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La storia dell’auto passa da Nardò

L’evento ACI storico per i cultori delle auto d’epoca: appuntamento sabato 28 e domenica 29 settembre con oltre cinquanta gioielli a quattro ruote

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Tutto pronto per Ruote nella Storia 2024, l’evento più atteso dai cultori delle auto d’epoca.


Il 28 e 29 settembre a Nardò e nella marina di Santa Caterina, una tappa del viaggio “a quattro ruote” nei luoghi più belli d’Italia, ideato da Automobile Club d’Italia e da ACI Storico.


Ruote nella Storia 2024 è il format nazionale che attraversa lo Stivale con l’associazione “Borghi più Belli d’Italia” (rete di Comuni all’interno della Consulta del Turismo dell’ANCI istituita per valorizzare e promuovere il patrimonio di storia, arte e cultura dei piccoli centri italiani). La tappa in terra di Puglia, molto attesa da appassionati e cultori, ma anche da tanti curiosi, è un evento cofinanziato da Unione Europea, Repubblica Italiana, Regione Puglia, Assessorato al Turismo con Pugliapromozione PO Puglia FESR -FSE 2014-2020 Asse VI, Azione 6.8, ed è organizzata dall’Automobile Club Lecce con la collaborazione di SARA Assicurazioni, CIA (Confederazione Italiana Agricoltori) e GAL Terra d’Arneo.


«Ruote nella Storia è un appuntamento immancabile per i possessori di auto d’epoca», dichiara il presidente dell’Automobile Club Lecce Francesco Sticchi Damiani, «e dopo il successo delle precedenti tre edizioni, l’evento arriva a Nardò, città rigogliosa e storicamente importante. A bordo di bellissime auto d’epoca sarà possibile visitarla e conoscerne le peculiarità sia del borgo antico che del famoso litorale neretino. L’evento rappresenta una nuova occasione per valorizzare il patrimonio inestimabile di cultura, eleganza e fascino del territorio condividendo la passione per il motorismo storico».


La bellezza del territorio “mostrata” a bordo delle auto più belle della storia è il segreto del successo della manifestazione, ogni anno sempre più coinvolgente. Tra gli oltre cinquanta gioielli a quattro ruote che faranno rievocare nell’osservatore epoche, scene ed emozioni impresse nel bagaglio dei ricordi e le più celebri pellicole cinematografiche, saranno presenti la “Balilla” anni ’30, la “Topolino”, la Jaguar MK del 1950 tanto amata dalla regina Elisabetta II, la Lancia Aurelia B 24 convertibile America protagonista nel film “Il Sorpasso” di Dino Risi con Vittorio Gassman e Jean-Louis Trintignant, la Mercedes SL fida “compagna” di Richard Gere in American Gigolò. Ed ancora, la Lancia Appia del film “la Pazza Gioia” e l’Alfa Spider immortalata da Dustin Hoffman ne “Il Laureato”.  Immancabili, strizzeranno l’occhio e strapperanno dolcezza e simpatia le mitiche auto ‘popolari’ come la Fiat ‘500, la Citroen 2 cavalli, il Maggiolino e la Mini Minor di Mr. Bean. Per far battere forte il cuore agli sportivi ci sarà la Lancia Delta Integrale vincitrice di tanti Campionati del Mondo Rally ed una delle regine del motorsport. E non mancherà la più conosciuta “macchina del tempo” a quattro ruote che esista, ovvero la Delorean dmc-12, fedele ed inseparabile compagna di viaggio di ‘Doc’ Brown- Christopher Lloyd e di Marty Mc Fly- Michael J. Fox in “Ritorno al Futuro”.


Si inizierà sabato 28 settembre, alle ore 17:30, nel giardino botanico adiacente al castello, con la cerimonia di piantumazione dell’”Albero d’Italia”, il corbezzolo, la pianta tricolore, simbolo di eternità e della Madre Patria, a suggellare la leale e proficua collaborazione tra le istituzioni, e con l’inaugurazione del mercatino “Sapori del Salento”, curato da CIA (Confederazione Italiana Agricoltori). Seguirà alle ore 18, all’interno del maniero, un incontro pubblico dal tema “Tutela del patrimonio automobilistico storico e valorizzazione del territorio locale”, seguito da una presentazione sull’“evoluzione dell’automobile”.

