Cronaca
Unione di forze contro furti e “spaccate”
Dal Prefetto riunione tecnica delle forze di Polizia dedicata al tema della sicurezza dei pubblici esercizi. Il presidente Maurizio Maglio e del direttore Federico Pastore di Confcommercio Lecce riportano le preoccupazioni degli esercenti. Cresce intanto l’attenzione sul fenomeno usura
La recrudescenza del fenomeno dei furti e delle spaccate delle ultime settimane ha spinto il Prefetto Luca Rotondi a convocare una riunione tecnica delle forze di Polizia dedicata al tema della sicurezza dei pubblici esercizi, alla presenza del presidente Maurizio Maglio e del direttore Federico Pastore di Confcommercio Lecce, i quali hanno espresso la preoccupazione dei propri iscritti al riguardo.
L’approfondimento interforze, a cura del Questore, dei comandanti provinciali dei Carabinieri e della Guardia di Finanza, delle ragioni dell’istanza di incontro formulata dall’organo associativo delle imprese, ha fatto emergere un quadro non allarmante della situazione, riscontrandosi l’assenza di incrementi dei reati predatori in danno di ristoratori e commercianti al dettaglio, anche tenendo conto dei dati storici.
Peraltro, tale valutazione, come condiviso dai presenti, non induce comunque a sottovalutare i rischi per le attività in questione né sminuisce i timori legati a profili di insicurezza percepita da parte di una categoria economica già fortemente provata dalla crisi e da consistenti indebitamenti.
Al riguardo sono state illustrate le attività di controllo del territorio in atto a cura della Polizia di Stato e dei Carabinieri, nella città capoluogo e nella provincia, tenendo presenti le differenze tra le diverse aree e dando priorità alle zone più vulnerabili.
I rappresentanti di Confcommercio si sono impegnati ad una azione di sensibilizzazione della categoria chiamata ad installare e manutenere i sistemi di videosorveglianza ed altre misure di difesa passiva indispensabili a contrastare il fenomeno, incoraggiando la segnalazione da parte degli esercenti di ogni elemento di allarme.
La riflessione è proseguita con riferimento al fenomeno dell’usura, oggetto di approfondimento da parte del comandante della Guardia di Finanza che, pur evidenziando l’assenza di denunce, ha comunque sottolineato come tale reato sia favorito in contesti di crisi aziendali, quando cresce la difficoltà di accedere ai finanziamenti bancari in caso di consistente indebitamento.
Pure su tale problematica è stata sottolineata la necessità di collaborazione, anche in forma riservata, delle vittime, per la quale sarà determinante un’opera di sensibilizzazione della Confcommercio nei confronti degli associati.
Alessano
Utilitaria si ribalta, feriti due giovani
Il sinistro intorno alle 16 del pomeriggio sulla strada che da Alessano conduce a Presicce – Acquarica. Mentre per il ragazzo sono state sufficenti le cure sul posto, per la ragzza è stato necessario il ricovero all’ospedale di Tricase, ma non corre pericolo di vita
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Sinistro stradale nel pomeriggio sulla strada che da Alessano conduce a Presicce – Acquarica.
Una Lancia Ypsilon 10, con a bordo un ragazzo e una ragazza, si è ribaltata lungo la Porvinciale 79 e gli occupanti sono rimasti feriti.
Per cause ancora in corso di accertamento, l’autista dell’utilitaria ne ha perso il controllo e l’auto si è ribaltata.
I primi soccorsi sono arrivati dagli automobilisti di passaggio che hanno anche chiamato il 112.
Così sul posto sono intervenute due ambulanze provenienti dal Punto di primo intervento del presidio territoriale di Gagliano del Capo e dall’ospedale “Ferrari” di Casarano.
Il ragazzo è stato medicato sul posto, mentre per la giovane donna, vittima di fratture e contusioni, sono stati necessari il trasferimento al pronto soccorso dell’ospedale “Cardinale Giovanni Panico” di Tricase e il successivo ricovero.
