Attualità
Colacem, a tu per tu con il direttore dello stabilimento di Galatina
Intervista all’ingegnere Massimo Giaccari sul rapporto tra lo stabilimento salentino di Financo ed il territorio

A cura di Lorenzo Zito
Le sue torri si scorgono da lontano, quasi a ricordarne l’importanza strategica che si riverbera nell’arco di chilometri. È lo stabilimento Colacem di Galatina, uno dei poli del gruppo Financo, leader nazionale nella produzione e commercializzazione di cemento e calcestruzzo, azienda in continua espansione, oggi presente in tre continenti.

Lo stabilimento di Galatina era già lì quando molti di noi sono venuti al mondo: i lavori di realizzazione dell’impianto iniziarono nel 1953, per poi avviare pochi anni dopo, alla prima attivazione,la lavorazione del clinker, un componente base per la realizzazione di prodotti quale il cemento.
Sono seguiti decenni di crescita, a braccetto con lo sviluppo progressivo di quell’area nel cuore del Salento. Alcuni elementi collaterali ci restituiscono l’importanza del sito per la zona. Si pensi che nel 1997 Colacem si fece carico della realizzazione di un’importante strada di raccordo, la circonvallazione di Soleto, nata per favorire il transito extraurbano dei camion da e verso lo stabilimento. Una via battezzata non a caso come via Gubbio, la città natale del gruppo Financo.
Uno sviluppo che ha portato con sé lavoro ed indotto, ma che ha alimentato anche molte angosce all’ombra delle famose torri del cementificio. Paure in termini di impatto ambientale che terrebbe in gioco le sorti di ben 11 Comuni del circondario (circa 140mila abitanti).
Cosa è oggi Colacem a Galatina ce lo racconta il direttore dello stabilimento, l’ingegner Massimo Giaccari.
L’intervista
Che momento storico attraversa lo stabilimento di Galatina? Che ruolo ricopre (e che valore ha) all’interno del gruppo Financo?
<<Lo stabilimento di Galatina ha sempre svolto un ruolo rilevante all’interno della rete produttiva del Gruppo Financo, essendo uno degli stabilimenti più moderni, efficienti ed ambientalmente sostenibili d’Europa. Lo dimostrano gli importanti e recentiinvestimenti effettuati presso lo stabilimento, volti all’ottimizzazione dei consumi energetici e all’impiego delle migliori tecnologie disponibili per la tutela ambientale: circa 6milioni di euro. Anche in presenza di una contrazione del mercato del cemento al sud, che speriamo temporaneo, lo stabilimento rimane un presidio importante all’interno del dispositivo industriale di Colacem>> .
Valutando elementi quali forza lavoro e indotto, che peso ritenete abbia lo stabilimento di Galatina per l’economia del territorio salentino oggi?
<<Lo stabilimento di Galatina nel tempo è stato un rilevantemotore del progresso della comunità salentina. Dal punto di visto occupazionale, oltre 300 famiglie direttamente o attraverso attività dell’indotto vivono delle attività collegate alla cementeria. Il valore aggiunto prodotto dallo stabilimento si riverbera ovviamente anche in tutte le attività economiche del territorio. Ci sono poi gli aspetti di progresso sociale e di cultura d’impresa che vanno sottolineati. I nostri tecnici, i lavoratori dello stabilimento, rappresentano un punto di eccellenza in termini di professionalità di cui beneficia tutto il territorio. Colacem è anche impegnata in attività di collaborazione con le istituzioni locali e il mondo dell’associazionismo, per sostenere progetti utili a Galatina e a tutti i comuni limitrofi>>.
Da sempre il giudizio della comunità locale sullo stabilimento di Galatina è contrastante. Qual è, a vostro avviso, il rapporto di Colacem con il territorio?
<<Ogni 5/6 anni organizziamo un “Porte Aperte” che ha lo scopo di ospitare rappresentanti delle istituzioni, dell’associazionismo, il mondo della scuola e tutti i cittadini all’interno del nostro impianto industriale, per conoscere più da vicino le nostre attività e la qualità dell’organizzazione. Nell’ultima edizione del 2019 sono venute a trovarci ben 2mila e 700 persone, a testimonianza dell’interesse e della buona relazione con la comunità salentina. Abbiamo interlocuzioni anche con il mondo ambientalista, con il quale ci confrontiamo apertamente e in modo costruttivo, con risultati positivi. Ci sono alcune frange dell’ambientalismo estremista, anche molto rumorose, con le quali il dialogo è più articolato. Ma, anche in quest’ultimo caso, siamo ottimisti che si possa crescere insieme. Ci piace ricordare che in ogni caso il nostro stabilimento è aperto a chiunque richieda di visitarlo>>.
