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Cronaca

Un aiuto concreto: 45500

Attivo il numero solidale per donare due euro. Anche i vigili del fuoco del Comando provinciale di Lecce e del distaccamento di Tricase partecipano ai soccorsi nelle zone terremotate

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Per chiunque volesse dare un contributo economico alle popolazioni colpite dal sisma nel Centro Italia, il Dipartimento Nazionale della Protezione Civile ha attivato il numero solidale 45500. Grazie al protocollo d’intesa esistente tra Dipartimento della Protezione Civile e operatori di telefonia fissa e mobile, il numero solidale 45500 a sostegno delle popolazioni colpite dal terremoto che ha interessato stanotte il centro Italia.


Grazie agli operatori Tim, Vodafone, Tre, Fastweb, Coopvoce, Wind e Infostrada, è possibile donare due euro inviando un sms solidale o effettuando una chiamata da rete fissa al 45500.


I fondi raccolti saranno trasferiti dagli operatori, senza alcun ricarico, al Dipartimento della Protezione Civile che provvederà a destinarle alle regioni colpite dal sisma.


Le persone interessate a dare un sostegno attivo, mettendo a disposizione le proprie competenze professionali (medici, infermieri, soccorritori), possono inviare i propri dati alla Sala Operativa della Protezione Civile Puglia all’indirizzo mail soup.puglia@regione.puglia.it. Al momento infatti il Comitato Operativo della Protezione Civile Nazionale è impegnato nel coordinamento della prima fase di soccorso in cui la priorità è salvare vite umane, e ha comunicato che ulteriori contributi si renderanno necessari nella seconda fase, quella di assistenza alla popolazione.


Nel frattempo dalla Puglia sono partite quattro unità cinofile di due associazioni di volontariato di protezione civile per la ricerca di persone scomparse, e si sta predisponendo l’invio di tre funzionari della Sezione Protezione Civile regionale per dare un supporto ai centri operativi di coordinamento. Anche la Colonna Mobile regionale è pronta per la partenza verso i luoghi colpiti dal sisma.


Quel che resta di Amatrice dopo la furia del terremoto

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La Protezione Civile pugliese ha inoltre fatto sapere che “continuano a pervenire alla nostra Sezione da parte di privati cittadini, Comuni ed altri Enti, richieste per organizzare raccolte di materiali di vario genere da inviare sui luoghi terremotati. Questa Sezione, in costante contatto con il Dipartimento Nazionale di Protezione Civile, al momento non ha avuto disposizioni per organizzare raccolte di alcun genere di beni, materiali di conforto o altro, in quanto viene data priorità alla fase di soccorso alle persone ancora sotto le macerie. Eventuali indicazioni o necessità saranno comunicate da questa Sezione attraverso questo sito. Si fa, inoltre, presente che attualmente occorre evitare di intraprendere iniziative non coordinate con questa Sezione e con il Dipartimento Nazionale di Protezione Civile che possano intralciare le attività di soccorso”.


Intanto passato lo sconcerto si è messa in moto la macchina della solidarietà: oltre a quella dignitosamente silenziosa di ognuno per quanto può e attraverso i mezzi a cui accedere, segnaliamo l’iniziativa della  Fondazione “La Notte della Taranta”, che in occasione della tappa di Martano, ha devoluto l’incasso della vendita delle t-shirt  e di tutti i prodotti ufficiali alle popolazioni colpite dal sisma e alle associazioni umanitarie che stanno operando in quelle zone. Gli artisti presenti sul palco, prima dell’inizio del concerto, hanno osservato un  minuto di silenzio e durante lo spettacolo invitato il pubblico all’acquisto di gadget.  Inoltre la fondazione ha destinato allo stesso nobile motivo il 20% dell’incasso dei biglietti del backstage della serata del Concertone di Melpignano. E,  sempre nella serata finale, sui 5mila metri quadri di videowall è stato lanciato un invito a donare.


Anche Unisalento attraverso il suo rettore Vincenzo Zara esprime “sentito cordoglio e forte vicinanza alle famiglie delle vittime, e la nostra solidarietà per tutti coloro che si trovano in difficoltà” e si impegna a “seguire da vicino gli sviluppi degli eventi, adoperandoci nei modi che ci saranno possibili per offrire il nostro aiuto concreto.


Intanto anche i Vigili del Fuoco del Comando provinciale di Lecce e del distaccamento di Tricase si sono recati sul posto per partecipare ai soccorsi nelle zone terremotate.






Attualità

Violenza di genere, 27 ammoniti in un anno

Di questi 17 per violenza domestica. Tra gli uomini ammoniti ed inviati al CUAV, 13 si sono presentati presso il centro per una prima valutazione: 5 hanno già intrapreso un percorso di recupero mentre altri 5 sono in corso di valutazione

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È stato sottoscritto un anno fa, il 27 marzo 2023, il protocollo d’intesa Zeus Finis-Terrae tra il Questore di Lecce e il presidente di Medihospes società cooperativa Onlus, ente gestore del Centro per Uomini Autori di Violenza (CUAV) SanFra-Medihospes attivo in tutta la provincia di Lecce e con sede a Campi Salentina.

