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Rever d’oro Pino Cordella al galatinese Pierluigi Gaballo

Il premio alla creatività dei giovani che intendono realizzare i loro sogni nel mondo della moda sarà consegnato, domani, durante l’Istituto Cordella Fashion Show, al CEO di GDA group, l’officina tessile e tessitura del Salento di Galatina

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In occasione dell’Istituto Cordella Fashion Show, nella serata di venerdì 21 luglio, presso l’Ex Convento degli Agostiniani a Lecce (condotta dal presentatore Rai Lorenzo Branchetti e Indré Matutye Cordella), sarà consegnato il premio “Rever d’oro”.


Quest’anno andrà a Pierluigi Gaballo, CEO di GDA group, officina tessile e tessitura del Salento, di Galatina. L’azienda produce abiti e accessori per i più grandi marchi dell’alta moda (Dior, Versace e molti altri) e veste lo star system internazionale.


Il premio è stato pensato per evidenziare la creatività dei giovani che intendono realizzare i loro sogni nel mondo della moda e ha avuto tra i premiati, nel corso degli anni, importanti personaggi che hanno dato lustro nel mondo della moda e della cultura.


Infine, per la prima volta in assoluto verrà assegnato il premio “Rever d’oro junior” ad una giovane designer salentina che si chiama Emily My con il brand Moitiel.


Saranno ancora una volta gli allievi dell’Istituto di moda e le loro creazioni, i protagonisti assoluti della XXVI edizione del “Rever d’oro Pino Cordella”


Due collezioni e una “capsule collection” sfileranno venerdì sera sulla passerella dell’Istituto Cordella Fashion Show, la manifestazione (aperta a tutti) che punta ogni anno a dare spazio e voce ai protagonisti della moda del futuro e raccontare il lavoro fatto dagli allievi della scuola.


«Sono orgogliosa di essere al fianco di questi ragazzi, dai quali non smetto mai di imparare», dichiara Carol Cordella direttrice dell’Istituto insieme al fratello Manuel, «la sfilata pensata per quest’anno si chiamerà Dreaming Hollywood», continua, «un omaggio al quartiere della città di Los Angeles, in California, simbolo per antonomasia del mondo dello spettacolo. E ai 100 anni della scritta che nel 1923 lettera dopo lettera, venne costruita su Mount Lee».


La collezione degli allievi di primo anno è ispirata all’abito icona di Marilyn Monroe, nella pellicola del 1953 diretta da Howard Hawks “Gli uomini preferiscono le bionde”, indossato durante la scena in cui la diva di Hollywood canta “Diamonds are a girl’s best friend” abito realizzato all’epoca dal costumista statunitense William Travilla e utilizzato in una delle scene più celebri del film.


«Il costume rosa di Marylin nella nostra collezione viene rivisitato in una versione 2.0 e diventa color magenta, il colore dell’anno», spiega Manuel, «tutti gli abiti sono stati realizzati con lo stesso tessuto e lo stesso colore e alcuni saranno resi ancora più unici dai fiocchi, ulteriore leitmotiv di quest’anno».


La seconda collezione invece ispira ai film in bianco e nero degli anni 30, con volumi molto particolari su più strati “over layers”: tributo non solo a Hollywood, ma anche a una delle designer icona del mondo dello spettacolo, Elsa Schiaparelli.


«I ragazzi del secondo anno hanno studiato e si sono ispirati al meraviglioso lavoro fatto da Elsa Schiaparelli», sottolinea Carol, «stilista, costumista e sarta italiana che insieme a Coco Chanel, è stata considerata una delle più influenti figure della moda nel periodo fra le due guerre mondiali».


La collezione “Elsa” è stata protagonista anche di un servizio fotografico realizzato a Parigi da Mauro Lorenzo che verrà pubblicato sul magazine di settore “L’Officiel”.


Gli allievi del secondo anno del corso Art director, si sono concentrati anche sulla “capsule collection” in collaborazione con l’azienda Diamond couture.


Un lavoro dedicato al mito di Leucasia, che ha dato volto alla sirena simbolo di una delle città più belle del nostro territorio: Santa Maria di Leuca.


Infine, i ragazzi del terzo anno hanno lavorato su due sfilate che testimoniano il lavoro fatto nell’attività di simulazione aziendale prevista nel programma didattico che quest’anno si chiama Neom e prende il nome dalla futura smart city islamica affacciata sul Mar Rosso.


Appuntamento venerdì 21 luglio, alle ore 20,30, presso l’Ex Convento degli Agostiniani a Lecce per un evento aperto a tutti.






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Tutto il bello intorno ad Ugento

Sala ex Chiesa Santa Filomena, lunedì 29 aprile (dalle 18,30): conoscere e proteggere le risorse del territorio

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Proseguono gli appuntamenti del progetto “Ciceroni e custodi di comunità”, promosso da Pro Loco Ugento e Marine APS, vincitore dell’avviso pubblico Puglia Capitale Sociale 3.0.