Domenica 29 il programma riprenderà alle ore 8:30 con il raduno, l’accoglienza e una speciale “esposizione diffusa” delle auto e dei veicoli storici, dislocati in un singolare percorso nei pressi delle bellezze storiche e monumentali del centro storico di Nardò, da piazza Cesare Battisti verso piazza Salandra, fino al largo del vescovado. Alle 10:45 i saluti istituzionali ed il briefing con il direttore di gara daranno il via al corteo che attraverserà la città per raggiungere il lungomare di Santa Caterina dove, alle 11:45 si svolgerà una prova di avviamento alla regolarità sportiva. Il pranzo conviviale si terrà presso la Masseria La Cornula, con la conclusiva premiazione dei vincitori della gara di regolarità. Una giuria di esperti valuterà inoltre le vetture più rappresentative per eleganza, rilevanza storica e simpatia.


«Siamo felicissimi di ospitare un evento di questo tipo», dice il sindaco Pippi Mellone, «che è una sorta di appuntamento del cuore per tanti appassionati di auto d’epoca, ma che diventa occasione di visibilità per la nostra città. Per un weekend Nardò sarà la capitale delle auto d’epoca. Io stesso posseggo un Maggiolone Volkswagen del 1975 e conosco il fascino che circonda un mezzo così iconico, di quasi cinquant’anni fa».


«Il meraviglioso pretesto delle auto d’epoca», aggiunge l’assessore al Turismo e al Marketing territoriale Giuseppe Alemanno, «per mettere in vetrina il patrimonio storico, ambientale e culturale del territorio neretino. Ruote nella Storia è davvero una occasione ghiottissima per noi, per i neretini, per chi ama questi gioielli, per chi in questi due giorni visiterà la città. Grazie ad Aci per questa opportunità e grazie a chi ha permesso tutto questo”.


Per informazioni il numero di telefono 0832 309066 e il sito www.lecce.aci.it.



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Meeting dei Due Mari

Raduno Internazionale di Auto Storiche dal 10 al 13 ottobre. Oltre Gallipoli la manifestazione interesserà anche Otranto, Santa Cesarea, Castro, Tricase, Morciano di Leuca e Santa Maria di Leuca

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Ci sarà anche una Giulia 1600 Super Radiomobile dei Carabinieri (con relativo equipaggio) al  31° Meeting dei Due Mari, Raduno Internazionale di Auto Storiche, organizzato dal Salento Club Auto Storiche di Lecce e da Caroli Hotels e che si svolgerà dal 10 al 13 ottobre.

L’auto storica dell’Arma sarà presente per la seconda volta e potrà essere ammirata all’Ecoresort Le Sirenè e all’Hotel Terminal.

L’evento vedrà la partecipazione di circa 50 vetture provenienti da ogni parte d’Italia che percorreranno suggestivi itinerari tra le bellezze del basso Salento.

Il programma prevede per giovedì 10 e venerdì 11, dalle 15 alle 17, i due momenti di ritrovo a Gallipoli presso l’Ecoresort Le Sirene Caroli Hotels.

Sabato, dalle 9, è prevista una suggestiva passeggiata e sfilata di auto storiche su un percorso che partirà da Gallipoli, proseguirà per Maglie con attraversamento delle campagne salentine e lungo la litoranea salentina, dorsale adriatica per Otranto, Santa Cesarea, Castro, Tricase e Santa Maria di Leuca.

Sosta e pranzo sul lungomare presso l’Hotel Terminal Caroli Hotels.

Nel pomeriggio partenza da Leuca sfilava sul lungomare, proseguimento per il Kartrodomo Imola 2 (Morciano di Leuca) e successivo rientro a Gallipoli con serata di gala, cena e musica.

Domenica 13 partenza da Gallipoli (Ecoresort Le Sirene), alle 9, per la dorsale jonica della litoranea sino alla pista Imola 2.

Dopo il rientro a Gallipoli, sono previsti pranzo, premiazione e commiato.