Le attività effettuate presso la sede di Galatina sono sempre oggetto di attenzione da parte della comunità locale, che spesso paventa nuove lavorazioni delicate (vedasi il caso del cosiddetto “recupero di materia di rifiuti per mezzo di trattamento termico”). Che lavorazioni vengono effettuate al momento presso la sede salentina?
<<In quasi tutti gli stabilimenti italiani della Colacem si utilizzano combustibili alternativi ai fossili, con vantaggi per l’ambiente, in particolare per quanto riguarda la riduzione delle emissioni di CO2. Il CSS (Combustibile Solido Secondario) appartiene a questa categoria di combustibili ed è il risultato della lavorazione industriale di alcuni rifiuti non pericolosi e non più riciclabili, che hanno un potere calorifico. L’uso del CSS è raccomandato dalle normative nazionali ed europee, perché è illogico pensare che la destinazione di un combustibile possa essere la discarica. Lo stabilimento di Galatina non utilizza per ora CSS ma solo combustibili fossili tradizionali>>.
Dall’audizione alla Camera dei Deputati all’inchiesta della Procura sulle emissioni, passando per la segnalazione all’Arpa: il 2022 ha puntato i riflettori sull’impatto sanitario ed ambientale dello stabilimento Colacem di Galatina sul Salento. Siete preoccupati dai dati messi in evidenza da tecnici ed associazioni?
<<Colacem Galatina non ha alcuna preoccupazione per un motivo molto semplice: rispetta in modo rigoroso le leggi e le prescrizioni delle Autorità Pubbliche, come accertato quotidianamente dagli Enti di Controllo. I nostri stakeholder riconoscono in Colacem un’azienda seria e affidabile, che ci permette di stare sul mercato come uno dei player più importanti del panorama nazionale e non solo. Ogni richiesta di approfondimento e verifica ha sempre evidenziato la nostra correttezza>>.
Il Gruppo Financo ha avviato da tempo dei percorsi orientati alla sostenibilità. Quali di questi interessano anche la sede di Galatina?
<< I 6 milioni di euro di cui sopra, investiti in tema ambientalenello stabilimento di Galatina, hanno consentito di realizzare miglioramenti impiantistici per la riduzione dell’uso di combustibili fossili, per spingere ancora di più le già ottime prestazioni del sistema di filtrazione della linea di cottura, per la realizzazione di un impianto di stoccaggio al coperto del combustibile. Inoltre, il Gruppo Financo ha sviluppato un percorso, in linea con quanto previsto dalla direttiva europea e dall’associazione di settore, per ridurre l’impatto ambientale dei cementi prodotti. Tali attività stanno riguardando anche la cementeria di Galatina>>.
Appuntamenti
Alessandraxledonne al fianco dei pazienti oncologici
Serata speciale quella del prossimo 25 agosto a Scorrano organizzata dall’associazione fondata in memoria della tricasina Alessandra Peluso

Per l’ottavo anno consecutivo, si conferma l’appuntamento di ‘Alessandraxledonne’, l’associazione fondata in memoria di Alessandra Peluso, che si celebrerà il prossimo 25 agosto presso la Tenuta Lucagiovanni a Scorrano, alle ore 19.
L’evento annuale, diventato una tradizione e punto di riferimento del territorio salentino, avrà inizio con il dibattito istituzionale che affronterà il tema della crisi del sistema sanitario.
L’interessante e vivace dialogo che si è sviluppato l’anno scorso, ha portato a confermare ed a proseguire la discussione anche in occasione del prossimo 25 agosto sollecitando ulteriori riflessioni sul complesso e fragile sistema sanitario al fine di condividere le difficoltà da un lato e le azioni in campo dall’altro, che manager e medici si trovano a dover gestire.
L’associazione ha coinvolto la maggior parte dei relatori con cui si è già incominciato ad approcciare l’argomento proprio per fare ‘un punto della situazione’ a distanza di un anno, sotto ogni prospettiva: manageriale, socio-politica e tecnica.
