Connect with us

Cronaca

Idrovolanti a Santa Caterina, anche il Consiglio di Stato dà ragione al Comune

Dichiarato inammissibile il ricorso contro il progetto per idrosuperficie con mini terminal presso la marina di Nardò

Pubblicato

il

Il Consiglio di Stato dichiara inammissibile l’appello di Bruno Congedo avverso la sentenza del TAR Lecce che aveva respinto il ricorso contro il progetto degli idrovolanti nella marina di Santa Maria al Bagno di Nardò.


I FATTI


Nel 2020 il Comune di Nardò otteneva un finanziamento a fondo perduto del programma europeo Interreg Grecia/Italia 2014/2020, per un importo di 533mila euro, per l’installazione di una idrosuperficie con mini terminal a Santa Maria al Bagno.


Sul progetto dell’opera pubblica si teneva una conferenza dei servizi per l’acquisizione dei pareri da parte delle Autorità competenti; la conferenza dei servizi si concludeva con l’acquisizione di tutti i pareri favorevoli alla realizzazione dell’opera, compreso quello della Soprintendenza. Sennonché, nel marzo 2021, Congedo impugnava il predetto progetto con ricorso straordinario al Presidente della Repubblica.


L’amministrazione comunale di Nardò decideva di trasporre il giudizio al TAR Lecce e, tramite l’avv. Paolo Gaballo, evidenziava la corretta localizzazione dell’opera pubblica lungo la costa neretina, trattandosi di scelte che, pur essendo riservate alla discrezionalità dell’amministrazione, erano state adeguatamente istruite e motivate, tenendo conto anche del giardino della memoria, visto che lo stesso sarebbe stato riqualificato, valorizzato ed impegnato solo in minima parte, senza alcun impatto.


Nel luglio 2021, la Prima Sezione del TAR Lecce (Presidente Manca, relatore Giancaspro), accogliendo le tesi dell’avv. Gaballo, rigettava il ricorso di Bruno Congedo, ritenendolo infondato.


Secondo il TAR, «l’amministrazione ha esercitato i propri poteri discrezionali senza omettere di valutare e comparare tutti gli interessi coinvolti dalla scelta localizzativa e in particolare l’interesse alla conservazione del valore simbolico del giardino della memoria».


Bruno Congedo, però, non si dava per vinto e, con il patrocinio legale del figlio Pierluigi e dell’avv. Francesco Vannicelli del Foro di Roma, appellava al Consiglio di Stato la sentenza del TAR, chiedendone la sospensione dell’efficacia.

Nel giugno 2022 il Consiglio di Stato, accogliendo la tesi difensiva dell’avv. Gaballo, rigettava l’istanza cautelare di Congedo, ritenendo che «l’appello non presenta apprezzabili elementi di “fumus boni juris” sia per quanto concerne la scelta della localizzazione dell’opera pubblica (terminal per idrovolanti), sia in ordine alla dedotta violazione delle garanzie procedimentali».


L’ULTIMO GRADO DI GIUDIZIO


Ieri il Consiglio di Stato (Presidente Franconiero – relatore Tulumello), aderendo alle eccezioni preliminari sollevate dal difensore del Comune di Nardò, ha definitivamente dichiarato inammissibile l’azione di Congedo.


Secondo il massimo organo della giustizia amministrativa «riveste carattere dirimente ed assorbente l’eccezione di inammissibilità per mancata impugnazione della deliberazione comunale n. 365 del 29 dicembre 2020. Tale deliberazione reca infatti l’approvazione definitiva del progetto per la realizzazione dell’opera pubblica. Ha natura e valore prevalente, perché incidente sulla stessa ammissibilità del ricorso di primo grado, quello relativo alla mancata impugnazione dell’approvazione del progetto definitivo, che comporta, in accoglimento della relativa eccezione, l’inammissibilità del ricorso di primo grado e del connesso ricorso per motivi aggiunti».


Congedo è stato anche condannato a pagare le spese di lite del doppio grado giudizio, che sono state liquidate in complessivi  5.800 euro in favore del Comune.