Lunedì 29 aprile, alle ore 18,30, presso la Sala ex Chiesa Santa Filomena, ad Ugento, spazio all’incontro tematico Tutto il bello intorno. Conoscere e proteggere le risorse del territorio.

Cosa significa farsi custodi del proprio paese e abitare nel senso più profondo del termine la comunità: sono alcuni dei temi su cui si rifletterà nel corso della serata insieme a Marcello Seclì, referente dell’associazione “Italia Nostra – Sezione Sud Salento”, all’esperto in tematiche ambientali Nicolino Sticchi e allo storico dell’arte Giovanni Giangreco.

Modererà l’incontro Francesco Pacella, presidente della Pro Loco Ugento e Marine.

Ingresso libero.

IL PROGETTO

Da sviluppare nell’arco di 12 mesi, il progetto si rivolge ai giovani dai 10 fino ai 30 anni, con l’obiettivo di contrastare la disaffezione di questa fascia d’età verso il territorio e promuovere forme di cittadinanza attiva.

Attraverso l’attivazione di un articolato programma di laboratori multidisciplinari (fra cui fotografia e videomaking, storytelling, storia e cultura del territorio, arte e artigianato), i giovani saranno chiamati a costruire un racconto partecipato del territorio.

Questo percorso è finalizzato alla formazione dei cosiddetti “ciceroni di comunità”, che realizzeranno in prima persona percorsi di visite guidate.

Inoltre, i giovani coinvolti nelle attività formative avranno il compito di valorizzare i “presidi di pubblica bellezza” (piazze, corti, vicoli, ecc.) individuati sul territorio di Ugento.

Nella seconda parte del progetto ci sarà poi il lancio di un portale tematico dedicato alla promozione turistica della località Ugento: qui confluiranno i contenuti creati dagli stessi ragazzi durante i laboratori.

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A Corsano il campionato mondiale dei “puni”

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Il Campionato “mondale dei “puni” anche quest’anno è organizzato a Corsano dall’associazione Idee a Sud Est con il patrocinio del Comune di Corsano.

La sfida consiste nel far rotolare un’arancia sino a centrare una delle nove buche poste ad una distanza di una decina di metri dalla linea di lancio. 

Il torneo, che si svolgerà il 25 aprile alle 16:30 nella caratteristica piazza Santa Teresa nel centro storico diCorsano, è giunto alla nona edizione grazie alla collaborazione tra l’associazione Idee a Sud Est ed un gruppo di anziani corsanesi che hanno deciso di recuperare il gioco della loro infanzia e coinvolgere la comunità in un momento ludico che ha le chiare venature della tradizione. 

Il gioco dei “puni” è un divertimento che ha il sapore unico della memoria. Il torneo è il modo per rievocare uno svago che affonda le radici nell’infanzia degli anziani corsanesi che oltre 70 anni fa, da ragazzini, si divertivano allo stesso modo. 

La gara dalle coloriture agonistiche molto sfumate, sarà commentata in diretta, con incursioni nel pubblico e il coinvolgimento degli spettatori.

Gli “atleti” del lancio dei puni si sfideranno per stabilire chi è il “Campione Mondiale” – visto che è un gioco conosciuto solo a Corsano gli organizzatori posso permettersi di esagerare – il tutto, ovviamente, con buona dose di autoironia.

La novità di questa edizione sarà una sessione interamente femminile con in palio un apposito trofeo.

Un particolarissimo “campo di gara”, degli “atleti” speciali e una passione che non passa, sono gli ingredienti per un appuntamento con la memoria.

Con il Torneo dei Puni la tradizione è in gioco.

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Sessualità con la Treccani, si parte dal Salento

Tre giorni di dialoghi, incontri, laboratori e spettacoli: dal 3 al 5 maggio parte la settima edizione del Festival Treccani della lingua italiana dedicata alla parola sessualità

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Libera, repressa, infantile, presente anche nella fase senile, la sessualità comporta sotto il profilo linguistico una riflessione sempre più urgente e approfondita, considerando quante implicazioni e quanti equivoci determina nelle relazioni sociali. A questa parola è dedicata la settima edizione del Festival Treccani della lingua italiana #leparolevalgono, progetto ideato da Treccani Cultura – con il patrocinio di Rai per la Sostenibilità ESG e la Media partnership di Rai Cultura e Rai Radio3 – per presentare i temi più rilevanti della costante ricerca di Treccani sulla lingua italiana, prestando particolare attenzione al valore delle parole come mezzo di espressione e di ragionamento, di condivisione e di rispettoso confronto tra diverse posizioni.

Dal 3 al 5 maggio il Festival partirà da Lecce con tre giorni di dialoghiincontrilaboratori e spettacoli.

