Attualità
I “Giovedì Colturale” alla Masseria Ospitale
Da giovedì 4 a giovedì 25 novembre, alla Masseria Ospitale sulla Lecce-Torre Chianca, l’appuntamento settimanale con il “Giovedì colturale a base di arte, musica e gastronomia”.
Da giovedì 4 a giovedì 25 novembre, alla Masseria Ospitale sulla Lecce-Torre Chianca, l’appuntamento settimanale con il “Giovedì colturale a base di arte, musica e gastronomia”. Esibizioni live, presentazioni di libri, mostre d’arte saranno infatti accompagnate dalle specialità del ristorante della masseria con menù speciali.
Giovedì 4 primo appuntamento con Aguafria, intesa come acqua libera del mediterraneo, come libertà dei popoli, di stili e di incontri tra le diverse culture. Il gruppo nasce dalla fusione di musicisti con percorsi artistici diversi ma con interessi analoghi nel far musica partendo dalle coinvolgenti melodie popolari del sud Italia per arrivare ai ritmi dei Balcani, del flamenco e non solo. Il repertorio si muove tra pezzi da loro composti e melodie conosciute, opportunamente riarrangiate. La peculiarità del gruppo è la libertà di sentirsi musicalmente sciolti da vincoli stilistici. Gli strumenti si intrecciano in ritmi di grande energia ma anche di ampio respiro, fondendosi in un appartenenza musicale comune. il gruppo è composto da Vincenzo Grasso (clarinetto-sax), Ovidio Venturoso (percussioni), Checco Leo (chitarra), Giuseppe Spedicato (basso).
Giovedì 11 novembre secondo appuntamento con la musica dei veneti Margareth. L’intento del progetto, sin dal 2006, è quello di rispolverare il pop perduto e di arricchirlo con influenze moderne, attraverso un’attitudine acustica. In formazione a 5 elementi registrano due demo autoprodotti, Margareth (2006), e Out of the City (2007), di quattro tracce ciascuno. Il 2008 è anno di cambiamenti: Niccolò (batteria) e Andrea (chitarra) partono alla volta di New York, per studiare musica. In formazione trio (voce/chitarra, basso, piano/tromba) continuano a suonare e a fine anno incidono un altro demo autoprodotto, This Town, che fanno circolare da gennaio 2009. Con un’inedita formazione a 4 elementi i Margareth si chiudono in sala prove per preparare quello che sarà il loro primo disco, White Lines, uscito all’inizio del 2010 e accolto da buoni riscontri di critica e pubblico.
Giovedì 18 novembre spazio alla musica d’autore di Io sono un cane. Sardo, nato nel 1983, residente a Bologna. Usa voci vocine vocione vociacce campioni loop percussioni elettroniche chitarra acustica elettronica a basso costo. Immediatamente alla sua sinistra siedono Giorgio Gaber, Lucio Dalla, Fabrizio De Andrè. Immediatamente alla sua destra Syd Barrett, i Pere Ubu e i Black Dice. Tutti assunti nello stesso call center. I suoi concerti sono comizi. Violenti, satirici, polemici. E basta.
Giovedì 25 novembre ultimo appuntamento del mese con Admir Shkurtaj trio. Le sonorità della musica contemporanea, di quella balcanica e l’improvvisazione sono gli elementi caratterizzanti di questo trio. La formazione è costituita da fisarmonica, Admir Shkurtaj, tromba, Giorgio Distante e violoncello, Redi Hasa. L’ensemble abbastanza insolito finisce per creare un forte impasto timbrico. Importante è l’aspetto ritmico. I tempi dispari (della tradizione Albanese) già complessi, vengono ulteriormente arricchiti, con le loro stesse cellule, diventando ancora più complessi. Non mancano brani tradizionali riproposti in modo fedele attraverso l’uso “vocale” del violoncello. Un suggestivo viaggio sonoro fra una sponda e l’altra della musica.
