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Attualità

Attilio Lattes cittadino onorario di Botrugno

La notte del 16 ottobre 1943 si salvò dal rastrellamento del Ghetto ebraico di Roma da parte dei nazisti: «Un po’ carponi e un po’ strisciando tra le fogne di Roma, arrivammo in circa 40 minuti a piazza Clodio…»

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Tante emozioni e grande commozione nel ricordare quella notte. Attilio Lattes ha detto che non dimenticherà la serata eccezionale vissuta al Palazzo Marchesale di Botrugno, dove il Comune ha organizzato una serata con la presentazione del libro “Il bambino nascosto a Roma” a cura di Donato Maglio (Congedo Editore) ed il conferimento della cittadinanza onoraria ad Attilio Lattes (79 anni da festeggiare il prossimo 15 settembre).


Il protagonista dell’evento si salvò dal rastrellamento del Ghetto ebraico di Roma del 16 ottobre 1943. Ha ricordato così quella notte terribile: «Ad avvertirci è stata una telefonata di mio zio, alle 5,30 del mattino del 16 ottobre del ‘43. Abitavamo a viale Angelico, angolo viale Mazzini, dalla sorella di mia madre. Non avevamo una dimora fissa durante quel periodo e abbiamo cambiato spesso appartamento. Non avevamo grandi disponibilità e, dunque, ad un certo punto siamo andati ad abitare lì. Mio padre era uscito dal carcere di Regina Coeli quattro giorni prima. Era maresciallo dell’aeronautica ma, tornato dalla guerra di Spagna gli fu comunicato che non poteva più far parte del regio esercito italiano. Precisò di essere solo di religione ebraica, non di razza, ma per loro era la stessa cosa, per cui fu sbattuto fuori. Avendo già programmato di sposare mia madre e con un figlio da crescere aprì, assieme al fratello e a due futuri cognati, un’attività in cui vendeva bigiotteria e faceva borsa nera, perché doveva dare da mangiare a moglie e figlio. Così lo arrestarono. Rimase in carcere una settimana, il 12 ottobre venne rilasciato. La mattina del 16 eravamo tutti e tre insieme. Mio zio ci avvertì che i tedeschi sarebbero arrivati a fare razzia e la fecero in tutta Roma, non solamente nel Ghetto. Iniziammo a prepararci, mia zia, con quattro figli e il marito, riuscì a scendere molto prima di noi. Il portiere li fece uscire e così andarono verso via Brofferio e poi verso piazza Clodio. Io ero piccolo e avrò fatto perdere del tempo, così scendemmo troppo tardi: il portiere ci disse che i tedeschi erano già a via delle Milizie, a 100 metri da lì».


Lattes riporta ciò che gli ha raccontato il padre a distanza di anni: «Il portiere ci disse di scendere due rampe di scale e che, in un una specie di sottoscala, avremmo trovato un bugigattolo. Ci disse che lì dentro qualcuno ci avrebbe dato una mano e così fu. Dentro c’era un uomo che disse a mio padre di mettermi una mano sulla bocca e di stare seduti per terra, nel massimo silenzio. I tedeschi arrivarono dopo poco: due si posizionarono sul portone, altri due, insieme a una camicia nera, salirono al quarto piano, dove noi vivevamo in quel momento. Chiesero ai vicini della famiglia di mia zia, perché non sapevano che c’eravamo anche noi, e i vicini fortunatamente dissero che era molto tempo che non vedevano nessuno. I tedeschi sfondarono la porta dell’appartamento, razziando tutto, e nel frattempo il portiere scese da noi, bussando alla porta. Era il segnale che dovevamo lasciare il rifugio. Quel signore disse a mio padre di prendermi in braccio e di seguirlo. Ci indicò un grande poster della razza che raffigurava Hitler in grande, Mussolini leggermente arretrato e davanti un serpente con il viso di un ebreo mentre Hitler lo calpestava. Dietro il poster c’era un grosso buco, che portava alle fogne».


