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Attualità

Mensa scolastica, «Tricase che fai?»

Refezione Scolastica, il gruppo consiliare di “Tricase che fare?”: «Si convochi subito commissione. Servono parole chiare e tempi certi. È giunto il momento di informare le famiglie e le lavoratrici»

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I consiglieri comunali del gruppo “Tricase, che fare?”, Giovanni Carità, Antonio Luigi Baglivo e Armando Ciardo hanno richiesto ufficialmente la convocazione della Quarta Commissione Consiliare (Politiche abitative, Welfare, Associazionismo, Politiche Giovanili), «al fine di avere notizie certe e ufficiali sul servizio di refezione scolastica».


«Nell’ultima seduta della commissione, alla presenza delle rappresentanze sindacali delle lavoratrici del settore e delle rappresentanze dei genitori», evidenziano i consiglieri di opposizione, «si era concordato di lavorare assieme ad una soluzione che garantisse le lavoratrici e anche la qualità del servizio per i bambini dei nostri due comprensivi cittadini. In considerazione delle vicende giudiziarie che vedono coinvolta la società che aveva in gestione il servizio e del periodo di pausa estiva, abbiamo temporeggiato per dare modo all’amministrazione comunale e al dirigente di settore di lavorare in serenità per una soluzione tempestiva del problema».


Ora, però, secondo i firmatari della richiesta, «quel tempo di attesa è terminato. Dall’ultimo incontro ufficiale è trascorso più di un mese e domani inizierà ufficialmente l’anno scolastico. Pur essendo consapevoli delle criticità del problema, riteniamo importante e necessario informare la cittadinanza. Ci sono oltre 500 bambini e ragazzi che hanno diritto al servizio mensa comunale. Ci sono altrettante famiglie che hanno diritto di avere certezza sui tempi di attivazione del servizio e sulla qualità dello stesso. In attesa di avere risposte certe ci sono anche le lavoratrici del settore (26 in tutto) che al momento vivono con ansia e preoccupazione il proprio presente».


«Con la nostra richiesta di convocazione della Commissione», concludono i consiglieri di “Tricase, che fare?”, «intendiamo garantire a queste persone informazioni certe e non semplici rassicurazioni. Ci auguriamo, pertanto, che la presidente della stessa sia celere nel cogliere la nostra richiesta».

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Attualità

Cursi: l’abbraccio di Cuore Amico ad Andrea il dj

Donata un’auto attrezzata a un 17enne affetto da Distrofia Muscolare di Duchenne. Andrea, sorridente, solare, ha una passione instancabile per la musica e per la consolle, capace di trasmettere energia e ottimismo anche nei giorni più difficili

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La carovana della solidarietà di Cuore Amico ha fatto tappa a Cursi, al Santuario della Madonna SS.ma dell’Abbondanza.

Dopo la Santa Messa, tra la commozione e la gioia della comunità, è stata donata un’auto attrezzata ad Andrea, 17 anni, affetto da Distrofia Muscolare di Duchenne.

Con lui c’erano mamma Cristina e papà Pierluigi.

L’auto, benedetta da don Gigi, è diventata subito il simbolo di un abbraccio collettivo, davanti ai tanti concittadini accorsi per condividere questo momento.

Andrea, in paese, è conosciuto da tutti come “Andrea il dj”: sorridente, solare, con una passione instancabile per la musica e per la consolle, capace di trasmettere energia e ottimismo anche nei giorni più difficili.

La sua storia è quella di un ragazzo che da quando aveva appena tre anni affronta cure, terapie e lunghi ricoveri, ma senza mai spegnere la luce dei suoi sogni.

Due mesi fa la malattia gli ha tolto la possibilità di camminare, ma non la voglia di vivere: oggi si muove con una sedia a rotelle elettrica e continua a coltivare la sua musica, come chi sa che il ritmo del cuore è più forte di ogni barriera.

Nunzia Mele, volontaria e responsabile di Cursi per l’associazione, ha sottolineato che: «Cuore Amico è un’associazione aperta che permette a tutti di essere protagonisti. Sono orgogliosa di quello che abbiamo realizzato, insieme al mio gruppo cittadino, in questi sei anni che ci hanno visto impegnati in questo progetto. Siamo contenti che sia stata donata l’auto ad Andrea, un ragazzo che abbiamo visto nascere. Per noi è un giorno di gioia e felicità e ci deve dare la forza di andare avanti per aiutare il prossimo. Voglio ringraziare il presidente Paolo Pagliaro, perché devi essere una grande persona per fare cose così grandi».

Accanto ad Andrea c’era anche il sindaco di Cursi, William Marco Santoro, che ha voluto «ringraziare Cuore Amico. Per noi è un momento di festa e di commozione, che vogliamo condividere con Andrea. Quest’auto gli permetterà di inseguire i suoi desideri. Un grazie particolare al presidente Paolo Pagliaro: è vero che tante persone donano, che tutti noi facciamo la nostra parte, ma lui da tanti anni è presente sul territorio e tante situazioni sono state risolte proprio grazie a Cuore Amico».

