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Attualità

Trasformazione digitale, Camera di Commercio e Centro Ricerche stringono accordo

Per le imprese, sono previste linee di intervento nella programmazione e realizzazione di attività di ricerca e identificazione degli stakeholder, di formazione e di organizzazione di eventi a livello locale (workshop, seminari, corsi di formazione e conferenze volti a favorire la diffusione della cultura digitale e l’innovazione tecnologica) e di diffusione di informazioni

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TRASFORMAZIONE DIGITALE: Accordo tra Camera di Commercio di Lecce e Centro di Ricerche Europeo di Tecnologie Design e Materiali – CETMA-DIHSME HUB per attività collaborazione in materia di trasformazione digitale delle PMI del territorio della provincia di Lecce


Nell’ambito delle azioni di sostegno alla trasformazione digitale delle imprese della provincia di Lecce, è stato sottoscritto oggi dal Presidente della Camera di Commercio di Lecce, Mario Vadrucci e dal dott. Marco Alvisi, Direttore Generale di CETMA, in qualità di Soggetto Capofila del CETMA-Digital Innovation Hub per le PMI (CETMA-DIHSME HUB), l’Accordo Quadro per attività di collaborazione al fine di promuovere l’adozione di tecnologie digitali per migliorare le attività e la produttività delle PMI del territorio.


L’accordo prevede l’attività sinergica tra la Camera di Commercio di Lecce, parte del network “Punti Impresa Digitale” (PID) del Piano Nazionale Impresa 4.0, per diffondere la conoscenza dei vantaggi che derivano da investimenti in tecnologie in ambito Impresa 4.0 e assistere le imprese nella comprensione della propria maturità digitale – e gli European Digital Innovation Hubs (EDIH), poli di innovazione digitale recentemente selezionati dalla Commissione europea, in collaborazione con gli stati membri, per supportare la transizione digitale delle PMI, attraverso l’adozione di tecnologie digitali avanzate.


CETMA-DIHSME HUB è uno dei Poli di innovazione digitale con competenza territoriale relativa alla Puglia ed alla Basilicata, riconosciuti della Rete degli EDIH (European Digital Innovation Hub) che l’Unione Europea e gli Stati Membri hanno selezionato e finanziato in tutte le Regioni di Europa per fornire servizi di innovazione per la Trasformazione Digitale alle piccole e medie imprese e alle organizzazioni non economiche del settore pubblico.

Per le imprese, sono previste linee di intervento nella programmazione e realizzazione di attività di ricerca e identificazione degli stakeholder, di formazione e di organizzazione di eventi a livello locale (workshop, seminari, corsi di formazione e conferenze volti a favorire la diffusione della cultura digitale e l’innovazione tecnologica) e di diffusione di informazioni in temi di comune interesse attraverso lo sviluppo e l’erogazione di attività e servizi, anche a sportello, tra cui il supporto per assessment tecnologici delle imprese interessate nel perimetro del progetto, la promozione di adozione di soluzioni innovative e tecnologie avanzate nei confronti delle PMI del territorio.


Prosegue l’azione di supporto alle imprese salentine, grazie all’azione del PID, per raggiungere i traguardi e le opportunità offerte dalla trasformazione digitale” – ha dichiarato il Presidente della Camera di Commercio di Lecce, Mario Vadrucci – “Questa nuova partnership consentirà di avviare programmi mirati alle esigenze delle nostre PMI per rilanciare e sostenere la competitività del nostro sistema imprenditoriale”


“La collaborazione del nostro EDIH con la Camera di Commercio ci consentirà di completare i servizi che il PID offre alle PMI della provincia di Lecce” – ha dichiarato il Direttore Generale di CETMA, Marco Alvisi – Questo anche grazie ai servizi di digitalizzazione avanzata che CETMA DIHSME può erogare grazie ai finanziamenti europei e ministeriali alle imprese che ne faranno richiesta”.


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Minervino di Lecce: ecco i semafori

Sulla S.P. 62 Minervino – Giuggianello, incrocio via Lecce svincolo per Specchia Gallone e sulla S.P. 59 Minervino – Palmariggi. Il consigliere Fredy Cursano: «Finalmente!»

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Finalmente il semaforo installato circa un anno fa, sulla S.P. 62 Minervino – Giuggianello, incrocio via Lecce svincolo per Specchia Gallone, frazione di Minervino di Lecce, funziona.

Attivato, infatti il progetto, che ha terminato tutta la trafila burocratica, dopo circa un anno dalla sua istallazione, da parte della Provincia di Lecce.

L’incrocio, molto pericoloso per la circolazione, finalmente è stato messo in sicurezza.

Fredy Cursano, consigliere comunale di Minervino (lista il “Pumo”) ringrazia, «in primis, per il grande impegno a favore del territorio, il presidente della Provincia Stefano Minerva, che ha accolto la richiesta del Comune di Minervino di Lecce, avvenuta con la passata amministrazione, quando il sottoscritto era assessore. Allo stesso modo ringrazio il Dirigente del settore ed i suoi collaboratori per aver dato la disponibilità per poter di installare i due semafori, su due incroci differenti, del nostro territorio, pericolosi per la circolazione».

Uno, come dicevamo, sulla S.P. 62 Minervino – Giuggianello e l’altro sulla S.P. 59 Minervino – Palmariggi.

Quest’ultimo in fase di allaccio contatore da parte dell’Enel.