Le sue parole a questo punto sono pregne sono impregnate di emozione e commozione: «Un po’ carponi e un po’ strisciando tra le fogne di Roma, arrivammo in circa 40 minuti a piazza Clodio. Lì questo signore si fermò, dando un colpo per far saltare il coperchio di un tombino. A quel punto uscimmo fuori e ci rifugiammo dentro Monte Mario, in mezzo alle frasche e agli alberi. Rimanemmo tutto il giorno di sabato e tutta la notte lì, mangiando ghiande tritate. Fu molto pesante. Domenica mattina mio padre, con molta circospezione, si affacciò fuori e vedendo che le cose erano ormai tranquille ci fece uscire. Andammo a casa di una famiglia di cui non ricordo il nome, amici di mio padre, e lì rimanemmo per tre o quattro giorni prima di cambiare ancora una volta appartamento».


Alla serata hanno partecipato oltre al sindaco di Botrugno Silvano Macculi: il Prefetto di Lecce Maria Rosa Trio; S.E. Mons. Donato Negro, arcivescovo di Otranto e presidente della Conferenza Episcopale Pugliese; il Rabbino capo di Roma Riccardo Di Segni; il Rabbino di Napoli Ariel Finzi; Ruth Dureghello, presidente Comunità Ebraica di Roma.






Durante l’incontro è stato anche presentato il libro “Il bambino nascosto a Roma”.


Nel corso della serata Bruno Viceconte ha dialogato con l’autore Donato Maglie e con il protagonista del libro. Poi vi è stato il conferimento della cittadinanza onoraria da parte del sindaco di Botrugno Silvano Macculi, alla presenza dei sindaci dei Comuni del Salento centrale.


Ecco il testo dell’atto del conferimento della cittadinanza onoraria: «La Comunità è un luogo fatto di appartenenze, di storie personali che si intrecciano per casi fortuiti, a volte anche per scelta. Quando una comunità apre le proprie braccia all’altro, si compie la sapienza del fratello che accoglie il fratello, la grandezza dell’amico che stringe a sé l’amico», ha letto il sindaco Silvano Macculi, «così Botrugno accoglie Attilio Lattes come un nuovo fratello, come un amico, come un suo concittadino, conferendo la Cittadinanza Onoraria quale valore simbolico dell’abbraccio e dell’accoglienza non solo dell’uomo generoso che abbiamo imparato a conoscere ed apprezzare, ma anche alla Storia che Egli rappresenta. La sua “piccola” storia personale per noi diviene simbolo di un mondo che non vogliamo dimenticare. Accogliamo in lui il miracolo della salvezza che, sfuggendo alla morte, è divenuta vivida memoria e testimonianza per continuare a raccontare i tragici avvenimento che gli sono accaduti dando voce alla sua testimonianza e a chi non c’è più. Il conferimento della cittadinanza onoraria ad Attilio è condiviso anche dai sindaci del Salento centrale e diviene un atto di riconoscimento e di amicizia alla Comunità Ebraica».


Attualità

«Il Salento si ribella all’invasione»

Eolico offshore: un «esercito pacifico» a Porto Miggiano contro le pale in mare. Paolo Pagliaro: «Siamo la terra del sole, del mare e del vento, ma non vogliamo diventare terra di conquista per chi vuole sfruttarci»

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«Un esercito pacifico, unito dall’amore per il Salento e dalla voglia di proteggerlo, contro l’esercito di pale galleggianti che minaccia il nostro mare».

È questa, secondo il consigliere regionale Paolo Pagliaro, capogruppo La Puglia Domani e presidente Movimento Regione Salento, l’immagine che fotografa la grande manifestazione di un giorno, il 17 marzo (che rimarrà alla storia), a Porto Miggiano (Santa Cesarea Terme), dove si era già manifestato il 21 novembre 2021 e il 1° maggio 2022.

«Più che un sit-in», prosegue Pagliaro, «è diventato l’inno alla bellezza del Salento e allo stesso tempo il grido di battaglia di un territorio stanco di essere sfregiato dalla bramosia di denaro delle multinazionali».

«Il Salento che non si arrende, non retrocede», aggiunge il consigliere regionale, «il Salento fiero e orgoglioso combatte per il futuro dei propri figli. Siamo la terra del sole, del mare e del vento, è vero, ma non vogliamo diventare terra di conquista per chi vuole sfruttarci. Non può esserci futuro se ci lasciamo colonizzare, abbiamo il dovere di lasciare ai nostri figli una terra più bella di quella che abbiamo trovato».

