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A Corigliano Sophia nel Paese della Meraviglia

Il parco filosofico Sophia nel Paese della Meraviglia verrà inaugurato nella serata di venerdì 29 giugno alle 20,30 e rimarrà aperto ogni sabato e domenica dei mesi di luglio e agosto dalle ore 20,30 a mezzanotte.

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A Corigliano d’Otranto nasce Sophia nel Paese della Meraviglia il primo parco 3.0 dove Tecnologia e Filosofia si sposano in un percorso emozionale –dissacrante e divertente, ironico e drammatico-  che invita a riflettere sugli interrogativi dell’essere al mondo  a partire da “perché sei nato?”


Da venerdì 29 giugno e per tutti i week end dei mesi di luglio e agosto il centro storico di Corigliano d’Otranto diventa un teatro all’aperto dove i visitatori sono chiamati a mettersi in gioco e diventare attori, registi e spettatori di sé stessi.


Sophia è un invito ad esercitare il pensiero superando gli steccati della diffidenza e della diversità dialogando con la tecnologia che, inaspettatamente, diventa la compagna di viaggio dell’uomo, in un percorso multisensoriale alla scoperta del mondo sulle tracce lasciate dai grandi del pensiero filosofico.


Una segnaletica emozionale “sente” e conduce verso la scoperta di ambienti multisensoriali nel cuore del centro storico intriso di delizioso passato scolpito nei conci e nei volti delle persone. E negli stessi luoghi Pic condensatori, resistenze, transistor, moc, diodi, potenziometri, relè, parentesi, punti, virgole, include numeri, if, while, et cetera sono materiali e parole che messi insieme hanno reso meraviglioso e ruvido l’incedere nelle vie: Pendino, Santi, Solferino, P.zza San Luigi e, per finire, Castello de’Monti.  Sophia nel Paese della Meraviglia è l’attuale momento di un percorso avviato dal Comune di Corigliano d’Otranto e dal sindaco Ada Fiore nell’autunno dello scorso anno per promuovere la diffusione della filosofia tra i cittadini e soprattutto tra le giovani generazioni. Momenti importanti di questo percorso sono stati gli incontri pubblici tenutisi a Corigliano d’Otranto con filosofi di fama internazionale: Oscar Brenifier (28 novembre), Serge Latouche (10 febbraio) e Michela Marzano (26 febbraio). Durante la fase preliminare di Sophia nel Paese della Meraviglia i cittadini del comune griko e gli avventori degli esercizi commerciali sono stati chiamati ad “adottare” dieci domande filosofiche e a dare le loro risposte.


Lo spazio è “Salento che pensa”, il laboratorio collettivo e permanente del pensiero curato da Graziella Lupo Pendinelli, consulente filosofica del Comune di Corigliano d’Otranto che ha coinvolto nel processo di creazione di Sophia nel paese della Meraviglia alcuni studenti dell’”Istituto tecnico industriale E. Mattei” di Maglie e del “Liceo Capece” di Maglie attraverso un protocollo d’intesa stipulato tra il Comune e gli Istituti scolastici.


Il parco filosofico 3.0 è il frutto della fusione tra le competenze tecnico-scientifiche degli studenti dell’ Its Mattei di Maglie e del bagaglio di studi umanistico-filosofici degli alunni del Liceo Capece. Nel corso del laboratorio, avviato nell’autunno dello scorso anno, i ragazzi hanno messo in gioco le loro individualità superando i pregiudizi reciproci nel segno della creatività.


I ragazzi dell’Istituto tecnico di Maglie, con la direzione di Antonio Lupo hanno creato i software sotto forma di piccole valigette attraverso cui è stato possibile “animare” le cinque installazioni che compongono Sophia nel Paese della Meraviglia, mentre gli studenti del Liceo Capece, nei laboratori di pratica filosofica di Graziella Lupo hanno portato avanti la ricerca dei testi filosofici che accompagnano il percorso dei visitatori.

Il parco filosofico Sophia nel Paese della Meraviglia verrà inaugurato nella serata di venerdì 29 giugno alle 20,30 e rimarrà aperto ogni sabato e domenica dei mesi di luglio e agosto dalle ore 20,30 a mezzanotte.


Ho sempre immaginato la realizzazione di un parco filosofico nel centro storico del mio paese”, ha dichiarato Ada Fiore. “Per varie ragioni. In primo luogo per rafforzare un legame tra due territori come quello della Grecia e della Grecìache da anni lavorano insieme per intessere legami culturali profondi. Il secondo motivo perché mi piaceva l’idea di promuovere il territorio, attraverso iniziative in grado di qualificare le nostre bellezze, i nostri centri storici già mete naturali di molti visitatori. Infine, per intercettare o forse costruire un turismo innovativo “turismo del pensiero”, alternativo a quello di massa, bisognoso di recuperare spazi silenziosi in cui sperimentare un viaggio con se stessi. Queste considerazioni di natura politico-amministrativa sarebbero rimaste solo buone intenzioni se non avessi incontrato persone in grado di dare corpo ai miei pensieri”.


