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Attualità

Controlli sporadici non bastano

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Quasi 3 miliardi e mezzo di euro vengono sottratti ogni anno allo Stato per l’evasione fiscale nel comparto dell’affitto. Risorse che potrebbero essere usate per rilanciare il settore dell’edilizia sociale ad affitti sostenibili e a rifinanziare il Fondo di sostegno per le famiglie che hanno difficoltà nel pagamento del canone. Fondo nazionale che è passato, in dodici anni, dai 360 milioni di euro del 2000 ai 9 milioni di quest’anno.


Al Comune di Lecce, per l’anno 2010, è stata attribuita la somma totale di euro 513.454,55 a fronte di circa 900 richieste di contributo presentate all’Ufficio Casa.


Una scelta irresponsabile dei Governi che ha prodotto, complice un aumento vertiginoso degli affitti, oltre 250mila sfratti per morosità negli ultimi cinque anni, in Italia, e, se non si interviene rapidamente ed efficacemente, altrettanti ne provocherà nel prossimo triennio.


Per la provincia di Lecce disponiamo al momento del dato riguardante l’anno 2010 che registra un aumento sensibile del numero degli sfratti esecutivi: +5,32% rispetto al 2009, con 495 sfratti emessi. Un dato che si aggrava ancora di più se osserviamole richieste di esecuzione di sfratto:  943 nel 2010, con un incremento del +7,04% rispetto al 2009.


Sono numeri molto preoccupanti che segnalano l’assenza di una vera politica abitativa ma anche l’inerzia nel contrastare efficacemente un fenomeno intollerabile come quello dell’evasione fiscale, in generale, e in particolare nel settore degli affitti.


Sono anni che il SUNIA denuncia il mercato nero degli affitti segnalando dati che sistematicamente vengono confermati dalle ispezioni della Guardia di Finanza. Ora si tratta di fare un salto di qualità, passando dai controlli sporadici al contrasto quotidiano per riportare alla legalità e al rispetto dei cittadini onesti i tanti furbi che sino ad oggi hanno lucrato sulle loro spalle.


Il clima è favorevole, la maggioranza dei cittadini non sopporta più l’arroganza di chi evade sottraendo risorse allo sviluppo del Paese e al sostegno dei più deboli e costringendo gli onesti a carichi fiscali tra i più alti d’Europa.

La recente introduzione di sanzioni severe per i contratti non in regola con il fisco ci può aiutare a contrastare più efficacemente l’evasione favorendo economicamente e normativamente l’inquilino che denuncia il proprietario evasore.


Le sanzioni sono importanti ma non sufficienti. Bisogna intensificare i controlli e introdurre la possibilità per l’inquilino di detrarsi l’affitto pagato dal reddito introducendo, oltre a un giusto ritorno economico, un reale vantaggio a pretendere un contratto in regola con il fisco.


Ancora pochi sono i cittadini che hanno denunciato i contratti in nero, convinciamoci che denunciare l’evasione fiscale è un vantaggio per noi e per l’intera collettività.


La disciplina in vigore premia l’inquilino che regolarizza il contratto di locazione dell’immobile ad uso abitativo in maniera unilaterale con un abbattimento del canone di locazione mensile che può raggiungere il 90% rispetto a quello versato in nero.


Mario Vantaggiato (Responsabile Settore Privato Sunia Lecce)


Attualità

Sconti estivi, si parte da Sabato 5 luglio

Fismo: “Esiste un mercato parallelo con promozioni anticipate, sconti online, offerte social e pre-saldi, che anticipano di fatto le vendite di fine stagione, è questo è quanto si legge in una loro recente indagine”…

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Tutto pronto  per i saldi estivi: sabato 5 luglio è la data da segnare, gli stessi andranno avanti fino al 2 settembre 2025.

Il mercato degli scontisti è in continuo movimento: oltre 6,5 milioni di italiani hanno già effettuato acquisti con lo sconto prima dell’inizio ufficiale dei saldi, per un volume d’affari di circa 700 milioni di euro.

Fismo Confesercenti in collaborazione con Ipsos, fotografa una realtà ormai consolidata: esiste un mercato parallelo con promozioni anticipate, sconti online, offerte social e pre-saldi, che anticipano di fatto le vendite di fine stagione, è questo è quanto si legge in una loro recente indagine.

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Unisalento, domani si vota per eleggere il nuovo Rettore

È stato allestito un unico seggio elettorale al Centro Congressi di Ecotekne: il seggio resterà aperto dalle 10 alle 17 e l’operazione di spoglio delle schede, che comincerà immediatamente dopo la chiusura delle operazioni di voto, si potrà seguire in diretta sul sito www.unisalento.it  

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UNISALENTO AL VOTO PER ELEGGERE IL NUOVO RETTORE O LA NUOVA RETTRICE

La comunità accademica dell’Università del Salento domani, 4 luglio, andrà al voto per eleggere il nuovo rettore o la nuova rettrice.

