Cronaca
Corsa a Palazzo Gallone: Distante lascia

Tra i primi a scendere in pista per la corsa alla carica di prossimo sindaco di Tricase, Alessandro Distante fa un passo indietro.
Delle scorse ore la notizia della sua decisione di ritirare la sua disponibilità.

“Sono giunto a questa conclusione“, spiega, “insieme a chi aveva accettato di condividere la mia proposta politico-elettorale, dopo aver preso atto che alle iniziali richieste di mettermi a disposizione della Città da più parti pervenutemi ha poi fatto seguito una assoluta disattenzione delle forze politiche, un rifiuto di porre in essere percorsi per una trasparente sintesi delle diverse e numerose proposte elettorali in campo, e, da ultimo, la difficoltà della cittadinanza, per molti versi disorientata, di offrire altrettanta e larga disponibilità ad un impegno personale e diretto nella fase di composizione delle liste”.
Non avrebbe più senso giunti a questo punto una candidatura, afferma Distante, in quanto “non sarebbe coerente con le premesse e con gli obiettivi di leale confronto e di larga partecipazione da me sempre ricercati, anche con appelli pubblici rivolti alle donne e agli uomini di Tricase”.
Poi l’augurio “a Tricase e agli altri candidati di svolgere una sana competizione elettorale e di interpretare al meglio l’avvertita necessità di un cambio radicale nei metodi e nei progetti, convinto che è indispensabile, per ogni autentico programma politico, una cittadinanza disposta ad impegnarsi con condotte coerenti che facciano seguire alla dichiarata volontà di cambiamento l’assunzione di responsabilità abbandonando logiche di convenienza ed accettando di schierarsi apertamente e pubblicamente con chi sembra offrire un progetto ed un metodo utili e validi, così dimostrando di essere liberi da pressioni e condizionamenti interni ed esterni, nella riscoperta del dovere civico di servire e non di servirsi della Città”.
Cronaca
Incendio per mano di operatore protezione civile: “Ha offeso tutti i volontari”
Il presidente del coordinamento provinciale di Protezione Civile Bisanti: “Gesto vile. Non per ritorno economico: il contributo della Regione è fisso”

Il Presidente del Coordinamento delle Associazioni di Volontariato e dei Gruppi Comunali di Protezione Civile della Provincia di Lecce, Salvatore Bisanti, prende la parola sulla vicenda che ha portato ieri all’arresto di un operatore della Protezione Civile di Palmariggi per incendio boschivo doloso.
“A nome del Consiglio Direttivo e di tutti i Volontari, – esordisce – appresa la notizia dell’operazione svolta dai carabinieri forestali del nucleo investigativo di polizia ambientale agroalimentare e forestale di Lecce e della Stazione dei Carabinieri Forestali di Otranto sotto il coordinamento e la direzione della Procura di Lecce, stigmatizzo fortemente l’episodio e mi dissocio, nella maniera più categorica, dall’atto compiuto”.
“I Volontari”, continua , “sono i primi a sentirsi offesi da simili, vili gesti, che vanno senz’altro puniti a norma delle leggi vigenti”.
Poi una precisazione, in risposta a quanti hanno sostenuto che il gesto fosse finalizzato ad un ritorno economico: “Ogni associazione o gruppo comunale di protezione civile, convenzionato con Regione Puglia per il supporto alla lotta degli incendi boschivi, riceve un contributo annuale di 5mila euro, che prescinde dal numero degli interventi di spegnimento effettuati durante la “campagna AIB” e che tale contributo – per essere concesso all’organizzazione – deve essere preventivamente rendicontato con le spese effettivamente sostenute”.
“Il prestigio e la dignità di un faticoso lavoro quotidiano di costruzione del nostro operato di volontariato, – conclude – non possono essere intaccati da questo atto vergognoso e ingiustificato che penalizza la parte sana del volontariato della Protezione Civile”.
Cronaca
Un morto e tre feriti: tragedia in tangenziale
Schianto sulla est, più mezzi coinvolti: perde la vita un 53enne

L’ennesimo violento incidente stradale registrato sulle strade del Salento è costato questa sera la vita ad una persona.
Alle 20e30, un uomo è deceduto alla guida della sua auto sulla tangenziale est di Lecce, nei pressi dell’uscita per Frigole.
Vi sono anche degli altri feriti, in totale 3: erano a bordo di altre auto.
Sul posto sono intervenute ben due ambulanze e tre auto mediche.
Vani i tentativi di rianimare la vittima, un 53enne di Lecce. Codice giallo invece per gli altri coinvolti.
Il lavoro delle equipe sanitarie è stato affiancato da quello dei vigili del fuoco è delle forze dell’ordine che hanno interdetto il tratto di strada al traffico ed effettuato i rilievi del caso.
Da qui si ripartirà per ricostruire l’accaduto. Secondo le prime testimonianze raccolte, la vittima potrebbe aver perso autonomamente il controllo della sua auto, per essere poi fatalmente colpito dai mezzi che sopraggiungevano.
Subito dopo il sinistro, lunghe code di oltre un chilometro si sono formate sulla tangenziale.

Castrì
Rave party con un migliaio di persone in corso dalla notte scorsa in Salento
Forze dell’ordine tentano vanamente di disperdere le persone ritrovatesi nelle campagne di Castrì, il cui sindaco si dice non preoccupato

Un migliaio di persone si sono radunate nelle campagne di Castrì per partecipare ad un ‘rave party’ in corso dalla scorsa notte.
Polizia, Carabinieri e Guardia di Finanza hanno circoscritto l’area nel tentativo di interrompere quella che la stampa ha già definito la “maratona a base di musica, alcol e droga”.
Ne parla anche l’Ansa che spiega come l’area sarebbe stata occupata senza alcuna autorizzazione.
L’evento sarebbe stato pubblicizzato attraverso canali social dedicati: sono in corso indagini per risalire all’identità degli organizzatori.
Il sindaco di Castrì, Alessandro De Pascali, tuttavia ritiene che l’unico rischio sia questi ragazzi possano “danneggiare se stessi”. Per il resto, infatti, non si dice allarmato: “Non danno fastidio a nessuno, non disturbano la quiete pubblica. Come è già successo in altre zone del territorio, quando vanno via lasciano tutto in ordine, come l’avevano trovato”, ha spiegato all’Ansa.
“Quindi”, ha aggiunto il primo cittadino, “la cosa migliore, la più logica da fare, è monitorare la situazione e lasciarli stare: io non sono per niente preoccupato”.
Immagine di repertorio
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