E allora la “Meraviglia”, continua, “che è l’atteggiamento dal quale secondo Aristotele ha avuto inizio la filosofia, comincia da qui. Dalla partecipazione straordinaria di tanti giovani, professionisti, attori, registi, musicisti artisti del web che si sono ritrovati insieme, uniti solo ed esclusivamente dalla gioia del pensare. Sophia ha dissacrato miti. Il mito dei giovani senza valori, senza passioni, incapaci di comunicare. Sophia ha squarciato il velo di Maya ed è andata oltre. Oltre il materialismo di una società frenetica, individualistica, Sophia è stata il collante per mesi delle forze fresche e creative del nostro Salento. E questa esperienza ha dimostrato che di forze creative il Salento ne è pieno. E in tutto questo sono sicura che possa destare meraviglia anche il fatto che un Sindaco abbia scelto, in un momento di crisi così profonda, di promuovere e sostenere un “investimento umano”.


La meraviglia del coraggio direi di un amministratore che, per mutuare una battuta di un amico, passa dall’IMU all’ANIMA. Ma forse la politica può e deve fare anche questo. Deve essere da esempio e da stimolo. Deve recuperare il suo ruolo guida nella società e “inventare”, perché di questo si tratta, inventare nuovi scenari per recuperare la voglia di sperare, di credere in se stessi , soprattutto dei nostri giovani. Ma sono convinta che la “meraviglia” continuerà nel sapere che le spese sostenute per la realizzazione dell’intero parco provengono da privati, dai nostri “azionisti” come li abbiamo voluti chiamare proprio per sottolineare la responsabilità e la consapevolezza della loro partecipazione. Azionisti che hanno partecipato nelle forme consuete e inconsuete nella realizzazione dell’intero progetto. Questa è solo una piccola sintesi del lavoro estenuante di tutte le persone che oggi sono qui con me, che abbiamo chiamato i volti di Sophia.


Sono loro, più di quello che è stato realizzato, più di quello che vedrete, più di quello che vi meraviglierà i veri responsabili della nascita di Sophia E a tutti coloro che verranno a visitare il nostro Primo parco filosofico 3.0”, conclude Ada Fiore, “voglio dire di tenere a mente che ogni installazione racchiusa in una valigetta non contiene solo computer, fili, pulsanti o tastiere ma la voglia dei nostri giovani di esserci, di rimanere qui e in questo lembo del Salento radicare la loro genialità . I due euro di ticket richiesti all’ingresso della prima istallazione serviranno infatti a sostenere il lavoro dei nostri ragazzi che a partire da venerdì 29 giugno e per tutti i sabato e domenica dei mesi di luglio e agosto presenteranno Sophia a tutti coloro che vorranno recuperare il modo più naturale e autentico dello stare al mondo.


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A Miggiano, la nuova Rsa: “Un luogo accogliente, magico, sicuro e familiare”

«E’ stata una bella festa, molto partecipata; ci auguriamo che questa struttura moderna, all’avanguardia, con operatori specializzati, pensata per fornire un’assistenza continua e qualificata, soddisfi e doni tanta serenità a chi accoglierà»…

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«Se ci avessero detto tre anni fa che oggi avremmo percorso questa nuova avventura, questa nuova sfida, di certo non gli avremmo creduto! Invece, forti dell’esperienza che tanto ci ha arricchito, fatto prendere coscienza e crescere, sin dalla nostra apertura, nell’ottobre del 2022, siamo qui a celebrare e rafforzare le competenze acquisite e i momenti convissuti insieme ai nostri ospiti, le loro famiglie, gli operatori tutti; storie e semi che custodiremo nei nostri cuori per metterli a frutto per questa nuova alba: questa nuova sfida che ci prepariamo a vivere e condividere con voi tutti, consapevoli dell’immane lavoro che ci apprestiamo ad affrontare».

Ci tiene proprio ad esordire in questo modo?

«Certo, la Rsa Madonna del Carmine è una riuscita esperienza terapeutica che ha avuto come obiettivo l’inclusione e l’integrazione.
Oggi, possiamo affermare che grazie alle tante nostre attività, come il teatro, i musical e le varie funzioni che stimolano la memoria, è cresciuta la capacità di esprimersi e la voglia di rimettersi in gioco dei nostri ospiti, a qualsiasi età».

A raccontare questo scorcio di vita, emozionata e orgogliosa è Oronzina Valente, direttrice della struttura, che prosegue: «Questa è una luminosa cornice del nostro lavoro. Ogni giorno trascorso è vissuto in sinergia con i nostri anziani. Questo ha ripagato la nostra passione, il nostro coraggio ed ha portato grandi soddisfazioni.
Una magia, devo dire, che ha coinvolto tutti: noi operatori e gli ospiti».

Il progetto, nel 2022 iniziava con due ospiti.

