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Attualità

La mostra “W. V.E.R.D.I.” a Cavallino

Dal 10 dicembre al 6 gennaio. Un excursus socio culturale sulla storia del costume italiano. È questo lo spirito della mostra “W. V.E.R.D.I.”, evento firmato da Titania

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Dal 10 dicembre al 6 gennaio. Un excursus socio culturale sulla storia del costume italiano. È questo lo spirito della mostra “W. V.E.R.D.I.”, evento firmato da Titania su progetto di Alessandra Pizzi e testi di Emanuela Boccassini ed organizzato dalla Città di Cavallino in collaborazione con la Regione Basilicata, a cui appartiene il materiale fotografico gentilmente concesso, e il Consolato Generale d’Italia a Valona (Albania). La mostra, che si tiene nella sfarzosa Galleria del Palazzo Ducale e che rientra nelle celebrazioni dell’Amministrazione Comunale di Cavallino in occasione dei 150 anni dell’Unità d’Italia, raccoglie gli elementi chiave della cultura italiana dall’Unità ai giorni nostri, tracciando un itinerario attraverso l’ausilio di documenti audio e fotografici nel costume sociale dell’Italia e degli Italiani. La mostra si articola in tre sezioni: la prima raccoglie documenti originali del Risorgimento e libri che raccontano il progetto, più o meno compiuto, dell’Unità d’Italia. La seconda è un viaggio attraverso la musica e le canzoni patrimonio del costume del Bel Paese. La terza parte, dedicata al cinema, presenta il lavoro svolto in 50 anni dal fotografo italo-americano Ron Galella, padre di tutti i “paparazzi”, che con Italian Icons ha omaggiato l’Italia con circa 40 ritratti, in bianco e nero, degli artisti che hanno fatto la storia del cinema: da Anna Magnani a Monica Vitti, da Silvana Mangano a Bernardo Bertolucci. Il progetto permette così la conoscenza e la comprensione migliore e più approfondita delle abitudini, delle passioni, delle speranze e delle attese della nostra Nazione. Per farlo usa il linguaggio del cinema e della musica vicini alle nuove generazioni. Molteplici dunque gli obiettivi della mostra. Innanzitutto c’è quello di realizzare un itinerario sull’evoluzione del costume socio-culturale italiano, evidenziandone i punti di forza e i limiti. Mira inoltre ad incentivare l’industria culturale, specie delle mostre, e ad avvicinare il pubblico alle arti contemporanee, come la fotografia. Premette infine una promozione del territorio, avviando un processo di conoscenza e di divulgazione dell’identità culturale nazionale. La mostra sarà inaugurata sabato 10 dicembre, alle 18,30: interverranno il sindaco di Cavallino, Michele Lombardi, il vice sindaco ed assessore alla Cultura, Gaetano Gorgoni, ed il presidente del Consiglio della Regione Basilicata, Vincenzo Folino. La mostra resterà aperta fino al 6 gennaio, tutti i giorni dalle 17 alle 20. Sarà poi trasferita a Fier (Albaina), presso la Biblioteca Comunale. Per gli studenti delle scuole sono previste visite gratuite guidate alla Mostra, al centro storico, al castello e alla tomba dei Castromediano e al Museo Diffuso, con l’ausilio di guide della Cooperativa “Sigismondo Castromediano”. Info e prenotazioni: dott.ssa Maria Agrimi, 338/3647007.

Attualità

Sconti estivi, si parte da Sabato 5 luglio

Fismo: “Esiste un mercato parallelo con promozioni anticipate, sconti online, offerte social e pre-saldi, che anticipano di fatto le vendite di fine stagione, è questo è quanto si legge in una loro recente indagine”…

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Tutto pronto  per i saldi estivi: sabato 5 luglio è la data da segnare, gli stessi andranno avanti fino al 2 settembre 2025.

Il mercato degli scontisti è in continuo movimento: oltre 6,5 milioni di italiani hanno già effettuato acquisti con lo sconto prima dell’inizio ufficiale dei saldi, per un volume d’affari di circa 700 milioni di euro.

Fismo Confesercenti in collaborazione con Ipsos, fotografa una realtà ormai consolidata: esiste un mercato parallelo con promozioni anticipate, sconti online, offerte social e pre-saldi, che anticipano di fatto le vendite di fine stagione, è questo è quanto si legge in una loro recente indagine.

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Attualità

Unisalento, domani si vota per eleggere il nuovo Rettore

È stato allestito un unico seggio elettorale al Centro Congressi di Ecotekne: il seggio resterà aperto dalle 10 alle 17 e l’operazione di spoglio delle schede, che comincerà immediatamente dopo la chiusura delle operazioni di voto, si potrà seguire in diretta sul sito www.unisalento.it  

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UNISALENTO AL VOTO PER ELEGGERE IL NUOVO RETTORE O LA NUOVA RETTRICE

La comunità accademica dell’Università del Salento domani, 4 luglio, andrà al voto per eleggere il nuovo rettore o la nuova rettrice.

