Cronaca
Marittima, la saga continua: 65enne perseguitata e minacciata con la roncola
Si ripete l’episodio iniziato nel luglio 2023. L’epilogo è giunto in occasione del Ferragosto, quando la donna, nel corso del pomeriggio, sarebbe stata nuovamente minacciata dalla coppia….

DISO (LE): MINACCE, VESSAZIONI E DISPETTI. ARRESTATI CONIUGI.
Ennesima misura cautelare personale quella adottata dai Carabinieri di Spongano che hanno arrestato nella flagranza di reato due coniugi pensionati, un 75enne ed una 70enne, entrambi residenti nel centro cittadino di Marittima di Diso poiché ritenuti responsabili di atti persecutori, violazione del provvedimento di avvicinamento alla parte offesa e porto abusivo di arma impropria.
Il tutto sarebbe nato già nel corso del mese di luglio 2023 quando l’uomo si sarebbe reso protagonista di atti persecutori ed intimidatori nei confronti di una donna 63enne del luogo che ha deciso di rivolgersi ai Carabinieri per denunciare il tutto.
Nei mesi successivi, la situazione è degenerata per l’intervento della moglie dell’anziano e la vittima è stata costretta a rivolgersi nuovamente ai Carabinieri, per ripetuti episodi di minacce, vessazioni, angherie e dispetti messi in atto dai coniugi.
Per tali episodi, il Tribunale di Lecce ha emesso provvedimento del “divieto di avvicinamento alla persona offesa” per entrambi i coniugi, a seguito delle indagini dei Carabinieri e della Procura della Repubblica salentina.
L’emissione del predetto provvedimento non è bastato a placare l’ira dei due che, verso i primi di agosto di quest’anno, secondo quanto denunciato dalla vittima, oltre a minacciarla si sarebbero resi responsabili del danneggiamento della sua utilitaria.
L’epilogo è giunto in occasione del Ferragosto, quando la donna, nel corso del pomeriggio, sarebbe stata nuovamente minacciata dalla coppia.
Inizialmente le minacce sarebbero giunte dalla moglie che, dal balcone di casa, le avrebbe mostrato una “roncola” e poi dal coniuge che l’avrebbe invece inseguita in strada brandendo un’altra arma dello stesso tipo.
In quest’ultima occasione, la donna è riuscita inizialmente a far desistere l’uomo dopo essere salita a bordo della propria autovettura nel tentativo di darsi alla fuga.
Lo stesso però non si sarebbe dato per vinto. Non soddisfatto, infatti, avrebbe tentato di inseguirla con la propria auto, una Fiat Punto. Solo il tempestivo intervento di alcuni vicini e dei militari dell’Arma ha evitato il peggio.
Immediatamente sottoposti a perquisizione personale e domiciliare, i coniugi sono stati trovati in possesso di 3 roncole ed un pugnale.
Il tutto è stato sottoposto a sequestro.
Al termine delle operazioni i coniugi sono stati arrestati e, come disposto dal P.M. di turno presso la Procura della Repubblica di Lecce che conduce le indagini, condotti presso la Casa Circondariale di Borgo San Nicola.
Cronaca
Tricase: incendio a ridosso del rione di Caprarica
In fiamme macchia mediterranea e sterpaglie alle spalle del Castello, pericolosamente vicino ad alcune abitazioni

Altro giro altro incendio. A Tricase come in tanti luoghi del Salento.
Per i poveri (nel senso di sfiancati) vigili del fuoco la media, a Tricase, è di un incendio al giorno da domare.
Ieri erano impegnati a spegnere le fiamme nei pressi del nuovo cimitero, vicino al Cosimina, e a lungo una vasta cappa di funo aveva dominato la zona.
Questo pomeriggio le fiamme stanno divorando (proprio in queste ore) macchia mediterranea e sterpaglie proprio vicino al rione di Caprarica, alle spalle del Castello, pericolosamente vicino ad alcune abitazioni.
Tanto per cambiare caschi rossi (del locale distaccamento) in azione.
La situazione sembra progressivamente peggiorare, almeno a giudicare dalla frequenza degli incendi, e il caldo torrido non promette certo di migliorare le cose.
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Cronaca
Droga e soldi facili, arrestato 19enne
Già noto sin da minorenne alle forze dell’ordine, era tenuto sotto osservazione perché ritenuto artefice del giro di droga che circola sulla piazza dello spaccio di Melendugno e dintorni

