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Casarano

La Puglia e i rifiuti: il treno dei desideri…

A rischio emergenza: rifiuti in treno direzione nord? L’assessore Gianni Stea: «Paga la Regione». Il sindaco di Casarano: «Paghiamo noi oggi e pagheremo anche in futuro la pessima politica regionale»

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Spesso mi capita di osservare i netturbini che al mattino puntualmente passano a ritirare la spazzatura; qualcuno li ha definiti i veri sacerdoti del consumismo perché è solo grazie a loro se la nostra folle corsa verso l’uso delle cose materiali può continuare.


Se infatti immaginassimo di essere costretti a tenerci quello che abbiamo, di non poter cioè più buttare via nulla…  è chiaro che si fermerebbe tutto.


Purtroppo, una specie di collasso molto simile a quello accennato (ma per motivazioni molto meno nobili) sta per verificarsi proprio in questo nostro Salento.


È ormai di dominio pubblico la notizia che, a seguito della chiusura anticipata (ma non certo inaspettata) delle due discariche di Ginosa e di Lucera, che trattavano il 40% della frazione organica prodotta in Puglia, si stia andando verso una situazione di emergenza.


La solerzia della Regione Puglia, che come prima cosa, per bocca dell’assessore Gianni Stea, ci ha tenuto a ribadire che non bisogna assolutamente parlare di emergenza (così come fa chi non pronuncia la parola tumore per non ammalarvisi) ed ha anche individuato un eccezionale piano in grado di far trascorrere tranquillamente almeno il periodo di ferie tranquilli (a noi ma soprattutto a loro).


Questo piano geniale prevede di fare un bel biglietto ferroviario di sola andata a una parte della nostra mondezza organica e di  mandarla al nord!


Per tutti quelli che poi sono preoccupati perché queste spedizioni hanno dei costi, l’assessore Stea sparge tranquillità dicendo che tanto paga la Regione Puglia (come se quei soldi li tirassero fuori loro e non fossero invece nostri).


La seconda parte del mirabolante piano strategico prevede poi che ciò che non viene spedito al nord, debba essere avviato verso le “stazioni di trasferenza” di Poggiardo e Galatone.

Dopo aver a fatica capito che una stazione di trasferenza altro non è che un posto dove i rifiuti vengono ammassati prima di essere avviati in discarica, la mirabolante strategia messa in piedi da quei condottieri della Regione non ha però fatto i conti con le pernacchie (burocratiche s’intende) che un attimo dopo i sindaci dei Comuni interessati hanno indirizzato verso Bari (perché, come per tutti, la filosofia è: “fate quel che volete basta che non lo facciate nel mio giardino”).


In questa situazione, che era facile immaginare di stallo, la posizione della Regione è quella di sensibilizzare i sindaci a fare i bravi e a non protestare e così si va di riunione in riunione e da tavolo tecnico a tavolo tecnico, dando l’impressione che qualcosa la si stia facendo quando invece ciò che accade è che, pur impegnandosi i cittadini a differenziare, tutta la mondezza andrà a finire in discarica con un aumento prevedibile dei costi (in spregio oltretrutto alla tanto decantata sensibilità ecologista di cui son piene le campagne elettorali).


Non ci vuole quindi uno stuolo di ingegneri per capire che questa situazione non potrà certo durare a lungo: mandare tutto, in maniera indifferenziata in discarica è una pratica da Paese sottosviluppato ed oltretutto non è nemmeno una soluzione economica (perché il prezzo a tonnellata aumenta ed in automatico scatta la cosiddetta eco-tassa che andrà a gravare su ognuno di noi) né tantomeno perseguibile a lungo perché le poche discariche sono sull’orlo del collasso.


«Paghiamo oggi e pagheremo anche in futuro la pessima politica regionale in materia di rifiuti che Vendola prima ed Emiliano poi hanno attuato» , ha dichiarato il Sindaco di Casarano Gianni Stefàno, «sono stati praticamente 14 anni di fallimento continuo in cui non esistono nemmeno le proposte concrete per chiudere nella nostra regione il ciclo dei rifiuti. Ricordo perfettamente quando Emiliano, presentò in pompa magna, all’interno della Fiera del Levante, il progetto per il trattamento definitivo dei rifiuti», conclude il sindaco di Casarano, «ma a parte le parole, nulla di concreto si è realizzato».


Risolvere il problema dei rifiuti non è cosa facile e lo è ancor di meno se si hanno poche idee e per giunta anche confuse; bisogna innanzitutto tirare fuori la testa dalla sabbia e rassegnarsi a veder sorgere qualche termovalorizzatore e soprattutto qualche stazione di trattamento anaerobico dell’organico (in grado di smaltire rifiuti e di produrre concime e gas per l’energia). Ma per far questo ci vogliono due fattori indispensabili: superare la logica del “mai nel mio giardino” (difficile per la nostra mentalità di paese) e poi avere dei politici in possesso di attributi oltre che di idee ed in grado di “imporre” soluzioni a beneficio della comunità regionale. Ma se dopo 14 anni non si è fatto nulla… figuriamoci se faranno qualcosa oggi, con questo caldo ed a pochi mesi dalla campagna elettorale!


