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Tricase in Fest

Cinema, musica, cultura e arte dal 2 al 4 agosto in piazza Pisanelli

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Grande attesa per la prima edizione di Tricase In Fest, cinema, musica e cultura, organizzata dall’Associazione Culturale Romarteventi con la direzione artistica di Francesca Piggianelli in collaborazione con il Comune di Tricase e di Agnese Branca, nella pittoresca Piazza Pisanelli.


Il Festival rivolge l’attenzione ai nuovi talenti italiani di cinema, musica, commedia, sociale omaggiando anche i grandi autori del cinema italiano che hanno portato prestigio in tutto il mondo.


Stefano Buttafuoco


L’obiettivo della rassegna è anche quello di sensibilizzare il pubblico, rendendolo protagonista con una serie di incontri nella Sala del Trono di Palazzo Gallone, in Piazza Pisanelli il 2 e il 3 agosto alle ore 19, con registi, artisti, produttori, protagonisti di lezioni eccellenti, si terrà, inoltre, un’esclusiva masterclass di “organizzazione casting” dove il Director Casting, Mariano Cherubini, spiegherà il ruolo degli attori e simulerà un ciak si gira.


La rassegna, condotta dal bravo giornalista Rai Stefano Buttafuoco, è articolata in 3 serate.


Si inizia venerdì 2 agosto con la musica ed i talenti italiani: madrina speciale “Caffelatte” in omaggio ai nuovi talenti pugliesi.


A seguire Nico Maraja che presenta il suo pluripremiato videoclip, realizzato interamente a Tenerife, “Le stelle quando cadono hanno paura”, con la regia di Christian Antonilli, e, come protagonista femminile, Miriam Galanti, il suo docufilm “Nico e le ciclo avventure” che narra le storie di un tour organizzato in Italia in bicicletta e, infine, un suo mini live.


Caffelatte


Seguirà un omaggio a Rino Gaetano da parte del suo amico storico, il cantautore Daniele Savelli, che, insieme al regista Matteo Gioffreda, presenterà  il videoclip “Io nel ‘73”, e, in anteprima nazionale, il videoclip “Barikama’, l’arte di trasformare”, seguito da un mini live dell’artista. Chiuderà la serata l’anteprima assoluta del videoclip “Non fumo piu’” del gruppo “Scile” con la presenza della band.

Sabato 3 serata dedicata alla nuova commedia italiana con la proiezione del cortometraggio “Tra fratelli” di Lidia Vitale ed a seguire il film campione di incassi “Sconnessi” con la presenza del regista Christian Marazziti.


Domenica 4 agosto serata di premiazione dedicata ai grandi del cinema italiano ed internazionale con la proiezione del videoclip di Sergio CammariereLa fine di tutti i guai” per la regia di Cosimo Damiano Damato.


Seguirà il documentario “Sergio Leone”, con la regia di Luca Verdone che sarà presente per rispondere alle domande e alle curiosità del pubblico. Infine, attenzione anche ai temi sociali con un omaggio a Daniela Poggi per il suo film “L’esodo“che ha come tema la precarietà del lavoro, film che ha vinto i globi d’oro e altre menzioni in tutto il mondo. Testimonial della serata Beppe Convertini, attualmente presente alla Vita in Diretta a Rai 1. Gran finale e consegna di premi speciali assegnati agli artisti ed ai registi più autorevoli di questa edizione e ad illustri ospiti a sorpresa.


Lidia Vitale


Per tutta la durata del Festival, oltre a celebrare cinema e musica, Palazzo Gallone ospiterà nel suo atrio l mostra d’arte di Giuseppe Nuccio, artista nativo di Tricase che ha girato il mondo e impresso di suggestioni le sue creazioni spazianti tra dipinti sculture e installazioni sotto il nome d’arte di Nuxart.


L’ultima opera, incontro tra Concettualismo Pop e Archetipi cattura letteralmente lo sguardo con installazioni luminose a forma di occhio femminile ed un suggestivo cono di luce che fuoriesce da una piramide dorata, fino al cielo, identificando il cambiamento in cui tutto dopo si prospetta possibile, in quell’unità assoluta che nonostante qualunque frammentazione, è e resta l’universo uno.


L’Installazione sarà fruibile per tutta la durata dell’evento “Tricase in Fest” ma l’autore sarà disponibile ad incontri di approfondimento anche successivamente, per chi voglia conoscere meglio il suo percorso, e le sue opere nel suo Atelier immerso nelle campagne Salentine.


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Casarano, appuntamenti da non mancare per Natale

Le feste si preannunciano ricche di eventi, tra gli altri, segnaliamo…

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Anche quest’anno per Natale a Casarano ci sarà da divertirsi. 

Le feste si preannunciano ricche di eventi, tra gli altri, segnaliamo la pista di pattinaggio che sarà installata presso il Parco Campana dal 18 dicembre fino al 6 gennaio.

E poi il Christmas Village, sito nell’ex Mercato coperto, dove il 18 e il 19 dicembre verrà allestito un villaggio pensato per i bambini: animazione, laboratori artistici, scultori di palloncini, trucca bimbi e tanti altri spettacoli.

Un’altra data da segnare sul calendario è quella di sabato 20 dicembre, dove in Piazza indipendenza, alle ore 19,30 , si esibirà il gruppo comico teatrale de i Malfattori.

Ultima, ma non meno importante, è la prima candelina che spegnerà la biblioteca Giambattista Lezzi, della città.