«Oltre che 31 anni del Meeting dei Due Mari», sottolinea Franco D’Agostino, presidente del Salento Club Auto Storiche, «celebriamo anche gli oltre quarant’anni di collaborazione con Caroli Hotels, che ringrazio, nella realizzazione delle varie manifestazioni. La prima è stata nel settembre del 1978. Confermata anche quest’anno la presenza di un’auto storica dei carabinieri e per questo ringrazio il Comando Generale dell’Arma».

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Otranto di luce e di stupore

Tezo convegno internazionale da giovedì 10 a sabato 12 ottobre. L’arte e l’architettura per la liturgia cristiana: spazi di riflessione in cui tornare a mettere a fuoco l’essenziale e riacquisire confidenza con le figure e i simboli da sempre intimamente correlati allo spazio e al tempo della liturgia

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Ad Otranto il terzo convegno Internazionale “Di luce e di stupore”, organizzato dall’Arcidiocesi di Otranto e dall’Associazione Pantaleone – per il rinnovamento dell’arte cristiana, in collaborazione con l’Ordine degli Architetti della provincia di Lecce e con il patrocinio del Comune di Otranto.

L’Associazione Pantaleone nasce con la finalità di promuovere iniziative culturali orientate alla ricerca sull’arte e l’architettura per il culto, al rinnovamento dell’arte cristiana e alla valorizzazione dei beni culturali ecclesiastici.

L’appuntamento, in programma da giovedì 10 a sabato 12 ottobre, parte del ciclo di simposi dedicati appunto al tema articolato dell’arte e dell’architettura per la liturgia cristiana, intende aprire spazi di riflessione in cui tornare a mettere a fuoco l’essenziale e riacquisire confidenza con le figure e i simboli da sempre intimamente correlati allo spazio e al tempo della liturgia.

«Tale obiettivo», spiegano gli organizzatori, «sarà perseguito attingendo alla preziosa lezione della storia passata e recente attraverso un confronto con esponenti del Cattolicesimo e dell’Ortodossia, tracciando un itinerario di approfondimento la cui terza tappa si propone di indagare il tema suggestivo della luce nelle sue molteplici sfaccettature”.

Il convegno si caratterizzerà per «il respiro internazionale e un evidente carattere di novità che, si auspica, potranno contribuire al cammino di ricerca sviluppatosi negli ultimi anni e al dialogo tra le Chiese cristiane».

«Il tema su cui i tre giorni di Otranto ci invitano a sostare e a riflettere è quanto mai rilevante e direi fondamentale per l’intero mondo dell’architettura e per chi si confronta quotidianamente con la relazione intima tra architettura e luce, sia naturale che artificiale, e questo anche oltre l’ambito legato alla progettazione e realizzazione dello spazio liturgico che convoca, come è giusto che sia, una complessità di questioni di natura filosofica e di rapporto con il sacro», dichiara l’Arch. Tommaso Marcucci – Presidente dell’Ordine degli Architetti della PPeC Provincia di Lecce, «Vale quanto ci hanno insegnato, tra gli altri, Le Corbusier quando ci ricorda come l’architettura sia il ‘gioco sapiente, rigoroso e magnifico dei volumi assemblati nella luce’ o Louis Kahn quando avverte che ‘la struttura determina la luce’, ed è evidente che, a differenza della luce artificiale, sempre l’architettura, sacra o civile, è immersa e attraversata dalla luce naturale che in qualche modo ne determina estetica, senso, funzione, relazioni. È la ragione per cui questi tre giorni, che l’Associazione Pantaleone di Otranto ha accortamente e sapientemente orchestrato anche in collaborazione con il nostro Ordine, grazie alla presenza di ospiti di altissimo rilievo, saranno un momento straordinario di apprendimento, discussione, dialogo. Ed è la ragione per cui è indispensabile tornare a confrontarsi con la lezione borrominiana, al limite anche al servizio di un borrominismo modernizzato, e con gli elementi del suo metodo progettuale, dalle camere di luce ai tracciati regolatori, dalla continuità plastica al mistillineo, dalle strutture curvate alle fluenze decorative, non per replicare l’irreplicabile ma perché il suo è un magistero che non smette di parlare anche alla nostra contemporaneità».