Conosciuto in ambito nazionale come protocollo Zeus e denominato in sede locale Protocollo Zeus-Finis Terrae per caratterizzarne il legame con il territorio, è a metà della sua durata biennale.

Consente al Questore che emette il provvedimento di ammonimento, sia in caso di atti persecutori sia in caso di violenza domestica, di inviare la persona ammonita al CUAV per avviare un percorso di consapevolezza e revisione critica degli agiti violenti.

In linea con quanto previsto dal piano straordinario contro la violenza di genere approvato dalla Presidenza del Consiglio dei Ministri, fortemente voluto e promosso  dal Ministero dell’Interno – direzione centrale anticrimine – della Polizia di Stato, il protocollo Zeus-Finis Terrae ha ratificato l’impegno e la condivisione di intenti tra la Questura di Lecce e il CUAV amplificando l’efficacia dell’ammonimento del Questore, intervenendo sul complesso nodo degli autori di atti persecutori e di violenza domestica con molteplici finalità: tutelare le vittime degli atti violenti, limitare l’escalation delle violenze, promuovere interventi di recupero del maltrattante volti a riconoscere il disvalore della violenza quale modalità relazionale e ridurre i casi di recidiva.

Gli  ammoniti sono stati invitati a prendere contatti con il CUAV di Campi Salentina che, contando su un’equipe multidisciplinare di professionisti e professioniste appositamente formate, ha affinato nel corso degli anni una metodologia di intervento volta a: favorire una coscienza critica del reato e un’elaborazione consapevole degli episodi di violenza, implementare le capacità emotive ed empatiche dell’utente, promuovere un approccio di genere alle relazioni e aumentare le competenze comunicative dell’uomo.

Sebbene le modifiche normative intervenute, abbiano reso più ampio l’ambito d’intervento da parte del Questore per le tematiche riconducibili alla violenza di genere, la divisione anticrimine della Questura di Lecce e il CUAV di Campi Salentina, che  conta su un’equipe multidisciplinare di professionisti e professioniste appositamente formate, hanno operato in questo primo anno di vita del protocollo in stretta sinergia, per consentire, anche attraverso un costante monitoraggio dei risultati delle attività e dei loro esiti, una verifica dell’efficacia delle prassi operative in atto al fine di mettere in campo le opportune azioni correttive volte alla tutela delle vittime e ad un reale recupero degli ammoniti, in considerazione della necessità di spezzare il circuito della violenza che, spesso, vede i maltrattanti ripetere le proprie condotte nel tempo e in danno di più vittime.

Significativi sono i dati di questo primo anno di collaborazione, infatti, dalla sottoscrizione del protocollo sono stati 27 gli uomini ammoniti invitati al CUAV, di cui 15 nel primo trimestre 2024.

Tra i 27 colpiti dal provvedimento del Questore, ben 17 sono uomini maltrattanti ammoniti per violenza domestica.

Tra gli uomini ammoniti ed inviati al CUAV, 13 si sono presentati presso il centro per una prima valutazione e, tra questi, 5 hanno intrapreso un percorso di recupero mentre altri 5 sono in corso di valutazione.

Pare rilevante che, in questo primo anno di vita del protocollo nessuno dei soggetti ammoniti ha posto in essere condotte recidivanti a distanza di tempo dal provvedimento del Questore.

Campi Salentina: il centro ascolto maltrattanti autorizzato dalla Regione Puglia e affidato alla Medihospes

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Cronaca

No al disboscamento nel Salento: anche dalla Germania contro la Porsche

«Siamo inorriditi e senza parole davanti al vostro progetto di distruggere circa 200 ettari di pregiato bosco di lecci per ampliare la pista di prova. Piano in netto contrasto con gli obiettivi di sostenibilità dell’azienda e comporti conseguenze drastiche e irreversibili per il Salento»

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di Giovanna Nuzzo

Bosco d’Arneo: continua la protesta contro l’ampliamento del Nardò Technical Center e la distruzione di 200 ettari di bosco

La protesta del Comitato Custodi del Bosco d’Arneo contro l’ampliamento e ammodernamento del Nardò Technical Center cresce e incontra la sinergia e la cooperazione tedesca.

A Stoccarda, infatti, città tedesca e sede di Porsche, le tre maggiori associazioni per la tutela della natura, NABU, BUND e LNV hanno chiesto l’immediata sospensione del piano di disboscamento previsto dall’azienda nel Salento.