L’ultima indagine antidroga portata a termine dai carabinieri di Lecce si è conclusa con l’arresto di un ragazzo di 19 anni, attratto dall’illusione dei soldi facili.
Il giovane è una… vecchia conoscenza delle Forze dell’Ordine, perché implicato già da minorenne in vicende legate agli stupefacenti.
Per questo motivo i militari dell’Arma erano convinti che negli ultimi tempi fosse di nuovo entrato a far parte del giro di droga che circola sulla piazza di spaccio di Melendugno e dintorni.
I carabinieri hanno quindi avviato un’indagine e per qualche giorno sono stati alle costole del ragazzo per controllare le sue abitudini, comprese le frequentazioni.
Alla fine, gli uomini della caserma di Melendugno, insieme ai colleghi del Nucleo Operativo e Radiomobile di Lecce, si sono presentati alla porta dell’abitazione dove il ragazzo vive insieme ai genitori.
Quindi, dopo avergli spiegato i motivi della visita, hanno controllato da cima a fondo tutte le stanze.
Arrivati a perquisire il garage, i carabinieri hanno trovato, sopra uno scaffale, un involucro di cellophane con dentro cento grammi di cocaina e più di duemila euro in contanti, ritenuti provento di precedenti vendite di droga.
Ai militari dell’Arma però, non aveva affatto convinto il ritrovamento di una chiave di autovettura nascosta nell’imbottitura di un cuscino nella sua camera da letto, che, secondo la versione del 19enne, non serviva a nulla in quanto quell’auto si trovava parcheggiata in un altro paese che non voleva rivelare.
Con quella chiave in mano, gli investigatori hanno cominciato a setacciare tutti i parcheggi e le strade nei dintorni dell’abitazione del ragazzo, alla ricerca di autovettura della corrispondente marca e modello.
Dopo aver schiacciato per l’ennesima volta il pulsante per disinserire l’antifurto, un’auto si è illuminata e si è aperta.
Nell’abitacolo sono stati trovati tutti i documenti del giovane, compresa la patente di guida e, soprattutto, sono stati sequestrati altri seicento euro in contanti, trovati nascosti in un borsello, dentro un portaocchiali e perfino sotto un’alettae parasole.
Il 19enne è stato quindi arrestato con l’accusa di detenzione di stupefacenti ai fini di spaccio.
La droga sequestrata sarà analizzata in laboratorio per appurarne il principio attivo.
I dettagli dell’operazione sono stati illustrati al Pubblico Ministero della Procura della Repubblica di Lecce, che ha disposto gli arresti domiciliari, in attesa dell’udienza di convalida.
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Casarano
Ferisce compagna e madre di lei con le forbici poi si butta da una finestra
L’uomo, dimesso dall’ospedale, ha trovato i carabinieri pronti a portarlo in carcere. Questo, infatti, sarebbe solo l’ultimo episodio di una fila lunghissima di maltrattamenti

I carabinieri della Stazione di Casarano, su delega della Procura della Repubblica presso il Tribunale di Lecce, hanno eseguito un’ordinanza di custodia cautelare in carcere nei confronti di un 24enne del luogo, il quale si trovava ricoverato presso l’Ospedale “Vito Fazzi” di Lecce.
L’ordinanza, emessa dal G.I.P. del Tribunale di Lecce, giunge a conclusione di una complessa attività d’indagine, avviata in seguito a un grave episodio verificatosi nella notte del 13 giugno proprio a Casarano.
Alle ore 1,30 circa, presso la propria abitazione in centro, durante una violenta lite conviviale, l’uomo ha colpito con delle forbici la convivente e la madre di lei, procurando loro lesioni al capo, al dorso e agli arti superiori.
Successivamente lo stesso si sarebbe lanciato da una finestra, riportando traumi e una frattura a un arto inferiore.
I Carabinieri del Nucleo Radiomobile e della locale Stazione sono intervenuti prontamente sul posto.
Le due donne sono state trasportate all’Ospedale di Casarano ed entrambe sono state dimesse con una prognosi di 10 giorni mentre il giovane, cosciente e non in pericolo di vita, è stato inizialmente portato all’Ospedale di Gallipoli, poi trasferito al “Vito Fazzi” di Lecce per le lesioni riportate.
Le indagini condotte dai Carabinieri, coordinate e dirette dalla Procura della Repubblica di Lecce, hanno rivelato che quanto avvenuto non era un episodio isolato ma parte di una serie di maltrattamenti protrattisi sin da gennaio 2025, come documentato dalle denunce presentate dalle vittime.
In seguito alla dimissione dall’ospedale, avvenuta ieri mattina, l’arrestato è stato tradotto presso la Casa Circondariale di Lecce, dove resta a disposizione dell’Autorità Giudiziaria che valuterà l’evolversi della posizione dell’uomo.
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