Domenica 21 dicembre, alle ore 16,00, si festeggerà il primo compleanno con la proiezione di un cartone natalizio per i piccini e poi Babbo Natale distribuirà un dono a tutti i presenti.

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Martano, roba da chef: dove il Mare incontra la Memoria

Gli chef Giuseppe Amato e Antonio De Carlo insieme per una cena a 4 mani. La loro “transumanza marina” è metafora di un movimento incessante: non greggi, ma idee che migrano tra fondali, stagioni, memorie e ingredienti sinceri, per dare vita a creazioni che non imitano il passato ma lo fanno respirare di nuovo

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Mentre l’autunno accarezza la campagna salentina e il mare sembra respirare più lentamente, al ristorante Carem di Martano prende vita una serata fatta di luci soffuse, attese e racconti che profumano di antiche gestualità.

Domani sera, in questa atmosfera sospesa, due giovani chef che condividono la stessa radice – il Salento dei ricordi, delle stagioni che cambiano lentamente, delle cucine di famiglia – intrecceranno il loro pensiero gastronomico in una cena a 4 mani che promette emozione e stupore.

Giuseppe Amato, padrone di casa e cuore pulsante di Carem, accoglie Antonio De Carlo, raffinata voce culinaria di Zéphyr Restaurant di Lecce (lafiermontinacollection.com) per un dialogo che unisce la lucidità della tecnica a un sentire profondamente umano, fatto di memorie da proteggere e nuove vie da percorrere.

Entrambi figli di questa terra, cresciuti tra storie familiari e visioni contemporanee, hanno scelto di intrecciare le proprie sensibilità in un menu unico, dove i piatti dell’uno rispondono a quelli dell’altro come onde che si rincorrono. Così la serata si apre con la “Capasanta” Vegetale di De Carlo, un gioco di radici e marinature che introduce il viaggio, mentre Amato porta in tavola la sua Insalata di mare fatta di tuberi, ragù di seppia al nero, erbe mediterranee e alghe marine; poi Normandia, il suo omaggio alle correnti fredde del Nord, con ostrica glassata, beurre blanc alla ponzu, spinacio e uova di aringa.

Nei primi si intrecciano Onde Scure di Amato – fusillone Cavalieri con ragù di maiale e seppia, nero di seppia e canocchie – e i Sapori Antichi di De Carlo, il suo iconico tributo ai Triddhi che, da briciole di tradizione, diventano una pasta mantecata dal carattere contemporaneo.

Nei secondi, De Carlo continua il suo racconto con Punta Palacia, un roll di spigola accompagnato da un consommé profumato e critmo Terra d’Otranto, mentre il finale è firmato a quattro mani con un dessert chiamato Transumanza, un dolce che profuma insieme di pascolo e mare, come un’eco che unisce opposti e li rende armonia. La loro “transumanza marina” è metafora di un movimento incessante: non greggi, ma idee che migrano tra fondali, stagioni, memorie e ingredienti sinceri, per dare vita a creazioni che non imitano il passato ma lo fanno respirare di nuovo.

Amato, con la sua cucina che esplora il mare in ogni sfumatura senza mai cadere nel prevedibile, porta in scena l’eleganza essenziale della sua formazione e la maturità raggiunta attraverso esperienze di altissimo livello; De Carlo, interprete poetico del Sud e custode dei suoi gesti più antichi, reimmagina la tradizione con delicatezza e rigore

In questa serata irripetibile, le loro storie si intrecciano in un viaggio che promette stupore: un racconto costruito a quattro mani, dove tecnica e istinto, radici e slanci, si fondono in equilibrio raro.

Una sola regola: lasciarsi condurre.

Prezzo 75 € bevande escluse.

Info: Ristorante Carem, 351 483 4352.

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Sono figlia del patriarcato, ma non troppo

Martina Pezzulla presenta il suo libro ad Ugento “Sono figlia del patriarcato, ma non troppo”. Appuntamento domani alle 17 presso la Biblioteca di Comunità di Corso Umberto I

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Nel suo libro d’esordio, Martina Pezzulla affronta in maniera lucida e controcorrente il patriarcato nelle sue molteplici declinazioni, soffermandosi in particolare sui retaggi patriarcali praticati anche dalle donne, sia nei confronti di altre donne sia nei confronti degli uomini, e sulla rimozione culturale e sociale della violenza esercitata dalle donne sugli uomini, tema spesso escluso dal dibattito pubblico.

Il libro affronta inoltre la dimensione politica del patriarcato contemporaneo, il patriarcato islamico, l’ipersessualizzazione estrema del corpo femminile e le contraddizioni di una narrazione della libertà che, in alcuni contesti, finisce per riprodurre le stesse logiche di dominio che dichiara di voler superare.

Martina Pezzulla è nata in Germania e cresciuta ad Ugento.

A diciotto anni si è trasferita nel nord Italia per poi approdare a Roma, città dove vive.

Nel presentare il suo libro, l’autrice sceglie consapevolmente di tornare nella sua città a presentare il suo lavoro, per restituire alla comunità un momento di confronto su una tematica così stringente ed attuale come la violenza di genere.

L’evento organizzato dal Comune di Ugento con la collaborazione di Imago Cooperativa Sociale, si terrà domani, giovedì 18 dicembre, alle ore 17, presso la Biblioteca di Comunità di Corso Umberto I.

Dialogherà con l’autrice la nostra Sefora Cucci.

Un incontro per ascoltare, riflettere e confrontarsi sulla società contemporanea attraverso un’analisi lucida che invita all’esercizio del pensiero critico.

 

 

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