Attualità
Condanna Fitto: le reazioni
Dal centro destra attestati di solidarietà al Ministro magliese. Gabellone: “Saprà dimostrare la linearità del suo comportamento e l’assoluta estraneità ai fatti che gli vengono contestati”.

In una nota il presidente della Provincia Antonio Gabellone e Francesco Bruni, rispettivamente Coordinatore e vice Provinciale PDL dicono: “Il rispetto delle leggi, del lavoro dei magistrati e delle loro sentenze è parte fondamentale del nostro bagaglio culturale e dei nostri comportamenti quotidiani. In questa prospettiva la condanna, in primo grado, dell’on. Raffaele Fitto rappresenta solo il “primo tempo” di una partita tutt’altro che conclusa, nel corso della quale – ne siamo certi – l’On. Fitto saprà dimostrare la linearità del suo comportamento e l’assoluta estraneità ai fatti che gli vengono contestati. Va comunque ricordata ed apprezzata, ancora una volta, la sua scelta di rinunciare all’archiviazione del procedimento per prescrizione dei termini e la sua determinazione a percorrere tutte le fasi processuali, forte della inattaccabilità dei provvedimenti adottati e che hanno costituito oggetto del giudizio. Detto questo, non posso non manifestare profondo stupore per la successione cronologica degli ultimi avvenimenti giudiziari che hanno visto coinvolto il parlamentare salentino e per la geometrica sincronia fra le varie fasi della campagna elettorale in corso e l’attività dei giudici nella materia:
- richiesta di condanna formulata dal PM alla vigilia della scadenza del termine per la presentazione delle liste,
- inconsueta accelerazione dell’attività processuale nell’ultimo mese, dopo l’assegnazione all’On. Fitto del primo posto nella lista del PDL in Puglia,
– pronuncia della sentenza nel momento in cui la campagna elettorale sta per concludersi ed il parlamentare si prepara a raccogliere i frutti del suo impegno, costante, appassionato e lungimirante.
Rendendoci interpreti dell’amarezza dei dirigenti e dei militanti del Popolo della Libertà”, concludono Gabellone e Bruni, “facciamo appello, oltre che alla capacità di discernimento alla sensibilità morale ed alla passione politica di tutto il nostro grande popolo affinché, consapevole della portata storica della competizione elettorale in corso, si adoperi con tutte le forze e a tutti i livelli per sostenere la nostra causa, consentendo così a tutti noi, ed in particolare ai giovani, di guardare al futuro con fiducia e speranza”.
“Siamo letteralmente sconcertati e assolutamente sorpresi dalla sentenza emessa a carico di Raffaele Fitto”, dichiarano invece in una loro nota i consiglieri regionali del Pdl, Erio Congedo e Giandiego Gatta. “Come chiunque lo conosca”, aggiungono, “crediamo fermamente nella sua innocenza e nella correttezza dei suoi comportamenti. Per questo siamo certi che nei successivi gradi di giudizio egli riuscirà a ribaltare questa sentenza”.
“Esprimo la mia solidarietà umana e politica all’onorevole Raffaele Fitto”, dichiara l’On. Vincenzo Barba, “per una condanna che ci lascia esterrefatti per la forma, la sostanza ed i tempi con cui si è realizzata. Nel pieno convincimento che l’onorevole Fitto saprà far trionfare la giustezza dei suoi comportamenti, non possiamo non prendere atto del fatto che, a pochi giorni dal voto, si sarebbe potuto tranquillamente attendere prima di pronunciare un provvedimento così rumoroso, nei confronti del quale il nostro parlamentare si è dichiarato da sempre estraneo. Il rischio che i cittadini possano pensare di vivere in un Paese in cui la giustizia adotta due pesi e due misure a seconda dell’orientamento politico delle persone su cui indaga”, conclude, “ è un rischio gravissimo contro il quale siamo certi si troveranno adeguate risoluzioni a salvaguarda del principio di verità che deve sempre trionfare”.
Duro anche l’On. Luigi Lazzari: “ Tanto la Magistratura italiana si dimostra lenta a dare risposte al bisogno di giustizia dei cittadini, tanto persevera nel tempismo ad orologeria di alcune sue sentenze politiche. Come considerare, altrimenti, la decisione dei magistrati del Tribunale di Bari che, proprio qualche tempo fa avevano allontanato la dott.ssa Di Girolamo evidentemente non al passo con la linea scelta dalla Procura, di condannare Raffaele Fitto a dieci giorni dalla data del voto per il rinnovo del Parlamento? Purtroppo non ci sono parole che possano giustificare certe scelte incomprensibili e fuori da ogni logica. Non v’è ombra di dubbio che il tema di una “Giustizia Giusta” sia un tema cardine di questa campagna elettorale. Del resto come non considerare la lunga sequela di episodi che lasciano l’Italia senza parole dinanzi alla scelta della Magistratura di distruggere l’Ilva, di impedire alle aziende italiane di creare lavoro e business all’estero, di attaccare la Giunta di centrodestra della Regione Lombardia e di tenere nell’ovattato silenzio le vicende senesi afferenti al Pd?
