Attualità
Sbarchi di migranti nel Capo di Leuca: l’appello della Caritas
Don Lucio: «Le autorità competenti realizzino quanto prima nel porto di Leuca un luogo attrezzato per accogliere i migranti, anche temporaneo, e dei bagni chimici, tenendo presente che molto spesso arrivano donne e bambini che hanno viaggiato in mare per giorni e giorni in condizioni estremamente precarie. Inoltre si auspica la possibilità di avere un intervento più immediato dell’ufficiale medico del territorio, finora si è dovuto attendere l’arrivo del personale sanitario da Lecce, o addirittura da Brindisi…»
In soli tre mesi, nel periodo compreso nei soli mesi di febbraio, marzo e aprile 2021, la Caritas diocesana ha accolto 386 migranti, approdati sul territorio diocesano nelle marine di San Gregorio (Comune di Patù), Leuca (Castrignano del Capo), Torre Pali (Salve), Località Ciolo (Gagliano del Capo) e, in un’occasione, anche presso la marina di San Foca (Melendugno), ubicata nell’Arcidiocesi di Lecce.
I migranti provenivano prevalentemente da Iran, Pakistan, Afghanistan, Bangladesh, Iraq, Egitto, Sri Lanka, Siria e Kirghizistan, con prevalenza, nell’ordine, di uomini, minori stranieri non accompagnati, bambini e donne.
Negli anni scorsi, la Caritas diocesana ha soccorso 535 migranti nel 2018, 861 nel 2019 e 1.204 nel 2020.
Gli sbarchi di migranti nel Capo di Leuca nei primi quattro mesi del 2021 hanno avuto un crescendo continuo (solo a gennaio non ne sono stati registrati) a seguito della parziale chiusura del porto di Patrasso a causa dell’emergenza Covid-19 e per i maggiori controlli effettuati dalle autorità greche.
Nelle prime ore del mattino del 9 febbraio (alle ore 3), c’è stato uno sbarco a San Gregorio, la barca a vela su cui viaggiavano è rimasta incagliata sugli scogli della piccola località di Patù e le operazioni di recupero sono state effettuate il 3 maggio. l 26 migranti, un gruppo di curdi di nazionalità iraniana e irachena, sono stati individuati da una pattuglia dell’Arma dei Carabinieri, mentre camminavano lungo la litoranea tra Gallipoli e Santa Maria di Leuca, due di essi sono stati ospedalizzati per piccoli traumi subiti durante lo sbarco.
Nel mese di marzo sono avvenuti due sbarchi importanti e delicati: la mattina dell’8 marzo sono arrivati in 111 stipati in una barca a vela, scortata nel porto di Leuca dalla Guardia di Finanza. Sulla banchina sono scesi numerosi nuclei famigliari con 32 bambini e 20 donne provenienti da Iran, Iraq e Siria, alcune di queste ultime sono arrivate sole. La maggior parte di loro era di origini curde, un numeroso gruppo era persiano. Questo sbarco conferma che l’unica etnia con donne e bambini, e a volte donne sole, è quella curda. Si è assistito a un momento molto commovente, le famiglie erano felici di aver raggiunto la terra ferma e i bambini giocavano felici sul molo. Fra i piccoli, anche una bambina di 7 anni diversamente abile.
Nell’ultimo giorno di marzo c’è stato uno sbarco nell’insenatura del Ciolo: fra i migranti 42 erano di origine afghana e irachena, fra loro due donne e una minore.
Nel mese di aprile gli sbarchi si sono intensificati. Un primo sbarco è avvenuto a San Foca con una piccola imbarcazione; il gruppo di 11 siriani, fra cui due donne e un neonato, è stato individuato che camminava nelle campagne.
Nella giornata di domenica 18 aprile una barca a vela alla deriva, con migranti a bordo, è stata avvistata a largo di Torre Pali, le cattive condizioni del tempo hanno reso difficoltoso il rimorchio del natante a Leuca e la successiva opera di soccorso, per i 37 migranti di origine curda (Iran e Iraq), di cui 12 erano donne e 2 bambini.
La domenica successiva tra la sera del 25 e quella del 26 aprile sono arrivate tre imbarcazioni, due individuate al largo e la terza a ridosso della costa. La prima è arrivata nella serata del 25 e trasportava 34 migranti di origine curda e persiana (dall’Iraq e dall’Iran). Erano tutti uomini molto provati, assetati e affamati: hanno avuto bisogno di soccorsi e due sono stati ricoverati in ospedale. Tra loro anche due MSNA, minori stranieri non accompagnati. La seconda è giunta in porto di Leuca alle prime ore del mattino, di dimensioni più grandi e con 78 migranti tra cui 35 MSNA (minori stranieri non accompagnati), sempre curdi e persiani con 8 egiziani e due ragazzi del Kirghizistan. Il terzo sbarco è avvenuto nella serata del 26 aprile e presentava un gruppo più eterogeneo: Pakistan, Afghanistan, Siria, Bangladesh e Sri Lanka, quindici di loro erano MSNA (minori stranieri non accompagnati), dai 14 ai 17 anni.
