Attualità
Studenti al caldo, almeno per ora
Il presidente Gabellone: “Nonostante la carenza di risorse anche per quest’anno abbiamo risolto”. La situazione, però, resta complicata…

“La Provincia non ha i soldi per la manutenzione degli impianti e la fornitura di gasolio alle scuole superiori: quest’inverno niente termosifoni!”.
Il tam tam è stato immediato ed alla preoccupazione legittima di insegnanti, studenti e professori si è aggiunta la volontà immediata dei ragazzi di fare fronte comune e ribellarsi, in maniera anche rumorosa, ad una situazione a dir poco inaccettabile. Non è possibile che ogni anno si ripeta la stessa storia ed i ragazzi siano costretti a stare in classe coi giubbotti o, come già qualcuno si era premunito di consigliare, debbano portarsi “una stufetta da casa!”.
Vorremmo ricordare a chi di dovere che la legge indica la temperatura di 20 + 2 gradi e che, nel caso fosse sotto la media legale gli studenti, una volta accertatisi che non si tratti di un guasto temporaneo e per tanto in corso di riparazione possono, anzi devono, chiedere un colloquio con il dirigente scolastico per capire le cause e le modalità di risoluzione attivate per affrontare il problema. Nella situazione per cui non dovesse esserci alcuna collaborazione da parte della Dirigenza Scolastica, devono allertare l’Ufficio Scolastico provinciale o regionale competente per la scuola. Se ancora nessuno dovesse ascoltarli è nel loro diritto contattare i Vigili del Fuoco per evacuare la Scuola e non entrare (giustificati) fino alla completa riparazione del guasto. O, come nel nostro caso, finché non si provvede al fornimento di carburante.
Detto questo per quest’anno sembra che i nostri ragazzi non corrano il pericolo di fare lezione con gli orsi polari.
Dopo la comunicazione del dirigente provinciale Stefano Zampino inerente la mancata possibilità di garantire il riscaldamento nelle scuole superiori, gli studenti, votati come rappresentanti del movimento Carpe Diem nella recente tornata elettorale che ha coinvolto le scuole leccesi, hanno “chiesto e ottenuto con urgenza un chiarimento al Presidente della provincia, al fine di approntare una strategia risolutiva”.
Il presidente, infatti, si è subito attivato per risolvere il problema e, come dicono i ragazzi del Carpe Diem, “abbiamo superato il problema del riscaldamento per il terzo anno consecutivo”.
Nonostante le enormi difficoltà, la buona notizia: “Abbiamo fatto il punto con il responsabile del servizio, il direttore generale e il responsabile dei servizi finanziari ed abbiamo sbloccato la situazione. Erano già state individuate le ditte e commissionate per la manutenzione e per avviare gli impianti: nei prossimi giorni contiamo di andare a regime”.
Quest’anno dunque non ci saranno problemi, anche se Gabellone avverte che “la situazione rimane complicata perché il Governo assegna alle province risorse inferiori a quelle indicate dal S.O.S.E. (società partner di Enti istituzionali territoriali come Comune, Provincia e Regione che dà allo stesso Governo la misura dei bisogni). Pur sapendo che quelle risorse sono insufficienti, ad oggi da Palazzo Chigi non sono arrivate risposte esaustive e, quindi”, conclude, ammonendo, il presidente Gabellone, “permane uno stato di grave sofferenza con una forte limitazione delle possibilità di intervenire con servizi all’altezza”. E almeno per quest’anno i ragazzi non andranno a scuola… coi pinguini.
Giuseppe Cerfeda
Attualità
Sconti estivi, si parte da Sabato 5 luglio
Fismo: “Esiste un mercato parallelo con promozioni anticipate, sconti online, offerte social e pre-saldi, che anticipano di fatto le vendite di fine stagione, è questo è quanto si legge in una loro recente indagine”…

Tutto pronto per i saldi estivi: sabato 5 luglio è la data da segnare, gli stessi andranno avanti fino al 2 settembre 2025.
Il mercato degli scontisti è in continuo movimento: oltre 6,5 milioni di italiani hanno già effettuato acquisti con lo sconto prima dell’inizio ufficiale dei saldi, per un volume d’affari di circa 700 milioni di euro.
Fismo Confesercenti in collaborazione con Ipsos, fotografa una realtà ormai consolidata: esiste un mercato parallelo con promozioni anticipate, sconti online, offerte social e pre-saldi, che anticipano di fatto le vendite di fine stagione, è questo è quanto si legge in una loro recente indagine.
Attualità
Unisalento, domani si vota per eleggere il nuovo Rettore
È stato allestito un unico seggio elettorale al Centro Congressi di Ecotekne: il seggio resterà aperto dalle 10 alle 17 e l’operazione di spoglio delle schede, che comincerà immediatamente dopo la chiusura delle operazioni di voto, si potrà seguire in diretta sul sito www.unisalento.it