Fitto, ancora una volta, come avvenuto in precedenza”, conclude Lazzari: “dimostrerà nelle sedi opportune di essere vittima dell’ennesimo attacco politico e noi continueremo a stargli accanto fino a quel giorno”.
Anche il Consigliere regionale del PdL, Domi Lanzilotta, ha espresso la sua solidarietà con una nota: “Sette lunghi anni di stillicidio, una sentenza incredibile che arriva nel culmine della campagna elettorale, nel giorno dell’arrivo del presidente Berlusconi a Bari e mentre uno degli artefici delle indagini siede addirittura fra i banchi della giunta di Nichi Vendola. Esprimo la mia convinta solidarietà a Raffaele Fitto e in attesa che la sua innocenza venga riconosciuta sono certo che tutto ciò non farà che rafforzare la determinazione sua e di tutto il PdL”.
Infine, ma solo cronologicamente l’intervento di Gioventù Leccese con il PDL: “Ci dispiace immensamente scrivere un comunicato in un gergo non prettamente “politichese”, ma la sostanza del nostro pensiero purtroppo è riassunta in cinque parole: ci siamo rotti le scatole. Noi giovani abbiamo da sempre creduto nella magistratura e nei suoi grandi valori, tuttavia davanti a questi casi inequivocabili alziamo le mani e ci arrendiamo all’evidenza di un potere giuridico nettamente politicizzato. La richiesta di condanna per Raffaele Fitto a 6 anni e 6 mesi (avanzata casualmente il giorno della presentazione delle liste del PDL) e la sentenza di ieri con condanna a 4 anni (uscita casualmente dieci giorni prima delle elezioni politiche) sono state la classica goccia che ha fatto traboccare il vaso: noi giovani non crediamo più negli ideali di questa magistratura che è più in campagna elettorale di Bersani, Monti, Berlusconi o Grillo.
La celerità della giustizia italiana purtroppo non è proverbiale, eppure stranamente in questa occasione sono bastati 20 giorni per una condanna politica di questa rilevanza. Il Consiglio Superiore della Magistratura, il 4 Febbraio, aveva espressamente chiesto di “evitare inferenze tra vicende processuali e le elezioni politiche, tenendo conto che nel clou della campagna elettorale tali vicende possono essere strumentalizzate”: è pertanto al CSM che ci rivolgiamo affinché rimedi a questa vergognosa azione promossa ai danni di Raffaele Fitto, una persona che si è sempre spesa per noi giovani e per la sua terra, uno dei pochi a portare concretamente in Parlamento le problematiche del Sud. L’auspicio è che i giudici facciano i giudici e non i politici, perché alla politica ci pensiamo noi cittadini desiderosi di migliorare la società insieme agli amministratori seri ed onesti che ci circondano e di cui per fortuna la Puglia è piena. Un grande e ironico complimento finale”, concludono quelli di Gioventù pugliese, “va dunque alla Procura di Bari, che si sta impegnando tantissimo pur di distruggere il miglior PDL d’Italia, ovvero quello pugliese: ci dispiace, ma non ci riuscirete nemmeno con le vostre condanne”.
Attualità
Musica… salentina: Tony Floo ritorna… sulla “126”
Il nuovo singolo “126” disponibile su tutte le piattaforme digitali. Da giovedì 19 giugno anche il video

L’artista salentino ritorna con il singolo “126“, un brano intenso e commovente dedicato alla figura materna, tributando la forza e la determinazione di una madre che ha affrontato le sfide della vita al fianco del figlio.
Il brano “126″ è la storia di un legame forte e duraturo, un amore che supera ogni ostacolo.
Tony Floo dipinge un ritratto di una donna che, nonostante le difficoltà, resta salda aspettando il ritorno del figlio, con la luna come testimone del suo amore eterno.
Il brano si inserisce nel percorso artistico di Tony Floo come un ringraziamento e un invito a riflettere sulla potenza delle madri e sui legami familiari che resistono al tempo.
Il video del brano “126” uscirà giovedì 19 giugno, rappresenta un modo semplice e originale una passeggiata tra mamma e figlio.
Descrive una giornata senza pensieri con la voglia di vivere.
TONY FLOO
Antonio Rampino in arte, nato nel ’86 e originario di Trepuzzi, ha iniziato a suonare la batteria a dodici anni, diventando subito appassionato.
La sua esperienza musicale si sviluppa attraverso cover band rock come Red Hot e Jimi Hendrix, e con l’aiuto del Maestro Cananà, mira a entrare nella sua banda.
La sua sete di conoscenza lo porta a trasferirsi a Bologna a 27 anni, dove ottiene un diploma presso la Music Academy Italy, ampliando così i suoi orizzonti sia dal punto di vista accademico che professionale.