Secondo quanto si apprende, le sue condizioni non sarebbero gravi ma i medici non hanno sciolto la prognosi e continuerebbero a tenerla sotto osservazione.
Dopo quando avvenuto, erano circa le 16 di questo pomeriggio, la strada è rimasta chiusa la traffico per un’ora.
Cronaca
Marchi contraffatti, sequestro e denunce
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Nel sud Salento due persone effettuavano un vero e proprio servizio di vendita a domicilio di capi riportanti marchi di noti brand di moda
Nell’ambito del dispositivo di contrasto ai traffici illeciti, i militari della Compagnia della Guardia di finanza di Otranto hanno svolto controlli mirati nei confronti di alcune persone di nazionalità estera dedite alla vendita di capi di abbigliamento contraffatti riportanti marchi di noti brand di moda.
Dalle indagini è risultato che due persone effettuavano un vero e proprio servizio di vendita a domicilio nell’area del sud Salento.
L’intervento ha consentito di sottoporre a sequestro, oltre alle due autovetture in uso agli indagati, 1.330 prodotti ritenuti contraffatti, tra cui giubbotti, felpe, zaini e altri capi di abbigliamento, riportanti noti marchi come Prada, Louis Vuitton, K-way e Balenciaga.
Se immessi in commercio, i capi di abbigliamento sottoposti a vincolo, avrebbero fruttato migliaia di euro di profitti illeciti, contribuendo ad alimentare l’industria del falso.
I due soggetti, di nazionalità rumena, sono stati denunciati alla competente autorità giudiziaria, per le ipotesi delittuose di contraffazione, alterazione o uso di marchi o segni distintivi, introduzione nello Stato e commercio di prodotti con segni falsi e per il reato di ricettazione.
Le indagini proseguiranno con il fine di individuare e disarticolare la catena logistica, organizzativa e strutturale dell’intera filiera, contrastando una condotta illecita che alimenta i circuiti sommersi dell’evasione fiscale, del lavoro nero e della criminalità organizzata.
La contraffazione e il commercio di prodotti non genuini e insicuri danneggiano il mercato, sottraendo opportunità e lavoro alle imprese che rispettano le regole.
Attualità
Acido cianidrico nei Sapori Amaretti alle mandorle della Colussi
Sono stati rilevati valori troppo alti di acido cianidrico. Non possono essere esclusi seri rischi per la salute. Sconsigliato il consumo
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Colussi SpA Milano ha emesso un richiamo dei suoi Sapori Amaretti alle mandorle in confezioni da 175 g con date di scadenza 2 maggio 2026 e 25 agosto 2026.
L’azienda afferma che negli amaretti sono stati riscontrati livelli elevati di acido cianidrico e non possono essere esclusi rischi per la salute.
Nello specifico si tratta di due lotti delle confezioni da 175 gr Lotto L355122 1 e L355237 1 con scadenza rispettivamente del 2 maggio 2026 e 25 agosto 2026.
Le altre date di scadenza e gli altri prodotti del marchio “Sapori”, non sono interessati dal richiamo.
Gli amaretti interessati dal richiamo sono prodotti da Colussi S.p.A. con sede legale in via G. Spadolini n° 5, nella città metropolitana di Milano.
L’acido cianidrico (HCN) o cianuro di idrogeno, chiamato anche acido prussico, è una tossina naturale con elevata tossicità acuta, caratterizzata dall’inibizione della respirazione cellulare.
Ciò può causare un’intossicazione acuta con sintomi quali convulsioni, vomito e mancanza di respiro, che possono portare a paralisi respiratoria fatale.
Giovanni D’Agata, presidente dello “Sportello dei Diritti” di Lecce, raccomanda a coloro che hanno acquistato il prodotto incriminato, di non consumare gli articoli interessati e di restituirli, non aperti o anche già aperti, al rispettivo punto vendita.
Il prezzo di acquisto verrà rimborsato, anche in assenza di scontrino.
Chi abbia assunto questa sostanza e successivamente manifesti sintomi gravi o persistenti dovrà consultare un medico.
Non è consigliabile, invece, un trattamento medico preventivo in assenza di sintomi.
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