Cronaca
Distretto di Gagliano: «Mille ore di straordinario in un anno ad un solo dipendente!»
La Cisl FP Lecce, ha presentato un ricorso per attività antisindacale nei confronti della ASL di Lecce per grave violazione degli accordi sui criteri di attribuzione del lavoro straordinario: «La mancanza assoluta di verifica e controlli ha consentito l’assegnazione e la liquidazione di 14.500 euro ad un singolo dipendente, peraltro del ruolo amministrativo, di oltre mille ore di straordinario solo nel 2021»

Pesante denuncia della Cisl FP Lecce: al Distretto Socio Sanitario di Gagliano del Capo le spese per il personale sarebbero fuori controllo!
La CISL FP, assistita dall’avv. Alfredo Coluccia, ha presentato un ricorso per attività antisindacale nei confronti della ASL di Lecce per grave violazione degli accordi sui criteri di attribuzione del lavoro straordinario.
Si lamenta il mancato rispetto degli accordi aziendali che prevedono la convocazione di tutte le organizzazioni sindacali per concordare le modalità di utilizzo dei fondi destinati al lavoro straordinario, che sono limitati e che devono essere equamente distribuiti tra i dipendenti, con limiti espressamente previsti dalla normativa, dai contratti collettivi e dagli accordi aziendali stessi.
Nel Distretto di Gagliano del Capo, invece, il lavoro straordinario sarebbe stato attribuito «senza la dovuta concertazione e senza aver concordato alcun criterio, dunque in maniera arbitraria, e si è giunti a superare ogni limite normativo e di budget», chiariscono i termini della denuncia Fabio Orsini e Antonio Piccinno, rispettivamente Segretario Generale e Coordinatore Provinciale Fp Cisl Sanità Lecce,, «solo per fare un esempio, la mancanza assoluta di verifica e controlli ha consentito l’assegnazione e la liquidazione ad un singolo dipendente, peraltro del ruolo amministrativo, di oltre mille ore di straordinario solo nel 2021», mentre i contratti collettivi e aziendali prevedono che il limite massimo individuale non possa superare le 180 ore (250 solo con speciale autorizzazione della Direzione Generale della Asl).
«Si pensi», proseguono, «che nello stesso periodo (2021) il personale sia amministrativo che medico e sanitario della intera ASL di Lecce era impegnato nel cosiddetto “Progetto Obiettivo vaccinale” una autentica task force operativa suddivisa in equipe per ogni struttura Aziendale che, a tempo di record ha effettuato le vaccinazioni alla quasi totalità della popolazione residente tanto da fare risultare la ASL Lecce come una delle più operative e virtuose di tutta la Nazione. Il paradosso è che al personale che ha effettuato le prestazioni aggiuntive vaccinali con tariffe concordate e ben superiori a quelle dello straordinario, in quanto prestazioni aggiuntive finanziate dalla Regione Puglia, a tutt’oggi non sono state interamente pagate le proprie spettanze, tanto che alcuni di loro sono ricorsi al Tribunale del Lavoro per il riconoscimento del titolo mentre, invece, la ASL ha provveduto a remunerare ad un solo dipendente amministrativo oltre mille ore per un corrispettivo di circa 14.500 euro (quasi una mensilità in più al mese)».
Per la CISL-FP, dunque, nel Distretto Sanitario di Gagliano del Capo sarebbero stati «violati costantemente, con la tacita quando non espressa autorizzazione della Direzione Generale, (da verificare se vi siano responsabilità di quella tutt’ora in carica), tutte le disposizioni e tutti gli accordi che tendono ad un utilizzo corretto dei fondi stanziati, che impediscono la discriminazione tra dipendenti, che stabiliscono il principio di rotazione, che prevedono stretti controlli a salvaguardia dell’economia dell’Azienda, che sono diretti alla ottimizzazione delle risorse umane e finanziarie».
L’Organizzazione Sindacale rileva che «tale situazione danneggia gravemente tutti i lavoratori che non possono fare affidamento sulla certezza delle regole, e lo stesso Sindacato, che viene screditato dal modo di operare dei Dirigenti aziendali che impunemente e in continuazione non rispettano quelle stesse regole».