Antonio Memmi


Appuntamenti

Una cena per Daniela e Paola

Dopo il successo dello scorso anno domenica 28 aprile torna la cena di beneficenza di ApsRacaleCam per sostenere la fondazione casaranese che si occupa di alleviare lo stato di disagio e di emarginazione in cui si trovano numerosi bimbi sul nostro territorio. Nove chef pugliesi si ritrovano per una cena degustazione unica nel suo genere

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La buona cucina sposa la solidarietà per un momento conviviale volto alla sensibilizzazione su una giusta causa ed anche quest’anno ApsRacaleCam insieme a numerosi professionisti del settore ristorativo hanno deciso di scendere in campo per una nobile causa sostenere la Fondazione Onlus Daniela e Paola.

Domenica 28 aprile, a partire dalle ore 20,30, in un luogo segreto, che sarà svelato solo ai partecipanti della cena, si terrà la quarta edizione della cena di beneficenza a sostegno della fondazione casaranese che si occupa di alleviare lo stato di disagio e di emarginazione in cui si trovano numerosi bimbi sul nostro territorio.

Un gruppo di professionisti ma soprattutto amici che per l’occasione insieme realizzeranno un menù unico ed autentico per regalare piacevoli momenti conviviali a tavola e sostenere un progetto che da oltre quindici anni è presente nel nostro territorio.

Sono numerosi gli chef e professionisti del settore che hanno aderito all’iniziativa dove tra i fornelli della cucina ognuno preparerà un proprio piatto.

«I partecipanti avranno modo di gustare un menù unico nel suo genere preparato in esclusiva dagli chef», dice Valentino Interlandi, ideatore e vice presidente di APS RacaleCam, «ogni portata riflette l’estro e la personalità di ogni singolo chef che ha deciso di sostenere la causa. Una cucina che dialoga con la terra ed il mare, un menù semplice e creativo, che vede l’utilizzo di prodotti del territorio con il contributo di realtà locali che hanno deciso di fare rete per sostenere una bellissima realtà nel nostro territorio».

Tutto il ricavato della cena sarà devoluto a favore della Fondazione Daniela e Paola Onlus, impegnata nei progetti a favore dell’infanzia.

Durante la cena sarà proprio il presidente Claudio Bastianutti a raccontare la storia della fondazione, ad illustrare le attività già attivate e quelle in programma, da avviare grazie all’aiuto di tutti i volontari e i benefattori.

Ecco alcuni degli chef e ristoratori che hanno deciso di partecipare all’iniziativa: Samuele TomaSinodia Corigliano D’Otranto; Leonardo D’IngeoFran by Masseria Francescani Torre Chianca; Daniela MontinaroLe Macare Alezio; Antonella De VitisAntico Monastero Felline; Antonio De CarloMasseria Caronte Vernole; Roberto FersinoLe Stanzie Supersano; Rodolfo CaldarazzoVizio Melpignano; Antonio CamilliSantaVoglia Lecce.

«È davvero sorprendente vedere che anche quest’anno abbiamo raggiungo la quota prefissata di 50 commensali», ha dichiarato Robert D’Alessandro, presidente di ApsRacalecam, «il fatto che le prenotazioni siano giunte così rapidamente è un segno tangibile dell’impegno delle persone verso le cause benefiche locali e della loro volontà di fare la differenza».

La cena di beneficenza non è solo un’occasione per gustare prelibatezze culinarie ma anche un momento per riflettere sull’importanza della solidarietà e della condivisione.

Ogni piatto servito è un simbolo di speranza e di sostegno verso coloro che ne hanno bisogno.

L’evento è sold out e l’intero ricavato della cena verra interamente devoluto alla fondazione casaranese.

LA FONDAZIONE

La Fondazione O.N.L.U.S. Daniela e Paola nasce a seguito degli attentati terroristici accaduti in Egitto a Sharm el Sheik il 23 luglio 2005.

In quel tragico episodio hanno perso la vita 90 persone della popolazione civile.

Tra loro c’erano le sorelle Bastianutti, Daniela, 25 anni, e Paola, 22 anni (nella foto grande in alto). Si trovavano lì per un viaggio premio.

Da quel momento i genitori hanno deciso di incanalare le loro forze e le loro energie impegnandosi per i più deboli, per i bambini, futuro della società.

GLI OBIETTIVI

Lo scopo principale della Fondazione è quello di alleviare lo stato di disagio e di emarginazione in cui si trovano numerosi bimbi sul nostro territorio.

