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“La stanza non è una cella”: e la quarantena diventa… “Quarantella”

Da oggi è disponibile online il video del nuovo brano dell’Orchestra popolare “La Notte della Taranta”. Testo di Daniele Durante

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Sarà una Pasqua da Quarantellacanto e danza della Notte della Taranta che ai tempi del Coronavirus scacciano via l’insidiosa noia e liberano la creatività domestica.


Caratterizzato dall’uso della tecnologia che connette il suono tra vita reale  e virtuale, Quarantella è un brano dal sound frizzante e dal ritmo travolgente della pizzica che racconta il tempo della quarantena invitando il pubblico a trovare nella musica, nella danza e nelle nuove forme di connessione l’antidoto al malessere quotidiano.


C’è un invito esplicito “suona, canta e balla” nel testo, scritto da Daniele Durante, che descrive il lockdown, con le persone che in tutto il mondo vedono stravolte le loro abitudini quotidiane e si trovano catapultate nell’incertezza. L’inizio di un futuro ancora sconosciuto è rappresentato dalla consapevolezza che “la stanza non è una cella”.


Nelle case della quarantena forzata “non c’è iella” se si lascia entrare la musica e la bellezza.


Musicisti e ballerini in connessione dalle loro abitazioni trasformano la quarantena in Quarantella mettendo in evidenza anche le piccole felicità di una scuola “senza campanella” ma con l’assicurato “dieci in pagella”.


Il lungo elenco di prelibatezze, che richiama le immagini più diffuse in questi giorni dalle cucine del mondo, è quasi una filastrocca.


E se nei canti della tradizione troviamo i piatti poveri, nella proposta popolare, ai tempi della quarantena, fa il suo ingresso la Nutella.

La canzone nasce dalla volontà di stare insieme e raggiungere il centro dell’energia vitale per l’orchestra: il suo pubblico”, spiega Daniele Durante, “ci manca il rapporto diretto, i concerti ma abbiamo unito le nostre voci, le parole, il ballo per comunicare e condividere le angosce, le emozioni e la voglia di ritornare a dare spazio alla creatività. Ci sentiamo ripetere costantemente “devi stare a casa” ma la musica trasforma questo ordine perentorio in un ritornello liberatorio.



Con l’entusiasmo di sempre, dunque, l’Orchestra Popolare torna con il brano Quarantella cantato da Consuelo Alfieri, Alessandra Caiulo, Stefania Morciano, Antonio Amato, Salvatore Cavallo Galeanda e Giancarlo Paglialunga e direttamente dalle loro case i musicisti Giuseppe Astore, Valerio Combass Bruno, Alessandro Chiga, Roberto Chiga, Carlo De Pascali, Roberto Gemma, Peppo Grassi, Antonio Marra, Alessandro Monteduro. Nel video si alternano tra balconi e terrazzi  anche i ballerini della Taranta: Laura Boccadamo, Mihaela Coluccia, Cristina Frassanito, Serena Pellegrino, Lucia Scarabino, Stefano Campagna, Andrea Caracuta, Marco Martano, Fabrizio Nigro, Alfredo Pepe.


La Fondazione La Notte della Taranta è stata tra le prime ad aderire all’appello #iorestoacasa, con un appuntamento quotidiano lanciando messaggi rasserenanti  ai suoi follower ogni giorno dal 5 marzo, con  video e storie da #casataranta, una casa virtuale per lo scambio continuo con gli utenti dei social: 3.128.319 le persone raggiunte per un totale di 1.215.557 visualizzazioni.


“Abbiamo scelto parole nuove, rifiutando il linguaggio bellico usato per descrivere lo stato di emergenza, perché il nostro compito”, aggiunge Massimo Manera, presidente della Fondazione La Notte della Taranta, “è quello di portare leggerezza e strumenti di evasione dalla quotidianità, così come ci hanno confermato gli utenti connessi.  Siamo consapevoli che non torneremo alla normalità. Occorre affrontare l’emergenza immediata, certo, ma contrapporre il fare cultura all’incertezza del non fare e il video Quarantella è solo l’inizio di un percorso che ci accompagnerà fino all’estate”.


