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Parte in sordina la tre giorni della Fiera di Miggiano

«È chiaro», tiene a sottolineare il sindaco Sperti, «che la priorità assoluta è la salute personale e di chi ci sta intorno

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A Miggiano si ripete un appuntamento di grandi aspettative e non solo come ricorrenza della tradizione per la comunità locale ma soprattutto come opportunità irrinunciabile per quanti, da ogni parte della provincia, puntano alla ripresa e allo sviluppo economico.


Quattro giorni fino a domenica 18 ottobre, nel pieno rispetto delle misure imposte dalle norme anticovid.


Il sindaco Michele Sperti non ha dubbi: «Non potevamo non rispondere alle insistenti sollecitazione degli espositori che a gran voce ci hanno chiesto di poter sfruttare anche quest’anno le opportunità di affari che solo Expo 2000 procura. Non potevamo», riferisce il primo cittadino, «disporre ancora, e dopo il precipizio economico del lockdown, ulteriori e dolorosissime chiusure; non potevamo», insiste, «sottrarre agli operatori economici, questa boccata di ossigeno che per molti potrebbe risultare vitale».


In sintesi appare chiaro che la rinomata Fiera Regionale si terrà «per quell’obbligo morale che un’amministrazione pubblica deve sentire forte nei confronti dei cittadini».

Il numero degli espositori tuttavia è stato notevolmente ridotto e questo per poter garantire spazi ampi e il dovuto distanziamento tra i visitatori. L’accesso all’aria fiera sarà contingentato e soggetto a limitazioni


NON SI TERRANNO


Non ci sarà a tradizionale Fiera della mattina della terza domenica di ottobre.

Non si terranno concerti ed eventi di intrattenimento.

Allo stesso modo non si svolgerà La Sagra del Maiale e, dunque, non si venderà carne di maiale cruda e il mercato coperto resterà chiuso.

L’accesso al Quartiere del Gusto sarà ulteriormente limitato e contingentato.


SI SVOLGERA’ REGOLARMENTE

Il Decreto del Presidente del Consiglio dei Ministri (DPCM) del 13 ottobre, precisa che «sono consentite le manifestazioni fieristiche e di congressi, previa adozione di protocolli validati dal comitato tecnico scientifico…».

Resta garantito, dunque, l’allestimento di Expo 2000 che Miggiano vivrà fino a domenica 18, con «l’entusiasmo e la capillarità preparatoria di sempre, a cui stavolta si aggiunge il carico dovuto alla meticolosa attenzione prestata alle regole anticovid che ne hanno giocoforza limitato alcuni aspetti ma senza intaccarne gli obiettivi».


L’Amministrazione guidata dal sindaco Michele Sperti, ha dato dimostrazione di grande responsabilità e anche di coraggio, assumendosi «un impegno gravoso in un contesto particolarmente difficile, avvertendo forte l’obbligo di garantire opportunità di lavoro agli imprenditori che interverranno e che sono stati già vessati dalla pandemia scoppiata ad inizio anno».



Mascherina e distanziamento


«È chiaro», tiene a sottolineare il sindaco Sperti, «che la priorità assoluta è la salute personale e di chi ci sta intorno ed è per questo che rivolgo un accorato appello, per la tutela di tutti e per salvaguardare l’incolumità dell’evento, al rispetto scrupoloso e responsabile delle norme basilari: mascherina e distanziamento per tutto il tempo della visita in fiera! Ed ancora», incalza perentorio il sindaco, «chi dovesse riconoscere sintomi riconducibili al Covid deve restare a casa

Sempre in tema di prevenzione, il numeroso personale anticovid impiegato e le forze di polizia presenti, rileveranno la temperatura a mezzo di termo scanner.


Una ulteriore e perentoria raccomandazione che è una sorta di invito dall’assessore agli eventi fieristici del Comune di Miggiano, Maria Antonietta Mancarella: «Raccomandiamo vivamente gli avventori a visitare la fiera anche e soprattutto nelle fasce mattutine così da evitare di concentrarsi la sera quando, peraltro, si rischierebbe di non poter entrare giacchè l’ingresso è contingentato. La fiera infatti è aperta anche al mattino e alla luce del sole se ne potrà godere anche meglio».


La Mancarella precisa che l’organizzazione è stata possibile «coniugando quanto previsto dalla direttive regionali in materia di organizzazione di eventi fieristici (innanzitutto l’ordinanza dello scorso 2 luglio con cui è stata decisa la riapertura e l’autorizzazione di ulteriori attività e, in particolare, lo svolgimento di sagre, feste e fiere in tutto il territorio pugliese) con la decisa volontà di offrire ancora una volta la possibilità di perseguire gli scopi che da sempre hanno caratterizzato Expo 2000 e che si possono raggruppare tutti sotto la voce “favorire la crescita economica”, dando quindi impulso al territorio attraverso la valorizzazione delle creazioni artigianali (settore leader dell’evento fieristico), la promozione dell’innovazione tecnologica, la cultura dell’impresa da trasmettere alle nuove generazioni, l’incentivazione del turismo locale e delle collaborazioni con i partners nazionali ed esteri».