A Bologna viene coinvolto nella Gipsy Orkestar di Eusebio Martinelli e, nel 2018, entra a far parte della BandAdriatica, con la quale viaggia in Italia e all’estero, vivendo esperienze musicali e di vita significative.
Nel 2022 esce “Te dua”, l’album d’esordio della FlowFazigana di Tony Flow, che include sei brani auto prodotti. L’ambientazione marinaresca in una atmosfera fatta di viaggi nel Mediterraneo, e con Une te Dua, che ci culla nella dolce malinconia di un vero amore, passato. Nel 2024, ritorna con “Chiringuito”.
Con questo pezzo si porta dietro tutta l’urgenza di raccontare una delusione. Come in Un te dua, è sempre l’amore ma switcha verso uno più che reale: “tossico”, come viene definito nel brano –Tony, è in continua evoluzione. Sempre con lo sguardo “verso orizzonti lontani, volando come gabbiani” (Ziganì – FlowFaZigana).
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Attualità
Parcheggi a Tricase Porto, il PD chiede accesso agli atti
Il Partito Democratico di Tricase in una nota: «Se il 3 maggio il sindaco parlava di quattro valutazioni già in corso, come mai siamo arrivati al 16 giugno e a Tricase Porto non si vede nessun nuovo parcheggio?»

Il Partito Democratico ha protocollato l’accesso agli atti «che ci consenta di capire qual è la realtà dei fatti e di avere notizie certe circa tempistiche e modalità di esecuzione dei progetti di iniziativa privata eventualmente presentati».
L’annuncio sulla pagina Facebook del PD di Tricase dove si fa riferimento ad un articolo apparso sulle nostre colonne: «Era il 3 maggio», si legge, «quando, sul periodico “il Gallo”, il sindaco di Tricase annunciava che – con riferimento alla mancanza di aree da destinare a parcheggio nelle marine – “sono già arrivate le prime risposte di alcuni e con altri siamo in fase di colloquio per esaminare la fattibilità delle proposte. Al momento sono già quattro le valutazioni in corso”. Una domanda ci sorge spontanea: se il 3 maggio il sindaco parlava di quattro valutazioni già in corso, come mai siamo arrivati al 16 giugno e a Tricase Porto non si vede nessun nuovo parcheggio? Eppure, le istanze eventualmente presentate, secondo il bando, dovevano essere valutate singolarmente o a gruppi entro 15 gg dalla data di arrivo».
Intanto «inizia la stagione estiva e le nostre marine non son pronte e le multe sono già arrivate ai cittadini alla ricerca di aree dove sostare per godersi le bellezze del nostro mare. Basta scendere a Tricase Porto», conclude la nota del PD, «per osservare con i propri occhi quale sia la situazione: inconcludenza, approssimazione e chiacchiere».
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Attualità
Strada litoranea invasa dalla vegetazione, la Provincia ha avviato le operazioni di sfalcio
Destinati 150mila euro solo per il quadrante Ovest che parte da Otranto e arriva fino a Morciano di Leuca. Sulla questione “velocità” lungo la litoranea si aspetta il Sistema stradale per la fruizione ciclopedonale della costa “Otranto Santa Maria di Leuca”, progetto già finanziato che prevede l’installazione di videocamere di sorveglianza che fungeranno da inibitori

Non appena pubblicato l’articolo relativo alle multe comminate alle auto in sosta, ieri, sulla litoranea tra Tricase e Marina di Andrano, in cui si rimarcava la necessità di ripulire le banchine delle strade dalla vegetazione e di far rispettare i limiti di velocità vigenti, siamo stati contattati dalla Provincia.
Ci hanno informato che «sono già state avviate le attività di sfalcio nel cosiddetto “Quadrante Sud Ovest”, quello che va da Otranto fino a Morciano di Leuca».
Operazioni partite proprio da Otranto e che quindi giungeranno nei prossimi giorni anche sul litorale tricasino.
La Provincia ha comunicato che, «nonostante le esigue riorse e, nonostante abbia in carico la gestione di oltre 2mila chilometri di arterie stradali», ha destinato «solo per il suddetto “Quadrante Sud Ovest”, la somma di 150mila euro per lo sfalcio della vegetazione, nei pressi delle banchine stradali»
Sia ben inteso, “banchine stradali”, con la precisdazione che, quindi, «verrà ripulito solo il tratto che interferisce con la viabilità, il resto, quello più lontano è demanio marittimo e quindi di competenza dei Comuni».
Riguardo ai limiti di velocità lungo la Litoranea, la Provincia ci ha aggiornato sul Sistema stradale per la fruizione ciclopedonale della costa “Otranto – Santa Maria di Leuca“, «già finanziato per 22milioni di euro (a valere su fondi CIS) e in stato avanzato di progettazione».
Quel progetto oltre alla riqualificazione dell’intera litoranea prevede anche «l’installazione di videocamere di sorveglianza che fungeranno da inibitori per chi scambia quella strada per una pista di velocità».
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