📍 Segui il GalloLive News su WhatsApp 👉 clicca qui


Castrignano del Capo

Agente immobiliare cade nel vuoto a Leuca: vivo per miracolo

Cede il pavimento: volo di 4 metri e corsa in ospedale durante una visita all’immobile con un cliente

Pubblicato

il

Nel tardo pomeriggio di mercoledì 14 maggio, un grave incidente ha coinvolto un agente immobiliare durante una visita a un chiosco-bar in disuso a Santa Maria di Leuca.

L’uomo, dipendente di un’agenzia con sede a Castrignano del Capo, stava mostrando l’immobile a un cliente quando una porzione del pavimento del balcone ha ceduto, facendolo precipitare nel vuoto per circa quattro metri.

L’agente è stato immediatamente soccorso dal personale del 118 e trasportato all’ospedale di Tricase, riportando lesioni giudicate guaribili in circa 40 giorni.

Le autorità, intervenute sul posto, hanno effettuato un sopralluogo e disposto il sequestro probatorio dell’immobile. La proprietaria dell’edificio è stata denunciata per omissione di lavori in edifici o costruzioni che minacciano rovina.

Il locale, che in passato ha ospitato diverse attività ma che ora è chiuso da diverse stagioni, si trova sul lungomare, affacciato sulla scogliera in prossimità della Porcinara e di Punta Ristola.

Continua a Leggere

Alliste

Colpo grosso della Guardia di Finanza

Sequestrati un chilo di cocaina, drone, tanti contanti, un diamante ed un Rolex GMT Master II…

Pubblicato

il

Nella serata di ieri, la Guardia di Finanza della Compagnia di Gallipoli, con il supporto dei cani antidroga “Roma” e “Goran” del Gruppo di Lecce e dei militari di Casarano, Tricase e Leuca, hanno portato a termine un’operazione antidroga nel comune di Alliste.

L’intervento ha permesso di scoprire circa 1 kg di cocaina, occultata all’interno di intercapedini ricavate nel pavimento, nei cassonetti delle tapparelle e in tubazioni interne dell’abitazione.

Lo stupefacente, in parte ancora confezionato in panetti all’ingrosso e in parte già suddiviso in dosi, è stato sottoposto a sequestro insieme alla strumentazione per la preparazione e vendita della droga sulla piazza di spaccio.

Inoltre, sono stati trovati; un drone e un sistema di videosorveglianza per gestire in sicurezza l’attività criminale; circa 10.000 euro in contanti; una busta di oltre 10 kg di monete; un orologio Rolex GMT Master II; e un diamante, tutto sottoposto a sequestro.

Sono stati sequestrati anche quattro smartphone, due tablet e altri dispositivi, tutti al vaglio degli esperti per un’accurata analisi forense, utile per il prosieguo delle attività investigative.

Sentita l’Autorità Giudiziaria inquirente, i militari hanno proceduto all’arresto dei tre soggetti accusati di detenzione di stupefacenti ai fini di spaccio, in concorso tra loro, e tradotti in carcere a Lecce.

Continua a Leggere

Cronaca

Otranto, spara alla moglie e si uccide

I due spari sarebbero stati avvertiti dai vicini della  coppia, ma scoprire a il fattaccio è stata una parente che li aiutava di tanto in tanto facendo piccole commissioni. La stessa ha subito allertato i carabinieri della Compagnia di Maglie…

Pubblicato

il

Spara alla moglie e poi si uccide.

E’ successo a Otranto, dove l’uomo 85enne avrebbe sparato alla moglie,  di pochi anni più giovane, con una pistola legalmente detenuta.

Entrambi avevano seri problemi di salute, infatti, si pensa sia questo il tragico epilogo, dovuto alla preoccupante ed esasperante situazione di salute, che si presentava senza vie d’uscita, che avrebbe spinto l’anziano all’insano gesto.

I due spari sarebbero stati avvertiti dai vicini della  coppia, ma scoprire a il fattaccio è stata una parente che li aiutava di tanto in tanto facendo piccole commissioni.

La stessa ha subito allertato i carabinieri della Compagnia di Maglie, e gli del Commissariato di Polizia di Otranto.

Arrivati sul posto gli operatori del 118 hanno subìto trasportato la donna al Vito Fazzi nel disperato tentativo di salvarle la vita.

L’uomo dovrebbe aver lasciato in casa un biglietto per spiegare perché sia giunto a compiere tale azione.

Continua a Leggere
Pubblicità
Pubblicità

Più Letti