I partecipanti si sono ritrovati a Porto Miggiano per dire «no a tutte le mega centrali del vento che le multinazionali vorrebbero piazzare, nel Salento e in Puglia, a pochi chilometri dalle nostre coste, come in un grande risiko che calpesta la bellezza e ogni logica di corretta pianificazione dello spazio marittimo».

«Attenzione lo ribadiamo», chiarisce il fondatore di Regione Salento, «siamo a favore della transizione energetica, delle energie rinnovabili, ma ci sono luoghi dove si possono istallare gli impianti; noi diciamo no dove rovinano, sfregiano, deturpano».

Questa è una battaglia che Paolo Pagliaro combatte in Consiglio regionale invocando un piano regolatore del mare con paletti che delimitino le aree destinate all’istallazione delle centrali del vento galleggianti: «La mia mozione presentata il 22 novembre 2021, che abbiamo discusso in Consiglio solo il 26 aprile 2022 dopo numerosi rinvii, supportata dalle delibere di ben 72 Comuni, era chiara: no a questi scempi. Non fu portata a votazione a causa di alcuni artifizi tecnici. Ma non ho mollato: ho presentato altre due mozioni su questa tema, l’8 luglio 2022 e il 13 aprile 2023. Mozioni ancora da discutere, che testimoniano un impegno continuo che non conosce soste».

Il consigliere regionale Paolo Pagliaro e l’assessore regionale all’ambiente Anna Grazia Maraschio

Alla manifestazione di Porto Miggiano erano presenti l’assessora regionale all’Ambiente, Anna Grazia Maraschio, ef i consiglieri regionali Antonio Gabellone e Paride Mazzotta, oltre ai sindaci e agli amministratori locali di 87 Comuni della provincia di Lecce, le associazioni e i movimenti Italia Nostra, Forum Ambiente e Salute, Movimento Regione Salento, Sinistra Italiana, Verdi.

«Questa è l’immagine forte di un popolo intero che si ribella all’invasione dei giganti dell’eolico offshore e alla prevaricazione delle speculazioni sulla difesa del paesaggio», sottolinea orgoglioso Pagliaro, «un popolo che difende il proprio patrimonio identitario. Vogliamo impedire che il nostro mare diventi area di conquista. E combatteremo, non arretreremo di un centimetro. Il nostro è un “no” secco a tutti i progetti d’insediamento di impianti eolici galleggianti che minacciano le coste con un impatto visivo devastante e conseguenze ambientali pesanti anche sui fondali e a terra, con le opere di ancoraggio e allaccio alla rete energetica. I signori dell’eolico offshore non riusciranno a passare sulle nostre teste. Sia rispettata la volontà dei territori, espressa ancora una volta a Porto Miggiano dal popolo del Salento».

In calendario già altri appuntamenti ed altri luoghi «dove manifesteremo ancora il nostro dissenso»: a Leuca, «su richiesta dei sindaci del Capo di Leuca che mi hanno chiesto di organizzare una manifestazione» e poi nell’atrio di Palazzo dei Celestini, nella sede della Provincia di Lecce.

«Volontà di tutti noi è di continuare questa battaglia, non ci fermeremo di fronte a nulla», conclude Paolo Pagliaro, «attendiamo che la Regione convochi il consiglio monotematico che ho richiesto il 21 giugno del 2021 per mettere un punto fermo su questa questione. Deve vincere il buonsenso, deve vincere la Puglia, deve vincere il Salento. Abbiamo già dato».

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Appuntamenti

Miggiano si prepara per la seconda edizione di ExopoJob

Evento in programma nel quartiere fieristico dal 18 al 20 aprile. Arpal Puglia lancia la chiamata pubblica alle aziende in cerca di personale: entro il prossimo 4 aprile, potranno prenotare la propria postazione gratuita per effettuare colloqui di lavoro con i candidati alle posizioni aperte. Pubblicato l’XI Report delle offerte di lavoro con 405 annunci

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Ad un mese esatto dall’avvio della seconda edizione di ExpoJob, la Fiera del mercato del lavoro del Salento, Arpal Puglia lancia la chiamata pubblica alle aziende in cerca di personale: entro il prossimo 4 aprile, potranno prenotare la propria postazione gratuita per effettuare colloqui di lavoro con i candidati alle posizioni aperte.

