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Attualità

Sud Est: ammodernamenti o disagi?

Controllo della linea centralizzato, biglietterie chiuse e stazioni deserte: più svantaggi che altro

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Negli ultimi giorni in alcune stazioni salentine sono apparsi dei cartelli che segnalavano ai viaggiatori la chiusura di biglietterie finora sempre aperte. Il motivo è l’inserimento, deciso da parte dei vertici delle Ferrovie Sud Est, di questi presidi nel D.C.O. (Dirigente Centrale Operativo) che comporta l’esercizio in telecomando, ovverosia il controllo della movimentazione dei treni e le relative chiusure dei passaggi a livello dislocati sulla rete salentina, mediante centralizzazione dalla postazione di Novoli da cui viene monitorata l’intera linea. Così, lungo il tratto Maglie – Gagliano le operazioni svolte fino al 14 maggio scorso dai capistazione presenti nelle varie stazioni ferroviarie sono ora tutte computerizzate e controllate attraverso il C.T.C. (Comando Centralizzato del Traffico).


11FSEPertanto, in quest’ottica, attualmente si contano 2 stazioni porta (Maglie e Gagliano) che sono sempre presenziate, 4 posti periferici (Muro Leccese, Poggiardo, Andrano/Castiglione e Tricase) le quali possono anche non essere presenziate (subendo “passivamente” il comando del D.C.O.) e 4 posti di linea completamente dismessi (Sanarica, Spongano, Miggiano e Alessano).


Tuttavia l’adozione di questo processo tecnologicamente avanzato si traduce spesso in stazioni impresenziate e biglietterie chiuse, nell’impossibilità di ottenere informazioni, e di conseguenza senza servizi. Così si arriva al paradosso che un passeggero, in una stazione senza personale, può prendere il treno ma, non potendo fare il biglietto in loco, è costretto a salire sul convoglio essendone sprovvisto e, avvertendo il controllore onde evitare multe più salate, a dover pagare il costo fisso di 5euro su percorsi entro i 50km (quindi anche brevissimi) o 10euro per quelli più lunghi. A meno che non sia in possesso di un biglietto fatto precedentemente magari in qualche agenzia viaggi privata.


Per non sottacere del disagio dei dipendenti i quali prima osservavano regolarmente i loro turni nelle sedi assegnate mentre attualmente sono sballottati da una stazione all’altra a seconda delle esigenze. Una fase di ristrutturazione che non ha previsto pannelli informativi per fornire informazioni agli utenti e soprattutto ai turisti. In questo quadro così complesso l’unica certezza è che gli intenti di “ammodernamento” non fanno rima con “vantaggi” e che soprattutto in estate i disagi si moltiplicano. In un delicato momento come quello che sta vivendo FSE, per la quale si parla di acquisizione da parte di Trenitalia, l’immagine che viene offerta dalle stazioni chiuse (un tempo anche collante sociale) non è certo edificante.

Abbandonarle a se stesse non è dunque un segnale di progresso dal momento che tale scelta, anziché facilitare le attività dei cittadini, le complica.


Carlo Quaranta


Attualità

Sconti estivi, si parte da Sabato 5 luglio

Fismo: “Esiste un mercato parallelo con promozioni anticipate, sconti online, offerte social e pre-saldi, che anticipano di fatto le vendite di fine stagione, è questo è quanto si legge in una loro recente indagine”…

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Tutto pronto  per i saldi estivi: sabato 5 luglio è la data da segnare, gli stessi andranno avanti fino al 2 settembre 2025.

Il mercato degli scontisti è in continuo movimento: oltre 6,5 milioni di italiani hanno già effettuato acquisti con lo sconto prima dell’inizio ufficiale dei saldi, per un volume d’affari di circa 700 milioni di euro.

Fismo Confesercenti in collaborazione con Ipsos, fotografa una realtà ormai consolidata: esiste un mercato parallelo con promozioni anticipate, sconti online, offerte social e pre-saldi, che anticipano di fatto le vendite di fine stagione, è questo è quanto si legge in una loro recente indagine.

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Attualità

Unisalento, domani si vota per eleggere il nuovo Rettore

È stato allestito un unico seggio elettorale al Centro Congressi di Ecotekne: il seggio resterà aperto dalle 10 alle 17 e l’operazione di spoglio delle schede, che comincerà immediatamente dopo la chiusura delle operazioni di voto, si potrà seguire in diretta sul sito www.unisalento.it  

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UNISALENTO AL VOTO PER ELEGGERE IL NUOVO RETTORE O LA NUOVA RETTRICE

La comunità accademica dell’Università del Salento domani, 4 luglio, andrà al voto per eleggere il nuovo rettore o la nuova rettrice.

