Casarano
Casarano e la chiusura del Centro U.V.A.
Voglio sottoporre alla vostra attenzione la mancanza di informazione all’utenza circa la sospensione di un importante servizio ospedaliero. In data 15/07/09 ho prenotato direttamente presso il Centro U.V.A. (Unità Valutativa Alzheimer) dell’Ospedale di Casarano una visita per mio padre. In quel momento non mi è stato comunicato in quale giorno avrebbe potuto effettuare la visita, in quanto, come spiegatomi dall’infermiera, era la responsabile del Centro, dr.ssa Vasquez, a decidere le date degli appuntamenti in funzione soprattutto dell’età del paziente e non del giorno di prenotazione (ad esempio un paziente di 60 anni avrebbe avuto una priorità maggiore rispetto ad uno di 80 anni, a prescindere dal giorno di prenotazione). Comunque l’infermiera mi aveva anticipato che i tempi di attesa sarebbero stati intorno ai 3 o 4 mesi, e che comunque sarei stato avvisato telefonicamente.
E fin qui nulla da eccepire, anche perché probabilmente sono abituato ai tempi di attesa medio-lunghi della sanità pubblica! Considerando anche che le ferie erano alle porte (se non già in atto), ho fatto trascorrere abbondantemente il tempo indicatomi e non avendo ricevuto alcuna telefonata, alla fine di novembre sono andato a chiedere se ci fossero delle novità. L’infermiera mi rispose che in quel periodo la dottoressa era impegnata nel reparto di Neurologia e che le visite avrebbero subito un rallentamento, anche a causa del sopraggiungere delle prossime festività natalizie e di fine anno. Pazientemente ho atteso fino al giorno 18 gennaio ed alle ore 11,30 mi sono recato presso il Centro, che doveva essere aperto essendo di lunedì, ma che invece era chiuso, e non vi era alcun avviso all’esterno. Ho cercato di raccogliere informazioni in merito, ed è il caso di dire, da “voci di corridoio” ho saputo che (udite, udite!) la dr.ssa Vasquez nel mese di dicembre si era dimessa dal suo incarico presso il Centro U.V.A., insieme ai suoi due collaboratori, e che per il momento non era stata sostituita! Ovviamente volevo verificare la validità di queste voci, ed il giorno dopo mi sono recato nuovamente al Centro, che ho trovato aperto e dall’infermiera ho ricevuto la conferma di quanto “casualmente” fossi venuto a conoscenza il giorno precedente, e cioè che la dottoressa Vasquez ed i suoi collaboratori si erano effettivamente dimessi. Con l’aggiunta che momentaneamente vi era un’altra dottoressa ad effettuare solo i controlli sui pazienti ai quali fosse già stata prescritta una terapia farmacologica, e che non faceva le cosiddette “prime visite” (che sono quelle necessarie per diagnosticare lo stato della malattia).
Mi sono ulteriormente informato ed ho saputo inoltre che i pazienti trattati nell’anno 2009 dal Centro U.V.A. dell’Ospedale di Casarano sono stati circa 1.500, di cui sono ancora circa 400 quelli in attesa di prima visita. Poiché i farmaci sono molto costosi, non è possibile per tutti e non è conveniente effettuare delle visite private, in quanto i farmaci non sarebbero esenti dal ticket, ma a totale carico del paziente fino a quando non si avrebbe la certificazione della diagnosi dalla struttura pubblica abilitata. Per avere delle informazioni più dettagliate, mi sono recato presso la direzione del Presidio Ospedaliero casaranese ed ho parlato con il vice dirigente, dott. De Marco, il quale mi ha confermato che il servizio del Centro U.V.A. è per il momento “sospeso” fino a nuove disposizioni, e che le decisioni in merito vengono prese direttamente dalla Asl di Lecce. Probabilmente il Centro U.V.A. rischia la chiusura e la domanda nasce spontanea: tutto il bacino di utenti dove potrà essere curato? Quanto tempo dovranno ancora attendere le persone, come mio padre, che hanno necessità di ricevere cure? E’ mai possibile che dopo 10 anni di attività del Centro, vi sia una situazione così confusa?
