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Cronaca

Derubato noto avvocato, denunciata badante

La donna, una trentottenne di origini moldave, che era stata incaricata di badare alla madre del professionista aveva rubato dalla cassetta di sicurezza custodita nel suo studio, ingenti somme tra libretto e vaglia postali, buoni fruttiferi e 55mila euro in denaro contante

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A conclusione di un’indagine svolta dagli agenti della Polizia di Stato in servizio presso il Commissariato di Pubblica Sicurezza di Otranto, su un caso di furto nello studio di un noto avvocato della provincia leccese, è stata denunciata in stato di libertà una 38enne di origini moldave con l’accusa di furto in appartamento.


Il 6 febbraio scorso gli agenti in servizio di volante presso il Commissariato di Otranto intervenivano, su chiamata della Centrale Operativa, per una constatazione di furto presso lo studio di un avvocato di un paese dell’interland otrantino, il quale aveva riscontrato l’ammanco, nella propria cassetta di sicurezza custodita nel suo studio, di ingenti somme tra libretto e vaglia postali, buoni fruttiferi e 55.000 euro in denaro contante.


Gli investigatori, dopo un’attenta analisi delle informazioni raccolte, hanno puntato i loro sospetti sulla badante della madre del professionista, una 38enne di origini moldave che repentinamente e senza preavviso aveva interrotto il rapporto lavorativo con una semplice telefonata.


La donna veniva rintracciata successivamente dagli agenti presso la stazione ferroviaria di Lecce, mentre era in attesa del treno diretto a Bologna e accompagnata presso gli Uffici della Polizia Ferroviaria veniva sottoposta a perquisizione personale e del bagaglio al seguito, che dava esito positivo rinvenendo la somma in denaro contante pari a euro 3.360,00 riconducibili al furto in argomento.

Successive e meticolose indagini consentivano agli investigatori di accertare che il resto della refurtiva era stato spedito in Moldavia, tramite un corriere straniero estraneo ai fatti, il quale veniva contattato ed invitato ad annullare la spedizione.


Recuperata e sequestrata tutta la refurtiva ed informata l’A.G. della Procura della Repubblica Presso il Tribunale di Lecce la straniera veniva denunciata in stato di libertà per il reato di furto in appartamento.


Cronaca

Tenta di scappare ai carabinieri, aveva con sé 2 chili di droga

Fermato 23enne dopo un inseguimento tra le vie del centro del Capoluogo

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I carabinieri della sezione Radiomobile della Compagnia di Lecce hanno arrestato nella flagranza di reato un 23enne del posto, con l’accusa di detenzione e spaccio di droga.

Il giovane alla guida di un’utilitaria che, alla vista dei militari, con una manovra repentina, ha invertito il senso di marcia nel tentativo di sottrarsi ai controlli e darsi alla fuga. Immediata la risposta della “Gazzella” che, a sirene spiegate, si è data all’inseguimento del giovane che a forte velocità cercava di far perdere le proprie tracce per le vie del centro leccese.

Il giovane è stato, infine, raggiunto e bloccato dai carabinieri.

Sottoposto a una perquisizione personale, successivamente estesa anche al veicolo da lui condotto oltre che all’abitazione, è stato trovato in possesso di un ingente quantitativo di hashish.

La droga, nascosta nell’abitacolo, per un peso complessivo di 2 chilogrammi era pronta per lo spaccio, suddivisa in 40 panetti.

Il tutto è stato sottoposto a sequestro e messo a disposizione della competente autorità giudiziaria.

Al termine delle operazioni di polizia, il giovane è stato arrestato e, come disposto dal Pm di turno presso la Procura della Repubblica di Lecce, che conduce le indagini, è stato condotto presso il carcere leccese.

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Cronaca

Auto a fuoco, ancora incendi nel Salento

Un volta spento l’incendio, i vigili del fuoco hanno messo in sicurezza la zona. Si indaga sull’accaduto

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Un’altra notte di fuoco: nonostante il giorno di passione, a mezzanotte circa, una squadra dei Vigili del Fuoco del distaccamento di Gallipoli  è intervenuta in largo Roma a Seclì per spegnere un incendio.

