Dai Comuni
Miggiano è green: mille nuovi alberi
L’iniziativa sposata e sostenuta da Foxy per “rendere il paese più fruibile e mitigare l’inquinamento”

Miggiano mette a dimora mille tra alberi e arbusti con una iniziativa di riqualificazione e valorizzazione del territorio sposata e resa possibile dall’azienda Foxy.
Due le aree selezionate: vicino al Municipio e a ridosso della strada provinciale.
Un’idea che vuole “rendere il nostro paese più verde e fruibile, contribuendo a mitigare le forme di inquinamento, atmosferico e acustico, delle due differenti aree”, si legge sui profili social del Comune.
Non è la prima iniziativa green di Miggiano che ripropone anche quest’anno la messa a dimora di una pianta per ciascun neonato nell’anno solare. “Sedici le piante messe a dimora in occasione della Festa dell’Albero, ognuna con il nome di un figlio di questa comunità nato nel 2022, avevano inaugurato il progetto di forestazione, che rientra nella campagna #MosaicoVerde, promossa da @Legambiente e AzzeroCO2”, si legge ancora nella nota.
Appuntamenti
“Quello che ti nascondevo” a Leuca e Lecce
Marina Di Guardo presenta il suo nuovo romanzo, un thriller psicologico serratissimo, che esplora una delle nostre più inconfessabili paure…

Venerdì 8 e sabato 9 dicembre Marina Di Guardo sarà nel Salento per presentare il suo nuovo romanzo “Quello che ti nascondevo” (Mondadori), un thriller psicologico serratissimo, che esplora una delle nostre più inconfessabili paure: “E se chi ci sta accanto nascondesse terribili segreti?”.
Venerdì 8, alle ore 18,30, Marina Di Guardo presenterà “Quello che ti nascondevo” al Circolo della Vela di Santa Maria di Leuca (Via Doppia Croce, 20).
Dopo i saluti di Giovanni Arditi di Castelvetere (presidente dello Yacht Club Leuca) e Giulia Chiffi (assessora alla Cultura di Castrignano del Capo), dialogheranno con l’autrice il filosofo Mario Carparelli (Università del Salento) e l’animatrice culturale Barbara Donarini.
Sabato 9, alle ore 17,30, la scrittrice nata a Novara ma di origini siciliane, presenterà invece il suo nuovo romanzo a Lecce, presso la Sala Polifunzionale Open Space (Piazza Sant’Oronzo). Dopo i saluti istituzionali di Fabiana Cicirillo (Assessora alla Cultura della Città di Lecce), l’autrice dialogherà ancora una volta con il filosofo Mario Carparelli (Università del Salento) e con l’animatrice culturale Barbara Donarini.
IL LIBRO
Da quando la moglie Allegra è morta, precipitando da un dirupo affacciato sul lago di Como, Giacomo, imprenditore e titolare di un brand di gioielli, si trascina tra mattine grigie e pomeriggi interminabili, nell’attesa del momento in cui finalmente arriverà a casa e potrà chiudere fuori il mondo.
Dopo essersi versato un bicchiere del whiskey preferito, il suo unico desiderio è passare la serata a riascoltare dalle casse dello stereo i vocali che la moglie gli ha mandato negli anni, e aggrappandosi a quella voce illudersi di averla ancora accanto.
È proprio in una di quelle serate solitarie e intrise di malinconia che Giacomo, d’un tratto, coglie nella registrazione un dettaglio che prima gli era sempre sfuggito: in uno dei messaggi, per una frazione di secondo, dietro la voce di Allegra se ne distingue un’altra.
Una voce che lui non conosce.
Una voce che appartiene a un uomo.
Divorato da un dubbio angosciante, Giacomo comincia a setacciare il computer della moglie, finendo per scoprire un segreto per lui inimmaginabile.
Forse, la morte di Allegra potrebbe non essere stata una tragica fatalità…
Attualità
Pescata spigola da 7,5 chili
Straordinaria presa durante una serata tra amici dalla riva della spiaggia di Frigole. Vanni Durante il fortunato pescatore

