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Cronaca

Noemi: si continua a cercare

Si scandagliano pozzi e grotte intorno ad Alessano e le “Vore” di Barbarano. La Procura apre fascicolo per sequestro di persona. Il sindaco Pagliara a “Chi l’ha visto?”

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Un altro giorno ed un’altra notte senza novità per il caso della ragazza sedicenne scomparsa da Specchia il 3 settembre scorso.


E in questi casi purtroppo non vale il detto “nessuna nuova, buona nuova” perché il tempo più che un alleato diventa un nemico dalle ombre oscure.


Anche se per dirla come il sindaco Rocco Pagliara: “Dobbiamo pensare positivo”. Il primo cittadino ha anche ribadito l’appello a tutti i cittadini a “collaborare con le forze dell’ordine e a non diffondere notizie infondate”. Il sindaco intanto ha partecipato alla trasmissione Rai “Chi l’ha visto?“: “Dopo la denuncia di scomparsa da parte della mamma di Noemi”, ha ribadito ancora Pagliara in diretta a Federica Sciarelli, “e ad otto giorni dalla scomparsa, abbiamo installato una struttura in loco, una unità per presiedere il territorio per tutti coloro che possano dare notizie o indicazioni utili”.





Noemi potrebbe trovarsi in qualche casa abbandonata nelle camp…


"Da otto giorni viviamo il dramma della scomparsa di Noemi. Sono state attivate tutte le procedure, stiamo ascoltando tutti coloro che possono aiutare", il sindaco di Specchia (#Lecce) a "Chi l'ha visto?"Vigili del fuoco, unità speciali, unità cinofile e Protezione Civile stanno portando avanti le ricerche della 16enne scomparsa alle 5 del mattino di domenica 3 settembre. Si indaga per sequestro di persona.


Gepostet von Chi l'ha visto? am Montag, 11. September 2017


Intanto continuano anche questa mattina le ricerche di Vigili del fuoco, carabinieri, protezione civile, e Ris. A Specchia anche i cani molecolari dell’unita cinofila in dotazione a carabinieri e vigili del fuoco. Le ricerche, come avvenuto nella giornata di ieri, sono ancora concentrate nella zona compresa tra Alessano e le Vore di Barbarano (Morciano di Leuca). Oltre alle Vore si stanno scandagliando tutte le grotte ed i  pozzi ella zona.


Di ieri intanto la notizia che la Procura ha aperto un fascicolo di indagini per sequestro di persona. In parallelo fascicolo con ipotesi di sequestro anche per la Procura dei Minori. Al momento però non risulta nessun indagato.


A Specchia anche gli agenti del Ris (Reparti investigazioni scientifiche) di Roma, che hanno ispezionato con minuziosa attenzione l’abitazione di Noemi cercando di ricostruirne le ultime ore trascorse in casa.


A quanto è dato sapere contrariamente alle sue abitdini sabato scorso ha preferito restare a casa e non uscire ed avrebbe chatta tao a lungo con il fidanzato, come appurato dai carabinieri della stazione di Specchia e della Compagnia di Tricase. Le chat erano ancora sullo smrtphone della ragazza e lo stesso fidanzato lo ha confermato.


Ricordiamo che di Noemi non si hanno notizie dall’alba del 3 settembre scorso. La ragazza qualora avesse deciso di allontanarsi spontaneamente non ha portato con sé il telefono cellulare, né soldi e indumenti.


L’ultimo ad averla vista secondo gli investigatori il fidanzato Lucio, 17enne di Montesardo, i due infatti sono stati ripresi da una telecamera di sicurezza posta nei pressi di un’abitazione. Lo stesso Lucio avrebbe ammesso la circostanza e avrebbe detto ai carabinieri di aver accompagnato la ragazza nei pressi del campo sportivo di Alessano dove l’avrebbe lasciata. Al momento, è bene ribadirlo, il ragazzo di Montesardo non risulta tra gli indagati, ed è stato ascoltato come persona informata dei fatti così come avvenuto anche per i familiari di Noemi.


Cronaca

In trasferta per rubare in discoteca, 18enne napoletano arrestato a Taviano

È ritenuto responsabile di ricettazione e furto con strappo, consumati all’interno della discoteca “Vega”. Non individuati gli altri “trafsertisti” che erano con lui

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Durante la scorsa notte, la Polizia di Stato ha arrestato in flagranza di reato un diciottenne di Napoli, incensurato, ritenuto responsabile di ricettazione e furto con strappo, consumati all’interno della discoteca “Vega” di Taviano.

Attorno alle 2,15 della notte il diciottenne ha strappato una collana d’oro dal collo di un altro avventore mentre questi era intento a ballare.

Essendosi accorta dell’accaduto, la vittima si è rivolta immediatamente al personale della sicurezza che, a sua volta, ha informato gli agenti della Squadra Volante del Commissariato di Gallipoli che, in quel preciso momento, si trovavano all’esterno della discoteca per un controllo del territorio.

Intervenuti all’interno della discoteca, i poliziotti hanno immediatamente individuato l’autore del furto e gli hanno chiesto di restituire la collanina appena rubata.

Dopo averla consegnata, gli operatori hanno eseguito una perquisizione personale, grazie alla quale sé stato possibile ritrovare altre due collane d’oro nascoste negli indumenti di quest’ultimo, probabilmente rubate con le modalità modalità ad altri ignari avventori.

Durante le fasi dell’arresto, il ragazzo ha riferito agli agenti di essere giunto in provincia di Lecce dal capoluogo campano, nella serata di ieri, senza aver prenotato alcun luogo di soggiorno presso strutture ricettive, poiché sarebbe stata sua intenzione ripartire oggi stesso.

