Attualità
Xylella: «Ancora neanche un Euro agli agricoltori»
Coldiretti Puglia chiede alla Regione di trasferire subito i 5 milioni di euro agli enti pubblici per dare corso alle pratiche fitosanitarie obbligatorie sulle superfici agricole non coltivate, aree a verde pubblico, bordi delle strade, canali, aree demaniali, per arrestare l’avanzata del batterio killer che interessa 8mila chilometri quadrati di territorio, il 40% della Puglia

Xylella, da tre anni nessun aiuto agli olivicoltori e sono oltre 20 milioni le piante abbattute.
Il contagio della Xyella ha già provocato con 21 milioni di piante infette una strage di ulivi, lasciando un panorama spettrale e il danno del settore olivicolo è stato stimato per difetto in 1,6 miliardi di euro, con oltre 8mila chilometri quadrati di territorio colpito dalla fitopatologia pari al 40% del territorio regionale.
«La Xylella ha provocato effetti più disastrosi di un terremoto», evidenzia Coldiretti Puglia, «con ripercussioni drammatiche di natura produttiva, ambientale, economica, lavorativa, con esigenze di contenimento, di ricostruzione, di sostegno che vanno affrontate in maniera strategica, univoca e di sistema, rendendo i procedimenti fluidi e fruibili».
Coldiretti Puglia ha inviato una lettera al presidente della Regione Michele Emiliano e all’assessore all’agricoltura Donato Pentassuglia con una richiesta precisa: «Vanno trasferiti subito i 5 milioni di euro agli enti pubblici per dare corso alle pratiche fitosanitarie obbligatorie sulle superfici agricole non coltivate, aree a verde pubblico, bordi delle strade, canali, aree demaniali, per arrestare l’avanzata del batterio killer che interessa 8mila chilometri quadrati di territorio, il 40% della Puglia».
Il riferimento è al piano d’azione per contrastare la diffusione della Xylella fastidiosa che prevede l’obbligo delle pratiche fitosanitarie obbligatorie da marzo a maggio.
Agli agricoltori tra l’altro viene imposto un obbligo che è a tutti gli effetti un servizio pubblico di tutela e protezione del resto del territorio italiano ed europeo da un pericolosissimo agente da quarantena.
Coldiretti Puglia sostiene che «così come gli enti pubblici beneficiano di finanziamenti per l’attività obbligatoria, anche e soprattutto gli imprenditori agricoli hanno bisogno di rimborsi per sostenere le pratiche di prevenzione fitosanitaria».
«Con l’istituzione della nuova area infetta (la Valle d’Itria), con relativa zona cuscinetto dalla larghezza di 5 km, a causa dell’’elevato rischio sanitario, confermato nell’area tra Monopoli, Polignano e Castellana Grotte», aggiunge Coldiretti Puglia, «si rende necessario applicare nella zona infetta l’art. 7 del Reg. 2020/1201 ovvero l’eliminazione della pianta trovata infetta e l’eliminazione di tutte le piante della stessa specie di quella trovata infetta indipendentemente dal loro stato sanitario, le piante di specie diverse da quella della pianta infetta che sono risultate infette in altre parti dell’area delimitata e tutte le piante specificate, che non sono state immediatamente sottoposte a campionamento e ad analisi molecolare, tutto questo in un buffer di 50 metri dalla pianta infetta».
«Intanto», rimarca la Confederazione nazionale dei coltivatori diretti, «a 3 anni dalla pubblicazione del Decreto Interministeriale del 6 marzo 2020, il meglio noto Piano straordinario per la rigenerazione olivicola della Puglia da 300 milioni di euro, non è stata liquidata alcuna risorsa agli agricoltori per i reimpianti degli ulivi secchi che avrebbero consentito di ricominciare a lavorare e a produrre dopo la grave crisi causata dalla Xylella».
Ma tutto questo impegno risulta vanificato dal fatto che l’istruttoria delle pratiche, affidata all’ARIF, va molto a rilento, tanto è vero che solo nei prossimi giorni (dopo quasi tre anni dalla data di pubblicazione dell’Avviso Pubblico) avremo notizia della pubblicazione di un primo decreto di finanziamento, per circa un milione di euro a un primo elenco di imprese.
«Ad oggi, pur con un numero importante di concessioni», argomenta Pietro Piccioni, delegato confederale di Coldiretti Lecce, «per l’espianto e il reimpianto di olivi resistenti, anche alla luce degli ulteriori fondi per scorrere la graduatoria, non è stato liquidato ancora un euro agli agricoltori per le 8.133 domande singole e le 26 domande collettive (contenenti 880 domande di adesione) per oltre 222 milioni di euro di richiesta, a fronte di 40 milioni di euro disponibili per far scorrere la graduatoria dell’articolo 6 a cui si sono aggiunti altri 20 milioni di euro dalla rimodulazione del Piano di rigenerazione», incalza Piccioni.
È assolutamente necessario, dunque, secondo Coldiretti, «un deciso cambio di passo per l’istruttoria delle pratiche e chiediamo che già nei prossimi mesi si possano concedere i finanziamenti al maggior numero di imprese possibili, andando velocemente ad esaurire i 60 milioni di euro disponibili. Inoltre, bisogna recuperare altre risorse eventualmente residuali su altri articoli del Decreto, per consentire un ulteriore ed importante scorrimento della graduatoria dell’art. 6, senza procedere a nuovi bandi, con tempi incerti e appesantimenti amministrativi e burocratici, dando una decisiva spinta al miglioramento ambientale e paesaggistico dell’area infetta, con l’eliminazione definitiva di migliaia di ettari di piante morte e/o deperenti e all’introduzione di una nuova olivicoltura del Salento».
Coldiretti Puglia chiede, tra l’altro, «un nuovo Piano, da approvarsi con la massima celerità, che rilanci in particolare gli investimenti di riconversione produttiva e con una dotazione finanziaria importante, di importo almeno pari al precedente, oltre agli indennizzi per l’attuazione della lotta al vettore per le aree delimitate cuscinetto e contenimento, l’allargamento delle attività di monitoraggio e lotta obbligatoria prevista alla Piana degli Olivi Monumentali, con medesimo regime di indennizzi, il coinvolgimento del Ministero dell’Ambiente a salvaguardia del valore paesaggistico e naturalistico dell’olivicoltura, l’individuazione di possibili sistemi di controllo per la riduzione del rischio da trasporto passivo del vettore e una cabina di regia per realizzare una coerente programmazione e attuazione degli interventi previsti per i Comuni e gli enti pubblici, magari con l’affidamento di tale cabina di regia a una figura specifica, con poteri reali di intervento».
Attualità
Soprusi e violenze, più di 8 aggressioni al mese nei confronti di medici
Questo succede in tutte le strutture sanitarie, nessuna è stata risparmiata dalla furia di utenti o parenti che hanno scelto la violenza quale reazione per una risposta clinica non gradita.