«Dove finiscono le barriere, inizia la vera libertà»

«In un mondo attraversato da difficoltà e guerre», ha commentato il presidentye di Cuore Amico, Paolo Pagliaro, «momenti come questo ci ricordano che la speranza esiste e che si nutre di condivisione. I nostri valori sono quelli cristiani: solidarietà, misericordia, vicinanza a chi resta indietro. Da 25 anni Cuore Amico è un ponte tra la generosità della comunità salentina e i bisogni dei ragazzi e delle loro famiglie. Non celebriamo ciò che doniamo, ma ciò che insieme facciamo rinascere: la speranza. Ogni atto d’amore apre una strada, ogni bambino e ogni persona merita un orizzonte senza limiti. Dove altri vedono ostacoli, noi proviamo a costruire futuro. E continueremo a farlo, con la passione di sempre, perché dove finiscono le barriere, inizia la vera libertà».

È stata una giornata che ha colorato Cursi con i toni della gioia e della solidarietà.

Palloncini colorati hanno riempito il cielo, come piccoli sogni che volano leggeri, mentre negli occhi di Andrea e della sua comunità si è accesa una certezza semplice ma potente che viaggia tra le parole dello slogan di Cuore Amico: donare fa rima con amare.

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Attualità

Con la scuola riparte anche lo Zaino Sospeso

Il Lions Club Salento Territorio e Ambiente consegna materiale scolastico all’associazione Dalla Parte dei Più Deboli che lo distribuirà a bambini e ragazzi bisognosi del territorio

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Il presidente del Lions Club Salento Territorio e Ambiente, Pierluigi Aversa, la coordinatrice multidistrettuale del Service Zaino Sospeso, Gisella Nuzzaci, il coordinatore distrettuale Maria Antonietta Simone e il Gst di club Fabrizio Ruggeri hanno consegnato all’associazione Dalla Parte dei più Deboli, il materiale scolastico raccolto.

Il Service Zaino Sospeso è un progetto del Multidistretto Lions 108 Italy, lanciato per il triennio 2023-2026, che consente alle famiglie in difficoltà di mandare i propri figli a scuola con un corredo scolastico completo e adeguato, garantendo in questo modo il diritto allo studio a bambini e ragazzi che altrimenti non potrebbero permettersi di sostenerne il carico.

«Anche quest’anno un forte interesse per questo progetto, nato proprio da un’idea del  LC Salento Territorio e Ambiente, che sta creando una rete di solidarietà in tutta Italia affinchè nessuno debba sentirsi escluso», sottolinea il presidente del Lions Club Pierluigi Aversa.

Il materiale scolastico raccolto sarà distribuito, tramite l’associazione Dalla Parte dei più Deboli, alle famiglie bisognose del territorio salentino.

La raccolta continuerà fino alla fine dell’anno scolastico: chiunque potrà aderire all’iniziativa recandosi nei punti di raccolta aderenti in cui sono posizionati dei contenitori per la raccolta del materiale e segnalati dall’apposito logo: un piccolo gesto per il sorriso di un bimbo e per la serenità delle famiglie.

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Attualità

Semestre filtro di medicina, che stress!

Più di tre studenti su quattro dichiarano di sentirsi oggi più ansiosi rispetto al vecchio test nazionale. Ma a preoccupare di più non sono gli esami, ma i costi. Le famiglie oltre a tutto devono confrontarsi anche con affitti record e l’impossibilità di cercare casa per tempo

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Il vero filtro per entrare a Medicina più che il semestre filtro sembra essere il portafoglio.

Per gli studenti, infatti, la vera sfida non si gioca solo in aula.

A preoccupare di più non sono gli esami, ma i costi.

È quanto emerge da un sondaggio nazionale realizzato da MedCampus.

Il dato più netto riguarda la dimensione economica: 7 studenti su 10 valutano i costi puramente economici del semestre filtro “abbastanza o molto pesanti”.

Quando si parla di trasferimenti, la prima preoccupazione non è l’esame ma la vita quotidiana: oltre la metà di loro indica affitto e vitto come maggiore fonte di ansia. La disponibilità a trasferirsi appare formalmente alta (78,6%), ma quasi la metà degli studenti dichiara che potrebbe farlo solo “con sacrifici significativi” per la propria famiglia.

Con il vecchio sistema del test, studenti e famiglie conoscevano con mesi di anticipo la sede universitaria, potendo cercare alloggi con più calma e a costi spesso più sostenibili.

Il sondaggio MedCampus evidenzia come la pressione economica sia aggravata dal contesto: famiglie già sotto stress devono confrontarsi con affitti record (oltre 700 euro al mese a Milano per una stanza singola, più di 600 euro a Bologna e Firenze, circa 600 euro a Roma).

Oltre alla dimensione economica, il sondaggio ha evidenziato anche un dato inatteso: più di tre studenti su quattro dichiarano di sentirsi oggi più ansiosi rispetto al vecchio test nazionale.

Una percezione che non riguarda soltanto chi è già dentro al semestre filtro, ma anche chi deve ancora iniziarlo dalle scuole superiori.

Questo dato suggerisce che l’impatto della riforma non è solo sull’organizzazione accademica (con risultati tutti da verificare), ma entra in profondità nel vissuto emotivo di ragazzi e famiglie.

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