Quest’anno, l’evento, unico nel suo genere, si terrà dal 18 al 20 aprile 2024, sempre presso il quartiere fieristico di Miggiano.

Organizzata da Comune di Miggiano e Arpal Puglia, la fiera si propone di promuovere le politiche attive del lavoro a livello territoriale, favorire l’incontro tra domanda e offerta di lavoro e stimolare l’occupazione e l’inserimento lavorativo.

L’evento sarà caratterizzato da una serie di attività, tra cui recruiting, seminari, convegni, laboratori, talk.

Un padiglione sarà riservato all’Inclusion Expo Job, dedicato ad aziende che hanno scoperture ai sensi della legge n.68/99 e focalizzato su categorie di lavoratori svantaggiati, come persone con disabilità, migranti e donne vittime di violenza.

Possono partecipare aziende di qualunque settore economico: avranno a disposizione uno dei 44 spazi disponibili, comprensivi di scrivania e due sedie, mentre spetta a loro l’allestimento con materiali pubblicitari ed espositivi.

«Viste le numerose richieste giunte nella prima edizione e le disponibilità fino ad esaurimento posti», gli organizzatori consigliano di «prenotare per tempo la propria postazione». 

Basterà compilare l’appostio Google form e attendere conferma dell’iscrizione: (CLICCA QUI)

Si possono coprire uno o più slot temporali tra i seguenti: giovedì 18 aprile ore 15-19, venerdì 19 aprile ore 9-13, venerdì 19 aprile ore 15-19, sabato 20 aprile ore 9-13, sabato 20 aprile ore 15-19.

«Per ragioni organizzative», spiegano sempre gli organizzatori, «è preferibile la scelta di slot consecutivi, fino ad un massimo di cinque, che equivalgono alla copertura di tutto l’evento».

E ancora: «Per favorire l’incrocio domanda-offerta, le aziende riceveranno consulenza specifica dagli operatori dei Centri per l’impiego», che provvederanno anche alla pubblicazione degli annunci di lavoro online sul portale lavoroperte.regione.puglia.it .

In vista di ExpoJob, inoltre, Arpal promuove la possibilità per gli utenti di preparare o aggiornare il proprio curriculum vitae, da consegnare alle aziende durante i colloqui in fiera.

A partire da questa settimana, si potrà prenotare un apposito appuntamento presso tutti e dieci i centri per l’impiego dell’Ambito di Lecce, ogni giovedì pomeriggio, dalle 15alle 16.

Le date disponibili sono il 21 e 28 marzo, il 4 e 11 aprile. Si consiglia di contattare in anticipo, telefonicamente o via mail, il proprio centro per l’impiego.

IL REPORT DELLE OFFERTE DI LAVORO

Intanto, l’undicesimo Report delle offerte di lavoro conta 405 annunci, per un totale di 1.164 posti disponibili.

Per quanto attiene alle offerte di lavoro provenienti dalle aziende, nel settore turistico si hanno 532 posizioni aperte, con in testa il Capo di Leuca (138 posti disponibili), seguito dalla Costa Ionica (116), dalla Costa Adriatica (104), dall’entroterra (97) e da Lecce e nord Salento (77).

Nel comparto edile i posti a disposizione sono 270; 25 in quello delle pulizie e multiservizi, anche se molte opportunità si ritrovano nel settore turistico in quanto suo indotto.

Si hanno 26 posizioni nel settore trasporti e riparazione veicoli; 59 nel commercio; 26 nel settore amministrativo e informatico e 9 in quello pedagogico.

Nella sanità privata e nei servizi alla persona, sono 99 le figure richieste. Si prosegue con 8 offerte nel settore agricolo, agroalimentare e ambiente; 7 nel settore bellezza e benessere; 23 nel Tac;

29 nell’industria del legno e 34 nel metalmeccanico.

Sono numerose anche le opportunità di lavoro diffuse dalla rete europea dei servizi per l’impiego Eures.

Otto annunci, poi, sono destinati esclusivamente a persone con disabilità e sette a persone iscritte alle cosiddette “Categorie protette”, per 7 profili.