Il Sindacato lamenta anche «l’assurdità di una situazione in cui senza alcun controllo viene consentito ad un unico dipendente di svolgere, appunto e si ripete, oltre mille ore di lavoro straordinario e per questo di percepire quasi un doppio stipendio annuale a carico delle riserve economiche della ASL, mentre gli altri lavoratori vengono esclusi dalla rotazione obbligatoria e non possono svolgere alcuna attività di lavoro straordinario».
«Sembra del tutto incredibile come tutto ciò possa essere accaduto», concludono i sindacalisti, «quando al governo del Distretto Socio Sanitario di Gagliano vi era come direttore come Rocco Palese, professionista attento e oculato nella programmazione e nel contenimento della spesa che stranamente ha materialmente autorizzato la liquidazione con proprie determinazioni dirigenziali».
Il Sindacato ha dato incarico all’Avv. Coluccia di valutare la condotta dell’Azienda ai fini di un esposto alla Corte dei Conti e agli altri organismi competenti per la verifica della responsabilità contabile della ASL e dei singoli dirigenti.
Cronaca
Abbandono rifiuti, tolleranza zero: denunce e sanzioni
Attività interforze volta al contrasto degli illeciti in materia di rifiuti. Interventi a Soleto, Montesano Salentino. Specchia, Racale, Nardò e sui litorali di Melendugno e Vernole

Primi risultati protocollo d’intesa tra la Prefettura, le forze di Polizia, la Polizia Provinciale ed alcuni Comuni del territorio, finalizzato ad attuare un programma di azioni mirate al controllo e vigilanza del conferimento dei rifiuti provenienti da cantieri edili, attività di svuotamento di immobili e altro e sul trasporto degli stessi, tutto volto ad una maggiore tutela dell’ambiente, oltre che alla prevenzione di illeciti.
Il tavolo tecnico del Questore ha sviluppato strategie finalizzate al contrasto del fenomeno dell’abbandono degli stessi nel territorio di Lecce e provincia.
La stretta collaborazione tra la Polizia di Stato, l’Arma dei Carabinieri, la Guardia di Finanza, la Polizia Provinciale e le Polizie Locali di alcuni Comuni della Provincia ha permesso al Questore Dr. Giampietro Lionetti di programmare una serie di interventi specifici, funzionali al raggiungimento dell’obiettivo.
I controlli sono stati pianificati u tutto il territorio della provincia, permettendo a tutte le forze in campo di agire in modo massiccio scansionando le diverse tipologie di attività ricadenti nello spettro della processazione dei rifiuti.
IL REPORT DEI CONTROLLI
A Soleto
Il personale del Commissariato di Polizia e operatori della Polizia Provinciale e della Polizia Locale di Galatina e Soleto hanno effettuato il controllo di una ditta di smaltimento di rifiuti sita in agro di Soleto.
L’ispezione dell’azienda ha permesso di rilevare delle irregolarità sullo stoccaggio di rifiuti in aree non autorizzate; pertanto, è stata acquisita tutta la documentazione dell’impianto per un attento esame da parte dell’autorità competente, al fine di valutare l’emissione di eventuali contestazioni.
Inoltre, durante il controllo, è giunto presso l’azienda un autocarro adibito al trasporto di rifiuti e, dalla verifica del mezzo pesante, è emerso un contenuto difforme da quello indicato nel formulario di trasporto, pertanto il camion è stato posto sotto sequestro ed il conducente deferito all’autorità giudiziaria.
A Racale
Il Commissariato di Gallipoli insieme alla locale Compagnia della Guardia di Finanza e della Polizia Provinciale, ha espletato i controlli, in ottemperanza del citato protocollo d’intesa e delle direttive del Questore, presso una ditta di autodemolizioni ubicata nella zona di Racale.
Le operazioni di controllo hanno verificato la regolarità degli impiegati nell’impianto e la corretta gestione dei rifiuti nelle aree autorizzate.