Si fa un gran parlare di attenzione alla “terza età” da parte delle istituzioni: il 20% della popolazione italiana rientra a pieno titolo in questa fascia, e l’annuale rapporto Istat conferma che il processo di invecchiamento della popolazione prosegue inevitabilmente e di conseguenza anche il progressivo aumento delle patologie legate agli acciacchi dell’età, ma non vedo altrettanta attenzione e soprattutto velocità di agire da parte dell’Asl di Lecce. Credo sia inutile sottolineare che per la malattia di Alzheimer non vi è un trattamento in grado di guarire e restituire al paziente la memoria persa, ma ciò che si può fare è cercare di rallentarne la progressione, e quindi di intervenire con tempismo. Probabilmente coloro che devono prendere delle decisioni, approfittano del fatto che il servizio è rivolto a persone di una età “avanzata” (non voglio assolutamente utilizzare l’aggettivo “vecchi”) e che quindi sono poco “attivi e rumorosi” per esercitare i loro diritti. Il 3 gennaio c.a. ho letto sul sito di “TuttoCasarano” un articolo dedicato alla dr.ssa Vasquez, che voleva essere un omaggio al suo lavoro ed alla sua attività piena di difficoltà. Leggendolo, non mi sono “allarmato”, in quanto nulla lasciava intendere che ella si fosse dimessa e d’altronde non era scritto esplicitamente. Ma alla luce delle ultime notizie ricevute, comprendo invece il vero senso di quell’articolo, e cioè che era una sorta di ringraziamento per un lavoro svolto in un arco temporale “passato”.
Ora vorrei chiedere pubblicamente quanto segue: è normale venire a conoscenza dopo 6 mesi di attesa e solo “casualmente” che un pubblico servizio ospedaliero sia stato improvvisamente sospeso, senza esserne informato? Quando riprenderà a funzionare il Centro? Gradirei ricevere dagli organi preposti delle risposte concrete e veloci! Inoltre, se vi sono familiari di pazienti in cura presso il Centro U.V.A. o, come nel caso di mio padre, in attesa di essere chiamati per la prima visita, li esorto ad esprimere il loro disappunto per questo atto di scarsa attenzione della Asl di Lecce, scrivendo agli organi di informazione (carta stampata o internet) e di far sentire la propria voce, onde sensibilizzare maggiormente l’azienda sanitaria del capoluogo salentino affinchè prenda una decisione rapida in merito, senza abbandonarci in questo limbo.
Giovanni Torsello
Attualità
“Maratona della Salute”, protagonisti i medici con 50 anni di laurea
La cerimonia in programma domani, 15 dicembre, alle 20.30, al Teatro Apollo di Lecce…
Gli eventi 2025 legati alla “Maratona della Salute” giungono al culmine con la cerimonia in programma domani, 15 dicembre, alle 20.30, al Teatro Apollo di Lecce, che vedrà protagonisti i medici che hanno raggiunto i 50 anni dalla laurea, i nuovi iscritti all’Ordine, le scuole e le istituzioni che hanno condiviso un percorso di sensibilizzazione collettiva sui temi della prevenzione, della salute e dei corretti stili di vita.
L’iniziativa è promossa dall’Ordine dei Medici-Chirurghi e degli Odontoiatri della provincia di Lecce, che attraverso la “Maratona della Salute” ha costruito una rete territoriale capace di coinvolgere enti, università, istituzioni sanitarie, associazioni di volontariato e realtà culturali. Tra i partner del progetto figurano UniSalento, Asl Lecce, OPI Lecce, Comune e Provincia di Lecce, Accademia di Belle Arti di Lecce, Croce Rossa Italiana – Comitato di Lecce, Cittadinanzattiva Gallipoli e Casarano.
Nel corso della serata saranno premiati i licei Banzi e Palmieri di Lecce, che hanno realizzato video dedicati agli eventi e ai messaggi della Maratona della Salute, contribuendo a diffondere tra i giovani la cultura della prevenzione. Un riconoscimento speciale sarà inoltre conferito all’Unione Sportiva Lecce per la sensibilità dimostrata nell’aderire alla campagna dell’Ordine contro la violenza nei confronti dei medici e degli operatori sanitari.
La cerimonia sarà arricchita da momenti di spettacolo con Andrea Baccassino, I Cantori di Ippocrate e il Jab Quartet, e sarà condotta dalla giornalista Daniela Panzera.
«Questo appuntamento – dichiara il presidente dell’Ordine dei Medici di Lecce, Antonio Giovanni De Maria – rappresenta un momento di grande valore simbolico e umano. Celebriamo i colleghi che hanno dedicato una vita intera alla professione medica, accogliamo i giovani che oggi scelgono di intraprendere questo percorso e ribadiamo il ruolo sociale del medico come presidio di fiducia e prossimità. La “Maratona della Salute”, che si concluderà a ottobre 2026 ha dimostrato che la tutela della salute deve diventare un obiettivo condiviso, costruito insieme alle istituzioni, al mondo della scuola, dello sport e del volontariato».