UNISALENTO AL VOTO PER ELEGGERE IL NUOVO RETTORE O LA NUOVA RETTRICE
La comunità accademica dell’Università del Salento domani, 4 luglio, andrà al voto per eleggere il nuovo rettore o la nuova rettrice.
Questi i candidati: Salvatore Rizzello, Luigi Melica e Maria Antonietta Aiello.
È stato allestito un unico seggio elettorale al Centro Congressi di Ecotekne: il seggio resterà aperto dalle 10 alle 17 e l’operazione di spoglio delle schede, che comincerà immediatamente dopo la chiusura delle operazioni di voto, si potrà seguire in diretta sul sito www.unisalento.it
Nel primo turno di voto e nei successivi due – fissati con decreto del decano di ateneo Antonio Leaci a martedì 8 luglio e a giovedì 10 luglio – l’elezione a rettore o a rettrice scatta se si ottiene la maggioranza assoluta delle preferenze degli aventi diritto al voto.
Qualora nessuno di questi tre turni di votazione risultasse decisivo, allora i due candidati più suffragati si misureranno nel ballottaggio che si terrà martedì 15 luglio.
In questo caso risulterà eletto o eletta il candidato o la candidata che avrà riportato il maggior numero di voti validi oppure, in caso di parità, si svolgerà un secondo turno di ballottaggio giovedì 17 luglio.
Si ricorda che ai fini del calcolo dei voti validi e delle preferenze sono sommati:
a) tutti i voti validi dei professori di I e II fascia e dei ricercatori di ruolo e a tempo determinato;
b) tutti i voti validi degli studenti presenti nel Consiglio degli studenti, nel Senato accademico, nel Consiglio di amministrazione, nei Consigli di Dipartimento, nei Consigli delle Scuole, nei Consigli didattici, nel Comitato unico di garanzia, nel Nucleo di valutazione e nel Comitato per lo Sport con peso pari al venticinque per cento del rapporto tra il numero dei docenti e ricercatori sul numero degli studenti con diritto di voto;
d) tutti i voti validi delle unità di personale tecnico amministrativo con peso pari al venticinque per cento del rapporto tra il numero dei docenti e ricercatori sul numero delle unità di personale tecnico amministrativo.
Attualità
Il Festival? «Fatelo in Salento!»
Il presidente della Provincia ha scritto una lettera indirizzata ai vertici della Rai, dando la disponibilità dell’amministrazione a valutare un eventuale trasferimento della storica kermesse musicale a Gallipoli

«Il Festival della Canzone Italiana? Fatelo da noi!» È la proposta provocatoria fino ad un certo punto del sindaco di Gallipoli e presidente della provincia di Lecce Stefano Minerva.
Da Festival di Sanremo a Festival del Salento in effetti alla differenza sarebbe minima, almeno dal punto di vista semantico e dell’assonanza.
Dopo la recente pronuncia del Consiglio di Stato, è stato confermato che per l’affidamento del festival sarà necessaria una gara pubblica, aprendo potenzialmente alla possibilità di un cambio di sede dopo il 2027, quando scadrà l’attuale accordo con la città ligure.
Ed è tutt’altro che scontato un rinnovo della partnership tra Rai e Sanremo per le prossime edizioni del Festival. In questo mare di dubbi si è tuffato Minerva che
ha avanzato la candidatura di Gallipoli, la sua città per ospitare, in futuro, la manifestazione.
Il presidente della Provincia ha scritto una lettera indirizzata ai vertici della Rai, dando la disponibilità dell’amministrazione a valutare un eventuale trasferimento della storica kermesse musicale nella località salentina, qualora se ne presentasse l’occasione.
«Desidero esprimere l’interesse della nostra amministrazione ad accogliere, laddove vi fosse reale possibilità e volontà, una futura edizione del Festival di Sanremo o parte di essa nel nostro territorio», ha scritto Minerva.
Minerva, nella missiva, ha ribadito come Gallipoli abbia intrapreso un percorso di rilancio culturale, che segna un deciso distacco dall’immagine di capitale del divertimento estivo che l’ha accompagnata in passato.
«Gallipoli, perla dello Ionio, è da anni una delle destinazioni turistiche più amate e riconosciute d’Italia», ha scritto, sottolineando che la città è stata anche selezionata tra le dieci finaliste per il titolo di Capitale italiana della Cultura 2027.
Il progetto, nato da un’idea del produttore Rai Nello Marti, storico volto del Premio Barocco e della Regia Televisiva, punta su un teatro già pronto a ospitare grandi eventi: «Il Teatro, funzionale, è pronto a diventare uno dei cuori pulsanti di un’edizione innovativa del Festival».
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