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Depressa di Tricase: lavori al Calvario

La vice sindaco Francesca Longo: «Luogo di interesse religioso, oltreché culturale e identitario della nostra Città per questo abbiamo deciso di investire centomila euro utilizzando fondi del bilancio comunale»

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Avviati i lavori per la riqualificazione del Calvario a Depressa di Tricase.

Ne ha dato annuncio la vice sindaco di Tricase Francesca Longo: «Il Calvario, sito nella zona denominata “Largo Dei Pozzi Messapici”», la premessa, «venne costruito nel 1885 e abbellito nel 1973, su progetto e disegni di G. Villani, con le terracotte della prestigiosa ditta Garrisi di Galatina».

Ne consegue che «rappresenta un luogo di interesse religioso, oltreché culturale e identitario della nostra Città».

Per questa ragione, «l’amministrazione comunale ha deciso di investire centomila euro utilizzando fondi del bilancio comunale, per riqualificare l’intera area».

 

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Il piano antincendi per l’estate

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 Il Prefetto Luca Rotondi ha presieduto una riunione finalizzata a fare il punto sulle misure e strutture messe in campo per la previsione, prevenzione e lotta attiva agli incendi boschivi e di interfaccia e per la gestione delle emergenze.

All’incontro hanno partecipato i vertici delle Forze di Polizia, i comandanti di Vigili del Fuoco, Polizia Stradale, Polizia Provinciale, Gruppo Carabinieri Forestale, Capitaneria di Porto, Aeronautica militare, nonché i rappresentanti della Regione Puglia e del Coordinamento Provinciale del Volontariato di Protezione Civile e, in collegamento da remoto, i referenti dei comuni della provincia, di A.R.I.F. ed i soggetti gestori della rete viaria e ferroviaria.

In avvio dell’incontro, si è proceduto all’analisi dei dati relativi alla decorsa stagione estiva, che ha registrato un incremento degli incendi di vegetazione e sterpaglie in numerose aree del territorio provinciale, come risulta dalla mappa tematica elaborata dal Comando Provinciale dei Vigili del Fuoco (foto a fine articolo).

In tale quadro, anche per quest’anno il sistema messo a punto dalla Regione Puglia, competente per la pianificazione e il coordinamento, mette a regime tutte le risorse disponibili, grazie alle diverse convenzioni in via di redazione e sottoscrizione con Vigili del Fuoco, A.R.I.F., Volontariato di Protezione Civile e altri soggetti competenti, nonché grazie all’intercettazione di fondi, anche di derivazione europea, per l’acquisto di ulteriori mezzi aerei e di altri mezzi che saranno in uso ad ARIF.

Inoltre, nell’ottica di implementare l’attività di monitoraggio e di segnalazione tempestiva di eventuali focolai d’incendio, l’ARIF metterà a disposizione su tutto il territorio regionale 60 droni con telecamere, anche termiche, tecnologicamente avanzate, mentre l’Arma dei Carabinieri garantirà la possibilità di utilizzo di un elicottero.

È stato altresì dato atto dell’impegno delle competenti articolazioni regionali ai fini del supporto agli Enti locali, anche con risorse economiche finalizzate alla promozione di progettualità in tema di monitoraggio, allertamento e avvistamento precoce, con il finanziamento di 7 comuni costieri della provincia per importi tra 50mila e 100mila euro, oltre ai consueti avvisi pubblici con cadenza annuale per il finanziamento di piccole attività di prevenzione, formazione ed informazione della popolazione.

È stato quindi rivolto un forte invito agli amministratori locali, nell’ambito delle attività di prevenzione, ai fini della sensibilizzazione dei privati circa la necessità di porre in essere le necessarie opere preventive sui terreni, al fine di evitare di incorrere in responsabilità amministrative e penali.