La Masseria Ospitale rappresenta uno degli insediamenti rurali tipici del territorio salentino usata già dagli inizi dell’ottocento. Il contesto territoriale in cui si colloca l’azienda è di notevole importanza ambientale, naturale e paesaggistica grazie alla presenza nelle vicinanze di aree protette (Rauccio, Le Cesine) e di centri di interesse culturale e di particolare pregio architettonico (Lecce ed il suo barocco). La struttura dispone di comode e confortevoli camere indipendenti e di un ristorante. Nel corso degli anni la Masseria è diventata “luogo” di scambio culturale, ospitando in residenza artisti provenienti da tutto il mondo e promuovendo concerti ed eventi.
Attualità
Acido cianidrico nei Sapori Amaretti alle mandorle della Colussi
Sono stati rilevati valori troppo alti di acido cianidrico. Non possono essere esclusi seri rischi per la salute. Sconsigliato il consumo
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Colussi SpA Milano ha emesso un richiamo dei suoi Sapori Amaretti alle mandorle in confezioni da 175 g con date di scadenza 2 maggio 2026 e 25 agosto 2026.
L’azienda afferma che negli amaretti sono stati riscontrati livelli elevati di acido cianidrico e non possono essere esclusi rischi per la salute.
Nello specifico si tratta di due lotti delle confezioni da 175 gr Lotto L355122 1 e L355237 1 con scadenza rispettivamente del 2 maggio 2026 e 25 agosto 2026.
Le altre date di scadenza e gli altri prodotti del marchio “Sapori”, non sono interessati dal richiamo.
Gli amaretti interessati dal richiamo sono prodotti da Colussi S.p.A. con sede legale in via G. Spadolini n° 5, nella città metropolitana di Milano.
L’acido cianidrico (HCN) o cianuro di idrogeno, chiamato anche acido prussico, è una tossina naturale con elevata tossicità acuta, caratterizzata dall’inibizione della respirazione cellulare.
Ciò può causare un’intossicazione acuta con sintomi quali convulsioni, vomito e mancanza di respiro, che possono portare a paralisi respiratoria fatale.
Giovanni D’Agata, presidente dello “Sportello dei Diritti” di Lecce, raccomanda a coloro che hanno acquistato il prodotto incriminato, di non consumare gli articoli interessati e di restituirli, non aperti o anche già aperti, al rispettivo punto vendita.
Il prezzo di acquisto verrà rimborsato, anche in assenza di scontrino.
Chi abbia assunto questa sostanza e successivamente manifesti sintomi gravi o persistenti dovrà consultare un medico.
Non è consigliabile, invece, un trattamento medico preventivo in assenza di sintomi.
Attualità
“Campagna pubblicitaria…stonata”: la segnalazione da Ruffano
Un nostro lettore commenta un manifesto apparso in queste settimane in paese: “Uso improprio del volto femminile, per di più estrapolato da un film drammatico che narra di una patologia”
Riceviamo e pubblichiamo la lettera giunta in Redazione da un nostro lettore di Ruffano che segnala un uso improprio del volto femminile su una campagna pubblicitaria che solleva, quantomeno, delle perplessità.
Segnalo la comparsa, più o meno dal 10 novembre scorso, di un manifesto pubblicitario affisso nei pressi del parco di via Torino, sulla strada che collega Ruffano a Montesano.
Tale manifesto pubblicitario dovrebbe riguardare la vista con conseguente controllo e acquisto di occhiali ma il claim, “vedere è un piacere”, viene associato ad un’immagine di una donna in evidente stato di godimento sessuale quindi l’associazione con il vedere e la vista in generale viene messo in secondo piano.
A parte l’azzardo di tale associazione, la donna presente sul manifesto fa parte a sua volta di un manifesto cinematografico, relativo al film “Nymphomaniac” del regista Lars von Trier, ed è l’attrice anglo-francese Charlotte Gainsbourg.
