Lecce
Dio, come ti Olio
L’oro giallo di Puglia, che sa rendere principesca una tavola e donare benessere e salute
Dedicato all’olio. L’oro giallo di Puglia, che “sa rendere principesca una tavola” e donare benessere e salute. È questo il fulcro intorno cui ruota il progetto editoriale “Dio, come ti Olio!”, secondo libro della collana “Dove c’è Gusto”, diretta dalla giornalista Leda Cesari per le edizioni Il Raggio Verde. “Dopo aver erroneamente creduto, per decenni, di essere una terra povera, per la quale non valeva neppure la pena immaginare modelli di sviluppo cosiddetti “moderni”, abbiamo scoperto di essere ricchi, anzi ricchissimi. E fortunati: per essere stati risparmiati dall’epopea dell’industrializzazione selvaggia che ha distrutto interi territori. Olio, vino, prodotti tipici: risorse strepitose che tutto il mondo ci invidia”, spiega infatti la giornalista. “E allora ben venga la promozione di tutto ciò che costituisce un patrimonio che non ha solo valenze enogastronomiche. E che, a ben vedere, non è neppure appannaggio esclusivo della Puglia, vista la sua importanza anche a fini di salute e benessere psicofisico collettivo”.
Un progetto che accosta alle originali e inedite proposte gastronomiche degli chef ospiti la bellezza e la cultura del territorio pugliese. Un territorio raccontato anche attraverso gli scatti esclusivi del fotografo Bruno Barillari, autore anche delle foto dei piatti in cui vengono esaltate le proprietà dell’olio, elemento di identità e simbolo di natura e storia, oltre che modello di alimentazione sana ed equilibrata. Concetti ampiamente illustrati da Giacomo Giancaspro (presidente dell’Associazione Cuochi Baresi e vicepresidente Federazione Italiana Cuochi – area Sud), che insiste sulla necessità “di diffondere anche nelle nuove generazioni la cultura dell’olio, attraverso un percorso educativo rivolto alla conoscenza e all’apprezzamento dell’extra-vergine d’oliva, perché non tutti gli oli sono uguali e, come per i vini, bisognerebbe curare di più gli abbinamenti tra il piatto e l’olio”. Anche perché l’olio è “il ritratto segreto di un popolo, cui è affidato il compito di raccontare la millenaria storia della nostra terra e della nostra cucina”.
Una cucina fatta di sapori intensi e capace di intrigare, perché la seduzione, si sa, passa anche dallo stomaco. E la cucina pugliese sa risvegliare i sensi, tutti indistintamente: basta sfogliare le pagine dedicate agli chef di “Dio, come ti Olio!” Andrea Catalano, Giovanni Curri, Donato Episcopo, Mario Falco, Alessio Gubello, Gegè Mangano, Alessandra Moschettini, Emanuele Natalizio, Franco Tornese, Ippazio Turco. I loro piatti costituiscono il corpus della sezione intitolata “Dio, come ti Olio! al ristorante”, che si fa interprete della gastronomia tra innovazione e tradizione. Una tradizione che continua anche tra i vapori fumanti delle mura domestiche nella sezione “Dio, come ti Olio! a casa”, con le ricette di Anna Maria Chirone Arnò.
Nelle 136 pagine patinate, proposte dalla casa editrice Il Raggio Verde, sono racchiusi dunque saperi e sapori di una terra millenaria, il cui paesaggio va difeso e tutelato. Parlare di olio significa infatti ricordare anche il patrimonio dei 60 milioni di esemplari di ulivi, di cui 5 di alberi monumentali, che conta la nostra regione, come spiega nel libro il giornalista Danilo Siciliano, che regala un lungo excursus storico sull’olio e sulle tipicità delle varie Dop pugliesi. Illustrando al contempo i contenuti degli interventi legislativi, ultimo dei quali quello di cui si è dotata la Regione Puglia nel 2007 per la tutela e la valorizzazione degli ulivi secolari: per proteggere “non solo la dimensione produttiva della pianta, ma anche il suo ruolo di difesa ecologica e idreogeologica e il suo inestimabile valore di elemento caratterizzante del paesaggio pugliese”.
Chiude il libro il saggio della giornalista Alessandra Bianco, che presenta l’olio quale ingrediente di bellezza e salute dalla notte dei tempi: dall’antico Oriente ai Fenici, dagli Egizi fino ad arrivare all’antica Grecia e al cuore di Roma. Un interessante viaggio a ritroso alla riscoperta delle proprietà terapeutiche e cosmetiche dell’olio d’oliva, già conosciuto nel mondo antico ed entrato poi nel mito e, infine, nelle storie sacre. “Secondo la tradizione, la Madonna unse i piedi di Gesù Cristo con l’Onfacium, uno dei profumi più noti e ricercati dell’antichità, ottenuto dalla spremitura di olive acerbe del mese di agosto”. La storia dell’olio quale elisir di bellezza continua ancor oggi con le evidenze scientifiche che hanno confermato le eccezionali virtù terapeutiche e il suo utilizzo nei prodotti di cosmesi.
Cronaca
Disvelata l’epigrafe dedicata a Vittorio Aymone
Dopo il convegno, tenutosi sempre a Tricase, presso la Sala del Trono, di palazzo Gallone, dove sono intervenuti: il sindaco di Tricase, Antonio De Donno, a far gli onori di casa; il professor Hervè Cavallera…
È stata disvelata questa mattina, sabato 13 dicembre 2025, presso la dimora natale, sita in Largo Sant’Angelo, a Tricase, un’epigrafe dedicata all’avvocato Vittorio Aymone.