Il 18enne, dunque, sarebbe probabilmente giunto in terra salentina assieme a suoi coetanei, non individuati, al solo fine di compiere furti e ripartire il giorno dopo, nel collaudato schema criminoso tipico dei ladri trasfertisti.

Una volta accompagnato negli uffici del Commissariato e sentito il P.M di turno, il giovane è stato dichiarato in stato di arresto.

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Campi Salentina

Otranto e Campi, serata pericolosa

Droga e fuga in auto tra la folla, intervengono i Carabinieri con due interventi distinti ma emblematici, che raccontano due facce dell’illegalità sul territorio: da un lato la coltivazione e detenzione di sostanze stupefacenti in un’abitazione rurale, dall’altro una fuga pericolosa nel cuore di un centro abitato

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Nelle campagne di Otranto, i militari della locale Stazione hanno dato seguito a un’attività info-investigativa che da alcuni giorni si stava sviluppando in modo discreto. Segnalazioni, movimenti insoliti in una contrada poco frequentata e una serie di riscontri raccolti sul campo avevano spinto i Carabinieri a concentrare l’attenzione su un casolare.

Quando i militari dell’Arma hanno deciso di intervenire, tutto è apparso chiaro: in una delle stanze e nel terreno adiacente, un 40enne del posto, già noto alle forze dell’ordine, aveva avviato una piccola ma attiva coltivazione di marijuana.

Sono state infatti rinvenute quattro piante, in differenti stadi di crescita, insieme a 3,5 grammi di hashish e oltre 5 grammi di marijuana già essiccata e confezionata in bustine, pronte per l’immissione sul mercato.

Durante la perquisizione, ben nascosti tra gli effetti personali, sono stati rinvenuti 500 euro in banconote di vario taglio, ritenuti provento di attività di spaccio.

Il tutto è stato sequestrato, mentre le sostanze saranno inviate al Laboratorio Analisi Sostanze Stupefacenti (LASS) di Taranto per i necessari esami chimico-tossicologici.

Al termine delle formalità di rito, su disposizione del Pubblico Ministero di turno della Procura della Repubblica di Lecce, l’uomo è stato posto agli arresti domiciliari, presso la stessa abitazione.

Qualche ora più tardi, ma a oltre 70 chilometri di distanza, a Campi Salentina la situazione è precipitata in modo diverso, ma non meno preoccupante.

Una pattuglia del NORM della Compagnia Carabinieri, durante un regolare servizio di pattugliamento serale, ha intimato l’Alt a un monovolume sospetto.

Il conducente, un 41enne del posto, già conosciuto alle forze dell’ordine e privo della patente di guida, invece di fermarsi, ha tentato la fuga.

L’inseguimento si è snodato tra le vie del paese, mettendo a rischio l’incolumità di automobilisti e pedoni.

La corsa si è conclusa nel punto più delicato: la villa comunale, in quel momento affollata da famiglie, bambini e anziani che stavano godendo della frescura della sera.

Con grande professionalità, i Carabinieri sono riusciti a intercettare e bloccare il veicolo, evitando il peggio.

Ma l’uomo ha reagito con violenza e resistenza, tentando di sottrarsi all’identificazione e provocando lesioni a uno dei militari dell’Arma, costretto a ricorrere alle cure mediche presso l’ospedale di Copertino, dove gli è stata diagnosticata una prognosi di tre giorni.

Sottoposto a controlli, l’uomo ha rifiutato di sottoporsi all’etilometro e drug test per cui è stato anche denunciato per tale violazione.

Intanto, è stato arrestato e condotto presso la Casa Circondariale di Lecce.

Il Comando Provinciale dei Carabinieri di Lecce nel rendere pubblici questi due episodi, ha rinnovato l’invito ai cittadini a collaborare segnalando situazioni sospette e a fare rete con le istituzioni per tutelare la sicurezza collettiva.

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Cronaca

Intascava ricavi Lotto: condannato ex titolare ricevitoria a Tricase

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La Corte dei Conti della Puglia ha condannato un 45enne, ex titolare di una ricevitoria del lotto a Tricase, al risarcimento di 31mila e 500 euro in favore dell’Agenzia delle Dogane e dei Monopoli per danno erariale, oltre al pagamento degli interessi legali, della rivalutazione monetaria e delle spese processuali.

La vicenda risale al 2022, quando l’uomo, concessionario della tabaccheria (oggi non più attiva), non ha versato gli incassi del gioco del lotto relativi a due settimane di giugno, nonostante i ripetuti solleciti dell’ADM.

Il mancato pagamento ha portato alla revoca della concessione e successivamente all’apertura di un procedimento per responsabilità contabile.

Secondo quanto accertato dalla Procura regionale, l’uomo avrebbe intenzionalmente trattenuto le somme, provocando un arricchimento personale e un danno diretto alle casse pubbliche. Una compagnia assicurativa ha coperto parzialmente l’importo dovuto, ma è rimasta una scopertura di oltre 31mila euro.

Nel frattempo, il Tribunale di Lecce ha già condannato il 45enne in sede penale a 1 anno e 10 mesi di reclusione per peculato, ritenendo provata l’appropriazione indebita dei proventi del gioco.

In sede contabile, l’uomo non si è costituito in giudizio né ha presentato difese. La Corte dei Conti ha pertanto accolto le richieste della Procura, condannandolo al risarcimento e al pagamento delle spese di giustizia.

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