Connect with us

Appuntamenti

Miggiano: “Pedalando su un filo d’acciaio”

A Miggiano, il Colonnello elicotterista, Ruolo d’Onore dell’Esercito Italiano, Carlo Calcagni presenterà il suo libro (giovedì 29 luglio, Ante Theatrum, ore 21): la storia di un soldato, di un militare, di uno sportivo, di un padre, di un amico. È la storia di un uomo sensibile attento ai bisogni dei più deboli

Pubblicato

il

Appuntamento da non perdere quello in programma giovedì 29 luglio a Miggiano (Ante Theatrum, ore 21) con Carlo Calcagni.


53 anni, classe 1968, appartiene al Ruolo d’Onore dell’Esercito Italiano. È stato un elicotterista e si è ammalato durante la missione Internazionale di Pace nel 1996 nei Balcani, in Bosnia. La sua grandezza sta nell’essere riuscito a trasformare la sua tragedia in forza. La forza di continuare ad andare avanti e a credere ancora nel domani.

Grazie alla sua volontà e alla sua audacia, è riuscito in un certo senso a ingannare se stesso, diventando un atleta paralimpico che ha fatto dello sport la sua ancora di salvezza, la sua luce in fondo al tunnel, affrontando e vincendo moltissime sfide ciclistiche.


Nel suo libro Calcagni racconta il dolore fisico, ma anche quello provocato dalla solitudine, dall’abbandono e dalla paura. Pagine intrise di sudore, di forza e di coraggio. “Mai arrendersi” questo è il suo motto.


A Miggiano, Carlo Calcagni presenterà il libro “Pedalando su un filo d’acciaio”: la storia di un soldato, di un militare, di uno sportivo, di un padre, di un amico. È la storia di un uomo sensibile attento ai bisogni dei più deboli.

Calcagni ogni giorno lotta contro quello che di brutto gli ha lasciato “il nemico invisibile” e non solo. Carlo lotta contro l’indifferenza delle persone, cercando di sensibilizzare l’opinione pubblica sui temi della disabilità e diversità.

Un libro sofferto, certo, ma carico di energia e amore verso il prossimo.


Dopo l’apertura dei lavori da parte del sindaco di Miggiano Michele Sperti, nel corso della serata interverranno: la senatrice Daniela Donno (capogruppo Commissione Difesa al Senato); il senatore Rosario Giorgio Costa, già sottosegretario alla Difesa; il consigliere regionale Antonio Gabellone; il consigliere regionale Paolo Pagliaro. Presenterà la serata e coordinerà gli interventi Vincenzo Corona (Leccenews24.it).


«Io servitore dello Stato e Vittima del Dovere»


«Per tutti Voi che ancora non mi conoscete:


mi chiamo Carlo Calcagni, sono un Ufficiale del Ruolo d’Onore dell’Esercito.


Un militare, servitore dello Stato e Vittima del Dovere.


Chi è stato un militare, lo è e lo sarà per sempre!


La mia professione?


Una vera e propria passione, oltre all’innata attitudine: paracadutista, pilota e istruttore di Elicotteri.


Sono stato impegnato in più Missioni Internazionali di Pace.


Sono un convinto Patriota: “Siam pronti alla morte…” recita il nostro Inno Nazionale.


Sono le parole più belle e le scriviamo sul nostro cuore, sulla nostra pelle, prima ancora che inizi l’addestramento!


Ubbidiamo ai nostri superiori, Sempre!


Per quelli come me, ubbidire ai superiori è un modo di riverire la nostra Patria.


Nessuno pensi che si possa andare in quei teatri di guerra a prestare soccorso a corpi dilaniati dalle bombe, solo per un salario, anche se di tutto rispetto. 


Senza una fervida fede, non affronti tanto dolore, tante privazioni, tanto disagio.


Io c’ero in quei teatri di sangue; con l’elicottero cercavo di salvare vite umane!


Scendevo abbracciando quei fratelli feriti e li portavo via da quei campi di morte.


Sapevo… tutti noi sappiamo che un angolo di cielo è sempre pronto per noi soldati.