Attualità

Le ecoisole intelligenti di Matino

Il Comune attiva il nuovo servizio di conferimento rifiuti presso le ecoisole intelligenti

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Il Comune di Matino annuncia l’attivazione di un innovativo servizio di raccolta differenziata attraverso l’installazione di ecoisole intelligenti dislocate in diversi punti strategici del territorio comunale.

Il progetto delle ecoisole, finanziato con fondi P.N.N.R, rappresentano una soluzione moderna ed efficiente per il conferimento dei rifiuti, attiva 24 ore su 24, che consente ai cittadini di smaltire correttamente i materiali differenziati in modo semplice, sicuro e tracciabile.

Per accedere al servizio è necessario ritirare gratuitamente la tessera personale presso l’infopoint comunale, sito in via Libertà, nei seguenti giorni e orari: dal lunedì al venerdì, dalle 9 alle 12; mercoledì pomeriggio, dalle 15,30 alle 17,30.

La tessera consente di identificare l’utente e garantisce una gestione trasparente e responsabile dei rifiuti.

Il progetto delle ecoisole intelligenti, che rappresenta un servizio aggiuntivo al già collaudato sistema del “porta a porta”, si inserisce in un più ampio piano di sostenibilità ambientale e innovazione urbana, con l’obiettivo di migliorare la qualità del servizio di igiene urbana, ridurre l’abbandono dei rifiuti e aumentare la percentuale di raccolta differenziata.

«Questo nuovo servizio rappresenta un passo importante verso una Matino più pulita, più moderna e più attenta all’ambiente», spiega il dichiara il sindaco Giorgio Salvatore Toma, «l’introduzione delle ecoisole intelligenti non è solo un investimento tecnologico, ma soprattutto un atto di fiducia nei confronti dei cittadini, che sono chiamati a collaborare attivamente per il bene comune».

«Con questo progetto vogliamo migliorare l’efficienza della raccolta differenziata, contrastare l’abbandono indiscriminato dei rifiuti e promuovere una cultura della sostenibilità», aggiunge l’assessore delegato all’Ambiente Emanuele Coronese, «è un impegno concreto per l’ambiente e per le generazioni future».

Il Comune invita «tutti i cittadini a partecipare attivamente a questa iniziativa, sottolineando come il rispetto dell’ambiente parta da piccoli gesti quotidiani. Utilizzare in modo corretto le ecoisole significa contribuire alla tutela del territorio, alla salvaguardia delle risorse naturali e al benessere dell’intera comunità».

Nel dettaglio: l’ecoisola a 6 bocche in via Machiavelli, via Del Mare; ecoisola a 3 bocche in via Cattaneo,– incrocio SP 55, via Torino, via Santissima Addolorata, viale del Mattino; l’ecoisola singola nel parcheggio del cimitero (via extramurale di Ponente).

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Attualità

Tricase, Elezioni 2026: Claudio Pispero per il centrodestra?

Il diretto interessato non ha ancora sciolto le riserve ma è lui il prescelto. Antonio Forte, coordinatore di FdI: «Capacità, esperienza politica e affidabilità. È il profilo giusto che in questi mesi le varie componenti del centrodestra di Tricase stavano cercando»

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Alla tornata elettorale in cui i tricasini saranno chiamati a scegliere sindaco e consiglio comunale manca ancora più di un anno, ma il quadro comincia a delinearsi.

Come anticipato da queste colonne, di sicuro si ricandiderà il sindaco uscente Antonio De Donno che lo ha annunciato più volte pubblicamente; il centrosinistra (Partito democratico, AVS, Tricase che fare? e Cantiere Civico) prova a fare fronte comune ed ha annunciato che ricorrerà alle Primarie nel caso non ci fosse unanimità intorno al nome prescelto come candidato sindaco; Vincenzo Errico, dovrebbe essere a capo della lista del movimento Tricase Insieme.

Della tornata elettorale dovrebbe tornare a far parte anche il centrodestra (assente nel 2020), che avrebbe individuato in Claudio Pispero il suo candidato sindaco.

Una mezza conferma arriva anche da Antonio Forte coordinatore cittadino di Fratelli d’Italia secondo cui l’ipotesi, «all’interno delle forze politiche del centrodestra di Tricase sta raccogliendo sempre più consensi. È una possibilità che sta prendendo sempre più corpo».

Secondo il coordinatore di FdI, «Claudio Pispero rappresenta il profilo giusto che in questi mesi le varie componenti del centrodestra di Tricase stavano cercando: capacità, esperienza politica, affidabilità, appartenenza indiscutibile nell’area di centro destra e capacità di portare al di fuori dei confini di Tricase gli interessi della Città con i giusti referenti sia a livello provinciale, sia regionale che nazionale».

