Attualità
Contratto istituzionale di Sviluppo: tavolo di lavoro in videoconferenza
Il presidente della Provincia Stefano al Ministro Mara Carfagna: “Dalla provincia di lecce, se richiesto, Supporto tecnico ai comuni coinvolti”
Un tavolo di lavoro per Contratto istituzionale di Sviluppo per Brindisi e Lecce: il presidente della Provincia, Stefano Minerva, ha incontrato in videoconferenza il Ministro per il Sud Mara Carfagna e i sindaci della costa adriatica.
Un’opportunità strategica per le comunità interessate, per tutta la costa adriatica, considerando il valore ambientale, turistico e culturale del contesto.
200 km di costa, 22 comuni interessati insieme a Provincia di Lecce e Regione Puglia: «Siamo soddisfatti che il ministro Carfagna abbia voluto riattivare le progettualità nell’ambito del CIS, nel solco tracciato dall’onorevole Provenzano» ha dichiarato il presidente della Provincia di Lecce, Stefano Minerva, «dato il numero di Comuni della nostra terra coinvolti, ho evidenziato al Ministro che la Provincia di Lecce sarà accanto a tutte le comunità che necessiteranno del nostro supporto e coordinamento, verificando insieme alla nostra struttura tecnico-amministrativa quali progettualità potremo mettere in campo a servizio delle reti di interazione esistenti».
«L’istituendo Servizio di Pianificazione strategica», ha aggiunto il presidente Minerva, «servirà proprio a verificare come costruire una cornice d’insieme che sia coerente con gli obiettivi del CIS, guardando allo sviluppo territoriale insieme e non divisi nelle miopie dell’egoismo delle municipalità».
Attualità
Nociglia: Per fare un albero ci vuole un filo
L’iniziativa dell’Associazione LiberaMente. Tantissime donne, nocigliesi e dei paesi vicini, hanno creato all’uncinetto, con 100 km di filo di lana riciclato, circa 3mila mattonelle che, insieme, hanno dato vita ad un albero di Natale alto 8 metri
La magia di un filo di lana riciclato, lungo 100 km. Il progetto ha coinvolto tantissime donne, nocigliesi e dei paesi vicini, che hanno creato all’uncinetto, con 100 km di filo di lana riciclato, circa 3000 mattonelle, tutte uniche che, insieme, hanno dato vita ad un albero di Natale alto 8 metri realizzando una vera e propria opera d’arte.
Il progetto fa parte del programma annuale di attività dell’Associazione LiberaMente A.P.S. Nociglia che ha al suo interno il Laboratorio di manufatteria Concy il quale ogni anno si dedica con arti di ricamo, cucito, uncinetto alla realizzazione di lavori destinati ai mercatini di Natale, il cui ricavato è donato in beneficenza.
Uno di questi è stata la realizzazione dell’intera sala di accoglienza del reparto oncologico del Veris Delli Ponti di Scorrano.
L’iniziativa di quest’anno è stata intitolata “Per fare un Albero ci vuole un filo” e mira a sensibilizzare la comunità al riciclo.
Riprende il versetto della famosa canzone “Ci vuole un fiore” , del 1974 di Gianni Rodari, cantata da Sergio Endrigo.
Quei versi educavano ed educano tutt’ora, all’amore e al rispetto per ogni cosa che esiste sul Pianeta.
«Per fare un Albero ci vuole un seme, diceva la canzone. Il nostro seme», spiega il presidente dell’associazione LiberaMente, Maria Linda Vadrucci, «è stato il filo di collaborazione, di passione, e di grande senso di comunità che ha unito tutti con grande entusiasmo»
«Creare, adoperarsi per sentirsi comunità» è la mission di Associazione LiberaMente di Nociglia.
L’albero è stato acceso l’8 dicembre, subito dopo la processione dell’Immacolata e potrà essere ammirato per tutto il periodo natalizio.
La presidente Vadrucci ci tiene a ringraziare «l’ing. Massimo Toma per la progettazione della struttura,
il sindaco Vincenzo Vadrucci e l’amministrazione comunale per la loro preziosa disponibilità, tutte le donne e uomini nocigliesi e dei paesi vicini coinvolti, i nonni dell’istituto R.S.A. Capece, chi ha contribuito e lavorato la lana, e tute le aziende del posto che hanno dato un contributo fattivo».
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Andrano
Tartufo nero del Salento: al via la nuova stagione della raccolta
L’iniziativa: mappare le aree per valorizzare la tartuficoltura nei terreni degradati dalla Xylella. Tenore: «Obiettivo è sensibilizzare le nuove generazioni, educandole alla responsabilità ambientale»
Il Parco Naturale Regionale Costa Otranto – Santa Maria di Leuca e Bosco di Tricase annuncia la riapertura dei termini per la presentazione delle richieste di autorizzazione alla raccolta dei tartufi per la stagione 2024-2025.
La decisione è stata presa con deliberazione del Comitato Esecutivo, con l’obiettivo di assegnare le ultime otto autorizzazioni disponibili, garantendo il rispetto delle normative nazionali e regionali.
Nel Parco si possono trovare due varietà dei pregiati tuberi: il tartufo nero, noto anche come scorzone (foto in alto), e il tartufo bianco, chiamato bianchetto o marzuolo (foto in fondo all’articolo).