Questa consapevolezza ti rende solo più orgoglioso e ancor più determinato ne fare il tuo dovere.


MAI avrei potuto immaginare che qualcuno fosse a conoscenza, senza informarci, di un altro nemico, più subdolo, più crudele, più vigliacco, che ha un nome ed un cognome: Uranio Impoverito!


La giustizia forse farà luce su questa crudeltà, ma intanto si contano i morti, purtroppo tanti… troppi!


E le sofferenze?  Indescrivibili!


Il dolore, la sofferenza, si accumula alla rabbia quando scopri che il tuo corpo si sta distruggendo non per un colpo di fucile, non per l’esplosione di una mina, ma per un vile attentato alla tua vita da parte di chi avrebbe dovuto proteggerla: la tua Patria!


Vorrei tanto sperare che non sia così!


…..ma devo andare avanti!


Sono un Padre, sono un figlio e sono un uomo, prima ancora che un militare!


La mia passione la bicicletta, l’ho dovuta adattare alla mia nuova tormentata situazione sanitaria.


Adesso è un Triciclo!


Che dolore, che vergogna i primi giorni che la Commissione Medica della Federazione Ciclistica Italiana ha sentenziato questa necessità.


Il mio stato di salute è grave. Anzi, i medici che mi seguono e che si prendono cura del sottoscritto lo definiscono “gravissimo”.


Il mio corpo e tutti i miei organi sono minati.


Oramai vivo girando da un ospedale all’altro. Quintali di medicine, palliativi che non potranno mai guarire ma solo tentare di preservare e rallentare la malattia autoimmune, cronica, degenerativa e irreversibile!


Tutti i miei organi riportano danni, ma non sono solo. Purtroppo non è successo solo a me!


Ci sono altri commilitoni! Ragazzi che muoiono lentamente senza reagire, abbandonandosi, arrendendosi tristemente, alzando la bandiera bianca!


E per noi militari arrendersi è la peggiore situazione morale: arrendersi mai!


Vivere… lottare… crederci e soffrire… ma… mai arrendersi!!!»


Carlo Calcagni


Con “Le Iene” in Tv


Il 25 maggio 2021 anche la trasmissione televisiva “Le Iene” ha trattato la storia del Colonnello del Ruolo d’Onore Carlo Calcagni intervistato da Luigi Pelazza.


Clicca qui per vedere il video de “Le Iene”


 


Appuntamenti

Storie di Vita e Museografia con Liquilab a Tricase

Aperta la call per la Residenza “Storie di vita come artefatti di una museografia interpretativa e partecipata”. La partecipazione è gratuita e rivolta a operatori culturali, artisti, antropologi, studenti, creativi e appassionati di musei, storie di vita e patrimonio immateriale

Pubblicato

il

Vi siete mai chiesto come si possano raccontare le storie di vita attraverso l’arte, l’antropologia e la museografia partecipata?

Se la risposta è sì, questa è l’occasione che fa per voi. Liquilab – ONG UNESCO, con sede a Tricase, apre ufficialmente le iscrizioni alla residenza “Storie di vita come artefatti di una museografia interpretativa e partecipata”, che si terrà dal 23 al 27 luglio, con una giornata introduttiva in programma martedì 22 luglio.

La partecipazione è gratuita e rivolta a operatori culturali, artisti, antropologi, studenti, creativi e appassionati di musei, storie di vita e patrimonio immateriale.

La residenza si inserisce nella decima edizione della Scuola di Storia delle Tradizioni Popolari “Oltre il Mediterraneo tra storie di vita, comunità patrimoniali, archivi e musei narrativi”, promossa da Liquilab in collaborazione, con partner nazionali e internazionali, tra cui ICPI – Ministero della Cultura, Regione Puglia, Università del Salento, Accademia di Belle Arti di Lecce, ICOM Puglia, SIMBDEA, SIAC e altri.

Curata dal prof. Vincenzo Padiglione (nella foto in alto), tra i principali studiosi italiani di antropologia museale, la residenza propone un’esperienza teorico-pratica di alto profilo, fondata su un interrogativo attualissimo: come possono essere raccontate le storie di vita attraverso l’arte, l’antropologia e la museografia partecipata?