È stata inoltre ribadita la necessità di una immediata segnalazione di possibili focolai d’incendio, nella consapevolezza che la tempestività dell’intervento appare fondamentale ai fini della tutela del patrimonio paesaggistico ed ambientale e della pubblica incolumità.

Il Prefetto Luca Rotondi ha rivolto un ringraziamento a tutte le componenti del sistema di prevenzione e lotta agli incendi boschivi e di interfaccia riservandosi la convocazione di ulteriori incontri operativi in caso di necessità ed assicurando che, attesa la rilevanza del fenomeno nel contesto provinciale in particolare nei mesi estivi, saranno avviate interlocuzioni con il Dipartimento dei Vigili del Fuoco del Ministero dell’Interno ai fini della valutazione di un eventuale potenziamento di uomini e mezzi nel periodo di maggiore pericolosità.

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Bimba devolve regali prima Comunione alla Fondazione di Comunità del Salento per iniziative filantropiche

Visita la Gelateria Sociale “Defriscu” e si innamora del progetto di inclusione. La piccola salentina, 10 anni, chiede che il valore dei suoi regali e il costo delle bomboniere siano devoluti alla Fondazione di Comunità del Salento per iniziative benefiche e solidali

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«E tu che gusto sei? Vieni a sceglierti da noi!».

 Era stato questo il claim con cui aveva riaperto per la stagione estiva la Gelateria Sociale Defriscu all’interno della quale operano gli speciali aspiranti gelatai dell’Associazione di Promozione Sociale Possiamo, ragazze e ragazzi di Lecce con sindrome di Down, nell’ambito del Progetto ‘V.IN.CO.’ (Violenza e INiziative di COntrasto), finanziato dall’Impresa Sociale Con i Bambini per il Bando “Ricucire i sogni”.

Ed evidentemente ha scelto il gusto della generosità, della condivisione e della sostenibilità sociale Carolina, una bambina salentina di 10 anni che, dopo aver conosciuto ‘Defriscu’ insieme ai suoi genitori, in occasione dell’imminente sua Prima Comunione, ha scelto di rinunciare ai regali che avrebbe ricevuto devolvendo quel gruzzoletto (che include anche le somme che la famiglia avrebbe dovuto spendere per le bomboniere) per sostenere le iniziative filantropiche di Fondazione di Comunità del Salento e della Gelateria Sociale.

Un gesto non soltanto nobile ma che è anche in grado di generare nuova generosità.

Con quella cifra, la Fondazione di Comunità del Salento intende realizzare dei coupon da distribuire con l’ausilio della Caritas di Lecce a quelle famiglie bisognose che spesso non possono permettersi nemmeno il lusso di un gelato nei pomeriggi di primavera.

Un’occasione, insomma, per mettere in circolo generosità nell’ambito di una comunità in cui Fondazione di Comunità del Salento vuole dare il proprio piccolo contributo per seminare i semi della condivisione civica e della sostenibilità.

La Gelateria Sociale Defriscu ha riaperto al pubblico lo scorso 23 marzo, mettendo all’opera nuovi e vecchi “gelatai” che di difficoltà nella vita ne hanno vissute tante e che vogliono creare ogni giorno un gelato nuovo, un gelato al gusto di riscatto sociale e di felicità!

Defriscu è situata a Lecce, in via Palmieri 69.

La Gelateria Sociale Artigianale Defriscu si avvarrà della partnership con Mieleria di Melendugno e Apis Puglia, l’associazione di apicoltori professionisti e amatoriali che promuovono l’apicoltura biosostenibile attraverso la formazione in ambito apistico e apiterapeutico.

Inaugurata a giugno del 2020, Defriscu è la gelateria sociale gemmata dalla Fondazione di Comunità del Salento attraverso il progetto Ripartenze.  

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