Attualità
La salma di Fabrizio arriverà domani sabato 27, alle 9. Alle 10 i funerali in Chiesa Madre a Tricase
Fuori dalla Chiesa, verrà suonata la canzone che Fabrizio soleva mettere alla fine di ogni nottata: “L’ultima della sera: che figata di serata”

In Trentino per la settimana bianca, perde la vita tragicamente su una pista di sci Fabrizio, prof e Dj amato da tutti. La salma arriverà a Tricase alle prime ore di sabato 27, i funerali si terranno lo stesso giorno alle 10, presso la Chiesa Madre. Numerose le iniziative degli amici, tra cui una raccolta fondi ed una pagina fb dedicata. Per il funerale, fuori dalla Chiesa, verrà suonata la canzona che Fabrizio soleva mettere alla fine di ogni nottata: L’ultima della sera: che figata di serata.
Bastano pochi sciagurati istanti e una vacanza si trasforma in un dramma. È successo a Fabrizio Aspromonte, 32enne tricasino rimasto vittima di una infausta discesa con gli sci sulla neve del Trentino. Fabrizio, docente presso l’istituto superiore alberghiero di Rimini, era a Folgarida per la settimana bianca. Lontano da casa, dagli affetti e dalle centinaia di amicizie che nel tempo aveva stretto grazie alla sua gioia di vivere. Il pomeriggio dello scorso martedì 23 gennaio, quella distanza da casa è stata coperta in un attimo dalla tragica notizia, rimbalzata dal Trentino a Rimini ed al Salento. Fabrizio non c’è più. Nel giro di pochi minuti tutta Tricase è scossa da un senso di tristezza e smarrimento. Mentre amici e parenti si raccolgono attorno alla famiglia, l’accaduto viene ricostruito pezzo dopo pezzo, ma la dinamica è chiara sin da subito: lui, sciatore esperto con la passione per la neve, stava scendendo da una pista classificata come “nera” per la sua difficoltà. È bastato un attimo per perdere il controllo, uscire dal tracciato ed impattare violentemente un albero del limitrofo bosco.
I soccorritori, giunti in elicottero, hanno colto da subito la gravità dell’accaduto. Vani i tentativi di rianimazione: i medici non hanno potuto che constatare il decesso dopo il trasporto a Dimaro. Sempre felice, sempre sorridente, sempre tra la gente, Fabrizio amava la musica. In tanti lo conoscevano anche come dj, animatore di decine e decine di notti salentine. Dopo il diploma al Liceo “Comi” di Tricase si era laureato al Dams di Bologna. Dopo aver insegnato a Verona quest’anno lavorava al “Malatesta” di Rimini. A breve avrebbe sposato la sua fidanzata, Daniela: le nozze erano già in programma per il prossimo 31 agosto.
Lorenzo Zito
Attualità
La “Bike economy” a Lecce e provincia: una filiera diffusa
Ancora più alto il numero delle localizzazioni (112) che rappresentano la sede secondaria o l’unità locale (ad esempio laboratorio, officina, stabilimento, negozio)…

