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I Percorsi del Sacro, finale a Melpignano

Domani passeggiata con guida tra le cappelle del ‘700 ad ascoltare racconti e canti popolari, infine degustazione di “cuddhura”, antica ricetta della tradizione

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Da non perdere sabato 15 aprile a Melpignano l’ultimo appuntamento con I Percorsi del Sacro, un tuffo nel passato con una guida appassionata, tra canti sacri e profani e un dolce tipico della tradizione, un mix di folklore e devozione nel caratteristico paesedella Grecìa Salentina, uno dei dodici borghi accomunati dall’origine e dall’antica lingua ellenica, il griko.


La visita guidata alle cappelle settecentesche private è l’occasione, tra racconti e leggende, canti di passione e della cultura popolare, per scoprire come fosse in passato importante il “sacro” e ognuno sentisse il bisogno di incontrare Dio e i Santi protettori.


Appuntamento alle ore 16 all’Info Point invia Roma 16 (prenotazione obbligatoria al n. 3277128024) con la guida Paola Russo, che accompagnerà i visitatori nella scenografica piazza San Giorgio con i portici rinascimentali a tutto sesto, la Chiesa Madre con epigrafi in latino e in greco sul portale e affreschi del XVI secolo che attestano la presenza liturgica italo-greca all’interno e accanto laCappella dell’Assunzione della Vergine, la cui facciata del 1678 occulta in parte l’originaria cinquecentesca, quando la cappella era intitolata ai Santi Rocco e Sebastiano, dalla quale provengono le vetrate in pietra leccese.


Qui si è accolti dallo struggente Lamento di Maria”, cantato, recitato e musicato da Salvatore Gervasi, Mariella Salierno e Letizia Gervasi del Centro di Cultura Popolare di Melpignano, uno spazio di formazione e divulgazione di canto, musica e danzateatro di comunità, che include anche un piccolo “Museo dei Tamburi a cornice dal mondo in via Dimidri 33. La passeggiataprosegue tra storie, leggende e intermezzi musicali,lungo via Catalana per visitare la Cappella di San Rocco del 1760 con una tela che raffigura San Rocco e San Sebastiano e ascoltare un canto legato al tema del lavoro; quindi sosta nella casa a corte in via Vito Fazzi, con l’esecuzione di una Serenata, per poi soffermarsi nella vicina Cappella di San Michele Arcangelo costruita nel 1741 da Don Nicolò Francesco Veris con il ricco altare sormontato dalla statua del Santo che uccide il drago, dove verrà eseguito in griko il toccante Tu Passiuna, canto legato alla Passione di Cristo.


In via Lama si visita la Cappella Madonna di Costantinopoli (1735) con la tela della Vergine sull’altare in pietra leccese aprotezione dall’invasione dei Turchi, sulle note di una tarantella devozionale.

Da lì ultima tappa nell’Info Point per ricevere in dono la “cuddhuradel panificio Fior di Pane a forma di cestino, da degustare o portare a casa. Il nome deriva probabilmente dal greco kollura, una sorta di tarallo, che un tempo pellegrini e viandanti trasportavano sotto il braccio, un cibo povero a base di farina, zucchero e uova sode disposte in numero dispari preparato per il Sabato Santo, come fine del digiuno della Quaresima, in varie forme – bambola o pupa, galletto, cestino, colombasimbolo della Pasqua, della rinascita e della pace. I Percorsi del Sacro rientrano in Melpignano promuove cultura, progetto pensato dall’Amministrazione Comunale guidata dalla sindaca Valentina Avantaggiato e realizzato con Vivarch.Associazione di Promozione Sociale pugliese e altre realtà locali e nazionali, con l’obiettivo di valorizzarequesto piccolo paese con poco più di duemila abitanti e promuoverlo con itinerari esperienziali alla scoperta di arte, storia, cultura, natura e tradizioni in ogni stagione e non solo in estate con il Concertone della Notte della Taranta.


Uno scrigno d’arte, così ben amministrato da far parte dei Borghi Autentici d’Italia e dell’Associazione Comuni Virtuosi grazie alla gestione ecosostenibile del territorio, agli investimenti in cultura, all’inclusività, con mappe turistiche e menu dei ristoranti in codice braille.


I Percorsi del Sacro (15/4, h.16-19): passeggiata di 3ore con guida e musicisti, degustazione nel Forno Fior di Pane. Costo intero 15 €; costo ridotto 10per minori di 14 anni, gratuito sotto i 6 anni. Info & Prenotazione: Info Point Melpignano, via Roma 16, Melpignano (Le), tel. 3277128024,melpignanoinfopoint@gmail.com


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Da Chicago a Leuca a suon di Jazz

Un fuoriclasse chiuderà la rassegna internazionale I concerti del Faro, promossa da Lampus di Paolo Insalata: il batterista americano Paul Wertico sarà ospite d’onore del Riccardo Arrighini Trio

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Unica tappa in Salento per un appuntamento di Alta Musica con un progetto nuovo, raffinato ed elegante proposto dall’associazione culturale Lampus di Paolo Insalata, per la presentazione di 1989, l’album di composizioni originali firmate da Riccardo Arrighini, pianista e compositore tra i  più talentuosi nel panorama jazzistico italiano.