Una spigola (o branzino) di circa sette chili e mezzo, portata fin dentro il retino durante una battuta di pesca a spinning: è lo straordinario risultato di una serata tra amici dalla riva della spiaggia di Frigole, località balneare leccese.
Il protagonista è Vanni Durante che ha tenuto tra le mani la canna da pesca e si sorprende quando comprende la portata del pesce agganciato: “Mai vista una spigola così grossa è enorme” ripete più volte.
E, poco dopo: “È il pesce della vita“.
A riprendere la scena è un amico, che condivide con Vanni lo stupore per l’esito della battuta di pesca.
La tecnica spinning, rileva Giovanni D’Agata, presidente dello “Sportello dei Diritti” è una tipologia di pesca sportiva che si effettua con canna, mulinello ed esche artificiali.
Si tratta di una pesca piuttosto semplice in sé ma allo stesso tempo difficile per quanto riguarda la tecnica che consiste nell’attirare e poi catturare i pesci predatori attraverso il particolare movimento in acqua fatto dall’esca che è esclusivamente artificiale, effettuando molteplici lanci a debita distanza da dove ci si posiziona e recuperandola subito dopo.
Per guardare il video clicca qui
Cronaca
Ingerenza della criminalità organizzata, condannati i tre ex sindaci di Neviano
Silvana Cafaro, Fiorella Mastria, e Antonio Megha non potranno candidarsi alle elezioni regionali, provinciali, comunali e circoscrizionali

Il Tribunale civile di Lecce ha accolto il ricorso del Ministero dell’Interno ed ha dichiarato incandidabili tre ex sindaci di Neviano, comune già sciolto per infiltrazioni mafiose con decreto del Presidente della Repubblica il 5 agosto del 2022.
Per questo gli ex sindaci Silvana Cafaro, Fiorella Mastria, e Antonio Megha non potranno candidarsi alle elezioni regionali, provinciali, comunali e circoscrizionali.
Rese note anche le motivazioni: «Per tutti e tre i resistenti sono stati evidenziati gli strettissimi legami con soggetti mafiosi, tutti e tre si sono avvalsi dell’aiuto degli esponenti del clan Coluccia nell’ambito della campagna elettorale, tutti e tre con condotte attive e omissive hanno piegato e permeato la volontà dell’ente a logiche personalistiche di soggetti pluripregiudicati, affiliati al sodalizio mafioso».
All’epoca dei fatti Fiorella Mastria era capo della giunta e sarebbe poi arrivata ad indossare la fascia tricolore della madre (Silvana Cafaro) che sedeva prima di lei sulla poltrona di primo cittadino.
L’altro ex sindaco, Antonio Megha, invece era consigliere comunale e assessore alla Cultura.
Per Megha la vicenda giudiziari avrà anche un seguito penale e dovrà rispondere di scambio elettorale politico-mafioso nel processo di primo grado col rito ordinario nell’ambito dell’inchiesta “Insidia”.
Giusto sottolineare che i tre imputati hanno ancora l’opportunità di impugnare la sentenza e la non candidabilità diverrà effettiva solo in caso di sentenza definitiva.
Il dispositivo i giudici della prima sezione civile del Tribunale parla di “anomalie”: come quella che riguarda Silvana Cafaro ed «il sistematico ricorso alla promessa di utilità in cambio di voti, che ha connotato l’intera campagna elettorale gestita in favore della figlia e della lista da quest’ultima capeggiata. Per madre e figlia niente processo penale solo perché le intercettazioni sono inutilizzabili in quanto disposte per fatti diversi e con i quali non ci sarebbero stati profili di connessione.
Nell’ambito degli appalti pubblici, inoltre, nel provvedimento si evidenzia il rapporto avuto dalla Cafaro con un imprenditore storicamente molto vicino al clan e di come nonostante le censure dell’autorità giudiziaria, le imprese di quest’ultimo abbiano continuato a ottenere lavori su affidamento diretto.
Come pure, secondo i giudici, illegittime sarebbero state le licenze rilasciate dalla ex sindaca per l’esercizio delle attività di somministrazione di alimenti e bevande di alcuni bar per l’installazione di apparecchi da gioco e rispetto alle quali non avrebbe poi vigilato la figlia quando eletta: «Anche in questo settore si registra una sostanziale mancanza di controlli sui requisiti professionali e morali dei richiedenti la licenza finalizzata alla gestione di esercizi commerciali e un favoritismo nei confronti dei soggetti legati alla criminalità organizzata, i quali hanno ottenuto le licenze ed hanno continuato a svolgere attività commerciale in maniera indebita».
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