Tra gli ospiti le teologhe Marinella Perroni e Shahrzad Houshmand, l’autore e conduttore dei programmi Radio3 Scienza Marco Motta, la psicologa Alice Mado Proverbio, lo storico dell’arte Lorenzo Madaro. Ed ancora, Maria Vittoria Dell’Anna, il critico letterario Marco Antonio Bazzocchi, la filosofa Elettra Stimilli, lo psicanalista e filosofo Sergio Benvenuto, il medico e psicoterapeuta Alberto Pellai, la psicopedagogista Barbara Tamborini, le linguiste e i linguisti Marcello AprileBenedetta BaldiDebora De FazioBeatrice Perrone, Rocco Luigi Nichil e Carolina Tundo.

Sabato mattina Renzo Rubino e Rachele Andrioli saranno protagonisti del format “Le parole delle canzoni“.

Le tre serate si concluderanno con la lezione|spettacolo Saba, scritta e interpretata da Mauro Covacich in occasione dei centoquarant’anni della nascita del poeta triestino (venerdì), il live del progetto elettronico Queen of Saba (sabato) e il concerto Donna Ginevra e le Stazioni Lunari con Ginevra Di MarcoFrancesco Magnelli Andrea Salvadori (domenica).

L’insieme dei caratteri e dei fenomeni della vita sessuale“: la definizione di sessualità contenuta nel Vocabolario Treccani giustifica da sola l’idea di dedicare a questa parola il Festival Treccani della Lingua italiana 2024 che dopo il capoluogo salentino approderà anche a Roma il 25 e 26 maggio e Lecco dal 27 al 29 settembre.

Dalla mappa semantica realizzata dai condirettori dell’ultima edizione del Vocabolario Treccani, Valeria Della Valle e Giuseppe Patota, emerge quanto sia opportuno e necessario approfondire i significati di questo termine e di quelli a esso collegati.

Amore, affettività, desiderio, seduzione, piacere, erotismo, con riferimento agli aspetti meno controversi. Identità di genere, asessuale, transessuale o transgender, in relazione a realtà sempre più presenti nella nostra società.

Per arrivare infine a quelle voci che denotano evidentemente una totale ignoranza del valore profondo di questa parola, quali molestare, stuprare e violentare.

Attraverso l’analisi storica dell’evoluzione della sessualità nella società italiana, i dibattiti su temi contemporanei come l’identità di genere, i diritti LGBTQIA+ e la consapevolezza corporea, la rappresentazione artistica e letteraria della sessualità, sarà possibile promuovere la comprensione e il confronto su temi spesso mistificati.

Da qui l’attenzione anche ad altre parole come emozione, passione, fantasia, libertà sessuale e libertà morale, bisessuale, gender, genere fluido, binario e non binario e, più in generale, orientamento sessuale, oggi più che mai aperto a tante considerazioni e sfumature.

Perché l’Osservatorio della Lingua Italiana Treccani, con il suo hashtag #leparolevalgono, cerca di migliorare ogni giorno l’uso e la conoscenza della nostra lingua.

«Per individuare questa parola abbiamo lavorato cercando di intercettare le esigenze di una nuova generazione per capire, grazie anche ai canali social, quali fossero le parole di maggiore attenzione e sulle quali fosse utile avviare un dialogo. Abbiamo così constatato che una delle parole più ricorrenti era sessualità, che sarà la parola chiave della settima edizione del Festival», sottolineano Della Valle e Patota, «mai come quest’anno abbiamo dedicato un’attenzione particolare anche a tutte le parole che ruotano intorno a quella principale, perché attraverso le relazioni linguistico-lessicali potremo orientare le persone a un uso consapevole e appropriato dei termini. Siamo convinti che dalla conoscenza del significato si possa migliorare la qualità delle relazioni personali e ridurre quegli eccessi, non solo verbali, che possono determinare intorno al tema sessualità situazioni spiacevoli, spesso estreme e motivi di incomprensione anche profondi».

Il Festival Treccani della lingua italiana è organizzato a Lecce da Fondazione Treccani Cultura in collaborazione con Regione Puglia (Dipartimento Turismo, Economia della Cultura e Valorizzazione del Territorio) e Teatro Pubblico Pugliese grazie al Piano straordinario 2023 “Custodiamo la Cultura in Puglia – Fondo Speciale Cultura e Patrimonio Culturale L.R. 40/2016 – Art. 15 – Comma 3, Polo Biblio-Museale di LecceSOI – Società oftalmologica italiana e Fondazione Giancarlo Pallavicini, il contributo di Treccani Reti e con il patrocinio di Rai per la sostenibilità ESG, Provincia di LecceComune di LecceUniversità del Salento. Media partner Rai Cultura e Rai Radio 3.

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