Cronaca
Rapinatori ancora in azione a Tricase: vittima fa da sè e li mette in fuga
Il titolare della pasticceria Estro&Dolcezze respinge l’ennesimo assalto in pochi giorni in paese, il terzo a stretto giro in via Aldo Moro

di Lorenzo Zito
Ancora una tentata rapina a Tricase. Ancora in via Aldo Moro. Ancora una volta, come da prassi, a pochi minuti dall’orario di chiusura dell’attività presa di mira, nella speranza di massimizzare l’incasso.
Vittima del tentato colpo, questa sera alle ore 20, è la pasticceria Estro&Dolcezze. Tentato perchè, grazie alla prontezza del titolare, i due malviventi che si sono fiondati a volto coperto nel locale sono stati messi in fuga a mani vuote.
Le immagini delle telecamere a circuito chiuso immortalano la coppia: si tratta presumibilmente degli stessi che hanno colpito nelle scorse settimane. Le sembianze sono sempre le stesse: giovani, snelli e, ovviamente, incappucciati.
Fortunatamente, anche stavolta, disarmati. Uno dei due si ferma sull’ingresso mentre l’altro si fionda a tutta velocità verso la cassa.
Il titolare della pasticceria non si fa cogliere di sorpresa e nemmeno dal panico: si lancia sul bancone per proteggere il registratore, schermandolo con il corpo. Evidentemente i colpi dei giorni scorsi, avvenuti proprio a pochi passi in altre attività della zona (Acqua e Sapone nottetempo, i-Good surgelati in orario di chiusura) non potevano che averlo messo in allerta.
Poi, l’intervento sul posto dei carabinieri della locale Compagnia.
Allarme sicurezza
Il colpo sfumato di questa sera si aggiunge così al sempre più lungo elenco. Prima di quelli già citati, se ne sono registrati altri, tutti in questo autunno: prima da Cinema Moderno, poi presso l’Antica Salumeria Sparascio.
E’ allarme sicurezza in paese: sale l’apprensione tra i commercianti, e non solo. Ed è anche allarme sociale: non è la prima volta che si registra una scia di colpi, seppur di piccola media portata, dettati probabilmente più da ristrettezze economiche che da altre ragioni. Già qualche mese fa, così come in alcuni degli ultimi inverni, si erano verificate delle lunghe serie di furti, nella maggior parte dei casi senza che mai venissero identificati i responsabili.
Cronaca
Moto contro palo a Tricase: soccorsi sul posto

Spavento nel centro abitato di Tricase nel primo pomeriggio, dove un motociclista è rimasto coinvolto in un incidente in prossimità del passaggio a livello situato nei pressi di via Roma.
Per cause ancora da chiarire, la moto è finita contro un palo, provocando la caduta del conducente. Sul posto sono immediatamente intervenuti gli agenti della polizia locale e il personale sanitario del 118, giunto con un’ambulanza.
Il motociclista è stato soccorso e trasportato per accertamenti, ma fortunatamente non è in pericolo di vita.
Le dinamiche dell’accaduto sono ora al vaglio delle autorità competenti.
Attualità
Ayman, salentino d’Egitto. Arrivato in Salento dopo 12 giorni di mare…
È in Italia da 10 anni, tutti trascorsi a Tricase. Vi è arrivato da solo quando era ancora minorenne, appena ragazzino, dopo un viaggio che lo ha visto separarsi dal suo Paese, l’Egitto, e dalla sua famiglia….