«Al momento dello sbarco sul territorio diocesano, i migranti ricevono il benvenuto in Italia, un sorriso, qualcosa da mangiare e un tè caldo o succhi di frutta», evidenzia Don Lucio Ciardo, Direttore della Caritas diocesana, «allo sbarco il nostro mediatore culturale cerca di comprendere da dove arrivano, li rassicura che saranno ospitati in un centro e fa sentire insieme a tutta l’equipe Caritas l’interesse per loro. Si rimane con loro fino alla partenza del pullman che li porta al Centro Don Tonino Bello di Otranto e i nuclei familiari alla masseria Ghermi presso Lecce. Oltre a Caritas sono presenti le forze dell’ordine, Croce rossa italiana, Frontex e il 118. Dalle poche informazioni che abbiamo raccolto, sembra che per questi sbarchi, la partenza sia avvenuta dalla Turchia, con una tappa in Grecia per piccole soste e rifornimenti veloci».
Don Lucio rivolge un appello «affinché le autorità competenti realizzino quanto prima nel porto di Leuca un luogo attrezzato per accogliere i migranti, anche temporaneo, e dei bagni chimici, tenendo presente che molto spesso arrivano donne e bambini che hanno viaggiato in mare per giorni e giorni in condizioni estremamente precarie. Inoltre», conclude il Direttore della Caritas diocesana, «si auspica la possibilità di avere un intervento più immediato dell’ufficiale medico del territorio, finora per lo sbarco si è dovuto attendere l’arrivo del personale sanitario da Lecce, a 70 Km di distanza, o addirittura da Brindisi ad oltre 100 km di distanza, con ulteriore disagio per le persone arrivate».
Attualità
Ricostruita in tempi record la Focara di Sant’Andrea a Presicce
In poche ore la focara di Sant’Andrea a Presicce è tornata al suo posto.
Dopo che la notte tra giovedì e venerdì ignoti le avevano dato fuoco anzitempo, la comunità locale si è immediatamente attivata.
Rapidamente, grazie al contributo volontario di tanti cittadini, è stata ricostruita con una forma ben chiara.
Quella di carro armato che sarà incendiato per ripudiare la guerra. Un messaggio di Pace che è anche uno schiaffo alla scelleratezza di coloro che avevano deciso di offendere una comunità in festa per un gesto balordo.
Approfondimenti
Tricase, commercio e futuro, fra dubbi e speranze
Paola Baglivo, di Ottica Moderna e Gino Bortone della gioielleria Bortone, delineano il futuro della città…
“Gli sconti che offrono online sono improponibili per noi che dobbiamo necessariamente tener conto delle spese da sostenere”“Per le festività natalizie, in verità, non nutro molte speranze…”
“Vivibilità e caoticità delle città contribuiscono a cambiare abitudini e stile di vita. Di conseguenza cambia anche il modo di fare acquisti”
Queste interviste le potete trovare su il Gallo cartaceo, distribuito questo fine settimana, in 80 Comuni del Salento;
Approfondimenti
Il punto dei vista dei commercianti di Casarano e Ruffano
Luigi Cacciatore, di Cacciatore Calzature, Paolo Cavallo, Vodafone Multiservizi, Alessandro Venneri, Libreria Dante Alighieri: questo Natale sarà così…
Luigi Cacciatore, Cacciatore Calzature, Ruffano
«Amazon, Zalando & Co. hanno distrutto il commercio alterando valore degli articoli e periodi dei saldi»
Luigi Cacciatore, dell’omonimo negozio di calzature, non nasconde le sue perplessità: «Difficile fare previsioni sul periodo natalizio di quest’anno a Ruffano. Tutto è molto confuso e incerto anche a causa della mancanza del sindaco, dopo le note vicende».
Sull’attività associativa rivela che vi è un’associazione commercianti locale che, a suo avviso, «si è resa pubblica sporadicamente senza grandi coinvolgimenti. E, comunque», ammette, «io non ne faccio parte».
Riguardo alla vendita online, e alle grosse piattaforme «Amazon, Zalando & Co. hanno distrutto il commercio alterando completamente il valore degli articoli, i periodi di vendita e le regolari percentuali di guadagno.
“Questo colpisce tutti indistintamente dal tipo di prodotto o articolo che si tratta”
E questo colpisce tutti indistintamente dal tipo di prodotto o articolo che si tratta.
Si aggiungano tutte le diverse iniziative che vanno sempre a ledere sulle percentuali di guadagno dei negozi di prossimità, dal “Black Friday” ai saldi sempre più anticipati rispetto ai tempi giusti per mettere in saldo le rimanenze. Basti vedere le promozioni estive che iniziano a luglio, in piena stagione!
Tali situazioni mettono in ginocchio tutti noi commercianti che tiracchiamo quel carretto che finanzia, a suon di onerose tasse, lo Stato. Così, giorno dopo giorno, sempre più saracinesche restano chiuse».