Questi i candidati: Salvatore Rizzello, Luigi Melica e Maria Antonietta Aiello.

È stato allestito un unico seggio elettorale al Centro Congressi di Ecotekne: il seggio resterà aperto dalle 10 alle 17 e l’operazione di spoglio delle schede, che comincerà immediatamente dopo la chiusura delle operazioni di voto, si potrà seguire in diretta sul sito www.unisalento.it

Nel primo turno di voto e nei successivi due – fissati con decreto del decano di ateneo Antonio Leaci a martedì 8 luglio e a giovedì 10 luglio – l’elezione a rettore o a rettrice scatta se si ottiene la maggioranza assoluta delle preferenze degli aventi diritto al voto.

Qualora nessuno di questi tre turni di votazione risultasse decisivo, allora i due candidati più suffragati si misureranno nel ballottaggio che si terrà martedì 15 luglio.

In questo caso risulterà eletto o eletta il candidato o la candidata che avrà riportato il maggior numero di voti validi oppure, in caso di parità, si svolgerà un secondo turno di ballottaggio giovedì 17 luglio.

Si ricorda che ai fini del calcolo dei voti validi e delle preferenze sono sommati:

a) tutti i voti validi dei professori di I e II fascia e dei ricercatori di ruolo e a tempo determinato;

b) tutti i voti validi degli studenti presenti nel Consiglio degli studenti, nel Senato accademico, nel Consiglio di amministrazione, nei Consigli di Dipartimento, nei Consigli delle Scuole, nei Consigli didattici, nel Comitato unico di garanzia, nel Nucleo di valutazione e nel Comitato per lo Sport con peso pari al venticinque per cento del rapporto tra il numero dei docenti e ricercatori sul numero degli studenti con diritto di voto;

d) tutti i voti validi delle unità di personale tecnico amministrativo con peso pari al venticinque per cento del rapporto tra il numero dei docenti e ricercatori sul numero delle unità di personale tecnico amministrativo.

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Il Festival? «Fatelo in Salento!»

Il presidente della Provincia ha scritto una lettera indirizzata ai vertici della Rai, dando la disponibilità dell’amministrazione a valutare un eventuale trasferimento della storica kermesse musicale a Gallipoli

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«Il Festival della Canzone Italiana? Fatelo da noi!» È la proposta provocatoria fino ad un certo punto del sindaco di Gallipoli e presidente della provincia di Lecce Stefano Minerva.

Da Festival di Sanremo a Festival del Salento in effetti alla differenza sarebbe minima, almeno dal punto di vista semantico e dell’assonanza.

Dopo la recente pronuncia del Consiglio di Stato, è stato confermato che per l’affidamento del festival sarà necessaria una gara pubblica, aprendo potenzialmente alla possibilità di un cambio di sede dopo il 2027, quando scadrà l’attuale accordo con la città ligure.

Ed è tutt’altro che scontato un rinnovo della partnership tra Rai e Sanremo per le prossime edizioni del Festival. In questo mare di dubbi si è tuffato Minerva che

ha avanzato la candidatura di Gallipoli, la sua città per ospitare, in futuro, la manifestazione.

Il presidente della Provincia ha scritto una lettera indirizzata ai vertici della Rai, dando la disponibilità dell’amministrazione a valutare un eventuale trasferimento della storica kermesse musicale nella località salentina, qualora se ne presentasse l’occasione.

Stefano Minerva

«Desidero esprimere l’interesse della nostra amministrazione ad accogliere, laddove vi fosse reale possibilità e volontà, una futura edizione del Festival di Sanremo o parte di essa nel nostro territorio», ha scritto Minerva.

Minerva, nella missiva, ha ribadito come Gallipoli abbia intrapreso un percorso di rilancio culturale, che segna un deciso distacco dall’immagine di capitale del divertimento estivo che l’ha accompagnata in passato.

«Gallipoli, perla dello Ionio, è da anni una delle destinazioni turistiche più amate e riconosciute d’Italia», ha scritto, sottolineando che la città è stata anche selezionata tra le dieci finaliste per il titolo di Capitale italiana della Cultura 2027.

Il progetto, nato da un’idea del produttore Rai Nello Marti, storico volto del Premio Barocco e della Regia Televisiva, punta su un teatro già pronto a ospitare grandi eventi: «Il Teatro, funzionale, è pronto a diventare uno dei cuori pulsanti di un’edizione innovativa del Festival».

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