I partecipanti lavoreranno con materiali dell’Archivio Liquilab, intrecciandoli con i propri vissuti per realizzare una proposta di installazione etnografica che sarà presentata pubblicamente domenica 27 luglio.

La giornata conclusiva ospiterà inoltre il workshop “Approcci partecipativi e musei narrativi”, con la partecipazione di: Luigi De Luca, coordinatore Poli Biblio-museali Regione Puglia; Elisa Monsellato, coordinatrice ICOM Puglia; Vincenzo Padiglione, responsabile scientifico della Residenza; Eugenio Imbriani e Ornella Ricchiuto, della direzione scientifica della Scuola di Storia delle Tradizioni Popolari.

L’iniziativa rappresenta un’occasione unica di formazione e sperimentazione per chi opera – o desidera operare – nel campo della valorizzazione culturale attraverso approcci partecipativi e transdisciplinari.

Sede della residenza: Liquilab, in piazza dell’Abate 1, a Tricase

Info e iscrizioni: infoliquilab@gmail.com | +39 348 3467609

📍 Segui il GalloLive News su WhatsApp 👉 clicca qui

Continua a Leggere

Appuntamenti

Gusto e identità: in riva al mare di Racale il primo Birra Suda Fest

Dal 3 al 6 luglio 2025 nel suggestivo Giardino Costiero “Gabriele Toma”

Pubblicato

il

C’è un angolo di costa dove le giornate non si contano ma si vivono. Tra il verde selvatico del Giardino Costiero “Gabriele Toma” e il sale che si posa leggero sulle sere di luglio, prende vita la prima edizione del Birra Suda Fest: la prima festa della birra e dell’incontro, un festival che unisce gusto e identità alle vibes d’estate.

È così che si apre la prima edizione del Birra Suda Fest, in programma dal 3 al 6 luglio 2025 nel suggestivo Giardino Costiero “Gabriele Toma” di Torre Suda, marina di Racale. Una quattro giorni – organizzata dall’associazione M8 Event con main sponsor Milano8 e sostenuta da diverse attività del territorio – dedicata all’arte brassicola, al cibo di strada d’autore e alla musica dal vivo. Insomma, il tutto pensato più a un luogo da vivere che da visitare.

Oltre 30 varietà di birre artigianali ed europee saranno in degustazione lungo un percorso che spazia dai piccoli birrifici indipendenti alle realtà internazionali e ogni bicchiere racconterà un sapore, una geografia, una storia. Ad accompagnare le spine, una proposta gastronomica selezionata: piatti della tradizione salentina reinterpretati, cucina di strada di qualità e accostamenti pensati per valorizzare il gusto senza banalizzarlo.

Non solo degustazione, ma un’esperienza aperta a tutte le età: spazi ombreggiati, animazione per bambini, pause lente tra la macchia mediterranea e sentieri costieri per un festival che è prima di tutto un invito alla convivialità. E poi, la musica. Quattro serate con ospiti di spicco e generi diversi in grado di accompagnare ogni tramonto con un sound diverso:

Giovedì 3 luglio si comincia con l’ironia travolgente de Lo Zoo di 105, in una performance fuori dagli schemi. Venerdì 4 luglio i riflettori si accendono sul ritmo e l’energia mediterranea degli Après La Classe. Sabato 5 luglio spazio al funk, al groove e alla contaminazione musicale con i Kawabonga.
Infine, domenica 6 luglio, chiusura affidata alla teatralità rock de Gli Avvocati Divorzisti.

