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Attualità

Artefici del nostro destino. Questione di (s)palle

È il momento di riscrivere il sistema Salento, le nostre organizzazioni, governative e
non; di cercare ogni strada fino a scoprire la migliore che porta a ripensare presente e futuro

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Era ottobre, l’11 per la precisione, correva l’anno 1962, di un giovedì come tanti ed in occasione di uno storico Concilio, il Pontefice Giovanni XXIII, proferì queste parole: «A noi sembra di dover risolutamente dissentire da codesti profeti di sventura, che annunziano sempre il peggio, quasi incombesse la fine del mondo».
Anch’io, (come il Papa Buono) non mi accoderò alla pletora di profeti di sventura che vogliono questa pandemia madre di tutte le iatture e figlia di ogni problema che incatena la nostra vita e tarpa le nostre ali.
Questo, certo, rimarrà un anno memorabile, al pari di tanti altri che nel corso della storia hanno funestato l’esistenza dell’essere umano. Allora, mi chiedo: se fosse l’alba di un nuovo avvenire? Se, come spesso accade, desse la stura ad un nuovo metodo e modo di concepire il futuro?
Con la nostra inchiesta (clicca qui) abbiamo cercato di sondare il midollo della spina dorsale economica, il commercio, del nostro Salento.
Tranne alcuni isolati sussurri, il coro dei rappresentanti del commercio ha bollato il periodo come «terribile, un dramma, una ecatombe, un periodo dal quale difficilmente ci si potrà risollevare».
Bene! Questa è la radiografia dello stato ad oggi, nulla di nuovo, l’avevamo già testato sulla nostra pelle nella scorsa primavera, ma per contro cosa abbiamo fatto allora e cosa stiamo cercando di fare oggi per trovare una via d’uscita?
Qui non si tratta di essere iperottimisti, di vedere sempre il bicchiere mezzo pieno, ma solo di essere realisti. Siamo gli artefici del nostro destino: il futuro sarà come lo disegneremo noi. Rimbocchiamoci le maniche, agiamo senza aspettare che qualcun altro si sporchi le mani per noi.
A cosa serve stare insieme, associarsi, fare comune se non a discutere e trovare, insieme, delle soluzioni?
Questo è il momento di riscrivere, insieme, il sistema Salento, le nostre organizzazioni, governative e non; di cercare, insieme, ogni strada fino a scoprire la migliore che porta a ripensare l’oggi ed i progetti futuri.
Chi, solo 15 anni fa, avrebbe scommesso 1 euro sulla buona riuscita del Salento, del suo turismo, dei suoi prodotti, della originalità e bellezze della nostra terra?
Chi nel mondo conosceva, che so, la puccia, la frisa, la paparotta, il tramonto (spettacolare) di Porto Cesareo, Otranto, o la piscina naturale di Marina Serra a Tricase?
Chi avrebbe scommesso sulle luminarie, le ceramiche salentine, che oggi adornano, nel mondo, i negozi Dior (grazie, Maria Grazia…)?
Tutto questo è frutto di menti visionarie, (vero) ma anche di onestà, di coraggio, di abilità e competenza.
Questo è quello di cui abbiamo bisogno, continuare a frignare non porta da nessuna parte. Cediamo il passo a chi nella comunità, nella politica, nell’associazionismo, mostra lungimiranza, mostra aperture, ricerca soluzioni ed è pronto a perseguire nuove strade.
Oggi il mondo lo si può bere in un bicchiere. La globalizzazione, la tecnologia, internet, i social, imbandiscono continuamente nuove tavole alle quali solo chi dimostrerà coraggio e perspicacia si potrà sedere: dimostriamo, insieme, come nella nostra vera natura di salentini, di avere tale reputazione e di saper essere all’altezza.




Luigi Zito


Attualità

A Galatone lo spettacolo dell’Asd “Danza Più”

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Domenica 29 giugno, ore 21:00, presso il Palazzo Marchesale di Galatone, l’A.S.D. Danza Piu’ presenterà lo spettacolo finale del 32° anno accademico. Un evento emozionante che promette di essere un’esperienza unica per gli appassionati di danza.

I maestri Enza Lupo e Angelo Zaplotnik guideranno le allieve in un percorso di crescita artistica che culminerà nello spettacolo finale, che vedrà protagoniste le giovani ballerine. Il programma prevede esibizioni di Danza Classica, Danza Moderna, Contemporanea e Jazz.

“È un momento di grande orgoglio per me vedere le mie allieve crescere e migliorare”, dichiara Enza Lupo.
“La danza è un linguaggio universale che può esprimere emozioni profonde”, aggiunge Angelo Zaplotnik.

Il Palazzo Marchesale di Galatone sarà il luogo ideale per questo evento, che si preannuncia come un’occasione speciale per assistere a uno spettacolo di danza di alto livello.

