Attualità
Xylella, reimpianti ulivi: «Paralisi inaccettabile»
Coldiretti Puglia sulla paralisi amministrativa che blocca i reimpianti e la salvaguardia di ulivi monumentali; al palo 43 milioni di euro

Coldiretti Puglia scrive all’assessore regionale Donato Pentassuglia, ritendendo «ingiustificabili» i ritardi sull’istruttoria.
L’Organizzazione agricola confida in un intervento risolutivo dell’assessore regionale, a cui offre la massima collaborazione per uscire dall’impasse.
«Inaccettabile la paralisi amministrativa che rischia da far slittare di un altro anno la rigenerazione del territorio salentino, dopo che la Xylella ha fatto seccare 21 milioni di ulivi, provocando effetti più disastrosi di un terremoto con ripercussioni drammatiche di natura produttiva, ambientale, economica, lavorativa»: è la denuncia di Coldiretti Puglia, in una lettera inviata all’assessore regionale all’agricoltura, che definisce «ingiustificabili i ritardi per cui non risulta nemmeno cominciata l’istruttoria delle circa 600 domande singole per l’espianto e il reimpianto degli ulivi e chiede un decisivo intervento dell’Assessore Pentassuglia, a cui Coldiretti Puglia offre la collaborazione massima per individuare le soluzioni più appropriate per uscire dallo stato d’impasse».
Coldiretti Puglia aveva già indicato l’urgenza di procedere senza indugio all’emissione dei decreti di concessione relativi all’applicazione dell’art. 6 del Decreto Interministeriale sulla Xylella con 40 milioni di euro disponibili per le imprese presenti in graduatoria in posizione utile.
«Da notizie apprese presso gli uffici dell’aAssessorato e a differenza di quanto in precedenza comunicatoci, e cioè che fosse prossima l’emanazione delle concessioni per buona parte delle domande singole», tuona il direttore di Coldiretti Puglia, Pietro Piccioni, «veniamo invece a conoscenza che al momento sono pronte solo parte delle cosiddette domande collettive».
L’ultima graduatoria per le domande singole (DDS n. 416 del 12/10/2021) «è stata pubblicata sul BURP in data 14 ottobre 2021», aggiunge Coldiretti Puglia, «mentre le domande collettive erano già presenti sulla prima graduatoria quella del 25 febbraio 2021 (DDS n. 86 del 17/02/2021)».
L’istruttoria delle pratiche collettive, affidata all’ARIF, risulta peraltro completata solo parzialmente – 400 circa su oltre 800 domande di adesione – mentre non è neppure iniziata l’istruttoria delle domande singole.
«È questa una situazione inaccettabile che farà ritardare ancora di un anno la ripresa olivicola del territorio colpito da Xylella. Infatti, l’olivo va piantumato», incalza Piccioni, «entro il periodo primaverile e, stando così le cose, si rischia che solo una parte limitata delle imprese saranno in grado di cominciare il reimpianto degli olivi in zona infetta con i fondi messi a disposizione dal Decreto Interministeriale. Significa, inoltre, anche continuare a perdere ulteriore reddito e lavoro in questo comparto e al suo indotto, così fortemente colpito dalla fitopatia».
«Per non parlare dell’art. 8 sulla salvaguardia degli olivi monumentali e secolari», incalza la Coldiretti pugliese, «la cui graduatoria è stata pubblicata in data 8 luglio 2021, con istruttoria sempre affidata all’ARIF, e di cui non si ha ancora nessuna notizia dello stato dell’arte delle 94 domande per 2,8milioni di euro».
«Questi ritardi sono un ulteriore messaggio negativo sulle aspettative delle imprese salentine e sono davvero ingiustificabili. Inoltre, risultano un ulteriore danno al grande lavoro che stiamo compiendo per accompagnare l’area infetta del Salento ad una rinascita e ad una ripresa sociale e produttiva», conclude il direttore Piccioni nella lettera.
5mila posti di lavoro in fumo nella filiera dell’olio
La Xylella è arrivata in Puglia portata da piante tropicali giunte dall’America latina e fino a oggi ha infettato oltre 8mila chilometri quadrati con oltre 21 milioni di ulivi colpiti, molti dei quali monumentali, frantoi svenduti a pezzi in Grecia, Marocco e Tunisia e 5mila posti di lavoro persi nella filiera dell’olio extravergine di oliva.
«Da registrare nell’intera provincia di Brindisi», aggiunge l’organizzazione agricola, «la continua avanzata della Xylella fastidiosa, con la presenza sempre più numerosa di oliveti con evidenti disseccamenti caratteristici dell’infezione dovuta al batterio. Nella parte sud del territorio provinciale tale fenomeno interessa oramai tutti gli oliveti con conseguenze anche sulla produzione ed una diminuzione del prodotto che in tali comprensori raggiunge anche il 50% rispetto alle annate precedenti».
Andate perse 3 olive su 4 in provincia di Lecce
«A causa della Xylella fastidiosa», conclude Coldiretti Puglia, «sono andate perse 3 olive su 4 in provincia di Lecce con il crollo del 70% della produzione di olio di oliva anche nell’annata 2021. Lo scenario è a tinte fosche, dove il crollo produttivo è divenuto incontrovertibile dal 2014 ad oggi».
Attualità
Sconti estivi, si parte da Sabato 5 luglio
Fismo: “Esiste un mercato parallelo con promozioni anticipate, sconti online, offerte social e pre-saldi, che anticipano di fatto le vendite di fine stagione, è questo è quanto si legge in una loro recente indagine”…