IL PROGRAMMA

Tre giornate con dei momenti destinati solo agli iscritti e altri pubblici aperti a tutti.

Giovedì 10 ottobre

Basilica Cattedrale, ore 17,30, Saluti istituzionali

Padre Francesco Neri O.F.M. Cap. – Arcivescovo di Otranto

Don Nunzio Falcicchio – Incaricato regionale per i Beni Culturali Ecclesiastici

La luce dell’Eterno nel Tempo: la Cappella degli Scrovegni di Giotto, tra Oriente e Occidente

Prof. Roberto Filippetti – Saggista, scrittore e conferenziere, Venezia

Venerdì 11 ottobre

Sala Congressi Resort Basiliani

I SESSIONE – SIMBOLOGIA E ESEPRIENZA DELLA LUCE NELLE PRIME CHIESE CRISTIANE

Ore 9,15, Saluti istituzionali

Don Enzo Vergine – Incaricato diocesano per l’Edilizia di Culto e i Beni culturali ecclesiastici – Otranto Presidente Associazione Pantaleone

Don Luca Franceschini – Direttore Ufficio Nazionale per i Beni Culturali e l’Edilizia di Culto della CEI

Arch. Maria Piccarretta – Segretario regionale del MiC per la Puglia

Arch. Tommaso Marcucci – Presidente Ordine Architetti e P.P.C. della Provincia di Lecce

Ore 9,45, Tenebre e luce nella Sacra Scrittura

Prof.ssa Donatella Scaiola – Pontificia Università Urbaniana, Roma

Ore 10,30, Mysticism of darkness and light: artificial light as mediation for the sacred in the early churches

Prof. Davor Dzalto – University College Stockholm / Institute for the Study of Culture and Christianity – Belgrado

Ore 11,45, L’Epifania della Luce nella simbologia liturgica orientale dell’icona scritta, dipinta e cantata

Rev.mo Prof. Ivan  Stoyanov Ivanov – Facoltà di Teologia dell’Università di Sofia e Facoltà di Teologia della Pontificia Università Lateranense / Patriarcato di Bulgaria

Ore 12,30, Luce diffusa: le chiese in legno della Transilvania

Rev. P. Virgil Jicarean – Direttore Ufficio Arte Sacra/Diocesi Ortodossa Rumena dì Maramures e Satmar

II SESSIONE – LA LUCE DELL’AZIONE LITURGICA

Ore 15, Versus orientem: la luce naturale tra cosmologia ed escatologia

Prof. Sible De Blaauw – Radboud Universiteit – Nimega

Ore 15,45, La luce nella celebrazione della Pasqua bizantina

S. E. Job Getcha – Patriarcato Ecumenico di Costantinopoli/Consiglio Mondiale delle Chiese Ginevra

Ore 17, “Figli della Luce”: il rito del battesimo

Prof. Roberto Nardin Osb Oliv. – Pontificia Università Lateranense, Roma – Abbazia Santuario di S. Maria del Pilastrello, Lendinara (RO)

Ore 17,45, Quand les artistes s’emparent de la lumière divine: le vitrail contemporain en France

Prof.ssa Veronique David – Centre André Chastel, Paris

Ore 21, Cattedrale di Otranto, Di luce e di stupore

Performance musical-teatrale

Voce recitante – Paola Gatta

Violoncello – Marco Schiavone

Sabato 12 ottobre

Sala Congressi Resort I Basiliani

III SESSIONE – FENOMENOLOGIA DELLA LUCE NELLO SPAZIO CONTEMPORANEO

Ore 9,15 La luce, forma dell’immateriale: progetti e realizzazioni di artisti del nostro tempo

Prof. Francesco Tedeschi
Università Cattolica del Sacro Cuore, Milano

Ore 10, De Disputatione: artista e teologo a confronto

Luce e esperienza del sacro nell’arte contemporanea

Mario Airò – Don Giuliano Zanchi

Accademia di Belle Arti, Venezia

Museo Diocesano Adriano Bernareggi, Bergamo / Università Cattolica del Sacro Cuore, Milano