Sull’anno che sta per concludersi, «il mio personale bilancio tutto sommato non è male, anche se non rende merito a sforzi e investimenti. Comunque, nutro grandi speranze per il periodo natalizio che lo scorso anno fu comunque positivo».
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Paolo Cavallo, Vodafone Multiservizi, Casarano
«Il cliente vuole toccare con mano, vedere il prodotto e ascoltare i professionisti del settore»
Paolo Cavallo del punto vendita Vodafone (a Casarano e Tricase) riferisce: «Anche se non ne faccio parte, sono a conoscenza che in paese opera un’associazione che sta promuovendo l’iniziativa Compra a Casarano».
“La vendita online nel nostro settore esiste. Chi compra su internet, però, deve essere cosciente dei molti rischi che corre”
Sulla concorrenza dell’e–commerce esprime il suo punto di vista con riferimento al settore della telefonia: «La vendita online nel nostro settore esiste. Chi compra su internet, però, deve essere cosciente dei molti rischi che corre. Tante sono, infatti le truffe. Resi e garanzia per chi compra online restano il problema principale».
Infatti, ammette che, «nel complesso, nell’ultimo anno, noi abbiamo registrato buoni numeri e constatato che il cliente vuole toccare con mano, vedere il prodotto e ascoltare i professionisti del settore. Sicuramente, poi, farà i confronti con i prezzi online ma sempre assumendosi la responsabilità della sua scelta finale».
Sulle festività di fine anno Paolo Cavallo si dice fiducioso: «Presentiamo offerte anche più convenienti rispetto all’e-commerce. Quindi ci aspettiamo buoni risultati»
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Alessandro Venneri, Libreria Dante Alighieri, Casarano
«Solo la stabilizzazione della viabilità in centro da parte del Comune potrà restituirci un po’ di serenità»
Alessandro Venneri, titolare della Liberia Dante Alighieri, premette che «l’associazione del commercianti in realtà si è un po’ dissolta in questi ultimi due anni, dopo che è stata siglata una sorta di convenzione per un “travaso” nella Confcommercio e molti si sono rifiutati».
Anche se non c’è un’associazione ufficiale, però, «da un paio di anni alcuni di noi, imprenditori e piccoli imprenditori, fanno gruppo e operano sul territorio di Casarano, per promuovere iniziative e contribuire a rendere attrattiva la città. A tal proposito», anticipa Venneri, «per quanto riguarda il prossimo Natale, si stanno delineando in questi giorni alcune manifestazioni che coinvolgeranno il centro del paese e, molto probabilmente, la villetta di via Lupo, piazzetta Petracca: iniziative, come mercatini e musica live, programmate tutte, subito dopo la festa dell’Immacolata, nei fine settimana di dicembre».
Sulla concorrenza agguerrita dell’e-commerce ammette: «La sofferenza dovuta a cali di vendite c’è indubbiamente stata. Il commercio on-line indubbiamente ha preso piede. A questo si aggiunga che noi casaranesi abbiamo pagato anche il fatto che negli ultimi anni la viabilità del centro sia stata coinvolta dal rifacimento di piazze e strade e, ancora oggi, come dicevo prima, ci sono lavori in corso che rendono precari traffico e parcheggi.
Tutto questo, ovviamente, crea un certo scombussolamento in chi vuole venire a trovarci.
Tornando al commercio elettronico, difficile quantificare il danno per la mia attività e quelle degli altri commercianti del posto. Detto che, comunque l’e-commerce è un ulteriore impedimento per i negozi di prossimità, bisogna reagire con i propri mezzi. Se un nemico non puoi sconfiggerlo devi farlo tuo alleato.
“Non possiamo certo metterci a combattere i colossi nazionali e internazionali però, quindi abbiamo iniziato”
Non possiamo certo metterci a combattere i colossi nazionali e internazionali però, quindi abbiamo iniziato a utilizzare piattaforme per la vendita on-line per far quadrare i conti. Allo stesso tempo, abbiamo implementato l’utilizzo dei canali social e tutto ciò che il mercato digitale propone».
Anche per questo il bilancio dell’anno che sta per finire per la Dante Alighieri è «tutto sommato soddisfacente, nonostante il settore dei libri nazionali denunci un deciso calo di vendite perché quei libri si trovano anche online.
Il settore dei libri locali o salentini invece, è in crescita. Così come quello dell’editoria scolastica. Quest’ultimo, un settore nel quale siamo particolarmente specializzati dopo cinquant’anni di attività sempre svolta con la massima professionalità».
Più che alle festività di fine anno, Venneri guarda un po’ più in là: «Sono certo che la stabilizzazione della viabilità in centro da parte del Comune possa restituirci un po’ di serenità, anche se non potrà mai restituire alla città tutte quelle attività che nel frattempo sono state costrette a chiudere».
Queste interviste le potete trovare su il Gallo cartaceo, distribuito questo fine settimana, in 80 Comuni del Salento;
seguono, fra poco su queste colonne, le interviste ai commercianti di, Tricase…
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