A Lecce e provincia la “Bike economy” è una filiera diffusa che va dalla fabbricazione di biciclette tradizionali oppure elettriche a pedalata assistita fino alla vendita, dalla riparazione e manutenzione fino al noleggio o al leasing.
Nel Salento sono attive 90 imprese che danno lavoro a 103 addetti.
Ancora più alto il numero delle localizzazioni (112) che rappresentano la sede secondaria o l’unità locale (ad esempio laboratorio, officina, stabilimento, negozio) o amministrativo/gestionale (ad esempio ufficio, magazzino, deposito), ubicato in luogo diverso da quello della sede legale.
È quanto emerge da uno studio condotto dal data analyst Davide Stasi.
«L’integrazione di dati – spiega Davide Stasi – assieme alla formazione e alla cultura delle due ruote stanno rivoluzionando il modo in cui pensiamo e utilizziamo la bicicletta: permettono di progettare soluzioni innovative per ridurre l’impatto ambientale nelle città, ma soprattutto di promuovere valori etici e sociali nella ciclo della logistica e nei sistemi di delivery. Non si tratta solo del tragitto casa-lavoro dei dipendenti o degli spostamenti per attività di tipo aziendale, ma anche del trasporto, della distribuzione e della vendita di merci.
Tanti aspetti che, messi tutti insieme, sono in grado di operare una piccola rivoluzione green a beneficio di tutti. Al mondo delle due ruote – aggiunge Stasi – guardano con crescente interesse non solo gli addetti ai lavori del settore, quali i produttori di biciclette, componentistica e accessoristica o i commercianti al dettaglio o i noleggiatori ma anche gli appassionati di cicloturismo; i produttori di macchine industriali/tecnologie (ad esempio robot) o strumenti (ad esempio stampi) per la produzione di biciclette o per la produzione di componentistica; e poi ancora, i produttori di servizi e tecnologie intangibili (ad esempio le soluzioni software) al servizio della filiera della bicicletta, le associazioni, gli investitori e i business angels. Fino alla pandemia e nel periodo immediatamente successivo – ricorda Stasi – il mercato è cresciuto grazie alle e-bike. Subito dopo il Covid, in particolare e per oltre un anno, la filiera della “Bike economy” ha registrato un incremento maggiore delle più rosee aspettative. Dopodiché, l’assestamento del mercato e i tempi lunghi di consegna hanno rallentato questa sorprendente crescita. Il mercato oggi continua a soffrire per le piccole dimensioni delle aziende e per una politica ancora poco lungimirante che non incentiva l’utilizzo delle biciclette attraverso, ad esempio, una forte defiscalizzazione».
“Bike economy” a Lecce e provincia | Imprese attive | Localizzazioni | Addetti |
Fabbricazione di biciclette (Ateco 30.92) | 1 | 1 | 1 |
Fabbricazione di biciclette, escluse parti e accessori (Ateco 30.92.1) – fabbricazione di biciclette senza motore, con motore elettrico a propulsione o elettriche a pedalata assistita | 3 | 3 | 1 |
Attività di intermediari del commercio all’ingrosso di biciclette (Ateco 46.18.22) | 38 | 39 | 38 |
Commercio all’ingrosso di biciclette e altre attrezzature e articoli sportivi (Ateco 46.49.4) | 10 | 15 | 13 |
Noleggio e leasing operativo di biciclette (Ateco 77.21.01) – incluse biciclette con pedalata elettrica assistita | 15 | 30 | 23 |
Riparazione e manutenzione di biciclette, articoli sportivi e attrezzature da campeggio (95.29.2) | 23 | 24 | 27 |
totale | 90 | 112 | 103 |
Attualità
Donna scomparsa ritrovata morta dopo un mese vicino alla marmeria del marito

Si è conclusa tragicamente la vicenda di Gina Monaco, la 60enne di Ceglie Messapica scomparsa il 6 aprile scorso. Il corpo della donna è stato ritrovato l’8 maggio in avanzato stato di decomposizione sotto un albero nel boschetto di contrada Moretto, a pochi metri dalla sua abitazione e dalla marmeria del marito.
A fare la drammatica scoperta sono stati alcuni volontari impegnati nelle ricerche. Sul posto sono intervenuti i carabinieri e il medico legale. La Procura di Brindisi ha disposto l’autopsia per chiarire le cause della morte, che, secondo una nota del procuratore reggente Antonio Negro, sembrano non essere imputabili ad altri.
Gina, conosciuta e benvoluta in paese, era uscita di casa la mattina del 6 aprile, dopo aver chiesto al marito di prenotare un ristorante per il pranzo domenicale. Le ultime immagini la mostrano camminare con passo deciso lungo la strada vicino alla marmeria. Uno dei suoi cellulari era stato localizzato proprio nei pressi del bosco dove è poi stata trovata.
Cinque giorni prima della scomparsa, la donna era stata ricoverata in ospedale per un’ingestione di psicofarmaci. Le indagini proseguono per chiarire se si sia trattato di un gesto volontario o meno.
Alessano
Fiocco azzurro per Chiara e Matteo: è il loro decimo figlio
Risale a meno di un anno fa la nascita della loro figlia Vittoria, ultima di nove figli, quando la famiglia Amico-Calsolaro si era ripromessa che non sarebbe stata l’ultima…

Mamma Chiara e papà Matteo, di Alessano, come anticipavamo a febbraio scorso, erano euforici e felici per l’arrivo che sarebbe dovuto avvenire, a maggio, del loro decimo figlio.
Ebbene, quel momento è arrivato, Achille, questo è il nome scelto per il nascituro, è l’ultimo di dieci figli della coppia alessanese.
Il piccolo è nato ieri, all’ospedale Panico di Tricase e pesa 3,5 chili, lui e la mamma stanno bene, presto potranno rientrare a casa.
Risale a meno di un anno fa la nascita della loro figlia Vittoria, ultima di nove figli, quando la famiglia Amico-Calsolaro si era ripromessa che non sarebbe stata l’ultima.
Il piccolo è stato accolto dal calore di sorelle e fratelli: Mattia, Azzurra, Francesco, Riccardo, Enea, Ludovica, Diego, Luigi Maria e Vittoria.
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