Di contro tale verifica ha evidenziato delle irregolarità riguardanti le auto bonificate e la “cartellonistica del codice europeo dei rifiuti” risultata non a norma.
Pertanto, è stata acquisita l’intera documentazione riguardante l’impianto da parte della Polizia Provinciale per un esame attento e per la valutazione di eventuali sanzioni. Nel frattempo, la ditta dovrà procedere a regolarizzare le criticità rilevate.
Inoltre, nell’ambito dei controlli del territorio gallipolino sono state sensibilizzate le pattuglie in servizio di volante all’individuazione e controllo di mezzi carichi di materiali di risulta e materiale ferroso in transito sulle vie cittadine, ma anche e soprattutto sulle strade provinciali, comunali e interponderali.
A Specchia
Nel circondario di Taurisano, i controlli sono stati effettuati in sinergia tra il personale del locale Commissariato, della Tenenza della Guardia di Finanza di Tricase e della Polizia Locale di Specchia, dove è stato individuato un 48enne del posto segnalato dai cittadini, che aveva realizzato sul suolo comunale una discarica abusiva, depositando lungo la strada comunale rifiuti facenti parte delle categorie speciali e/o pericolosi.
Sul posto è intervenuta una ditta che ha provveduto alla rimozione e alla custodia dei rifiuti e l’uomo è stato denunciato all’autorità giudiziaria.
A Nardò tutto ok
Un controllo capillare ha permesso nel comune di Nardò un intervento combinato degli agenti del Commissariato e della Polizia Locale che hanno controllato a tappeto cantieri edili e are sensibili già segnalate quali luoghi scelti per l’abbandono di masserizie e materiale di rifiuto.
Le ditte titolari dei cantieri controllati hanno esibito il carteggio relativo allo smaltimento presso aziende deputate al servizio risultando in regola.
Discarica abusiva Montesano Salentino
Il comando provinciale della Guardia di Finanza ha partecipato ai controlli denunciando un uomo che aveva approntato a Montesano Salentino una discarica abusiva e deposito incontrollato di rifiuti speciali ovvero di pneumatici fuori uso.
Inoltre, per diverse aziende sparse sul territorio salentino sono stati avviati controlli di imprese produttrici di rifiuti speciali pericolosi e non, per i quali sono in corso ulteriori accertamenti ed è stato sanzionato amministrativamente un cittadino per un trasporto irregolare.
La Polizia Stradale ha effettuato controlli presso alcune ditte di autodemolizioni, vendita e riparazione di pneumatici che sono risultate regolari.
Nelle marine di Melendugno
La Polizia Locale del Comune di Melendugno sul litorale adriatico ha effettuato controlli soprattutto su quelle aree a rischio già individuate e censite, che sono colpite dal fenomeno dell’abbandono incontrollato dei rifiuti.
Inoltre, sono stati ispezionati diversi stabilimenti balneari per verificare il corretto conferimento dei rifiuti secondo i criteri che regolamentano la raccolta differenziata senza riscontrare inadempienze.
Da San Cataldo a Torre Specchia
La Polizia Locale di Vernole ha battuto il litorale che si estende da San Cataldo a Torre Specchia, rilevando nove violazioni sulla disciplina del conferimento dei rifiuti.
Le attività inadempienti sono state sanzionate, secondo la normativa vigente riguardante la raccolta differenziata con multe da duecento a cinquecento euro per ogni contenitore mancante.
I controlli hanno riguardato anche le località marittime, lidi attrezzati che rappresentano una vetrina per il settore turistico ed anche un patrimonio ambientale, ittico, faunistico e paesaggistico che dev’essere salvaguardato, secondo le disposizioni nazionali e regionali.
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Cronaca
Racale: denunciati due piromani
Controlli rafforzati con telecamere e droni. Le riprese video incastrano due incendiari mentre bruciano rifiuti vegetali e provocano rogo di 2,5 ettari. Denunciati dai carabinieri forestali

L’azione di contrasto dei Carabinieri Forestali ai reati di incendio boschivo viene perfezionata ad ogni stagione. Per quest’estate, oltre all’intensificato impiego di telecamere posizionate in punti strategici, è entrato in campo anche un sofisticato drone di ultima generazione, in grado di effettuare riprese video ad alta definizione anche in quota.
