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La bellezza dell’origine

Antonio Annicchiarico domenica 11 dicembre alle 10 a Casamassella per “Uggiano La Chiesa – Incontri d’architettura”, il ciclo di appuntamenti promosso dall’Ordine degli Architetti di Lecce e dal Comune di Uggiano La Chiesa

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Secondo appuntamento della rassegna “Uggiano La Chiesa – Incontri d’architettura” promossa dall’Ordine degli Architetti PPC di Lecce e dal Comune di Uggiano La Chiesa con Inarch Puglia media partner, a cura dell’Ordine degli Architetti di Lecce, ospitata nel Palazzo Marchesale “A. De Viti De Marco” di Casamassella.


Centrati su temi “cardine” nell’intervento architettonico, dal restauro alla memoria al “peso” della storia, domenica prossima 11 dicembre  “Gli Incontri”, coordinati dall’architetto Vincenzo D’Alba, ospiteranno Antonio Annicchiarico (nella foto in alto proprio insieme a Vincenzo D’Alba) per una Lectio su “La bellezza dell’origine per un futuro rudere nascente”.


A partire dalla sua esperienza progettuale Antonio Annicchiarico nel corso della Lectio affronterà le diverse declinazioni con le quali la storia è presente nell’architettura.


Una visione critica della memoria dove i “riferimenti” costituiscono un valore assoluto da conservare per evitare che diventino semplici stili.


incontridiarchitetturaLo stesso Annicchiarico afferma: “Il nostro spazio fisico, mentale ed emozionale è troppo pieno … Ogni tanto è bello pensare ad un edifico vuoto nella sua dignità d’involucro materico primigenio”.


Ancora una volta il confronto e il dialogo con una esperienza umana e professionale interessantissima”, dice Rocco De Matteis, presidente Ordine degli Architetti PPC di Lecce, “che ci consente una discussione su temi per noi di forte rilevanza.


Memoria, storia, materia e materiali, humus culturale e identitario: sono tutte questioni che ognuno di noi affronta quotidianamente consapevoli del fatto che la bontà complessiva del progetto architettonico e del manufatto dipende in gran parte anche dalla qualità delle risposte che siamo capaci di dare.


Anche per questo ci auguriamo che il ciclo di incontri avviato in collaborazione con Uggiano La Chiesa sia seguito da altri momenti in altri Comuni per proseguire ed estendere la riflessione sul ruolo dell’architettura come cardine di una trasformazione urbana e territoriale di qualità”.


Prosegue il sodalizio culturale instaurato con l’ordine degli Architetti di Lecce”, afferma Salvatore Piconese, sindaco di Uggiano La Chiesa. “L’incontro con Antonio Annicchiarico rappresenta un momento utile per vedere l’architettura come un elemento essenziale per il cambiamento del nostro territorio in chiave artistica, sociale e politica. La volontà è di proseguire nella tradizione e vocazione culturale del nostro paese, affinché si consideri il futuro qualcosa da costruire oggi”.


La presenza di Antonio Annicchiarico nel calendario degli Incontri d’architettura”, commenta Vincenzo D’Alba, curatore del progetto, “è un momento importante per riconoscere l’opera di uno dei più raffinati designer e artigiani della Puglia. La sua straordinaria produzione vascolare, musiva e decorativa è in continuità con una storia architettonica fatta di capacità narrativa e di sofisticate elaborazioni artigianali”.


Antonio Annicchiarico… il piccolo diavolo


Nasce a Grottaglie in un’antica famiglia di artigiani fabbri e ceramisti, laureandosi all’Università di Bari in Ingegneria nel 1977. Dopo alcuni anni di attività didattica abbandona la cattedra, tralasciando insegnamento e titolo accademico conseguito, e perfeziona i suoi studi in architettura e ceramica.

Sin dal 1979 restaura e progetta edifici in Italia e all’estero.


Nel 1985 partecipa alla biennale di Venezia con un progetto di architettura redatto completamente in ceramica.


Nel 1988 dirige ambientazione e scenografia del primo film di Roberto BenigniIl piccolo diavolo”.


Dal 1988 al 2000 collabora stabilmente con il gruppo teatrale di Cesena “Teatro Valdoca” di Cesare Ronconi e Mariangela Gualtieri.


Collabora nel campo del design con Accademia, Bardelli, Rapsel, Giorgetti, Artemide, Acerbis, Driade, Quattrifoglio, Gabbianelli.


Nel 1996 progetta per Napoli “La città della musica”, mega discoteca capace di contenere 40.000 persone per la notte di Capodanno.


Nel 1997 nella Galleria delle Piane di Milano presenta la sua collezione di arredamento “La casa nomade”  con mobili, tappeti e arazzi in ceramica.


Nel  2004 fonda un marchio di produzione di moda e design “ Rifiuto Speciale”.


Vive tra Grottaglie, Lecce e il suo studio eremo “La Mutata”.