«Sì, confermo, con un entusiasmo crescente e una continua voglia di apprendere; voglia consolidata nel corso dei mesi. Poi, col tempo, il numero degli ospiti è cresciuto e contemporaneamente anche quello degli operatori. Questo traguardo, raggiunto grazie all’impegno comune, comporta un sentito ringraziamento: dapprima ai nostri nonni, patrimonio di esperienze e saggezza, che arricchiscono il valore della nostra attività e la nostra vita personale.

Poi alle famiglie, ai parenti, che testimoniano continuo affetto e sincera gratitudine per la qualità della cura che ogni giorno rivolgiamo ai loro cari. Inoltre, devo indirizzare uno speciale ringraziamento a tutti gli operatori della struttura: medici, fisioterapisti, infermieri,educatrici, assistenti sociali, OSS, cuoca e addetti alle pulizie.

E poi i responsabili della struttura che hanno fatto in modo che questa realtà si realizzasse. Tutti, nessuno escluso, si deve sentire protagonista, è questo lo spirito con cui si deve affrontare questa sfida: in una stagione della vita dove le potenzialità si considerano oramai esaurite, fiaccate o ancora peggio inutili, e si tende a non esprimerle più, nella nostra RSA sono tornate ad essere manifeste e valorizzate».

L’INAUGURAZIONE

Da qualche giorno avete inaugurato la nuova Rsa, Madonna del Carmine.

«E’ stata una bella festa, molto partecipata; ci auguriamo vivamente che questa struttura moderna, all’avanguardia, con operatori specializzati, pensata per fornire un’assistenza continua e qualificata, soddisfi e doni tanta serenità a chi accoglierà».

I TANTI SERVIZI

Quali ulteriori servizi offre questa nuova parte della Residenza?

L’innovazione sociale nel campo dell’invecchiamento attivo è il nostro mantra: punti di forza sono proprio i servizi sanitari all’avanguardia offerti ai pazienti, oltre alle attività sociali, ricreative, educative e cognitive.

Troverete poi un’area multisensoriale: una palestra iperattrezzata, un luogo per la preghiera e uno per la cura continua dei nostri ospiti.
L’area multisensoriale è legata alla realtà virtuale ed alla riabilitazione neuromotoria e cognitiva, per l’invecchiamento attivo, per pazienti con disturbi neurologici.

Cerchiamo di fare in modo che i nostri anziani si sentano vivi: tutto il personale si mette in gioco quotidianamente per offrire un sollievo agli anziani, ma anche ai familiari dei pazienti.

La Nuova Residenza Sanitaria Madonna del Carmine, nasce per servire ed offrire a tutto il territorio un modo nuovo di accudire chi ci ha dato la vita”.

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“Il Romantico & Malinconico Sud”, alla villa La Meridiana a Leuca

Il pittore vanta un’attivissima e gloriosa strada artistica coronata da premi di alto livello e onorificenze…

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“Il romantico & malinconico Sud” è il tema della mostra antologica di Rino Parisi in programma nelle Scuderie di Villa La Meridiana Caroli Hotels a Santa Maria di Leuca dal 15 al 31 ottobre (orario di apertura 9:00-17:00).
Rino Parisi, nato a Melissano, dove viveva ed operava, era un appassionato pittore autodidatta. Già da bambino (frequentava le elementari) il suo passatempo preferito era quello di impiastricciare cartoni con terra mescolata ad acqua.
Rino Parisi, romantico paesaggista aveva trovato nella propria terra di Puglia e nelle radici della sua natura il magma coloristico che egli andava elaborando e componendo sul filo sottilissimo di una visione interiore della realtà, raccogliendo sensazioni, impressioni ed emozioni, che restituisce in ritmi ed assonanze di vita in efficace luce cromatica e con un ottimo disegno.
Il pittore melissanese vanta un’attivissima e gloriosa strada artistica coronata da premi di alto livello e onorificenze.
Numerose sono le critiche e le recensioni apparse su riviste e quotidiani. La sua Arte ha suscitato notevole interesse nel campo della critica e le sue opere si trovano in varie collezioni pubbliche e private.
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“Architects Meet”, un laboratorio di idee e visioni sul futuro

Promosso dall’Associazione Italiana di Architettura e Critica (AIAC) insieme all’Ordine degli Architetti PPC della provincia di Lecce in collaborazione con Comune di Lecce…

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Da ieri fino a domani, sabato 18 ottobre, con “Architects Meet“, Lecce si trasforma in laboratorio di idee e visioni sul futuro dell’architettura.

Promosso dall’Associazione Italiana di Architettura e Critica (AIAC) insieme all’Ordine degli Architetti PPC della provincia di Lecce in collaborazione con Comune di Lecce, Polo Biblio-Museale di Lecce, Castello Svevo di Bari – Direzione regionale Musei nazionali Puglia, Castello Carlo V di Lecce, alla sua 14ª edizione il Meeting sceglie il tema “RE-Frame. Corpi, Terre, Architetture”, ponendo al centro la necessità di ridefinire il ruolo dell’architettura.

Dedicata alla memoria di Nicola De Risi, l’edizione 2025 vedrà, tra le personalità ospiti, sabato 18 ottobre, l’architetto Cino Zucchi, Premio Internazionale Architects Meet 2025.

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