Va detto, però, che l’avvocato tricasino «pur ringraziando gli amici dei partiti del centrodestra che hanno dimostrato la loro fiducia», ha però smentito di aver accettato una qualsiasi candidatura, confermando, però, che il centrodestra, con in testa il partito di Fratelli d’Italia della Presidente Giorgia Meloni, gli ha chiesto di «prendere in seria considerazione l’investitura a sindaco per l’intero centrodestra di Tricase».

A quanto pare Claudio Pispero ci starebbe riflettendo e, come annuncia Antonio Forte, «la decisione non è stata ancora presa».

Staremo a vedere se alla fine scioglierà le riserve o il candidato sarà un altro.

Quel che è certo è che il centrodestra questa volta non resterà estraneo alla competizione elettorale.

Giuseppe Cerfeda

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Attualità

Tap, accordo da 6 milioni per Melendugno

Il Comune mette la parola fine al contenzioso. il sindaco Maurizio Cisternino: «Svolta storica per il nostro Comune che sembrava destinato ad ospitare gli impianti della TAP senza ottenere in cambio alcuna compensazione»

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Il Comune di Melendugno mette la parola fine al contenzioso con la TAP e porta a casa, a titolo di compensazione, 6milioni e 50mila che dovranno essere utilizzati per scopi ambientali e sociali.

La Giunta comunale ha approvato la delibera con cui autorizza il sindaco Maurizio Cisternino, a sottoscrivere l’accordo (che è parte integrante della delibera) con il quale rinuncia alla costituzione di parte civile nel processo penale a carico di Tap, la cui udienza è fissata per il 12 maggio, e accetta di non partecipare ai negoziati per ottenere nuove compensazioni per l’ulteriore ampliamento del gasdotto Tap fino a 20 miliardi di metri cubi annui, in corso di autorizzazione. Resta salvo, però, il diritto del Comune di beneficiare di eventuali misure compensative che la Regione Puglia dovesse comunque destinare al territorio comunale, in caso di ampliamento dell’impianto.

«È una pagina storica per il nostro Comune, che sembrava ormai destinato a dover “ospitare” gli impianti della TAP senza ottenere in cambio alcuna compensazione», commenta il sindaco Maurizio Cisternino, «ogni tavolo di negoziazione era ormai saltato a causa di una presa di posizione molto forte che aveva impedito il dialogo tra la multinazionale e le istituzioni, cosa che è sempre doverosa, soprattutto nei momenti di maggiore tensione, nell’interesse di tutta la collettività.  Lo scopo dell’accordo è di costruire un dialogo costruttivo che vada a vantaggio della crescita del nostro territorio, normalizzare i rapporti con Tap e conseguire risultati per il bene e lo sviluppo di Melendugno e di tutto il suo territorio».

La delibera parte da queste premesse: «La Trans Adriatic Pipeline AG, società che ha realizzato e gestisce l’opera, ha manifestato disponibilità a definire in via transattiva ogni questione pendente mediante corresponsione di un contributo economico a favore del Comune pari a complessivi € 6milioni e 5° mila euro, per finalità̀ ambientali e sociali, a fronte della rinuncia del Comune alla costituzione di parte civile nel procedimento penale in corso e della rinuncia alla partecipazione a eventuali negoziati relativi alle misure di riequilibrio ambientale con riferimento all’ampliamento attualmente in corso di autorizzazione».

L’accordo ha superato l’esame del segretario comunale Maria Elena Megha e dell’avvocato Francesco Calabro, che difende il Domune in sede penale.

«Lo schema di accordo originariamente proposto è stato oggetto di istruttoria tecnico-amministrativa e di parere favorevole a firma congiunta del Segretario comunale e dell’avv. Francesco Calabro, legale incaricato della difesa dell’Ente nel procedimento penale di cui sopra, agli atti della presente deliberazione», si legge in delibera, «la definizione transattiva appare coerente con l’interesse pubblico perseguito dall’Ente, finalizzato a normalizzare i rapporti con il soggetto proponente e a conseguire risorse da destinare a interventi ambientali e sociali nel territorio comunale»

«L’accordo», si specifica, «non comporta rinuncia generalizzata ai benefici compensativi, rimanendo impregiudicato il diritto del Comune a beneficiare di eventuali future misure di riequilibrio ambientale che la Regione Puglia dovesse destinare al territorio comunale».

Lunedì 12 maggio il sindaco Maurizio Cisternino si presenterà presso il Tribunale di Lecce per formalizzare davanti ai giudici, la rinuncia alla costituzione di parte civile.

Tap, nel giro di 15 giorni verserà la prima tranche di 3milioni e 50mila euro. In luglio verrà versata la seconda tranche.

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Il sindaco di Melendugno Maurizio Cisternino

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