Questi i candidati: Salvatore Rizzello, Luigi Melica e Maria Antonietta Aiello.

È stato allestito un unico seggio elettorale al Centro Congressi di Ecotekne: il seggio resterà aperto dalle 10 alle 17 e l’operazione di spoglio delle schede, che comincerà immediatamente dopo la chiusura delle operazioni di voto, si potrà seguire in diretta sul sito www.unisalento.it

Nel primo turno di voto e nei successivi due – fissati con decreto del decano di ateneo Antonio Leaci a martedì 8 luglio e a giovedì 10 luglio – l’elezione a rettore o a rettrice scatta se si ottiene la maggioranza assoluta delle preferenze degli aventi diritto al voto.

Qualora nessuno di questi tre turni di votazione risultasse decisivo, allora i due candidati più suffragati si misureranno nel ballottaggio che si terrà martedì 15 luglio.

In questo caso risulterà eletto o eletta il candidato o la candidata che avrà riportato il maggior numero di voti validi oppure, in caso di parità, si svolgerà un secondo turno di ballottaggio giovedì 17 luglio.

Si ricorda che ai fini del calcolo dei voti validi e delle preferenze sono sommati:

a) tutti i voti validi dei professori di I e II fascia e dei ricercatori di ruolo e a tempo determinato;

b) tutti i voti validi degli studenti presenti nel Consiglio degli studenti, nel Senato accademico, nel Consiglio di amministrazione, nei Consigli di Dipartimento, nei Consigli delle Scuole, nei Consigli didattici, nel Comitato unico di garanzia, nel Nucleo di valutazione e nel Comitato per lo Sport con peso pari al venticinque per cento del rapporto tra il numero dei docenti e ricercatori sul numero degli studenti con diritto di voto;

d) tutti i voti validi delle unità di personale tecnico amministrativo con peso pari al venticinque per cento del rapporto tra il numero dei docenti e ricercatori sul numero delle unità di personale tecnico amministrativo.

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Il Festival? «Fatelo in Salento!»

Il presidente della Provincia ha scritto una lettera indirizzata ai vertici della Rai, dando la disponibilità dell’amministrazione a valutare un eventuale trasferimento della storica kermesse musicale a Gallipoli

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«Il Festival della Canzone Italiana? Fatelo da noi!» È la proposta provocatoria fino ad un certo punto del sindaco di Gallipoli e presidente della provincia di Lecce Stefano Minerva.

Da Festival di Sanremo a Festival del Salento in effetti alla differenza sarebbe minima, almeno dal punto di vista semantico e dell’assonanza.

Dopo la recente pronuncia del Consiglio di Stato, è stato confermato che per l’affidamento del festival sarà necessaria una gara pubblica, aprendo potenzialmente alla possibilità di un cambio di sede dopo il 2027, quando scadrà l’attuale accordo con la città ligure.

Ed è tutt’altro che scontato un rinnovo della partnership tra Rai e Sanremo per le prossime edizioni del Festival. In questo mare di dubbi si è tuffato Minerva che

ha avanzato la candidatura di Gallipoli, la sua città per ospitare, in futuro, la manifestazione.

Il presidente della Provincia ha scritto una lettera indirizzata ai vertici della Rai, dando la disponibilità dell’amministrazione a valutare un eventuale trasferimento della storica kermesse musicale nella località salentina, qualora se ne presentasse l’occasione.

Stefano Minerva

«Desidero esprimere l’interesse della nostra amministrazione ad accogliere, laddove vi fosse reale possibilità e volontà, una futura edizione del Festival di Sanremo o parte di essa nel nostro territorio», ha scritto Minerva.

Minerva, nella missiva, ha ribadito come Gallipoli abbia intrapreso un percorso di rilancio culturale, che segna un deciso distacco dall’immagine di capitale del divertimento estivo che l’ha accompagnata in passato.

«Gallipoli, perla dello Ionio, è da anni una delle destinazioni turistiche più amate e riconosciute d’Italia», ha scritto, sottolineando che la città è stata anche selezionata tra le dieci finaliste per il titolo di Capitale italiana della Cultura 2027.

Il progetto, nato da un’idea del produttore Rai Nello Marti, storico volto del Premio Barocco e della Regia Televisiva, punta su un teatro già pronto a ospitare grandi eventi: «Il Teatro, funzionale, è pronto a diventare uno dei cuori pulsanti di un’edizione innovativa del Festival».

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