Per il perseguimento del proprio scopo, la Fondazione ha realizzato una Casa-famiglia, una comunità educativa, in cui accoglie i minori assicurando un clima domestico e di accoglienza.

L’impegno sociale non finisce qui.

Attraverso la Fondazione, infatti, i componenti si prefiggono di aiutare tutti i bambini, italiani, stranieri ed extracomunitari, che per un qualsiasi motivo si dovessero trovare sul territorio italiano e avessero bisogno di cure.

Si vuole, inoltre, attivare iniziative atte ad incentivare la cultura dell’affido e aiutare genitori e figli nel ritrovare e scoprire il giusto rapporto per la crescita della famiglia.

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Attualità

Il 25 Aprile ed il 1° maggio, musei aperti. Gratis il giorno della liberazione

Per il secondo anno consecutivo, il 25 aprile fa il paio con la prima domenica del mese: nella giornata dedicata all’anniversario della liberazione d’Italia

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Cosa fare di bello in Puglia il 25 aprile e 1° maggio 2024? L’offerta culturale si dirama in tante direzioni.

Dal capoluogo pugliese alla provincia di Bari, proseguendo per i luoghi d’arte della BAT, Brindisi, Foggia e Lecce: Musei, Castelli e Parchi archeologici afferenti alla Direzione regionale Musei Puglia saranno regolarmente aperti secondo i consueti orari, in segno di condivisione della volontà del Ministero di rendere sempre più fruibile il prezioso patrimonio culturale dei Musei nelle giornate in cui i visitatori hanno maggior tempo libero.

Per il secondo anno consecutivo, il 25 aprile fa il paio con la prima domenica del mese: nella giornata dedicata all’anniversario della liberazione d’Italia, infatti, una delle date simbolo della storia nazionale, l’ingresso nei luoghi della cultura sarà gratuito.

Il 1° maggio, invece, in occasione della Festa dei Lavoratori, le “meraviglie della Puglia” saranno visitabili al consueto costo del biglietto di ingresso.

«L’affluenza registrata a Pasqua e Pasquetta– spiega il delegato alla Direzione regionale Musei Puglia, arch. Francesco Longobardi fa presagire, con nostro immenso piacere, grandi numeri anche per le prossime aperture festive. Ringrazio tutto il personale, che, come sempre, rende possibile visitare i nostri luoghi della cultura anche nei giorni festivi».

Per maggiori informazioni, si invita a consultare i link dedicati https://cultura.gov.it/evento/25-aprile-2024 e https://cultura.gov.it/evento/1-maggio-2024

 

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Alessano

Earth Day, anche il Salento Plastic Free

L’onda blu dei volontari ha travolto Spongano, Alessano, Gagliano del Capo, Casarano, la marina di Pescoluse a Salve e Taurisano, Cutrofiano, Gallipoli, Veglie e Salice Salentino

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Un’onda blu di oltre 10mila volontari che con tenacia e determinazione, sfidando le avversità del meteo, ha dedicato un weekend alla Terra in occasione della 54esima ricorrenza dell’Earth Day indetto dalle Nazioni Unite e quest’anno dedicato alla tematica “Planet vs Plastics”.

L’associazione di volontariato Plastic Free Onlus, impegnata dal 2019 nel contrastare l’inquinamento da plastica, è entrata in azione in ben 288 appuntamenti di pulizia ambientale su tutto il territorio nazionale a cui si sono aggiunte, per la prima volta, sei iniziative all’estero.

Grazie all’impegno dei volontari sono stati rimossi complessivamente 121.534 kg di plastica e rifiuti dall’ambiente, ridando vita e splendore a spiagge, parchi, giardini, rive dei fiumi e tante altre aree pubbliche.

Anche la Puglia è stata protagonista con 13 iniziative sul territorio regionale che hanno visto la partecipazione di 730 volontari, i quali hanno rimosso dall’ambiente ben 10.376 chili di plastica e rifiuti.

Nel Salento, in particolare, l’onda blu ha travolto Spongano (vedi foto in alto), Alessano, Gagliano del Capo, Casarano, la marina di Pescoluse a Salve e Taurisano, Cutrofiano, Gallipoli, Veglie e Salice Salentino.

«Ringraziamo i cittadini che si sono uniti a noi in questo weekend dedicato alla Terra», dichiara Luigi Schifano, referente regionale Plastic Free, «Vedere tanta gente assieme nel segno dell’amore concreto per la Natura regala gioia e speranza per un futuro sempre più sostenibile e libero dall’eccesso di materiali plastici, che inquinano i nostri ambienti di vita. L’entusiasmo, soprattutto dei più giovani, ci permette di continuare con sempre più determinazione ad impegnarci nella nostra azione di sensibilizzazione che non si ferma e prosegue, ogni settimana, nelle piazze e nelle scuole”.

 

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