Si segnala, inoltre, che dal 18 al 22 marzo si potranno presentare le domande di partecipazione all’avviso di avviamento numerico per l’assunzione di due unità presso l’Avvocatura Distrettuale dello Stato di Lecce, mediante procedura ex art. 16 della L.56/1987, che regola le modalità di assunzione per lavori, sia a tempo determinato sia indeterminato, per i quali è previsto il solo requisito di istruzione della scuola dell’obbligo. Le risorse selezionate saranno assunte a tempo indeterminato e pieno con profilo professionale di “Operatore tecnico-amministrativo” (ex Area Prima), da inquadrare nell’Area Operatori del CCNL Funzioni Centrali 2019-2021. Un posto è riservato alle forze armate. Sul portale Sintesi Lecce, è possibile prendere visione dell’avviso pubblico e scaricare il modello di domanda. Le candidature devono essere presentate esclusivamente tramite PEC, da inviare al CPI territorialmente di propria competenza rientrante in uno dei dieci centri dell’ambito provinciale di Lecce.

Le offerte, parimenti rivolte ad entrambi i sessi, sono pubblicate quotidianamente sul portale lavoroperte.regione.puglia.it e sono diffuse anche sulla pagina Facebook “Centri Impiego Lecce e Provincia”, sul portale Sintesi Lecce e sui profili Google di ogni centro per l’impiego. Le candidature possono essere trasmesse tramite Spid, via mail o direttamente allo sportello presso gli uffici, aperti dal lunedì al venerdì dalle 8.30 alle 11.30, il martedì anche nel pomeriggio dalle 15 alle 16.30 e il giovedì pomeriggio su appuntamento.

CLICCA QUI PER CONSULTARE L’XI REPORT DI ARPAL NELLA SUA VERSIONE INTEGRALE

 

 

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Attualità

“Come Van Gogh”, il nuovo singolo di Chiara Spedicato

Da oggi è disponibile su tutte le piattaforme di streaming digitale e in rotazione radiofonica, la nuova canzone della cantautrice salentina

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Dopo l’uscita del suo album “Nel Mio Posto Nel Mondo”, la cantautrice salentina continua a lavorare per i suoi progetti musicali.

Il nuovo singolo “Come Van Gogh”, interamente scritto, composto e prodotto dalla stessa Spedicato, è un brano in chiave pop rock nel quale racconta la tormentata vita di una ragazza che ha un grande cuore, pieno d’amore, che però l’ha portata a vivere un’infanzia che le ha dato tutto tranne quell’amore che lei desiderava.

Cresciuta da sola, tra urla e litigi frequenti, si è trovata spesso assediata da persone di cui era convinta si potesse fidare, ma che alla fine si sono rivelate cattive, false e meschine. Ù

Per questo si era convinta di valere meno di zero e di essere lei quella sbagliata, tanto da arrivare a farsi del male.

Nonostante tutto trova dentro di sé la forza di andare avanti e vivere malgrado le grandi difficoltà che la vita le sottopone.

CHIARA SPEDICATO

Chiara Spedicato ha 30 anni e vive a San Cesario in provincia di Lecce. È laureata in “Lingue e mercati” e da alcuni anni lavora come receptionist presso un noto hotel situato in una località del versante ionico salentino. Si appassiona alla musica sin dall’età di 4 o 5 anni, quando ha iniziato a suonare ad orecchio una semplice canzone. Col passare del tempo, ha preso lezioni di pianoforte e di chitarra prima classica e poi elettrica, per comprendere infine che la sua più grande passione fosse il canto.

Nel corso degli anni ha preso parte di un trio vocale, ma la svolta arriva da un paio di anni, quando Chiara inizia a scrivere dei testi in italiano ed in inglese e a comporne la base. Iniziano così a prendere forma i primi brani e, passo dopo passo, grazie anche ai consigli delle persone giuste, ha deciso di realizzare e pubblicare inizialmente due singoli, “I want you to be mine” e “Oceano (Nel mio posto nel Mondo)” e, da lì, il primo disco “Nel mio posto nel Mondo”,totalmente scritto, composto e prodotto da lei. Oggi ritorna con un nuovo singolo realizzato interamente dall’artista “Come Van Gogh”.

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