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Attualità

Selezione aperta per artisti e artigiani a Ugento

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Un’opportunità per esporre le proprie opere nel Museo di Ugento e partecipare a un evento dedicato alla creatività giovanile

Il nodo di Ugento del programma Galattica – Rete Giovani Puglia, promosso dalla Regione Puglia, in collaborazione con CNA Giovani Imprenditori Puglia e a cura di Canale Salento, lancia una call rivolta ad artisti e artigiani under 35.

L’iniziativa intende valorizzare i giovani talenti del territorio attraverso un evento espositivo e performativo che si svolgerà presso il Museo di Ugento, in due appuntamenti previsti per sabato 19 luglio e sabato 26 luglio 2025, entrambi alle ore 18.00. La partecipazione è obbligatoria in almeno una delle due giornate.

La call, aperta fino al 30 giugno 2025, è rivolta a giovani che operano nel campo dell’arte o dell’artigianato, invitati a proporre una propria opera o un laboratorio creativo da realizzare con il pubblico.

Per informazioni e candidature è possibile contattare il numero 349 4689988, oppure visitare il link: https://tinyurl.com/2bcwbcpR.

L’iniziativa punta a incentivare la partecipazione attiva dei giovani attraverso l’arte, la manualità e la condivisione creativa.

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Appuntamenti

Patù, torna l’infiorata per la decima volta

I tappeti floreali saranno visitabili fino al 24 giugno giorno in cui a Patù si festeggia San Giovanni Battista…

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Un tappeto di fiori lungo 250 metri per celebrare la fede, la bellezza e la forza della tradizione: è questo lo spirito con cui il borgo del sud, sito di interesse archeologico e Bandiera Blu per le sue marine, si prepara alla decima edizione dell’Infiorata, in programma tra sabato 21 e domenica 22 giugno, in occasione della solennità del Corpus Domini.

I tappeti floreali saranno visitabili fino al 24 giugno giorno in cui a Patù si festeggia San Giovanni Battista, offrendo così un’occasione prolungata per ammirare questo capolavoro di arte e fede.

L’Infiorata ha conquistato un posto di rilievo nel panorama culturale salentino

Grazie all’impegno e alla passione della comunità locale, ogni anno la strada principale del borgo si trasforma in un vero e proprio capolavoro floreale, realizzato esclusivamente con fiori e foglie raccolti nei campi.

I bozzetti, ispirati a tematiche religiose e sociali, vengono minuziosamente elaborati e poi riportati in vita grazie al sapiente lavoro di infioratori esperti e volontari. I preparativi iniziano con largo anticipo: si raccolgono fiori di campo, si essiccano petali ed erbe spontanee, ma anche fondi di caffè utilizzati per le sfumature dei volti e dei dettagli.

Un capolavoro a cielo aperto per pregare e stare insieme

I lavori cominceranno nel pomeriggio di sabato 21 giugno, per culminare nella notte con la composizione dei tappeti floreali lungo via Principe di Napoli. La domenica mattina, le opere saranno benedette dal Vescovo di Ugento-Santa Maria di Leuca, Monsignor Vito Angiuli, prima della tradizionale processione eucaristica guidata dal parroco don Carmine Peluso.

Un momento corale e silenzioso, in cui il gesto diventa preghiera e l’arte si fa liturgia. Nella notte tra sabato e domenica, tutta la comunità si ritrova per realizzare insieme i quadri: famiglie intere, bambini entusiasti, giovani e anziani.

Un messaggio di inclusione e condivisione

Uno degli aspetti più belli e caratterizzanti dell’Infiorata è il messaggio di inclusione che questa manifestazione pone al centro.

Accanto ai volontari locali e ai ragazzi dell’oratorio, hanno partecipato attivamente anche i giovani ospiti dei progetti sai MSNA e ORD del Comune di Patù, gestiti da ARCI Lecce solidarietà cooperativa sociale.

Insieme ad altri giovani provenienti da progetti attivi in vari comuni del Salento, hanno contribuito alla raccolta dei fiori e al loro trasporto fino a Patù. Un gesto semplice ma potente, che rinnova lo spirito autentico di questa manifestazione: una comunità che si apre, accoglie e costruisce bellezza condivisa e collettiva, petalo dopo petalo.

La notte della Cultura

Durante i giorni di festa, i visitatori potranno esplorare il MAV – Museo Archeologico di Vereto. Un luogo immersivo che racconta la storia del territorio, in particolare quella del misterioso insediamento dei Messapi e dei leggendari resti della città di Vereto.

Per l’occasione, il 21 e il 22 giugno, sono previste visite guidate speciali per gruppi e famiglie in occasione della notte della Cultura che coincide con questi eventi. Il punto di ritrovo è Palazzo Liborio Romano. È possibile prenotare la visita inviando un messaggio al numero 347 640 400 9. Esperti locali vi guideranno in un tour esperienziale alla scoperta del patrimonio culturale patuense.

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