Sono 92 gli atti di violenza (aggressioni, violenze, minacce verbali e fisiche), a danno dei medici in Salento.
La denuncia di Donato De Giorgi, presidente dell’Ordine dei medici di Lecce, su quanto segnalato dalle vittime di soprusi e violenze (mai denunciate all’autorità competente) o da chi è stato testimone di questi episodi.
Questo succede in tutte le strutture sanitarie, nessuna è stata risparmiata dalla furia di utenti o parenti che hanno scelto la violenza quale reazione per una risposta clinica non gradita.
Teatro delle violenze gli ambulatori dei medici di famiglia e degli specialisti convenzionati, le guardie mediche, i pronto soccorso, il 118, le corsie ospedaliere e quindi Rianimazione, Chirurgia, Medicina, Geriatria.
Più di otto aggressioni al mese, che fanno dichiarare a De Giorgi: «È importante denunciare tutti gli episodi di violenza superando paure, senso di impotenza, rassegnazione. L’Ordine professionale sarà particolarmente vicino, non tanto in maniera “solidaristica”, anche costituendosi parte civile, sottolineando che il danno, a volte irreparabile, che subisce un medico dalla violenza è certamente un enorme danno anche per tutti i professionisti e per la società stessa”.
Attualità
AQP: Cutrofiano senz’acqua per 2 giorni, a partite da martedì 4
Disagi saranno avvertiti esclusivamente negli stabili sprovvisti di autoclave e riserva idrica o con insufficiente capacità di accumulo…

Per interventi di miglioramento del servizio dell’acquedotto, si dovranno effettuare dei lavori di manutenzione sulle reti idriche, nell’abitato di Cutrofiano.
Sarà necessario, pertanto, sospendere temporaneamente la normale erogazione idrica nell’abitato il 4 dicembre, dalle 14:00 alle 16:00, e il 5 dicembre a partire dalle ore 21:00 con ripristino alle ore 17:00, del giorno successivo, per un totale di 20 ore.
Disagi saranno avvertiti esclusivamente negli stabili sprovvisti di autoclave e riserva idrica o con insufficiente capacità di accumulo.
Acquedotto Pugliese raccomanda i residenti dell’area interessata di razionalizzare i consumi, evitando gli usi non prioritari dell’acqua nelle ore interessate dall’interruzione idrica. I consumi, infatti, costituiscono una variabile fondamentale per evitare eventuali disagi.
Attualità
Poggiardo e Vaste: luce ai murales
Completati i progetti di illuminazione dei murales dedicati a San Giuseppe da Copertino (Poggiardo) ed ai Santi Martiri di Vaste, Alfio, Filadelfio e Cirino

Come annunciato sulle nostre colonne dal sindaco Antonio Ciriolo sono state completate le illuminazioni del Murales di San Giuseppe di Copertino.
Qualche settimana fa era stata completata l’illuminazione del murales dedicato ai Santi Martiri di Vaste, Alfio, Filadelfio e Cirino ed ai loro genitori Vitalio e Benedetta. Il murales dei Santi Martiri è stato realizzato nei mesi scorsi dall’artista Antonio Chiarello ed è ubicato in Via Gabriele D’Annunzio a Vaste.
Entrambi i progetti di completamento di illuminazione sono stati stato realizzato da Selettra Illuminazione Pubblica di Avigliano (Pz), azienda che gestisce la pubblica illuminazione di Poggiardo e che ha interamente sostenuto le spese dell’iniziativa.
I progetti sono stati attuati dall’Amministrazione Comunale di Poggiardo con i fondi del progetto di Street Art PACT – Polo Arti Cultura Turismo Regione Puglia “Santi Lumi” della Regione Puglia.
Arte Amica di Lecce ha realizzato l’intero progetto: murales di San Giuseppe da Copertino e dei Santi Martiri di Vaste Alfio, Filadelfo e Cirino, luminaria nel Palazzo della Cultura e video dedicato a Poggiardo e Vaste.

Il murales dedicato a San Giuseppe da Copertino – in alto quello dedicato ai Santi Alfio, Filadelfio e Cirino
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