Si tratta di un film dal taglio drammatico che tratta di una patologia seria di cui soffre la protagonista. Non so se l’agenzia pubblicitaria si è resa conto dell’accostamento di tale immagine ma rimane il fatto che si è fatto un uso improprio del volto femminile in questione con un’espressione intima e chiaramente sessuale.
Si sarebbero potute usare molte altre metafore per esprimere l’importanza della vista e dei controlli periodici.
Inoltre, vorrei sottolineare la scorrettezza dell’allusione, escludendo dall’ipotetico piacere ad esempio i non vedenti. Il responsabile della ditta pubblicizzata (che non è di Ruffano, NdR), cui ho personalmente rivolto le mie perplessità, ha affermato, udite udite, che la “modella” non è uguale all’attrice del film. Giudicate voi (seguono foto).


Attualità
Olio d’oliva: «Servono strumenti di regolamentazione di mercato»
Italia Olivicola e CIA, appello al Governo per interventi che garantiscano un funzionamento ordinato e trasparente del mercato. Plauso alla GdF, all’ICQRF Puglia e Basilicata e all’Agenzia delle Dogane per maxi operazione antifrode
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Italia Olivicola e CIA Agricoltori Italiani, a pochi giorni dai positivi riscontri del tavolo olivicolo nazionale, tornano sulla questione olio d’oliva e lo fanno a 360 gradi, partendo da una questione basilare.
«Abbiamo espresso apprezzamento per gli impegni assunti dal Governo riguardo al potenziamento dei controlli», sottolinea Gennaro Sicolo, presidente di Italia Olivicola e vicepresidente nazionale di CIA Agricoltori Italiani, «occorre che, tuttavia, come previsto dai regolamenti comunitari, si possa procedere allo stoccaggio privato dell’olio».
Il mondo dell’olio di oliva italiano ha bisogno di stabilità e tranquillità durante la campagna olearia: Italia Olivicola e CIA, dunque, chiedono al governo di valutare l’attivazione di strumenti di regolamentazione di mercato.
«Le tensioni che si stanno registrando nelle ultime settimane nuocciono al settore», aggiunge Sicolo, «il comparto ha bisogno di calma e prospettive economico-finanziarie certe nel momento del massimo sforzo produttivo. Gli strumenti normativi per garantire una stagione ordinata dell’olio esistono e vanno messi in campo”.
L’articolo 167 bis del regolamento (UE) del Parlamento europeo e del Consiglio n. 1308/2013 stabilisce che, al fine di migliorare e stabilizzare il funzionamento del mercato comune degli oli d’oliva, nonché delle olive da cui provengono, gli Stati membri produttori possono stabilire norme di commercializzazione per la regolamentazione dell’approvvigionamento.
«Il ritiro temporaneo dal mercato di quantitativi di extravergine nazionale», continua Sicolo, «può prevenire fibrillazioni e garantire che i flussi commerciali siano mantenuti ordinati e senza scossoni, a beneficio dei produttori e dei consumatori».
Da tempo Italia Olivicola chiede che, oltre a misure emergenziali, il comparto possa avere strumenti che garantiscano che il mondo della produzione non venga finanziariamente strozzato durante la campagna olearia, perturbando il mercato, disorientando i consumatori nazionali e internazionali.
«A questo proposito, voglio esprimere il mio plauso e ringraziamento alla ICQRF Puglia-Basilicata, alla Guardia di Finanza e all’Agenzia delle Dogane per la maxi operazione tra il porto di Bari e la provincia di Lecce col sequestro di 14mila litri di olio extravergine non tracciato», conclude Sicolo, «oggi dobbiamo pensare a misure di emergenza ma guardando avanti, già pensiamo a come tutelare il reddito dei nostri agricoltori da forti oscillazioni del mercato e dei prezzi, proteggendo così la stessa immagine dell’oro verde, bandiera del Made in Italy».
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