L’auto, probabilmente data alle fiamme, è una Volkswagen, modello Golf.

All’arrivo delle forze dell’ordine metà dell’auto era già andata in fiamme.

Un volta spento l’incendio, i vigili del fuoco hanno messo in sicurezza la zona. Si indaga sull’accaduto.

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Attualità

Pista Porsche: le associazioni incontrano la Regione

La Sezione Sud Salento di Italia Nostra: «La sospensione dell’accordo di programma tra Regione Puglia e Nardò Tecnical Center provvedimento necessario per una serena valutazione del progetto di ammodernamento degli impianti della Porsche». Nei prossimi giorni in programma un incontro tra Regione Puglia e le associazioni Sezione Sud Salento di Italia Nostra, Comitato Custodi del Bosco dell’Arneo e Gruppo di Intervento Giuridico

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Dopo le proteste, il provvedimento adottato nella serata di ieri dal Presidente della Regione Puglia Michele Emiliano, con cui ha sospeso l’Accordo di programma, sottoscritto con la Porsche e che prevede la realizzazione di altre piste di collaudo ed una serie di altre opere e infrastrutture che comporterebbero la distruzione di 200 ettari di area boscata e macchia mediterranea, è accolta favorevolmente dalla Sezione Sud Salento di Italia Nostra che, sin dall’agosto scorso, si è attivata costantemente con una serie di azioni «al fine di evitare la devastazione di un habitat prioritario tutelato da specifica Direttiva Europea».

Tra l’altro era stata proprio la Sezione Sud Salento di Italia Nostra che, unitamente al Comitato Custodi del Bosco dell’Arneo e al Gruppo di Intervento Giuridico, aveva chiesto nelle scorse settimane al governatore Emiliano e ai componenti della giunta regionale pugliese la sospensione – in autotutela e in applicazione  dell’ Art. 28 del Codice dell’Ambiente, dei relativi provvedimenti in presenza di impatti ambientali negativi, imprevisti, ulteriori o diversi, l’interruzione dei lavori, anche al fine di evitare imminenti ed irreparabili pregiudizi ai beni ambientali, attraverso la sospensione dell’efficacia della Delibera della Giunta regionale pugliese  n.1096 del 31 luglio 2023 e del Decreto n. 537 del 20 novembre 2023,  emesso dallo stesso Emiliano, con i quali si approvava e si dava esecutività all’Accordo di programma con la Nardò Tecnical Center della Porsche.

Tale richiesta, conseguente al ricorso al TAR di Bari presentato dalle suddette associazioni, era motivata da una serie di ragioni tra cui, come ricordano il presidente della sezione Sud Salento di Italia Nostra Mario Fiorella ed il segretario di giunta Marcello Seclì, «la mancanza del preventivo dibattito pubblico, come previsto dalla L.R. n. 28/2017, che non aveva consentito un’adeguata conoscenza e valutazione da parte dei portatori di interessi diffusi, degli impatti ambientali dell’opera e che tale carenza aveva inciso nella valutazione dei presupposti per la procedura di deroga in presenza di valutazione di incidenza negativa sul sito, violando così l’Art. 6 della Direttiva “Habitat”, per la mancanza di una rigorosa valutazione delle soluzioni alternative, violazione che Italia Nostra aveva dettagliatamente segnalato alla Commissione europea, che poi si era attivata riservandosi di valutare la sussistenza dei presupposti della procedura di deroga».

Nel frattempo dall’assessorato all’ambiente della Regione è pervenuto l’invito alla Sezione Sud Salento di Italia Nostra, unitamente al Comitato Custodi del Bosco dell’Arneo e al Gruppo di Intervento Giuridico, ad un incontro da tenersi nei prossimi giorni per discutere proprio in merito all’Accordo di programma relativo al Progetto della N.T.C. della Porsche.

Per tale incontro le associazioni invitate si stanno attivando «per conoscere i termini del provvedimento adottato dal Presidente Emiliano e i relativi atti pervenuti alla Regione Puglia da parte della Commissione europea».

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