
Intanto il piccolo Marco Francesco è stato dimesso e gode di ottima salute.
Oggi la salma di Francesca è attesa nel Salento nella “sua” Castrignano del Capo domani intorno alle 14. I funerali si terranno sabato 23: il corteo funebre partirà alle 14 dalla casa paterna.
Castrignano del Capo
Castrignano del Capo: arrestato spacciatore, era ai domiciliari
Il 56enne del posto Filippo Costanzo è stato trovatop in possesso di droga e per lui si sono aperte le porte del carcere leccese di Borgo San Nicola
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I carabinieri della Stazione di Castrignano del Capo, hanno dato esecuzione ad un’ordinanza di sostituzione della misura coercitiva degli arresti domiciliari con quella della custodia cautelare in carcere, emessa dal Gip del Tribunale di Lecce su richiesta della locale Procura della Repubblica.
Il provvedimento riguarda Filippo Costanzo, 56 anni, sempre di Castrignano del Capo.
Il 56enne era stato fermato dagli agenti di polizia del Commissariato di Taurisano nel novembre scorso e sottoposto ai domiciliari.
questa volta è stato fermato dai carabinieri e sempre per detenzione ai fini di spaccio.
Solo pochi giorni fa infatti, gli uomini dell’Arma avevano proceduto al controllo dell’uomo, già sottoposto alla misura degli arresti domiciliari presso la propria abitazione, dando seguito ad una perquisizione domiciliare.
In tale circostanza è stato trovato in possesso di grammi 6 di marijuana già confezionata e pronta per essere ceduta.
A seguito di ciò l’uomo è stato segnalato alla competente autorità giudiziaria quale detentore di sostanza stupefacente ai fini di spaccio, mentre quanto rinvenuto è stato invece sottoposto a sequestro.
Ieri mattina, quindi, i carabinieri hanno dato esecuzione all’ordinanza e per l’uomo, al termine delle formalità di rito, si sono aperte le porte della Casa Circondariale “Borgo San Nicola” del capoluogo salentino.
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Castrignano del Capo
Castrignano del Capo, altro colpo della Banda del Postamat
Poco prima delle 5 i ladri, con il collaudato metodo della marmotta hanno asportato l’erogatore automatico di banconote
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Alba col botto a Castrignano del Capo.
Non erano neanche le 5 del mattino quando un boato ha svegliato molti dei residenti.
La deflagrazione arrivava da via Grassi dove è tornata a colpire la banda dei postamat.
Con il collaudato il metodo della marmotta (viene infilato dell’esplosivo nella feritoia dello sportello automatico da dove vengono erogati i contanti, proprio come una marmotta che si infila in tana) hanno asportato l’erogatore automatico di banconote.
Sul posto sono intervenuti i carabinieri della Compagnia di Tricase che come prima cosa hanno visionato le immagini delle telecamere di videosorveglianza presenti della zona, alla ricerca di elementi utili all’identificazione dei malviventi.
Secondo le prime notizie trapelate ad agire sarebbero stati almeno in due, incappucciati, e sarebbero giunti sul posto (e poi scappati) a bordo di una Y10.
Non è ancora dato sapere quale sia stato il bottino del colpo portato a termine.
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