Tutto pronto per i saldi estivi: sabato 5 luglio è la data da segnare, gli stessi andranno avanti fino al 2 settembre 2025.
Il mercato degli scontisti è in continuo movimento: oltre 6,5 milioni di italiani hanno già effettuato acquisti con lo sconto prima dell’inizio ufficiale dei saldi, per un volume d’affari di circa 700 milioni di euro.
Fismo Confesercenti in collaborazione con Ipsos, fotografa una realtà ormai consolidata: esiste un mercato parallelo con promozioni anticipate, sconti online, offerte social e pre-saldi, che anticipano di fatto le vendite di fine stagione, è questo è quanto si legge in una loro recente indagine.
Attualità
Unisalento, domani si vota per eleggere il nuovo Rettore
È stato allestito un unico seggio elettorale al Centro Congressi di Ecotekne: il seggio resterà aperto dalle 10 alle 17 e l’operazione di spoglio delle schede, che comincerà immediatamente dopo la chiusura delle operazioni di voto, si potrà seguire in diretta sul sito www.unisalento.it

UNISALENTO AL VOTO PER ELEGGERE IL NUOVO RETTORE O LA NUOVA RETTRICE
La comunità accademica dell’Università del Salento domani, 4 luglio, andrà al voto per eleggere il nuovo rettore o la nuova rettrice.
Questi i candidati: Salvatore Rizzello, Luigi Melica e Maria Antonietta Aiello.
È stato allestito un unico seggio elettorale al Centro Congressi di Ecotekne: il seggio resterà aperto dalle 10 alle 17 e l’operazione di spoglio delle schede, che comincerà immediatamente dopo la chiusura delle operazioni di voto, si potrà seguire in diretta sul sito www.unisalento.it
Nel primo turno di voto e nei successivi due – fissati con decreto del decano di ateneo Antonio Leaci a martedì 8 luglio e a giovedì 10 luglio – l’elezione a rettore o a rettrice scatta se si ottiene la maggioranza assoluta delle preferenze degli aventi diritto al voto.
Qualora nessuno di questi tre turni di votazione risultasse decisivo, allora i due candidati più suffragati si misureranno nel ballottaggio che si terrà martedì 15 luglio.
In questo caso risulterà eletto o eletta il candidato o la candidata che avrà riportato il maggior numero di voti validi oppure, in caso di parità, si svolgerà un secondo turno di ballottaggio giovedì 17 luglio.
Si ricorda che ai fini del calcolo dei voti validi e delle preferenze sono sommati:
a) tutti i voti validi dei professori di I e II fascia e dei ricercatori di ruolo e a tempo determinato;
b) tutti i voti validi degli studenti presenti nel Consiglio degli studenti, nel Senato accademico, nel Consiglio di amministrazione, nei Consigli di Dipartimento, nei Consigli delle Scuole, nei Consigli didattici, nel Comitato unico di garanzia, nel Nucleo di valutazione e nel Comitato per lo Sport con peso pari al venticinque per cento del rapporto tra il numero dei docenti e ricercatori sul numero degli studenti con diritto di voto;
d) tutti i voti validi delle unità di personale tecnico amministrativo con peso pari al venticinque per cento del rapporto tra il numero dei docenti e ricercatori sul numero delle unità di personale tecnico amministrativo.
Attualità
Il Festival? «Fatelo in Salento!»
Il presidente della Provincia ha scritto una lettera indirizzata ai vertici della Rai, dando la disponibilità dell’amministrazione a valutare un eventuale trasferimento della storica kermesse musicale a Gallipoli

«Il Festival della Canzone Italiana? Fatelo da noi!» È la proposta provocatoria fino ad un certo punto del sindaco di Gallipoli e presidente della provincia di Lecce Stefano Minerva.
Da Festival di Sanremo a Festival del Salento in effetti alla differenza sarebbe minima, almeno dal punto di vista semantico e dell’assonanza.
Dopo la recente pronuncia del Consiglio di Stato, è stato confermato che per l’affidamento del festival sarà necessaria una gara pubblica, aprendo potenzialmente alla possibilità di un cambio di sede dopo il 2027, quando scadrà l’attuale accordo con la città ligure.
Ed è tutt’altro che scontato un rinnovo della partnership tra Rai e Sanremo per le prossime edizioni del Festival. In questo mare di dubbi si è tuffato Minerva che
ha avanzato la candidatura di Gallipoli, la sua città per ospitare, in futuro, la manifestazione.
Il presidente della Provincia ha scritto una lettera indirizzata ai vertici della Rai, dando la disponibilità dell’amministrazione a valutare un eventuale trasferimento della storica kermesse musicale nella località salentina, qualora se ne presentasse l’occasione.
«Desidero esprimere l’interesse della nostra amministrazione ad accogliere, laddove vi fosse reale possibilità e volontà, una futura edizione del Festival di Sanremo o parte di essa nel nostro territorio», ha scritto Minerva.
Minerva, nella missiva, ha ribadito come Gallipoli abbia intrapreso un percorso di rilancio culturale, che segna un deciso distacco dall’immagine di capitale del divertimento estivo che l’ha accompagnata in passato.
«Gallipoli, perla dello Ionio, è da anni una delle destinazioni turistiche più amate e riconosciute d’Italia», ha scritto, sottolineando che la città è stata anche selezionata tra le dieci finaliste per il titolo di Capitale italiana della Cultura 2027.
Il progetto, nato da un’idea del produttore Rai Nello Marti, storico volto del Premio Barocco e della Regia Televisiva, punta su un teatro già pronto a ospitare grandi eventi: «Il Teatro, funzionale, è pronto a diventare uno dei cuori pulsanti di un’edizione innovativa del Festival».
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