Per la parte manageriale partecipano: Marco Elefanti, Direttore Generale del Policlinico Gemelli di Roma, Don Mimmo Laggada, Direttore Generale dell’Ospedale Miulli, Acquaviva delle Fonti e il Direttore Generale dell’ASL di Lecce, Stefano Rossi.Per la sessione socio-politica coinvolti nuovamenteClaudio Stefanazzi e Saverio Congedo, deputatidella Repubblica per la Puglia al fine di condividere gli effetti delle azioni messe in campo e le prospettive in cantiere sul territorio. Tra gli addetti ai lavori, Emiliano Tamburini, Direttore UOC Oncologia del Cardinale Panico di Tricase e Ugo De Giorgi, Direttore UOC Oncologia, del Fazzi di Lecce eProfessore Associato Di Oncologia pressoUniSalento
A proposito di Università, l’associazione, che da anni collabora con il polo universitario salentino per l’attuazione dei suoi progetti credendo nella formazione e nella ricerca, avrà l’onore di ospitare la nuova Rettricedell’Unisalento Maria Antonietta Aiello che aprirà la serata e si unirà alla discussione.
Il dibattito sarà aperto ad altri medici e ad importanti personalità dell’associazionismo del territorio pugliese.
Modera la discussione, Stefano Candela, Presidente dell’associazione e Managing Partner Lexsential, da sempre al fianco della Famiglia Peluso, fondatrice dell’assocazione Alessandraxledonne.
La serata, che prevede la presenza d’eccezione di Raffaele Fitto, Vicepresidente della Commissione Europea, proseguirà con la Cena di Gala che anche quest’anno sarà ospitata nella suggestiva location Lucagiovanni, grazie alla generosità della famiglia Maglio.
La raccolta fondi della serata sarà fondamentale per far crescere la webapp concepita con e per i pazienti e caregiver lanciata due anni fa in collaborazione con Unisalento e l’ASL di Lecce
www.oncologiapuglia.it è infatti il sito dell’associazione dove sono concentrate le principali informazioni di cui pazienti e caregiver hanno bisogno durante il percorso di cura, avendo la possibilità di essere in comunicazionecon le proprie strutture di riferimento grazie anche ad un aggiornamento continuo basato su podcast efficaci, rapidi e facilmente fruibili realizzati dagli stessi specialisti. Il pilastro, anche per l’app, resta la multi-disciplinarietà. Coinvolti insieme all’oncologo Tamburini, al fianco dell’associazione: il nutrizionista, il farmacista, lo psicologo e il fisiatra per la riabilitazione oncologica. Ad oggi è attiva la struttura dellOspedale di Tricase con i suoi esperti, al contempo l’associazione ha l’ambizione di renderla ricca, aggiornata ed estesa, collegando la piattaforma anche ad altri istituti del territorio per raggiungere un bacino più ampio di pazientie fornire loro informazioni ‘certificate’ che non richiedanoil raggiungimento fisico presso gli ospedali.
Attualità
Sole e caldo per Ferragosto, poi si cambia
Domenica, infine, rovesci e temporali si svilupperanno su tutto l’arco alpino e nelle zone interne del Centro-Sud, con estensioni locali anche alle pianure e alle coste, specie del medio-basso versante tirrenico…

Sole e caldo per il ponte di Ferragosto, ma attenzione ai temporali improvvisi. Si cambia la prossima settimana
Manuel Mazzoleni: “L’eccezionale ondata di caldo che sta interessando diversi Paesi dell’Europa centro-meridionale dovrebbe attenuarsi entro la metà della prossima settimana, lasciando spazio a correnti atlantiche più fresche, in arrivo anche sull’Italia a partire dalle regioni settentrionali”
WEEKEND DI FERRAGOSTO TRA SOLE E TEMPORALI DIURNI
Il caldo si farà sentire anche nel ponte di Ferragosto su diverse zone della nostra Penisola. Già il 15 agosto l’instabilità interesserà Alpi, Prealpi centro-orientali, Appennino centro-meridionale e, in forma isolata, anche i rilievi delle isole maggiori, il Gargano, le Murge, il Salento occidentale e le zone interne laziali e campane.
