Attualità
Cosimo, dalla Cina al Salento: in quarantena da due mesi
Il racconto all’Ansa di Cosimo Resta, il giovane docente di Parabita che fino allo scorso dicembre insegnava inglese all’università cinese
L’odissea dei due mondi di Cosimo Resta (foto inalto da facebook), 35 anni, di Parabita, fino a pochi mesi fa docente di inglese all’università di Xi’an.
Come riportato dall’Ansa, Cosimo ha prima vissuto la quarantena in Cina e poi quella in Italia e allora può raccontare le differenze: “La quarantena imposta dal regime comunista è completamente differente da quella italiana. Le regole sono imposte e in maniera molto più dura: lì chi esce senza permesso, oppure oltre il giorno consentito, rischia multe salatissime e persino il carcere”.
Il docente salentino speiga anche che “sotto i palazzi, nei quartieri, vi erano due ‘guardiani’ 24 ore su 24, persone, ex lavoratori in pensione, assoldate appositamente dal governo per registrare gli spostamenti delle persone dalle proprie case. Inoltre bussavano alla porta chiedendo di misurare la temperatura almeno una volta al giorno, oltre a registrarla ad ogni entrata e uscita. I primi tempi ci era consentito di uscire una volta ogni quattro giorni, ma in seguito non è stato più possibile neanche quello: per il cibo si ordinava attraverso le app con il servizio a domicilio e salivano le stesse guardie a portarlo“.
Il prof. Resta ha rientro in Puglia l’8 febbraio e, da protocollo, si è dovuto sottoporre di nuovo a quarantena, altri 14 giorni in isolamento in un casolare di campagna di Matino, di proprietà di un parente. Quando finalmente ha potuto ricongiungersi ai familiari è arrivata il primo DPCM che costringeva tutti a casa e per lui, in pratica, è partita la terza quarantena di fila!
Come tutti noi lavora in “smartworking proseguendo le lezioni con gli studenti di Xi’an”.
Cosimo Resta infine svela all’Ansa un aneddoto che riguarda un suo amico, “un informatico pugliese di 40 anni che qualche giorno fa, rientrando a Pechino si è ritrovato i sigilli davanti alla porta. Ora chi rischia di contagiare gli altri cinesi è lui, che viene dall’Italia! Gli portano da mangiare e gli misurano la temperatura ogni giorno. Non esce altrimenti rischia multa o carcere. E se si azzarda a fare jogging”, conclude, “perde il lavoro e viene rispedito al suo Paese“.
Attualità
Il sindaco di Maglie revoca la nomina di assessore ad Antonio Fitto
Rottura storica con l’ex primo cittadino magliese con cui Toma ha avuto un rapporto amministrativo e politico durato complessivamente oltre vent’anni
Il sindaco di Maglio Ernesto Toma comunica di aver disposto, con proprio decreto, la revoca della nomina di assessore ad Antonio Fitto, ponendo fine a un rapporto amministrativo e politico durato complessivamente oltre vent’anni.
La spiegazione nelle parole del primo cittadino: “Antonio Fitto ha guidato la città come Sindaco per dieci anni con questa maggioranza e, successivamente, ha ricoperto il ruolo di Assessore nelle Giunte da me presiedute. In questo lungo arco temporale ha partecipato in modo diretto e continuativo a tutte le principali scelte politiche, amministrative e finanziarie del Comune, assumendosene pienamente la responsabilità.
Appare pertanto doveroso ristabilire la verità dei fatti di fronte ai cittadini: le recenti dichiarazioni con cui Antonio Fitto invoca oggi un “rilancio dell’attività amministrativa” risultano politicamente contraddittorie e poco credibili, poiché rivolte contro un’azione di governo che egli stesso ha contribuito a costruire, sostenere e approvare per due decenni. Non più tardi di pochi giorni fa, lo stesso Assessore ha votato in Giunta il Bilancio comunale, condividendone senza riserve contenuti, scelte e indirizzi strategici.
La scelta di candidarsi, senza nemmeno discuterlo con la propria maggioranza, alla carica di Sindaco di Maglie, con un progetto politico alternativo e dichiaratamente in contrapposizione all’attuale Amministrazione rappresenta una legittima ambizione personale, ma segna una rottura politica netta e non più compatibile con il ruolo di Assessore. Non è possibile, soprattutto in una fase pre-elettorale, amministrare una città e al contempo condurre una campagna politica contro l’Amministrazione di cui si fa parte. La revoca del decreto di nomina è quindi un atto di chiarezza politica, di rispetto istituzionale e di correttezza nei confronti dei cittadini, chiamati a scegliere tra progetti alternativi senza ambiguità, doppiezze o operazioni di scarico di responsabilità.
L’Amministrazione comunale continuerà il proprio lavoro fino alla conclusione naturale del mandato con coerenza, serietà e senso delle istituzioni, rivendicando con orgoglio il percorso compiuto e rimettendo, come è giusto che sia, il giudizio finale agli elettori”.
Attualità
Scuola Smart al Comprensivo “Pascoli” di Tricase: “Più dinamici e inclusivi”
Grazie ad una donazione dalla Fondazione Pietro De Francesco, l’Istituto Comprensivo Pascoli di Tricase ha allestito un innovativo ambiente collaborativo plurifunzionale.
Attualità
Dal Salento spicca il volo “Il sogno di Flip”
Un albo illustrato per parlare ai bambini di inclusività e fiducia in sé, toccando il tema del bullismo
“Il sogno di Flip” è l’albo illustrato, con testi e disegni di Alessia Urso, illustratrice e grafica di Marittima, pubblicato da Curcio Editore.
Ambientata al Polo Nord, la storia racconta di Flip, un piccolo elfo con una disabilità che sogna di lavorare nella fabbrica di Babbo Natale.
Dopo un episodio di bullismo, grazie alla creatività e all’incontro con un’amica speciale, Flip trova la forza di non arrendersi e costruisce un braccio artificiale che diventa simbolo di riscatto e fiducia in sé. Un racconto dolce e luminoso che parla ai bambini di coraggio, amicizia e inclusione. Disponibile su Amazon
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