Il presidente conclude: «In un momento storico complesso, in cui i medici sono sempre più esposti a tensioni e aggressioni, riaffermiamo il valore della relazione medico-paziente e del rispetto reciproco come fondamento del sistema sanitario. La risposta del territorio ci incoraggia a proseguire su questa strada, investendo nella prevenzione, nella cultura della salute e nella partecipazione attiva dei cittadini».
La cerimonia conclusiva della “Maratona della Salute” vuole essere anche un momento di restituzione alla comunità di quanto realizzato nel corso dei mesi, attraverso incontri pubblici, attività divulgative, iniziative sportive e culturali. Un percorso che ha rafforzato il dialogo tra professionisti sanitari e cittadini, promuovendo consapevolezza, responsabilità e partecipazione, con l’obiettivo di rendere la prevenzione un valore quotidiano e condiviso.
L’evento al Teatro Apollo intende così celebrare non solo l’eccellenza professionale, ma anche il senso di comunità e la collaborazione tra istituzioni, scuola e società civile, elementi indispensabili per una sanità più vicina alle persone e attenta ai bisogni emergenti del territorio salentino. Oggi e domani. Sempre.
Casarano
Serpi con il veleno in coda
Casarano raggiunto all’ultimo minuto di recupero dal Latina. Dopo il goal del “solito” Chiricó padroni di casa non chiudono la gara e subiscono la beffa finale
CASARANO-LATINA 1-1
Reti: 6′ Chiricò (C), 96′ Gagliano (L)
di Giuseppe Lagna
Accade al Casarano quello che è da temere, allorquando il risultato a favore rimane di corto muso fin quasi al termine: e si parla giustamente di “beffa”.
Viene definito anche “episodio“, a meno che non si ripeta spesso e quindi si tratta di prendere provvedimenti.
Di certo c’è che da qualche tempo a gonfiare la rete avversaria ci sta pensando fortunatamente Mino Chiricò, altrimenti con quella difesa colabrodo (30 reti in 17 incontri) per il Casarano sarebbero alla maniera di Lino Banfi
“volatili per diabetici“.
Ordunque, quando mancano ormai soltanto due giornate al termine del girone di andata (a Crotone e l’Altamura in casa) e in vista del ritorno notoriamente più impegnativo, sicuramente la Società potrà e saprà porre rimedio alla situazione sconveniente sopra descritta.
La posizione in classifica dei Rossoazzurri è ancora buona, in piena zona playoff e a nove punti dai temibili playout,
ma occorre guardarsi bene dalla brama di risalita delle squadre in difficoltà, alcune delle quali dimostrano di non stare certo a guardare.

Alessano
Utilitaria si ribalta, feriti due giovani
Il sinistro intorno alle 16 del pomeriggio sulla strada che da Alessano conduce a Presicce – Acquarica. Mentre per il ragazzo sono state sufficenti le cure sul posto, per la ragzza è stato necessario il ricovero all’ospedale di Tricase, ma non corre pericolo di vita
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Sinistro stradale nel pomeriggio sulla strada che da Alessano conduce a Presicce – Acquarica.
Una Lancia Ypsilon 10, con a bordo un ragazzo e una ragazza, si è ribaltata lungo la Porvinciale 79 e gli occupanti sono rimasti feriti.
Per cause ancora in corso di accertamento, l’autista dell’utilitaria ne ha perso il controllo e l’auto si è ribaltata.
I primi soccorsi sono arrivati dagli automobilisti di passaggio che hanno anche chiamato il 112.
Così sul posto sono intervenute due ambulanze provenienti dal Punto di primo intervento del presidio territoriale di Gagliano del Capo e dall’ospedale “Ferrari” di Casarano.
Il ragazzo è stato medicato sul posto, mentre per la giovane donna, vittima di fratture e contusioni, sono stati necessari il trasferimento al pronto soccorso dell’ospedale “Cardinale Giovanni Panico” di Tricase e il successivo ricovero.
Secondo quanto si apprende, le sue condizioni non sarebbero gravi ma i medici non hanno sciolto la prognosi e continuerebbero a tenerla sotto osservazione.
Dopo quando avvenuto, erano circa le 16 di questo pomeriggio, la strada è rimasta chiusa la traffico per un’ora.
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