Questi i candidati: Salvatore Rizzello, Luigi Melica e Maria Antonietta Aiello.

È stato allestito un unico seggio elettorale al Centro Congressi di Ecotekne: il seggio resterà aperto dalle 10 alle 17 e l’operazione di spoglio delle schede, che comincerà immediatamente dopo la chiusura delle operazioni di voto, si potrà seguire in diretta sul sito www.unisalento.it

Nel primo turno di voto e nei successivi due – fissati con decreto del decano di ateneo Antonio Leaci a martedì 8 luglio e a giovedì 10 luglio – l’elezione a rettore o a rettrice scatta se si ottiene la maggioranza assoluta delle preferenze degli aventi diritto al voto.

Qualora nessuno di questi tre turni di votazione risultasse decisivo, allora i due candidati più suffragati si misureranno nel ballottaggio che si terrà martedì 15 luglio.

In questo caso risulterà eletto o eletta il candidato o la candidata che avrà riportato il maggior numero di voti validi oppure, in caso di parità, si svolgerà un secondo turno di ballottaggio giovedì 17 luglio.

Si ricorda che ai fini del calcolo dei voti validi e delle preferenze sono sommati:

a) tutti i voti validi dei professori di I e II fascia e dei ricercatori di ruolo e a tempo determinato;

b) tutti i voti validi degli studenti presenti nel Consiglio degli studenti, nel Senato accademico, nel Consiglio di amministrazione, nei Consigli di Dipartimento, nei Consigli delle Scuole, nei Consigli didattici, nel Comitato unico di garanzia, nel Nucleo di valutazione e nel Comitato per lo Sport con peso pari al venticinque per cento del rapporto tra il numero dei docenti e ricercatori sul numero degli studenti con diritto di voto;

d) tutti i voti validi delle unità di personale tecnico amministrativo con peso pari al venticinque per cento del rapporto tra il numero dei docenti e ricercatori sul numero delle unità di personale tecnico amministrativo.

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Il Festival? «Fatelo in Salento!»

Il presidente della Provincia ha scritto una lettera indirizzata ai vertici della Rai, dando la disponibilità dell’amministrazione a valutare un eventuale trasferimento della storica kermesse musicale a Gallipoli

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«Il Festival della Canzone Italiana? Fatelo da noi!» È la proposta provocatoria fino ad un certo punto del sindaco di Gallipoli e presidente della provincia di Lecce Stefano Minerva.

Da Festival di Sanremo a Festival del Salento in effetti alla differenza sarebbe minima, almeno dal punto di vista semantico e dell’assonanza.

Dopo la recente pronuncia del Consiglio di Stato, è stato confermato che per l’affidamento del festival sarà necessaria una gara pubblica, aprendo potenzialmente alla possibilità di un cambio di sede dopo il 2027, quando scadrà l’attuale accordo con la città ligure.

Ed è tutt’altro che scontato un rinnovo della partnership tra Rai e Sanremo per le prossime edizioni del Festival. In questo mare di dubbi si è tuffato Minerva che

ha avanzato la candidatura di Gallipoli, la sua città per ospitare, in futuro, la manifestazione.

Il presidente della Provincia ha scritto una lettera indirizzata ai vertici della Rai, dando la disponibilità dell’amministrazione a valutare un eventuale trasferimento della storica kermesse musicale nella località salentina, qualora se ne presentasse l’occasione.

Stefano Minerva

«Desidero esprimere l’interesse della nostra amministrazione ad accogliere, laddove vi fosse reale possibilità e volontà, una futura edizione del Festival di Sanremo o parte di essa nel nostro territorio», ha scritto Minerva.

Minerva, nella missiva, ha ribadito come Gallipoli abbia intrapreso un percorso di rilancio culturale, che segna un deciso distacco dall’immagine di capitale del divertimento estivo che l’ha accompagnata in passato.

«Gallipoli, perla dello Ionio, è da anni una delle destinazioni turistiche più amate e riconosciute d’Italia», ha scritto, sottolineando che la città è stata anche selezionata tra le dieci finaliste per il titolo di Capitale italiana della Cultura 2027.

Il progetto, nato da un’idea del produttore Rai Nello Marti, storico volto del Premio Barocco e della Regia Televisiva, punta su un teatro già pronto a ospitare grandi eventi: «Il Teatro, funzionale, è pronto a diventare uno dei cuori pulsanti di un’edizione innovativa del Festival».

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