Su questi due incroci, non si possono realizzare rotatorie, in quanto su sulla S.P. 62 Minervino-Giuggianello, proprio sull’incrocio per Specchia Gallone, insiste una vasca dell’acquedotto pugliese. Invece sulla S.P. 59 Minervino – Palmariggi, l’incrocio si trova a ridosso di un ponte, dove passa il canale delle acque bianche.

Cursano ne approfitta per lanciare un appello a tutti gli automobilistici: «Prestate attenzione al semaforo è regolarmente in funzione. Dico questo perché molti, forse non abituati alla presenza del semaforo acceso, passano con il rosso».

Cursano si congeda rivolgendo anche un pensiero «ai nuovi amministratori e a tutti coloro che dietro alle quinte hanno collaborato per l’istallazione del contatore e per l’accensione del semaforo. Vi posso garantire, che non è stato facile districarsi in quella matassa burocratica che abbiamo iniziato a sbrogliare con la passata amministrazione».

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Il 9^ raduno nazionale estivo di Protezione Civile e Rotary

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Giovedì 26 settembre, presso la Struttura Operativa Territoriale di Campi Salentina, si è svolto il 9° Raduno Nazionale Estivo della Protezione Civile. 

È stato un Service congiunto Rotary Club Distretto 2120 e Rotary Club Tricase – Capo di Leuca in collaborazione con la Sottocommissione Disastri del Distretto 2120 a sostegno della Protezione Civile Nazionale. 

Dopo i saluti istituzionali del Dott. Vito Augusto Capurso, Responsabile della Protezione Civile Puglia e del Dott. Alberto Barsanti, Presidente della Sottocommissione Disastri Distretto 2120 del Rotary International è intervenuta la Dott.ssa Luigia Morciano del Rotary Club Tricase–Capo di Leuca, dirigente medico presso l’A.O.”Card.G.Panico”, che ha approfondito i temi del primo soccorso sanitario.

A tale scopo ha trattato gli argomenti fondamentali quali gli interventi autorizzati, le tecniche di trasporto, la gestione dell’emorragia, dell’ipertermia e delle ustioni.

Erano presenti più di cinquanta volontari della Protezione Civile che hanno partecipato attivamente all’evento. L’obiettivo è stato quello di rafforzare le competenze tecniche dei volontari già operanti da anni nel settore e la formazione delle nuove leve che potrebbero trovarsi in contesti operativi che richiedono il superamento degli stessi per il bene della collettività. Sono stati sottolineati i passaggi chiave che, in una condizione di elevato stress, potrebbero essere disattesi a discapito dell’infortunato.

A seguire sono intervenuti Gianluca Corvaglia, infermiere specialista in Emergenza-Urgenza operante presso il Servizio118 e  PS dell’A.O.”Card. G.Panico” e Giulio Cazzato,  autista soccorritore in servizio presso 118 di Lecce postazione Tricase e docente formatore BLSD-Accademy.

Nella sua relazione il Dott.Corvaglia ha fornito non solo i dati epidemiologici riguardo  l’incidenza e la frequenza di condizioni di emergenza/urgenza, ma ha anche spiegato le tecniche di rianimazione cardio-polmonare. Ampio spazio è stato lasciato al dialogo con i volontari che hanno avuto l’opportunità di mettere in pratica quanto appreso con simulazioni su manichino adulto/bambino organizzate e guidate da Gianluca e Giulio.

I relatori e gli organizzatori del Raduno hanno sottolineato l’importanza di creare una cultura di prevenzione e di formazione per una corretta gestione laica dell’arresto cardio- respiratorio. Si tratta infatti di una condizione patologica tempo-dipendente che ogni cittadino e ogni volontario dovrebbe essere in grado di gestire e di affrontare al meglio. Questo potrebbe evitare le complicanze ipossico-celebrali e ridurre la mortalità che, in assenza di un adeguata rianimazione, aumenterebbe il rischio del 10% per ogni minuto trascorso. 

 Al termine il Dott. Capurso ha preso la parola sottolineando la valenza della collaborazione tra il mondo del volontariato e le istituzioni e, in questo caso del Rotary, a favore della comunità.

La sessione si è conclusa con il messaggio lanciato ai volontari e che è stato il filo conduttore della giornata: “…..la vita ci sta a cuore “.

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Otranto: oltre 25mila firme per l’accesso alla Baia delle Orte

Petizione online dopo l’interdizione del passaggio allo stradone privato ora riservato ai soli clienti del bar ristorante o dello stabilimento

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«L’Orte di Otranto è di tutti!».

Ha raggiunto oltre 25 mila firme la petizione lanciata sulla piattaforma Change.org per chiedere l’accesso pubblico alla baia.

A lanciare l’appello un cittadino, Ippazio Coluccia, che scrive: «Ad Otranto esiste una baia incantevole, all’interno del parco regionale Otranto – Santa Maria di Leuca e all’interno della zps (zona protezione speciale), limitrofa al famoso “lago rosso” ex cava di bauxite. Sino a qualche anno fa, la baia era accessibile da uno stradone da percorrere a piedi ed il comune, nei mesi estivi, metteva a disposizione una navetta che arrivava alla costa, costeggiando la pineta».

Fino a quando, continua l’appello, i nuovi proprietari hanno interdetto il passaggio allo stradone privato «riservandolo ai soli clienti del bar ristorante o dello stabilimento».

Da qui nasce la necessità della mobilitazione sul web per chiedere «all’amministrazione comunale un’azione per il riconoscimento dell’uso pubblico del sentiero e poter rendere possibile a tutti (comprese persone con disabilità e soggetti fragili) la libera fruizione di un tratto di costa così bello».

 

 

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