Dopo il convegno, tenutosi sempre a Tricase, presso la Sala del Trono, di palazzo Gallone, dove sono intervenuti: il sindaco di Tricase, Antonio De Donno, a far gli onori di casa; il professor Hervè Cavallera, docente dell’Università del Salento e presidente dell’erigenda epigrafe; Antonio De Mauro, presidente dell’ordine degli avvocati di Lecce; l’avvocata Viola Messa, vicepresidente del consiglio distrettuale di disciplina; e il magistrato Vittorio Raeli, di Tricase, presidente della Corte dei Conti in Emilia-Romagna.
Presenti anche, oltre ad stuolo di avvocati amici e parenti, il sindaco di Matino, Giorgio Salvatore Toma e il senatore Rosario Giorgio Costa, sempre di Matino.
Nell’epigrafe dedicata al compianto avvocato, si legge: “Maestro nella scienza del Diritto espresse nell’oratoria forense. Nell’impegno politico ed in quello accademico l’immagine classica del vir bonus acque dicendi peritus dando lustro a Tricase, al Salento, all’Italia”.
Appuntamenti
Fam(m)i d’Amore
Due facce della stessa medaglia: anoressia e bulimia. Da un’idea di Vincenza De Rinaldis, “Borgo in Scena” presenta la prima assoluta. Domani, dalle 19, all’auditorium del Museo Castromediano di Lecce
Due giovani donne, si incontrano in uno spazio sospeso tra realtà e memoria.
Ognuna racconta la propria storia, il proprio rapporto con il cibo e con lo specchio, la propria “fame” d’amore e di riconoscimento.
Una cerca il controllo negando il cibo, l’altra tenta di riempire un vuoto interiore attraverso di esso: due facce della stessa medaglia — anoressia e bulimia.
Attraverso parole, gesti e immagini evocative, le due protagoniste danno voce a un disagio profondo ma anche alla possibilità di cambiamento.
Nel dialogo emergono la fragilità dell’adolescenza, la ricerca d’identità, il bisogno di ascolto e la speranza che nasce quando si impara a guardarsi con occhi nuovi.
Lo spettacolo, a cura della compagnia Finibus Terrae Teatro, in programma domani, venerdì 12 dicembre (sipario alle 19) presso l’auditorium del Museo Castromediano di Lecce, non si limita a raccontare il dolore, ma apre alla consapevolezza e alla rinascita: l’amore più importante, quello che salva, è l’amore per sé stessi.
Drammaturgia di Francesca Danese; in scena Vincenza De Rinaldis e Francesca Danese; regia di Fabio Rubino.
Segui il Gallo
Live News su WhatsApp clicca qui
Attualità
Tricase e Lecce fra i migliori ospedali, secondo l’Agenas
Per il meridione è sconfortante notare come ci sia un “deserto” di nosocomi che raggiungono valutazioni basse o molto basse. Fra le altre, però, vogliamo evidenziare le due strutture in provincia uscite a pieni voti…
Su 1117 ospedali pubblici e privati, valutati su 6 aeree cliniche, 15 hanno raggiunto dei risultati e livello “alto” e “molto alto” ed è migliorata, secondo l’Agenas (agenzia nazionale servizi sanitari), l’assistenza negli ospedali italiani nel 2024.
Migliorano certo, ma evidenziano anche una forte discrepanza fra Nord e Sud.
Dal 2012, AGENAS sviluppa il Pne, finalizzato alla valutazione degli esiti delle prestazioni assistenziali e delle procedure medico-chirurgiche nell’ambito del Servizio Sanitario Nazionale.
Tale osservatorio, il Pne, regolamenta gli standard relativi all’assistenza ospedaliera e, per tale valutazione, quest’anno ha utilizzato 218 indicatori: 189 per l’assistenza ospedaliera (67 di esito/processo, 101 di volume e 21 di ospedalizzazione); 29 per l’assistenza territoriale, valutata in termini di evitata ospedalizzazione, esiti a lungo termine e accessi impropri al Pronto Soccorso.
Sono stati analizzati separatamente otto ambiti clinici: cardiocircolatorio, nervoso, respiratorio, chirurgia generale, chirurgia oncologico, gravidanza e parto e classificati gli standard di qualità in alto/molto alto, medio, basso/molto basso.
Per il meridione è sconfortante notare come ci sia un “deserto” di nosocomi che raggiungono valutazioni basse o molto basse.
Fra le altre, però, vogliamo evidenziare le due strutture in provincia uscite a pieni voti.
La prima, fra le strutture citate in ambito cardiocircolatorio, per gli interventi su valvole cardiache, spicca come un livello molto alto, la Casa di Cura Città di Lecce.
La seconda, con un’altra importante valutazione fra gli ospedali salentini, come migliore ospedale per i tumori rientra, con un livello molto alto, l’Ospedale Cardinale Panico di Tricase.
-
Cronaca4 settimane faColpo alla criminalità organizzata: 22 arresti
-
Attualità4 giorni faTricase e Lecce fra i migliori ospedali, secondo l’Agenas
-
Cronaca4 settimane faTricase: sequestrata villa con piscina
-
Cronaca4 giorni faColtelli, furti e inseguimenti: di notte con i carabinieri
-
Cronaca2 settimane faBrutto scontro all’incrocio: due auto ko a Tricase
-
Casarano4 settimane faLecce, Gallipoli, Casarano, Taurisano e Tricase: un arresto, denunce e segnalazioni
-
Attualità1 settimana faTricase, è ufficiale: Vincenzo Chiuri candidato sindaco
-
Attualità2 settimane faA Tiggiano 60 anni dopo

