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Cronaca

Pugno a medico del Pronto Soccorso: 31enne resta in carcere

L’aggressore era stato accompagnato ieri sera proprio dai carabinieri nel pronto soccorso…

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Resta in carcere in custodia cautelare il 31enne nigeriano che ha colpito con un pugno un medico del Pronto Soccorso di Scorrano. Lo ha deciso il giudice della prima sezione penale del tribunale di Lecce che procede per interruzione di pubblico servizio, resistenza e violenza a pubblico ufficiale.


Il 16 febbraio, giorno in cui verrà aggiornato il processo, sarà conferita una perizia psichiatrica per chiarire se l’uomo sia in grado di intendere e di volere.


I fatti


Due giorni fa il tragico episodio: un medico, in servizio al pronto soccorso dell’ospedale Veris Delli Ponti, di Scorrano, è stato aggredito da un cittadino nigeriano il quale, in preda ad un forte stato di alterazione psicofisica, gli ha sferrato un pugno al volto.


Dopo il cazzotto il medico ha perso conoscenza ed è finito a terra.


Prontamente soccorso dai colleghi, poco dopo ha ripreso conoscenza nonostante avvertisse alcuni strani sintomi per i quali è stato sottoposto ad accertamenti.

Dopo quanto accaduto il pronto soccorso è rimasto chiuso per qualche ora e sono dovuti intervenire ancora i carabinieri.


L’aggressore era stato accompagnato ieri sera proprio dai carabinieri nel pronto soccorso dell’ospedale di Scorrano.


Lo stesso la notte prima aveva molestato una famiglia di Otranto che, nonostante l’avesse più  volte invitato ad allontanarsi, è rimasto arroccato davanti alla abitazione, fino a quando la polizia non ha provveduto a portarlo via.


La mattina dopo si è ripresentato davanti alla stessa abitazione e, molto probabilmente, sotto l’effetto di droghe, chiedeva di entrare pronunciando frasi sconnesse e spaventando tutti, fino a quando non sono intervenuti i carabinieri.


L’uomo è stato portato in ospedale per un TSO.


Cronaca

Colpo alla criminalità organizzata: 22 arresti

All’alba i carabinieri coordinati dalla Direzione Distrettuale Antimafia hanno eseguito 22 arresti tra Squinzano, Trepuzzi, Racale e Taviano. Sequestrati beni per circa un milione di euro

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Dalle prime ore di questa mattina è in corso una vasta operazione antimafia del Comando Provinciale dei Carabinieri di Lecce, coordinata dalla Direzione Distrettuale Antimafia presso la Procura della Repubblica.

Tra Squinzano, Trepuzzi, Racale e Taviano i militari dell’Arma stanno eseguendo numerose misure cautelari, disposte dal GIP, nei confronti di soggetti fortemente indiziati di associazione mafiosa e di altri gravi reati aggravati dal metodo mafioso.

Su 55 indagati, 22 arresti (18 persone son finite in carcere, 4 ai domiciliari) e sequestri preventivi di beni- mobili e immobili – per circa un milione di euro.

Quella smantellata era un’associazione di stampo mafioso dedita a spaccio, rapine, estorsioni, porto illegale di armi ed esplosivi, ricettazione e una serie di altre attività criminali.

All’operazione battezzata “Escape(fuga dall’ inglese) partecipano oltre 100 Carabinieri, con il supporto di unità speciali e mezzi aerei.

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Calimera

Madre e figlio di 8 anni ritrovati morti: sgomento a Calimera

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Sgomento a Calimera, dove è stato rinvenuto il corpo senza vita di un bambino di 8 anni all’interno di un’abitazione di via Montinari.

Il bambino è Elìa Perrone, figlio di Najoua Minniti, la donna di 35 anni, originaria della provincia di Reggio Calabria, il cui cadavere è stato trovato nel pomeriggio sulle coste di Torre dell’Orso, a circa 20 chilometri da Calimera.

A dare l’allarme della scomparsa di entrambi l’ex marito della donna e padre del piccolo, presso i carabinieri ieri pomeriggio. Sul corpo del bambino sarebbero state rinvenute delle ferite.
I carabinieri hanno avviato le indagini per ricostruire l’accaduto.


 

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Cronaca

Arresto per detenzione e spaccio di stupefacenti

Con la droga in centro a Nardò. Fermato 29enne e disposta anche la perquisizione domiciliare che ha consentito il rinnovamento di marijuana, hashish e quanto necessario per la vendita dello stupefacente

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I poliziotti in servizio presso il Commissariato di Nardò, durante i servizi straordinari di controllo del territorio, finalizzati a rendere più incisive ed efficaci le attività di prevenzione e contrasto dei reati, hanno proceduto alla perquisizione di un gruppo di giovani che stazionavano nel centro cittadino, in una zona della vita notturna neretina e di aggregazione giovanile.

Nel caso di un giovane di 29 anni, dopo la perquisizione personale, si è ritenuto opportuno estendere l’accertamento all’abitazione dello stesso.

Sono così stati rinvenuti circa 140 grammi di marijuana, circa 77 gr. di hashish, un bilancino di precisione, un coltellino con lama di sette centimetri e numerose bustine di cellophane trasparenti utilizzate per confezionare lo stupefacente.

L’uomo, accompagnato presso il Commissariato per gli accertamenti di rito, è stato arrestato dalla Polizia di Stato.

Avvisato il PM di turno presso la Procura della Repubblica di Lecce ne sono stati disposti gli arresti domiciliari.

 

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