Ha eseguito opere di architettura, design e pittura in Italia, Scozia, Francia, Marocco e Giappone.


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Storie di Vita e Museografia con Liquilab a Tricase

Aperta la call per la Residenza “Storie di vita come artefatti di una museografia interpretativa e partecipata”. La partecipazione è gratuita e rivolta a operatori culturali, artisti, antropologi, studenti, creativi e appassionati di musei, storie di vita e patrimonio immateriale

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Vi siete mai chiesto come si possano raccontare le storie di vita attraverso l’arte, l’antropologia e la museografia partecipata?

Se la risposta è sì, questa è l’occasione che fa per voi. Liquilab – ONG UNESCO, con sede a Tricase, apre ufficialmente le iscrizioni alla residenza “Storie di vita come artefatti di una museografia interpretativa e partecipata”, che si terrà dal 23 al 27 luglio, con una giornata introduttiva in programma martedì 22 luglio.

La partecipazione è gratuita e rivolta a operatori culturali, artisti, antropologi, studenti, creativi e appassionati di musei, storie di vita e patrimonio immateriale.

La residenza si inserisce nella decima edizione della Scuola di Storia delle Tradizioni Popolari “Oltre il Mediterraneo tra storie di vita, comunità patrimoniali, archivi e musei narrativi”, promossa da Liquilab in collaborazione, con partner nazionali e internazionali, tra cui ICPI – Ministero della Cultura, Regione Puglia, Università del Salento, Accademia di Belle Arti di Lecce, ICOM Puglia, SIMBDEA, SIAC e altri.

Curata dal prof. Vincenzo Padiglione (nella foto in alto), tra i principali studiosi italiani di antropologia museale, la residenza propone un’esperienza teorico-pratica di alto profilo, fondata su un interrogativo attualissimo: come possono essere raccontate le storie di vita attraverso l’arte, l’antropologia e la museografia partecipata?

I partecipanti lavoreranno con materiali dell’Archivio Liquilab, intrecciandoli con i propri vissuti per realizzare una proposta di installazione etnografica che sarà presentata pubblicamente domenica 27 luglio.

La giornata conclusiva ospiterà inoltre il workshop “Approcci partecipativi e musei narrativi”, con la partecipazione di: Luigi De Luca, coordinatore Poli Biblio-museali Regione Puglia; Elisa Monsellato, coordinatrice ICOM Puglia; Vincenzo Padiglione, responsabile scientifico della Residenza; Eugenio Imbriani e Ornella Ricchiuto, della direzione scientifica della Scuola di Storia delle Tradizioni Popolari.

L’iniziativa rappresenta un’occasione unica di formazione e sperimentazione per chi opera – o desidera operare – nel campo della valorizzazione culturale attraverso approcci partecipativi e transdisciplinari.

Sede della residenza: Liquilab, in piazza dell’Abate 1, a Tricase

Info e iscrizioni: infoliquilab@gmail.com | +39 348 3467609

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Gusto e identità: in riva al mare di Racale il primo Birra Suda Fest

Dal 3 al 6 luglio 2025 nel suggestivo Giardino Costiero “Gabriele Toma”

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C’è un angolo di costa dove le giornate non si contano ma si vivono. Tra il verde selvatico del Giardino Costiero “Gabriele Toma” e il sale che si posa leggero sulle sere di luglio, prende vita la prima edizione del Birra Suda Fest: la prima festa della birra e dell’incontro, un festival che unisce gusto e identità alle vibes d’estate.

È così che si apre la prima edizione del Birra Suda Fest, in programma dal 3 al 6 luglio 2025 nel suggestivo Giardino Costiero “Gabriele Toma” di Torre Suda, marina di Racale. Una quattro giorni – organizzata dall’associazione M8 Event con main sponsor Milano8 e sostenuta da diverse attività del territorio – dedicata all’arte brassicola, al cibo di strada d’autore e alla musica dal vivo. Insomma, il tutto pensato più a un luogo da vivere che da visitare.

Oltre 30 varietà di birre artigianali ed europee saranno in degustazione lungo un percorso che spazia dai piccoli birrifici indipendenti alle realtà internazionali e ogni bicchiere racconterà un sapore, una geografia, una storia. Ad accompagnare le spine, una proposta gastronomica selezionata: piatti della tradizione salentina reinterpretati, cucina di strada di qualità e accostamenti pensati per valorizzare il gusto senza banalizzarlo.

Non solo degustazione, ma un’esperienza aperta a tutte le età: spazi ombreggiati, animazione per bambini, pause lente tra la macchia mediterranea e sentieri costieri per un festival che è prima di tutto un invito alla convivialità. E poi, la musica. Quattro serate con ospiti di spicco e generi diversi in grado di accompagnare ogni tramonto con un sound diverso:

Giovedì 3 luglio si comincia con l’ironia travolgente de Lo Zoo di 105, in una performance fuori dagli schemi. Venerdì 4 luglio i riflettori si accendono sul ritmo e l’energia mediterranea degli Après La Classe. Sabato 5 luglio spazio al funk, al groove e alla contaminazione musicale con i Kawabonga.
Infine, domenica 6 luglio, chiusura affidata alla teatralità rock de Gli Avvocati Divorzisti.