Tra Nardò e Porto Cesareo, Porsche, d’intesa con la Regione Puglia e i due Comuni, ha progettato un piano di ampliamento del Nardò Technical Center, una pista di collaudo ad anello lunga attualmente 12,6 km, che il gruppo gestisce dal 2012 e dove viene testata la gran parte delle auto in circolazione.

L’ampliamento del Nardò Technical Center comporterebbe per Porsche un investimento di più di 400 milioni di euro: nuove palazzine, edifici, l’aggiunta di ulteriori nove piste, ma soprattutto il disboscamento di 200 ettari di superficie boscata, in un sito peraltro di interesse comunitario.

Circa un milione di fusti saranno abbattuti, quaranta ettari di boschi di leccio e una ricchissima vegetazione spazzata via dal cemento, sotto il cappello del green: Porsche, infatti, ha previsto l’ampliamento per testare anche la mobilità elettrica e sostenibile della sua nuova produzione.

Sulla pubblica utilità del progetto è stata chiamata ad esprimersi la Commissione dell’Unione Europea.

La Regione Puglia, infatti, dal canto suo, per superare la valutazione di incidenza ambientale, ha dichiarato che alla base dell’accordo di programma e dell’ampliamento di Porsche vi sono motivi imperativi di rilevante interesse pubblico.

Tra questi, la realizzazione di un centro medico con elisoccorso all’interno della struttura e un sistema anti-incendio, utilizzabili anche nel territorio.

La mobilitazione partita fin da subito e alimentata dal Comitato Custodi del Bosco d’Arneo, grazie anche ad inchieste giornalistiche, è diventata internazionale.

Dopo le mozioni presentate alla Commissione Clima e Ambiente dell’assemblea comunale di Stoccarda, dopo le manifestazioni e i sit-in organizzati davanti alla sede Porsche, le maggiori associazioni di tutela ambientale della città tedesca stanno facendo pressione affinché si tuteli il polmone secolare del Salento.

Contro la “distruzione forestale made in Germany”, come scrivono in una lettera aperta a Porsche, chiedono l’immediata sospensione del piano di disboscamento.

«Siamo inorriditi e senza parole davanti al vostro progetto di distruggere circa 200 ettari di pregiato bosco di lecci per ampliare la pista di prova», scrivono dal Baden-Württemberg, evidenziando come il piano sia «in netto contrasto con gli obiettivi di sostenibilità dell’azienda e comporti conseguenze drastiche e irreversibili per il Salento». In poche settimane, inoltre, la petizione tedesca su change.org ha raggiunto 83mila firme, che si aggiungono a quelle già raccolte dal Comitato salentino.

Il Comitato Custodi del Bosco d’Arneo si dichiara soddisfatto della cooperazione e del sostegno nei confronti della difesa dell’ecosistema locale.

Intanto, si è in attesa che il TAR si esprima sul ricorso depositato il 22 gennaio scorso dallo stesso Comitato, dall’associazione Italia Nostra e dal Gruppo di Intervento Giuridico.

Secondo i ricorrenti sarebbe stata violata la normativa sulla partecipazione del pubblico, non sarebbero state considerate le alternative e le compensazioni sarebbero inidonee.

Sono stati impugnati la deliberazione di giunta regionale della Puglia con cui è stato approvato lo schema di accordo di programma e tutti gli atti endoprocedimentali.

Nel frattempo, il Comitato annuncia la raccolta di adesioni per una manifestazione che, al pari di quella tedesca, sarà organizzata anche in Italia.

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Cronaca

Galatone: la droga nell’armadio

Arrestato spacciatore 22enne. In camera da letto nascondeva oltre mezzo chilo di marijuana, 15 grammi di hashish ed il necessario per confezionamento e taglio

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A Galatone i carabinieri dell’Aliquota Operativa della Compagnia di Gallipoli hanno arrestato un 22enne del posto per detenzione ai fini di spaccio di sostanze stupefacenti.

I Carabinieri infatti, nel corso di specifico servizio, hanno proceduto al controllo del giovane, già noto, e che ha assunto un atteggiamento che ha destato l’attenzione dei militari tanto da indurli a procedere a perquisizione personale, poi estesa anche al domicilio.

Nel corso delle operazioni di polizia, presso l’abitazione del ragazzo, sono stati rinvenuti oltre 530 grammi di marijuana e oltre 15 grammi di hashish.

La droga era stata occultata all’interno di un armadio nella camera da letto unitamente a materiale presumibilmente da utilizzare per il confezionamento e taglio dello stupefacente.

Tutta la sostanza stupefacente insieme al materiale rinvenuto è stata sottoposta a sequestro.

Al termine delle operazioni, l’uomo è stato quindi arrestato e come disposto dal P.M. di turno presso la Procura della Repubblica di Lecce che conduce le indagini, sottoposto alla misura cautelare personale degli arresti domiciliari.

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