Tutto da Zero. L’arrivo da minore straniero non accompagnato, l’integrazione e poi il sogno: “Qualcosa che posso condividere con la comunità che mi ha accolto”
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Il nome è già un assaggio della storia che stiamo per raccontare: la pizzeria “Tutto da zero” di Ruffano è una nuova attività che cela molto più del semplice sogno di chi ha lavorato alla sua apertura.
Ayman, il titolare, ha 25 anni.
Il nome ne “tradisce” le origini, ma l’impeccabile parlata salentina spiazza chi ancora non lo conosce. È in Italia da 10 anni, tutti trascorsi a Tricase. Vi è arrivato da solo quando era ancora minorenne, appena ragazzino, dopo un viaggio che lo ha visto separarsi dal suo Paese, l’Egitto, e dalla sua famiglia.
Ayman, torniamo indietro nel tempo. Cosa ricordi dei tuoi 15 anni?
«È l’età alla quale ho lasciato il mio villaggio, Asyut, nel sud dell’Egitto, in cerca di un futuro. In Egitto, soprattutto da dove vengo io, le opportunità sono pochissime. Andare via è stata un’esperienza che non si dimentica: dopo essermi separato dai miei affetti, ho affrontato 12 giorni di viaggio in mare, su una barca, fino alla Calabria. Da lì sono stato trasferito in una comunità per minori stranieri non accompagnati a Tricase. È stato un passaggio duro, fatto di paura e speranza. Ma è anche lì che è iniziato tutto per me».
Che tipo di percorso hai affrontato una volta arrivato a Tricase?
«Un percorso lungo, difficile, ma ricco. All’inizio era tutto nuovo: la lingua, le persone, le abitudini. Ma ho trovato educatori e operatori che mi hanno aiutato tanto. Ho iniziato a frequentare l’istituto alberghiero e, già a 17 anni, ho cominciato a lavorare nella ristorazione.
Il primo impiego è stato in una pizzeria di Tricase, come lavapiatti. Da lì ho voluto imparare tutto: come si impasta, come si stende una pizza, come si gestisce una cucina. Lavorare mi ha messo in contatto con tante persone e mi ha fatto sentire parte della comunità.
Oggi parlo perfettamente l’italiano, faccio anche da mediatore linguistico e, cosa più importante, ho costruito relazioni vere: ho una compagna con cui condivido la vita e, da due anni, ho qui anche mio fratello maggiore che lavora con me».
E adesso sei titolare della tua pizzeria. Come è nato il progetto “Tutto da Zero”?
«Quello della pizzeria è più di un nome, è la mia storia. Sono arrivato qui senza nulla, ho imparato appunto tutto da zero, e da zero riparto, ma con un bagaglio enorme fatto di esperienza, passione e voglia di fare.
Era da tempo che pensavo di aprire qualcosa di mio: volevo dimostrare a me stesso di saper mettere in pratica ciò che ho imparato e creare un luogo dove la gente potesse stare bene, mangiare bene, sentirsi accolta».
È una sfida grande
«Certo, ma sono pronto. Volevo qualcosa che potessi condividere con la mia famiglia, con mio fratello, con la comunità che mi ha accolto. È un modo per restituire un po’ di ciò che ho ricevuto. E ogni giorno mi alzo con l’idea di fare meglio, di offrire qualcosa di buono, non solo da mangiare».
Lorenzo Zito
Collepasso
Ricerche dal cielo per persona di Collepasso scomparsa: avvistamento a Ruffano

Ore di apprensione a Collepasso per la scomparsa di un uomo di 89 anni, allontanatosi nella giornata di ieri dalla propria abitazione senza fare più ritorno.
L’anziano era solito recarsi ogni giorno nella sua campagna a bordo di un Ape Piaggio, ma questa volta non è tornato dai suoi familiari. A lanciare l’allarme sono stati proprio i parenti, preoccupati anche dal fatto che l’uomo soffre di un principio di demenza senile. Si teme, dunque, che possa essersi disorientato e non sia riuscito a ritrovare la strada di casa.

Un avvistamento risalente a sabato, attorno a mezzogiorno, lo colloca a Ruffano. Da allora, però, non si hanno più sue notizie.
Sono attualmente in corso le ricerche, che coinvolgono anche un elicottero in volo questa mattina sull’area compresa tra Collepasso e Ruffano.

Chiunque avesse informazioni utili è invitato a contattare con urgenza i carabinieri al numero d’emergenza 112.
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