AVVISO PUBBLICO
Le richieste possono essere inviate esclusivamente tramite mail pec all’indirizzo parcootrantoleuca@pec.it, entro e non oltre, le ore 12.00 del 12 dicembre 2024.
Le domande dovranno includere la documentazione completa, come dettagliato nell’avviso pubblico consultabile sul sito ufficiale del Parco.
Nel caso in cui le richieste superino il numero di autorizzazioni disponibili, si procederà con un sorteggio pubblico il giorno 12 dicembre, alle ore 17, presso la sede dell’Ente Parco.
TURISMO INTERNAZIONALE
«La rimodulazione del progetto di valorizzazione del Parco», spiega Michele Tenore, presidente dell’Ente, «mette al centro il ruolo strategico dei giovani, il turismo internazionale e la fruibilità del territorio durante i mesi estivi e oltre, consolidando il Parco come motore di sviluppo per l’economia locale. La raccolta dei tartufi non è solo una tradizione consolidata, ma rappresenta anche uno strumento potente di promozione territoriale, che intreccia economia, sostenibilità ambientale e gastronomia di eccellenza. Il tartufo, infatti, è non solo un prodotto gastronomico pregiato, ma anche un volano che sostiene le filiere agroalimentari locali, attrarre visitatori e valorizzare il patrimonio enogastronomico del nostro territorio».
RECUPERO TERRENI NEL POST XYLELLA
La riapertura dei termini per la gestione della raccolta ha l’obiettivo di regolamentare e tutelare tale risorsa preziosa, promuovendo una gestione sostenibile che preservi la biodiversità e gli ecosistemi.
«Il Parco», spiega ancora Tenore, «intende sviluppare specifiche attività per valorizzare il tartufo, non solo come prodotto di alta qualità gastronomica, ma anche come possibile fonte di reddito per le comunità locali. A tal fine, è in programma uno studio con il coinvolgimento di università ed esperti per individuare le aree più adatte alla tartuficoltura, utilizzando essenze micorrizzate, che, oltre a produrre i pregiati tuberi, possano contribuire al recupero di terreni ora degradati dalla Xylella, diventando un investimento paesaggistico e naturalistico di valore».
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Attualità
I 40 anni della Pro Loco Cerceto di Cannole
L’associazione si è sempre distinta per il suo senso di responsabilità e per l’ideazione di iniziative culturali che hanno messo in luce Cannole e le sue ricchezze, dal Parco Torcito alle deliziose municeddhe, dalla storia alle tradizioni locali, fino alla naturale vocazione all’accoglienza
Il 2024 è indubbiamente un anno di grandi traguardi per la Pro Loco Cerceto di Cannole.
Dopo aver ricevuto nei giorni scorsi il prestigioso titolo di Sagra di Qualità per Festa Della Municeddha, la manifestazione gastronomica organizzata ogni anno dal 10 al 14 agosto, chiude l’anno festeggiando un compleanno speciale: 40 anni di attività e di impegno incessante nel campo della valorizzazione e promozione territoriale.
40 anni non sono solo un traguardo, ma anche un punto di partenza per nuove avventure, con la Pro Loco sempre pronta a valorizzare e salvaguardare il patrimonio materiale e immateriale del proprio territorio.
L’associazione Pro Loco, infatti, si è sempre distinta per il suo senso di responsabilità e per l’ideazione di iniziative culturali che hanno messo in luce Cannole e le sue ricchezze, dal Parco Torcito alle deliziose municeddhe, dalla storia alle tradizioni locali, fino alla naturale vocazione all’accoglienza della sua comunità.
L’origine di questo successo risiede nella visione e nella passione dei soci fondatori e di tutti i soci-volontari che ancora oggi portano avanti l’associazione con responsabilità e autentica passione, che oggi si proietta verso il futuro con i giovani della Pro Loco Young, ragazzi che se anche impegnati in attività di studio e lavoro, spesso lontani da casa, sono presenti e propositivi, pronti a raccogliere un testimone prezioso.
Un plauso speciale va al presidente in carica, Oronzo Piccinno, e ai past presidenti, Franco Russo e Giuseppe Russo, che hanno guidato l’associazione attraverso quattro decenni di storia locale, segnando il percorso con creatività e dedizione. Cannole e la sua Pro Loco sono diventate note non solo in Italia, ma anche all’estero, soprattutto grazie alla Festa della Municeddha, che con le sue oltre 100mila presenze ogni anno, è stato inserito nel circuito Grandi Eventi della Regione Puglia
Durante i festeggiamenti per i 40 anni di attività, il sindaco di Cannole, Leandro Rubichi, ha omaggiato la Pro Loco Cerceto con una targa di gratitudine a nome dell’Amministrazione Comunale, riconoscendo il valore e l’impegno dell’associazione nella promozione della cultura e del territorio.
La serata ha visto anche un momento significativo, quando al parroco di Cannole, don Christian Galati, è stata consegnata la tessera di socio ad honorem, simbolo della stretta collaborazione tra la Pro Loco e la comunità locale.
Dopo quarant’anni, la Pro Loco Cerceto di Cannole continua ad essere un esempio di come la passione e l’impegno possano trasformare un piccolo comune in un luogo di grande attrazione culturale e sociale, tracciando la via per un futuro ancora più promettente.
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