Sabato saranno ancora Alpi e Appennino centro-meridionale le aree più esposte, con fenomeni che, in maniera più diffusa, raggiungeranno anche il medio-basso versante tirrenico.
Domenica, infine, rovesci e temporali si svilupperanno su tutto l’arco alpino e nelle zone interne del Centro-Sud, con estensioni locali anche alle pianure e alle coste, specie del medio-basso versante tirrenico.
Il gran caldo proseguirà a Ferragosto soprattutto al Centro-Nord, mentre al Sud le massime inizieranno lievemente a calare dove i valori oscilleranno tra 28 e 32°C.
STOP DELL’ANTICICLONE AFRICANO LA PROSSIMA SETTIMANA
L’anticiclone africano inizierà a cedere lungo il suo bordo settentrionale verso la metà della prossima settimana, sotto la spinta di una perturbazione atlantica che, già il 20 agosto, si affaccerà sulle regioni settentrionali portando un peggioramento inizialmente al Centro-Nord e successivamente anche su parte del Sud.
Il passaggio sarà accompagnato da aria decisamente più fresca, in grado di attenuare la quarta ondata di caldo almeno su Nord e parte del Centro.
Andrano
Stanziati 5 mln di euro per la chiusura della discarica di Poggiardo
La Giunta della Regione Puglia, su proposta dell’Assessora all’ambiente Serena Triggiani, ha approvato una delibera con cui…

𝐄𝐗 𝐃𝐈𝐒𝐂𝐀𝐑𝐈𝐂𝐀 𝐒𝐈𝐓𝐀 𝐈𝐍 𝐋𝐎𝐂𝐀𝐋𝐈𝐓𝐀’ 𝐏𝐀𝐒𝐓𝐎𝐑𝐈𝐙𝐙𝐄 𝐀 𝐏𝐎𝐆𝐆𝐈𝐀𝐑𝐃𝐎. 𝐅𝐈𝐍𝐀𝐋𝐌𝐄𝐍𝐓𝐄 𝐕𝐄𝐑𝐒𝐎 𝐋𝐀 𝐂𝐇𝐈𝐔𝐒𝐔𝐑𝐀 𝐃𝐄𝐅𝐈𝐍𝐈𝐓𝐈𝐕𝐀 𝐄 𝐋𝐀 𝐌𝐄𝐒𝐒𝐀 𝐈𝐍 𝐒𝐈𝐂𝐔𝐑𝐄𝐙𝐙𝐀
𝐔𝐧’𝐨𝐭𝐭𝐢𝐦𝐚 𝐧𝐨𝐭𝐢𝐳𝐢𝐚 𝐩𝐞𝐫 𝐢𝐥 𝐂𝐨𝐦𝐮𝐧𝐞 𝐝𝐢 𝐏𝐨𝐠𝐠𝐢𝐚𝐫𝐝𝐨 𝐞 𝐝𝐢 𝐜𝐮𝐢 𝐭𝐫𝐚𝐫𝐫𝐚𝐧𝐧𝐨 𝐛𝐞𝐧𝐞𝐟𝐢𝐜𝐢𝐨 𝐚𝐧𝐜𝐡𝐞 𝐢 𝟐𝟔 𝐂𝐨𝐦𝐮𝐧𝐢 𝐜𝐡𝐞 𝐝𝐚𝐥 𝟏𝟗𝟗𝟕 𝐚𝐥 𝟐𝟎𝟎𝟓 𝐡𝐚𝐧𝐧𝐨 𝐜𝐨𝐧𝐟𝐞𝐫𝐢𝐭𝐨 𝐫𝐢𝐟𝐢𝐮𝐭𝐢 𝐬𝐨𝐥𝐢𝐝𝐢 𝐮𝐫𝐛𝐚𝐧𝐢 𝐧𝐞𝐥𝐥𝐚 𝐞𝐱 𝐝𝐢𝐬𝐜𝐚𝐫𝐢𝐜𝐚 𝐬𝐢𝐭𝐚 𝐧𝐞𝐥 𝐧𝐨𝐬𝐭𝐫𝐨 𝐭𝐞𝐫𝐫𝐢𝐭𝐨𝐫𝐢𝐨.