Continua a Leggere

Appuntamenti

Arti visive e ricerca sonora: nuova stagione culturale con Centro del Contemporaneo

Pubblicato

il

Dal 4 luglio 2025 KORA – Centro del Contemporaneo a Castrignano de’ Greci inaugura una nuova, intensa stagione culturale che intreccia arti visive e ricerca sonora. Tre gli appuntamenti che aprono simbolicamente l’estate salentina di RAMDOM: la mostra
collettiva “Selvatica” a cura di IUNO (Cecilia Canziani, Ilaria Gianni, Giulia Gaibisso), il
live “Coralli” della musicista Silvia Tarozzi nell’ambito della rassegna “Ogni Altro Suono”
con la direzione artistica di Donato Epiro, e l’inaugurazione di “Natura morta”, nuovo
corpus di opere realizzate in residenza da Yirong Wu per il progetto Ogni casa è un
villaggio.
Una tripla apertura che conferma la vocazione di KORA come laboratorio permanente per l’arte contemporanea e lo sperimentalismo musicale, all’interno del più ampio progetto Il Borgo del Contemporaneo, sostenuto dall’Unione Europea – NextGenerationEU (PNRR, M2C1, “Attrattività dei Borghi”).

RAMDOM PRESENTA “SELVATICA” — UNA MOSTRA COLLETTIVA CHE
GUARDA ALL’ALTERITÀ E ALL’ANCESTRALE
Apre il 4 luglio alle ore 19:00 la mostra “Selvatica”, una potente riflessione visiva
sull’alleanza tra il femminile e il selvatico. La collettiva, curata dal progetto curatoriale
IUNO, esplora il concetto di selvatico come margine, radice, caos originario e forza resistente, in grado di accogliere l’irrazionale e rimettere in discussione i codici dominanti della cultura occidentale.

Un’indagine che si muove tra mito, iconografia, storia e istanze contemporanee, restituendo attraverso lo sguardo di artiste internazionali il volto plurale del mostruoso, del diverso, dell’inaddomesticabile.

In mostra: Chiara Camoni, Cleo Fariselli, Gaia Fugazza, Helena Hladilová, Lucia Leuci,
Grossi Maglioni, Cynthia Montier, Caterina Morigi, Marta Roberti, Francis
Upritchard, Alice Visentin.

4 luglio 2025 – 18 gennaio 2026
Orari di apertura: giovedì e venerdì 17–21 / sabato e domenica 19–23

OGNI ALTRO SUONO: IL RITORNO DELLA RASSEGNA SONORA CON SILVIA
TAROZZI E IL LIVE “CORALLI”
Alle 20:30 dello stesso giorno, prende il via il nuovo ciclo di Ogni Altro Suono, la rassegna di performance musicali curata da Donato Epiro e prodotta da Ramdom con il sostegno del Ministero della Cultura – FNSV. Nata per esplorare le potenzialità del suono contemporaneo e il suo dialogo con lo spazio architettonico, la rassegna apre il cartellone 2025 con un concerto di grande intensità: Silvia Tarozzi presenta “Coralli”, performance per violino, voce ed elettronica pensata appositamente per gli spazi di KORA.
Tra le figure più rilevanti della scena musicale sperimentale europea, Tarozzi fonde gesto
strumentale, improvvisazione radicale e memoria poetica, evocando paesaggi sonori marini, forme ancestrali e voci sepolte. Il risultato è un’esperienza d’ascolto profonda, stratificata, che dialoga con l’invisibile.
La rassegna proseguirà fino a dicembre, con ospiti rivelati progressivamente secondo una logica curatoriale che privilegia la scoperta e la qualità dell’ascolto.

“NATURA MORTA” DI YIRONG WU: ESTETICA, IDENTITÀ E PAESAGGIO
MEDITERRANEO

Completa il trittico dell’inaugurazione estiva l’apertura di “Natura morta”, nuovo nucleo di opere realizzate da Yirong Wu nell’ambito del progetto Ogni casa è un villaggio, dedicato a giovani artistə in residenza. La mostra – tra fotografia e installazione – si concentra sulla relazione ambigua tra corpo e paesaggio, forma e rappresentazione, estetica e norma.
Le palme, svuotate della loro funzione simbolica e ridotte a ornamento urbano, diventano il punto di partenza per riflettere su una visione addomesticata della natura. Attraverso la fotografia infrarossa e l’uso di materiali fragili e industriali, Wu crea uno spazio visivo sospeso, tra classicismo e alienazione.
Una riflessione potente sul modo in cui guardiamo, e su ciò che scegliamo di vedere.
Ingresso libero

Continua a Leggere
Pubblicità
Pubblicità

Più Letti