Modera: Arch. Carlo Capponi

Incaricato Beni Culturali Regione Lombardia

Ore 11,15, Elogio della penombra: convocare, accogliere e orientare nello spazio liturgico

Prof. Arch. Elisa Valero Ramos

Universidad de Granada

Ore 12,30, Conclusioni

Padre Francesco Neri O.F.M. Cap Arcivescovo di Otranto

 

 

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Appuntamenti

Sorvegliate Garibaldi

Doppio appuntamento per la presentazione del nuovo libro di di Aldo Quarta. Domani a Lecce e giovedì a Patù, paese natale di Liborio Romano il cui contributo da ministro dell’Interno del governo borbonico fu fondamentale per l’Unità di Italia

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L’Unità d’Italia non sarebbe stata possibile senza il contributo del sud e dei meridionali nell’estate 1860.

Decisivo fu il contributo di Liborio Romano (avvocato, originario di Patù), allora ministro dell’Interno del governo borbonico.

Si parlerà di tutto questo in due incontri pubblici in programma a Lecce domani, mercoledì 9 ottobre (libreria Palmieri, via Trinchese 62, ore 18,30) e a Patù il giorno seguente, giovedì 10 ottobre (palazzo Romano, piazza Indipendenza, ore 18) per presentare il libro di Aldo Quarta, “Sorvegliate Garibaldi” (Edizioni Milella).

Liborio Romano era uno dei componenti di punta del Governo presieduto da Antonio Spinelli e fu proprio lui a coordinare il cambio ai vertici nelle province, nei distretti, nei circondari, nei comuni più importanti.

Grazie all’opera del suo ministero vennero sostituiti vecchi rappresentanti del regime assolutistico con nuovo personale di fede liberale, più disponibile al cambiamento in senso costituzionale.

Il Governo borbonico stava lavorando in vista di un’intesa possibile tra Regno dei Savoia e Regno dei Borbone, tra Nord e Sud, con garanzie internazionali.

Il cambio ai vertici delle istituzioni territoriali fu una vera e propria rivoluzione, che consentì al Risorgimento meridionale di neutralizzare le spinte reazionarie di buona parte della corte borbonica e a Garibaldi di entrare pacificamente a Napoli nel settembre 1860, seguito dall’esercito meridionale.

Uno dei protagonisti di quella “rivoluzione” fu proprio il ministro dell’Interno Liborio Romano.

Nell’incontro di Lecce, l’autore dialogherà con Carlo Alberto Augieri (Università del Salento); a Patù, insieme all’autore, interverranno il sindaco Gabriele Abaterusso, il presidente della pro loco Vitantonio Grecuccio, il sociologo Angelo Donno e Mario Carparelli (Università del Salento).

IL LIBRO

Il protagonista parte da Genova con i volontari al seguito del generale Medici nel luglio 1860 per sostenere l’impresa di Garibaldi in Sicilia. Avanza con l’Esercito Meridionale fino all’ingresso pacifico a Napoli. Poi segue da vicino il Governo dittatoriale e il braccio di ferro tra favorevoli alla Costituente e fautori dell’annessione incondizionata del Sud al Regno dei Savoia. Un braccio di ferro che poteva sfociare persino in uno scontro armato tra Nord e Sud della penisola italiana.

L’AUTORE

Aldo Quarta, giornalista, 73 anni, ha collaborato con Paese Sera, TeleLecce, TeleSud, RadioLecceuno, La Tribuna del Salento, Salento Domani.

Altre sue pubblicazioni: Il dubbio (Lacaita, Manduria, 1992), Gli anni di Oronzo Massari (Milella, Lecce, 1994), La via dell’unità (Oistros, Lecce, 1996), La fuga (Pensa, Lecce, 2002), La ragazza della rosa rossa (Panico, Galatina, 2005), Meridiano amore (Lupo, Copertino, 2011), Dieci anni di inquietudine (Pensa, Lecce, 2013), Fine terra (Spagine, Lecce, 2019).

* nel disegno in alto l’incotro a Napoli tra Liborio Romano e Garibaldi (da Wikipedia)
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