Lunedì 4 agosto 2025 la Giunta della Regione Puglia, su proposta dell’Assessora all’ambiente Serena Triggiani, ha approvato una delibera con cui ha stanziato 5 milioni di euro a fondo perduto, per finanziare la chiusura definitiva e la messa in sicurezza delle discariche pubbliche.
Nella tipologia prevista dal provvedimento regionale rientra la ex discarica presente sul nostro territorio, in funzione dal 1997 al 2005 e gestita da Monteco S.p.A. La Regione Puglia, infatti, ha inteso rivolgere il provvedimento alle “discariche pubbliche nel tempo configuratesi quali discariche di bacino (ex ATO provinciali) a servizio di una pluralità di Comuni conferitori.”
E’ 𝐮𝐧 𝐫𝐢𝐬𝐮𝐥𝐭𝐚𝐭𝐨 𝐢𝐦𝐩𝐨𝐫𝐭𝐚𝐧𝐭𝐞 𝐩𝐞𝐫 𝐢𝐥 𝐂𝐨𝐦𝐮𝐧𝐞 𝐝𝐢 𝐏𝐨𝐠𝐠𝐢𝐚𝐫𝐝𝐨, 𝐪𝐮𝐞𝐥𝐥𝐨 𝐨𝐭𝐭𝐞𝐧𝐮𝐭𝐨 𝐜𝐨𝐧 𝐪𝐮𝐞𝐬𝐭𝐨 𝐝𝐞𝐥𝐢𝐛𝐞𝐫𝐚𝐭𝐨 𝐫𝐞𝐠𝐢𝐨𝐧𝐚𝐥𝐞. Finalmente i costi per la realizzazione del progetto di chiusura e messa in sicurezza della ex discarica (quasi 3 milioni di Euro) non saranno più a carico del Comune di Poggiardo, ma a carico della Regione Puglia.
Di questo provvedimento ne beneficeranno anche tutti i Comuni conferitori, in quota parte rispetto ai rifiuti conferiti (Andrano, Bagnolo del Salento, Botrugno, Cannole, Carpignano Salentino, Castro, Cursi, Diso, Giuggianello, Giurdignano, Maglie, Melpignano, Minervino di Lecce, Muro Leccese, Nociglia, Ortelle, Otranto, Palmariggi, Sanarica, San Cassiano, Santa Cesarea Terme, Scorrano, Spongano, Surano, Supersano e Uggiano la Chiesa).
Residuano i costi della post gestione, a carico dei Comuni, nella misura in cui saranno effettivamente verificati e dovuti.
“La nostra Amministrazione“, in una nota il sindaco Antonio Ciriolo, ” è stata impegnata costantemente su questo fronte, con l’obiettivo di ottenere questo risultato che porta, in primis, alla definizione della chiusura e messa in sicurezza della ex discarica, per le conseguenze ambientali e sanitarie che il mantenimento della situazione attuale potrebbe comportare per la nostra Comunità, a causa dell’infiltrazione di acque meteoriche nel corpo dei rifiuti; al contempo, questo provvedimento consente di evitare che i costi per la realizzazione del progetto di chiusura gravino esclusivamente sulle tasche dei cittadini di Poggiardo e degli altri 26 Comuni della Provincia di Lecce.
Auspichiamo”, continua, “che con questo provvedimento si possa scrivere la parola 𝐅𝐈𝐍𝐄 𝐚𝐥𝐥𝐚 𝐬𝐭𝐨𝐫𝐢𝐚 𝐝𝐞𝐥𝐥𝐚 𝐞𝐱 𝐝𝐢𝐬𝐜𝐚𝐫𝐢𝐜𝐚 𝐝𝐢 𝐥𝐨𝐜𝐚𝐥𝐢𝐭𝐚’ 𝐏𝐚𝐬𝐭𝐨𝐫𝐢𝐳𝐳𝐞, attraverso la sua definitiva messa in sicurezza e riqualificazione e la realizzazione dell’articolato progetto di chiusura che prevede, tra le tante misure, la risagomatura della stessa, la gabbionata perimetrale di stabilizzazione, le opere relative alla gestione delle acque meteoriche e alla raccolta del percolato, inclusi i monitoraggi e le emissioni del biogas, qualora presenti.
A conclusione”, conferma il sindaco, “si effettuerà la piantumazione di varie specie arboree che non lasceranno più spazio alla vista di quel telo nero che oggi ricopre la ex discarica”.
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