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Arti visive e ricerca sonora: nuova stagione culturale con Centro del Contemporaneo

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Dal 4 luglio 2025 KORA – Centro del Contemporaneo a Castrignano de’ Greci inaugura una nuova, intensa stagione culturale che intreccia arti visive e ricerca sonora. Tre gli appuntamenti che aprono simbolicamente l’estate salentina di RAMDOM: la mostra
collettiva “Selvatica” a cura di IUNO (Cecilia Canziani, Ilaria Gianni, Giulia Gaibisso), il
live “Coralli” della musicista Silvia Tarozzi nell’ambito della rassegna “Ogni Altro Suono”
con la direzione artistica di Donato Epiro, e l’inaugurazione di “Natura morta”, nuovo
corpus di opere realizzate in residenza da Yirong Wu per il progetto Ogni casa è un
villaggio.
Una tripla apertura che conferma la vocazione di KORA come laboratorio permanente per l’arte contemporanea e lo sperimentalismo musicale, all’interno del più ampio progetto Il Borgo del Contemporaneo, sostenuto dall’Unione Europea – NextGenerationEU (PNRR, M2C1, “Attrattività dei Borghi”).

RAMDOM PRESENTA “SELVATICA” — UNA MOSTRA COLLETTIVA CHE
GUARDA ALL’ALTERITÀ E ALL’ANCESTRALE
Apre il 4 luglio alle ore 19:00 la mostra “Selvatica”, una potente riflessione visiva
sull’alleanza tra il femminile e il selvatico. La collettiva, curata dal progetto curatoriale
IUNO, esplora il concetto di selvatico come margine, radice, caos originario e forza resistente, in grado di accogliere l’irrazionale e rimettere in discussione i codici dominanti della cultura occidentale.

Un’indagine che si muove tra mito, iconografia, storia e istanze contemporanee, restituendo attraverso lo sguardo di artiste internazionali il volto plurale del mostruoso, del diverso, dell’inaddomesticabile.

In mostra: Chiara Camoni, Cleo Fariselli, Gaia Fugazza, Helena Hladilová, Lucia Leuci,
Grossi Maglioni, Cynthia Montier, Caterina Morigi, Marta Roberti, Francis
Upritchard, Alice Visentin.

4 luglio 2025 – 18 gennaio 2026
Orari di apertura: giovedì e venerdì 17–21 / sabato e domenica 19–23

OGNI ALTRO SUONO: IL RITORNO DELLA RASSEGNA SONORA CON SILVIA
TAROZZI E IL LIVE “CORALLI”
Alle 20:30 dello stesso giorno, prende il via il nuovo ciclo di Ogni Altro Suono, la rassegna di performance musicali curata da Donato Epiro e prodotta da Ramdom con il sostegno del Ministero della Cultura – FNSV. Nata per esplorare le potenzialità del suono contemporaneo e il suo dialogo con lo spazio architettonico, la rassegna apre il cartellone 2025 con un concerto di grande intensità: Silvia Tarozzi presenta “Coralli”, performance per violino, voce ed elettronica pensata appositamente per gli spazi di KORA.
Tra le figure più rilevanti della scena musicale sperimentale europea, Tarozzi fonde gesto
strumentale, improvvisazione radicale e memoria poetica, evocando paesaggi sonori marini, forme ancestrali e voci sepolte. Il risultato è un’esperienza d’ascolto profonda, stratificata, che dialoga con l’invisibile.
La rassegna proseguirà fino a dicembre, con ospiti rivelati progressivamente secondo una logica curatoriale che privilegia la scoperta e la qualità dell’ascolto.

“NATURA MORTA” DI YIRONG WU: ESTETICA, IDENTITÀ E PAESAGGIO
MEDITERRANEO

Completa il trittico dell’inaugurazione estiva l’apertura di “Natura morta”, nuovo nucleo di opere realizzate da Yirong Wu nell’ambito del progetto Ogni casa è un villaggio, dedicato a giovani artistə in residenza. La mostra – tra fotografia e installazione – si concentra sulla relazione ambigua tra corpo e paesaggio, forma e rappresentazione, estetica e norma.
Le palme, svuotate della loro funzione simbolica e ridotte a ornamento urbano, diventano il punto di partenza per riflettere su una visione addomesticata della natura. Attraverso la fotografia infrarossa e l’uso di materiali fragili e industriali, Wu crea uno spazio visivo sospeso, tra classicismo e alienazione.
Una riflessione potente sul modo in cui guardiamo, e su ciò che scegliamo di vedere.
Ingresso libero

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