Sabato 7 settembre, alle 21, ai piedi del faro di Leuca e al chiarore dell’ultima luna piena dell’estate 2025, Arrighini salirà sul palco con Gianmarco Scaglia al contrabbasso e Paul Wertico: una vera leggenda vivente, definito il poeta della batteria, vincitore di ben 7 Grammy Awards conquistati al fianco di Pat Metheny durante il loro ventennio di collaborazione.

Noto per le sue riletture jazz di Puccini, Morricone e Petrucciani, Arrighini, con questo album sublimato dal suono ritmico di Wertico, propone un album che racconta la nascita del suo universo musicale.

Un concerto-evento potente, lirico e vibrante che saprà unire sensibilità melodica, energia jazz e talento internazionale sotto un cielo infinito.

Con questo appuntamento Lampus chiude la Rassegna Internazionale I Concerti del Faro – Note di luna piena dopo i due entusiasmanti sold out ottenuti dai concerti di luglio e agosto.

Informazioni e biglietteria online: www.oooh.events; whatsapp 347 5169946

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Specchia: la Madonna del Passo restaurata

Presentazione del restauro dell’antichissima icona un manufatto di grande valore storico e devozionale

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Questa sera, al termine della Santa Messa della Novena, presso la cripta della Madonna del Passo, nello spazio esterno adiacente, si svolgerà la presentazione della piccola antichissima tavola, raffigurante la Madonna del Passo, un manufatto di grande valore storico e devozionale.

All’incontro pubblico, previsto per le ore 20, interverranno: don Antonio Riva, parroco di Specchia, che ha ritrovato l’antica tavola, insieme a don Antonio Trande, all’interno della sacrestia della Chiesa Madre; il prof. Giovanni Perdicchia, studioso di storia locale, autore di diverse ricerche che hanno riscritto la storia e l’importante ruolo sul territorio di Specchia; Stefano Tanisi, storico dell’arte, profondo conoscitore della evoluzione della pittura e dei suoi autori nel Salento, nonché membro della Commissione Arte Sacra della Curia di Ugento – Santa Maria di Leuca; la restauratrice Alessandra Muci, con una video presentazione, illustrerà il restauro della piccola tavola.

La preziosa opera rappresenta la più antica immagine conosciuta della Madonna del Passo: di dimensioni contenute (25 x 20 cm), raffigura una Madonna con Bambino benedicente, che secondo l’iconografia bizantina dell’Odigitria, ha come significato “colei che indica la Via” (oof. Giovanni Perdicchia).

Secondo le ricostruzioni storiche, la tavola era originariamente collocata al centro della nicchia ovale dell’altare maggiore della cripta della Madonna del Passo, realizzata in pietra leccese nel tardo Cinquecento.

Nel corso dell’Ottocento, a seguito di interventi di ristrutturazione e decorazione, tra cui il rifacimento neoclassico del prospetto e la realizzazione delle scene del Calvario ad opera del pittore Giuseppe Buttazzo (1821-1890), l’icona fu rimossa e sostituita da un nuovo dipinto su tela, oggi purtroppo trafugato, che riprendeva la composizione originaria, ma con uno stile più aggiornato.

Dopo la rimozione, l’antica immagine lignea fu utilizzata durante le processioni dell’8 settembre, solenne festività della Madonna del Passo, e successivamente come immagine per la raccolta delle offerte, prima di essere accantonata per lungo tempo.

Come scrive Restauro in Opera Rio in un post su Facebook, «Si è trattato di un restauro tanto appassionante quanto impegnativo, che ha richiesto nelle fasi iniziali una serie di indagini diagnostiche, per inquadrare una situazione conservativa pessima, aggravata da pesanti rifacimenti, inoltre è stata effettuata anche l’analisi per la datazione al Carbonio 14, realizzata dal CEDAD di Brindisi, che ha confermato le intuizioni degli storici. Con il restauro si è potuto stabilire che il piccolo dipinto, ha una storia che segue le vicende ed i cambiamenti avvenuti nei secoli nella cripta, che ha origini bizantine. Ogni operazione effettuata sul dipinto è stata studiata per il caso specifico, questo è caratterizzato da una pellicola originale sottile e compromessa dai rifacimenti e dal lungo periodo di abbandono in un ambiente umido e polveroso. Tutte le soluzioni adottate nel restauro hanno mirato a mantenere quanto più possibile inalterato il delicato equilibrio dell’opera».

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Meteo Settembre, sarà caldo e con caratteristiche estive

Chi sceglierà di trascorrere le vacanze a settembre potrà contare su condizioni favorevoli soprattutto nelle regioni centrali e meridionali…

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Al Sud, incluse Sicilia e Sardegna, la situazione appare ancora più chiara: tutti i modelli, insieme alle previsioni dell’Aeronautica Militare, tracciano un settembre caldo con caratteristiche pienamente estive.

La vicinanza geografica con il Nord Africa fa sì che queste aree vengano raggiunte con maggiore intensità dalle ondate di aria calda africana, le stesse che dominano le estati italiane di oggi.

Diversa sarebbe stata la situazione con l’anticiclone delle Azzorre, capace di portare correnti più fresche di origine oceanica e frequenti temporali.

Proprio questo tipo di dinamica si intravede solo parzialmente in questi giorni al Nord Italia, mentre altrove l’influenza oceanica è destinata a durare pochissimo.

Chi sceglierà di trascorrere le vacanze a settembre potrà contare su condizioni favorevoli soprattutto nelle regioni centrali e meridionali.

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