Le telecamere, questa volta, hanno permesso ai Militari del Nucleo Forestale di Gallipoli di identificare gli autori di un’azione di abbruciamento di rifiuti in campagna, che ha poi originato, a causa del vento sostenuto, un incendio che si è propagato nei terreni confinanti, interessando, alla fine, circa due ettari e mezzo di pascoli, incolti ed uliveti degradati, lambendo anche la macchia mediterranea.
L’episodio descritto si è verificato in agro di Racale (dove l’anno scorso i Forestali avevano arrestato un altro incendiario, individuato con elicottero e telecamere), precisamente in località Castelforte.
Le immagini esaminate dai Carabinieri Forestali hanno evidenziato che i due uomini scaricavano da un camion su un terreno agricoli rifiuti costituiti per lo più da scarti di vegetazione da ripuliture e potature, dopodiché vi davano fuoco, senza curarsi delle conseguenze delle loro azioni.
I due, entrambi lavoratori dipendenti, sono quindi stati denucniati alla Procura della Repubblica di Lecce; sono stati loro ascritti i reati, in concorso, di incendio di vegetazione (art. 423 del Codice penale) e di combustione illecita di rifiuti (art. 256-bis del Decreto legislativo 152 del 2006, cosiddetto Testo Unico Ambientale).
Quest’ ultimo episodio ha confermato l’efficacia della strategia dei Carabinieri Forestali nel concentrare l’impegno nella vigilanza in aree statisticamente a maggior rischio, con un crescente uso di supporti tecnologici, ormai imprescindibili nel supporto ai militari in un territorio vasto e complesso, con un fitto reticolo di strade e vegetazione diffusa con numerosi centri abitati, come è quello del Salento.
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Cronaca
In trasferta per rubare in discoteca, 18enne napoletano arrestato a Taviano
È ritenuto responsabile di ricettazione e furto con strappo, consumati all’interno della discoteca “Vega”. Non individuati gli altri “trafsertisti” che erano con lui

Durante la scorsa notte, la Polizia di Stato ha arrestato in flagranza di reato un diciottenne di Napoli, incensurato, ritenuto responsabile di ricettazione e furto con strappo, consumati all’interno della discoteca “Vega” di Taviano.
Attorno alle 2,15 della notte il diciottenne ha strappato una collana d’oro dal collo di un altro avventore mentre questi era intento a ballare.
Essendosi accorta dell’accaduto, la vittima si è rivolta immediatamente al personale della sicurezza che, a sua volta, ha informato gli agenti della Squadra Volante del Commissariato di Gallipoli che, in quel preciso momento, si trovavano all’esterno della discoteca per un controllo del territorio.
Intervenuti all’interno della discoteca, i poliziotti hanno immediatamente individuato l’autore del furto e gli hanno chiesto di restituire la collanina appena rubata.
Dopo averla consegnata, gli operatori hanno eseguito una perquisizione personale, grazie alla quale sé stato possibile ritrovare altre due collane d’oro nascoste negli indumenti di quest’ultimo, probabilmente rubate con le modalità modalità ad altri ignari avventori.
Durante le fasi dell’arresto, il ragazzo ha riferito agli agenti di essere giunto in provincia di Lecce dal capoluogo campano, nella serata di ieri, senza aver prenotato alcun luogo di soggiorno presso strutture ricettive, poiché sarebbe stata sua intenzione ripartire oggi stesso.
Il 18enne, dunque, sarebbe probabilmente giunto in terra salentina assieme a suoi coetanei, non individuati, al solo fine di compiere furti e ripartire il giorno dopo, nel collaudato schema criminoso tipico dei ladri trasfertisti.
Una volta accompagnato negli uffici del Commissariato e sentito il P.M di turno, il giovane è stato dichiarato in stato di arresto.
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